nome di chi prende appunti: Roberto Pelosi

appunti sulle proposte che emergono: 1. Il ruolo di Beppe è chiave x fare da detonatore alle nostre iniziative sul territorio. . Ma esiste un problema di coordinamento fra i gruppi del territorio e l'organizzazione generale del movimento portata avanti da Beppe. Inoltre bisogna comunicare che il m5s è qualcosa di più di Beppe e Beppe non farà il premier, ma solo il facilitatore.

2. Il programma è ben fatto e significativo, ma molti argomenti importanti non sono affrontati. Forse, in chiave nazionale, è necessario confrontarsi per ampliare gli argomenti e assumere una posizione condivisa. Ad es. Lavoro, immigrazione, scuola, ecc. Tuttavia la comunicazione ufficiale deve vertere su pochi, chiari argomenti di bandiera, concreti e non demagogici, fatti di proposte concrete, ma ognuno di noi ha bisogno, nel contatto con gli altri cittadini, di conoscere la posizione del m5s su tanti altri diversi argomenti.

3. M5s deve creare le condizioni, fisiche e virtuali, di partecipazione dei cittadini, ma poi inevitabilmente sono gli attivisti a portare avanti le iniziative e le idee. Allora non dobbiamo frustrarci quando la partecipazione diretta dei cittadini è limitata. Al tempo stesso per facilitare i cittadini alla partecipazione e al l'accesso alle iniziative bisogna avere un approccio organizzato e strutturato, che permetta al cittadino di conoscere ma anche chiedendo al cittadino info su di lui per poi avere diritto ai sondaggi, ai voti, alle iniziative.

4. Gli eletti: non si può controllare eccessivamente, si deve attivare un buon livello di delega e porre il controllo ad un piano più macro. Noi del movimento dobbiamo fidarci di più di noi stessi, salvo poi intervenire seriamente sulle storture. È importante il livello di conoscenza locale che assicura circa la affidabilità della persona che riceve la delega del movimento. A livello nazionale, per la selezione degli eletti, serve un meccanismo di referenzialita che probabilmente solo il contatto del territorio può dare.

5. Per il nazionale, per scegliere i candidati. Come conciliare il piano virtuale, necessario per la inclusività, con quello dell'attivismo, che assicura di più sulla persona che si propone. E anche la comunicazione: il web amplifica ma andare in piazza permette alla gente di vederti e conoscerti. E anche sul piano operativo: ad es per presentarci al nazionale bisogna raccogliere le firme; chi lo fa se non l'attivismo del territorio? Il virtuale contiene il pericolo che poi gli atti pratici possano venire a mancare.

6. I fondi per la campagna nazionale: quali strumenti?