Tavolo 11 Mutamento paradigma culturale

Peppe Carpentieri: Movimento nazionale sulla Decrescita, con Pallante. Ci sono nuovi parametri e registri sul benessere equoe solidale dei cittadini. Leggerli e diffonderli tra i cittadini, non solo 5 stelle. Società cinica: all’università si evitano le specializzazioni, che potrebbero cambiare la tecnologia. Es. Tesla motors Marianna Petronelli: si parla poco di cultura. E’ tipico delle monarchie. “ valori dominavano l’Europa: 1 la cultura e 1 etico. Piccole aziende basterebbero a innovare. Si è tagliata troppo la cultura in Italia. E’ come un cittadino che non dà valore alla propria casa. Alessandro: Teorema della finestra rotta: si spiega la mancanza di legalità. Se a livello macro c’è corruzione, si riflette sul micro della quotidianità. E’ un processo diabatico. Sulla decrescita aggiungo che nel Rinascimento abbiamo insegnato al mondo. Gianni - La propaganda del regime fascista ha strumentalizzato la cultura: il risultato una sottocultura pseudo-socialista, massificante. Grandi svolte storiche: es. Germania all’avanguardia nella tecnologia perché per concorrenza all’Inghilterra, 100 regole din. In Italia la forza erano le piccole comunità. In certi momenti certe norme hanno distrutto la cultura: decreto che ha danneggiato le piccole attività e altro che ha distrutto il sistema vicinale. In antitesi, grandi sistemi industriali che hanno distrutto la tradizione, sostituendola con modelli finti come la rete. Marianna – Roma ha ispirato la cultura italiana Alessandro – cambiamento del paradigma. I romani erano pragmatici: l’architettura è in funzione del benessere della vita. Il razionalismo socialista e il profitto capitalista (dagli anni ’70) hanno distrutto insieme il tessuto culturale: come recuperare risorse? Ci hanno tolto l’identità. Quali elementi possono sviluppare un tenore di vita migliore senza perdere l’identità. La tecnologia può farlo, ma c’è un vuoto. Giuseppe :I Romani hanno in qualche modo rubato la cultura degli altri. Alessandro: l’ha fatta propria e l’ha migliorata in modo organico quanto ha appreso per la cosa pubblica.. Peppe – riappropriamoci delle nostre vite. Es. autoproduzione di cibo. La permacultura. Raccogliamo queste esperienze. Negozi alla spina, filiera corta, etc. Le conosciamo ma il Mov5stelle le pubblicizziamo poco. L’energia idroelettrica era un fiore all’occhiello del fascismo. Prendiamo le cose migliori che ci fanno diventare ricchi, non materialmente. Gianni – il coinvolgimento del singolo è consentito nella convenienza personale, non nelle buone pratiche. Recupero delle comunità, con il ruolo rispettato dei singoli cittadini. Reidentificarsi nella comunità. Creare un delegato, il sindaco, cui poter revocare il mandato. Es. per i rifiuti organizzamoci da soli, a cifre più basse di Hera. Focalizzarci sulla cultura di comunità e organizzarci come comunità nei servizi essenziali. Francesco – cattive abitudini tra i piccoli commercianti che sprecano energia. Si parla di ecoedilizia ma pochi la seguono, soprattutto nei bar. Alessandro 2 – per comunità autosufficienti ricostruire identità attorno ad alcuni principi. Mi occupo di grande distribuzione energia. Da un po’ sono aggiornato sulle fonti alternative: secondo me dovremmo far partire alcuni progetti, che potrebbero diventare anche un lavoro che permette occupazione. Gianni – domanda: credo nella casa di paglia. Se ne costruisco una, in una città, viene più notata se prima la costruisco e la creo o viceversa? Meglio la prima tesi. Dichiarare il viaggio prima, anche con un passo. Es. il 5 stelle è nato prima dalle idee che dalle pratiche. Le regole di un contratto si fanno il primo giorno. Ciò che viene dopo può distruggere tutto. Alessandro 2: per me no. Problema della comunicazione. Saremo costretti a fare decrescita: ma come informare prima? La gente non ci crede, crede solo in un’economia di produzione. Cominciare dalle scuole e dalle coppie giovani? Alessandro – i media propinano modelli consumistici. Dobbiamo affrontare questo Leviatano che crea robot consumatori. Creare una contro-cultura (memetica), a livello di guerriglia virale di informazione. Marianna – basterebbero pochi mesi senza televisione per evitare dipendenza e avere sguardo distaccato. Educare i bambini i questo senso. Giocare invece della tele. Gianni . agiamo sui bambini. Tenerli lontani da computer e giochi.Li abituo al principio azione-reazione. Siamo d’accordo che il ns sviluppo non è sostenibile. Come 5 stelle siamo minoritari a spegnere tv, etc. Basterebbe forse un misto per ricreare una cultura massacrata, per venirne fuori. A livello di riorientamento, es. veicoli a basso consumo. Bottiglie di minerale andrebbero pagate di più, per disincentivare. Qualcuno ha in mente qualcosa da integrare nel programma? Peppe – abbiamo varie discussione, su temi non sempre condivisibili. Ora proviamo proposte. Marianna – incentivare le riparazioni contro l’usa e getta. Incentivare le figure dei tradizionali mestieri di riparazione. Peppe i dipendenti eletti all’atto pratico potrebbero proporre leggi o delibere per incentivare gli stili di vita che abbiamo descritto e per implementare. Migliorare quanto c’è già Ad es. gruppi d’acquisto, etc. Introduzione delle cosiddette monete complementari. In Italia sono illegali per la Banca d’Italia. Esiste però l’arcipelago Cheque: associarlo agli stili di vita porta alla riprogettazione della comunità che dicevamo.Tutto al di fuori del mercato. Queste monete hanno un valore di economia reale, non avendo un gold standard. Vale la convenzione. Possiamo usarla nei circuiti degli antichi mestieri, etc.Banca del tempo, etc. Le regioni e i comuni possono incoraggiare queste cose con sgravi fiscali. Creare delle EsCO (energy saving…).Sia per l’edilizia nuova che per quella esistente. Incentivi per chi non ha i soldi attraverso una cooperativa, cui lasciare il conto energia. Marianna – il conto energia va letto bene. Gianni – finta operazione culturale Klimahaus: non funzionano. All’università di Ancona dimostrato che non funzionano. Dai 35 gradi d’estate…Dopo 11 anni di alto adige ho capito il business legato al protocollo di Kyoto. Studio abilitato alla vendita di CO2. A Bolzano decidi il progetto per poter certificare. Prima della legge ho formato il personale. Costringo a pagare prima. L’agenzia di Casaclima chiama altri e si accorgono che nella loro sede non si sta. Progettano scatole in aziende, ma non ci dicono che case in legno vanno bene in climi secchi. E in quelli umidi? Progetto business e allora non valgono regole etiche. Per cui censuro le regole che non vanno in direzione del business. La esco nasce da denaro privato cui vanno in cambio parcheggi, etc. A s. Marino, project financing che per 20 anni ha fregato lo stato. La regola e la legge non ha portato beneficio. Sono pochi quelli che investirebbero senza 55% di sgravio. I tecnici vanno sul sicuro, non sui prodotti sperimentali. Metti in pressione la casa per vedere se ci sono fori? E’ impossibile con la manodopera attuale. Non siamo tedeschi, non possiamo seguirli. Non siamo sempre in grado di scoprire le truffe. Solo chi è fuori dal sistema può fare progetti seri, non i turricolati. Le esco si basano sui profitti del sistema. A rimini siamo tanti ma è difficile creare coop esco. Il sistema ti frega indebitandoti. Peppe – il modello esco è in mano a cooperative, non del business. Dobbiamo dare possibilità a chi non ha i soldi per il risparmio energetico. Tommaso - Microgenerazione consapevole può essere la strada da percorrere. Gianni – dobbiamo sensibilizzare le persone, senza leggi e regole, ma con onestà affascinare il vicino su un’idea, anche su utopie. Non scendere a compromessi con l’impossibile. Prima ci vuole la meta, poi lo sponsor adatto. Per cambiare il mondo torniamo a livello comunicativo indietro di 30 anni. Produrre la cultura del buonsenso del passato.

PROPOSTA CONCLUSIVA E' emersa l'esigenza di creare una cultura che permetta comportamenti virtuosi, tesi a sviluppare strategie diverse: nell’abitare, nell’alimentarsi, nella produzione di energia e nei trasporti, per passare dalla società del possedere alla società dell'avere in uso. Le nostre azioni come Mov5stelle devono essere finalizzate alla realizzazione di betaprogetti atti a dimostrare la fattibilità della proposta.