nome di chi prende appunti: Michela Montevecchi

appunti sulle proposte che emergono:

Ileana Bego (Varazze): un movimento di cittadini si deve preoccupare di avere un welfare e una legislazione che tuteli tutte le posizioni.

Serenella Spalla (Ravenna): bisogna trovare una linea comune che garantisca libertà di scelta e che la scelta si realizzabile concretamente.

Astrid Iannò Reggio Emilia): fa emergere la necessità di distinguere tra i temi.

Stefano Govi Reggio Emilia): propone approccio "illuminista" ovvero "la mia libertà finisce dove inizia quella dell'altro". Pertanto libertà di scelta fin quando la mia libertà non limita la scelta del prossimo. Fa notare il ritardo del dibattito su questi temi in Italia, evidenzia nostra arretratezza.

Giorgio Muccio (Bologna): bisogna distinguere tematiche tra quelle che riguardano sè stessi e quelle che implicano un soggetto terzo (es. procreazione assistita e clonazione riproduttiva). Propone di attuare il principio di precauzione basato su ricerca scientifica e non su orientamento etico del portavoce M5S. In materia di aborto sarebbe per lasciare libertà di scelta tenendo però presente la necessità della prevenzione della pratica.

Diego Padovani (Imola): richiama l'attenzione sulla Costituzione Italiana e su come potrebbe essere un punto di partenza per elaborare linee di pensiero su certe questioni.

Ileana Bego: partire con una dichiarazione di adesione alla Carta dei Diritti dell'Uomo. Vorrebbe ci fosse un dibattito su come applicare questa Carta, basandosi su criteri scientifici affinchè possano essere superate le barrire ideologiche in merito a certe questioni.

Stefano Govi: garantire la libertà di scelta è un atto politico. Come tollerano però i nostri interlocutori questo principio di libertà?

Rossella Bersanetti (Cento - FE): vorrebbe che ad ognuno fossero dati gli strumenti educativi necessari per potersi creare un'opinione in merito alle questioni etiche che potrebbero coinvolgerlo nel corso della vita.

Serenella: richiama l'attenzione sulla necessità che anche all'interno della famiglia ci sia un percorso educativo scevro di tabù, che fornisca un percorso preventivo.

Manlio Cuccaro (Latina): dare a tutti la possibilità di accedere ai Diritti della Carta.

Alessandro Marego (Latina): si pone una domanda:"Come facciamo a capire quale sia l'orientamento del Movimento in materia di questioni etiche?".

Marisa Toffanin (Ferrara): parte dal presupposto che la libertà individuale è sacra e pertanto il Movimento come tale deve perseguire la linea dell'offrire a tutti gli strumenti per scegliere liberamente. Pertanto si devono offrire strumenti perchè tutti siano in grado di decidere e agire liberamente. Pone l'attenzione sulla necessità di un'evoluzione culturale della cittadinanza in materia di scelte etiche. Lo Stato Deve Essere Laico!

Michela Montevecchi(Bologna): Quale metodologia adottare per sondare orientamento all'interno del Movimento in materia di questioni etiche? Come vorremmo si comportassero i nostri portavoce in sede istituzionale?

Ileana: utilizzare uno degli strumenti esistenti per avviare un confronto e giungere eventualmente alla redazione di un documento con linee guida.

Aris Prodani (Trieste) chiede:" Si è mai sollevata questa questione all'interno dei diversi MU?".

Esito della discussione: il gruppo concorda sulla necessità di garantire la piena libertà di scelta individuale. Richiama l'attenzione sull'esigenza di avviare percorsi educativi e informativi affinchè l'individuo, chiamato a fare scelte etiche nel corso della propria vita, abbia gli strumenti necessari per esprimere il proprio diritto di libertà di scelta. Tale percorso dovrebbe avviarsi non solo in età adulta ma anche, con le dovute modalità, sin dall'infanzia nell'ambito della famiglia e della scuola. Il gruppo propone di avviare il confronto adottando uno degli strumenti di condivisione civica già esistenti e giungere, eventualmente, alla redazione di un documento, da sottoporre a votazione, contente i principi che dovrebbero ispirare il Movimento in materia di questioni etiche. Si suggerisce di fare eventualmente partire la discussione dai principi contenuti nella Costituzione Italiana e nella Carta dei Diritti dell'Uomo. Lo scopo ultimo è garantire al cittadino che i portavoce si battano in sede istituzionale per il diritto di libera scelta nel rispetto del prossimo.