di Paolo Michelotto
il gruppo m5s di Trento, nell’avviare la sua campagna elettorale per le elezioni comunali di Trento, mi ha chiesto di realizzare una Parola ai Cittadini per far emergere proposte da inserire nel loro programma, e di illustrare gli strumenti di democrazia diretta che esistono al mondo. Così questa sera davanti a circa una quarantina di persone, il candidato sindaco Paolo Negroni ha illustrato i risultati di una Parola ai cittadini realizzata il giugno scorso nella stessa sala (LaParolaaiCittadini8giugno2014-.pdf ) e i risultati che essa ha portato e poi abbiamo discusso questa sera 9 proposte, messe in ordine di priorità in circa 1 ora
Questi sono i risultati.
0 | Nome | Titolo proposta | Voti | Presenti | Voti % |
5 | andrea demattè | illuminazione led – se sono convenienti | 25 | 38 | 65,79% |
8 | massimo pittui | wi fi gratuito in tutta la città | 24 | 37 | 64,86% |
3 | mauro direno | Pubblicizzare legge 164 e usarla baratto come scambio per evitare di pagare le tasse | 24 | 41 | 58,54% |
9 | bruno lazzari | Affrontare problema ferrovia / interramento | 21 | 38 | 55,26% |
4 | roberto campopiano | centro d’incontro x piedicastello – zona argini fiume e collegamento centro storico | 18 | 37 | 48,65% |
7 | sonia lievore | potenziare colleg. con mezzi pubb. con centro e albere – manca illuminazione, non c’è pista ciclabile, la navetta non fa fermate | 17 | 37 | 45,95% |
1 | andrea maschio | rifugi antiaerei / mesiano | 16 | 41 | 39,02% |
2 | tommaso cramerotti | zona ritrovo giovani e non solo per la sera | 13 | 41 | 31,71% |
6 | aldo saiani | risistemare posteggi che c’erano a Piedicastello | 9 | 38 | 23,68% |
Qui il foglio elettronico usato:
Poi abbiamo proseguito con la presentazione sugli strumenti di democrazia diretta esistenti nel mondo e quelli che si potrebbero adottare nei comuni italiani.
Qui la presentazione:
di Paolo Michelotto
bell’incontro organizzato dal m5s in cui ho facilitato “La Parola ai Cittadini” e mostrato la presentazione sugli strumenti di democrazia diretta che funzionano nel mondo, Matteo Rigotti ha parlato della iniziativa comunale (trento) Quorum Zero (che come esito ha avuto l’abbassamento del quorum al 30% a livello comunale) e Alex Marini ha parlato della iniziativa Più Democrazia in Trentino di carattere provinciale, che sarà in discussione in Consiglio Provinciale il 15-16 luglio 2014 e su cui dovranno i consiglieri dovranno decidere se approvarla o cassarla o decidere di non decidere e quindi lasciare la parola ai cittadini tramite il voto referendario previsto dal regolamento in questo caso, e che però prevede oggi il quorum del 50%.
Qui le proposte emerse:
Nome | Titolo proposta | Voti ottenuti |
Marianna | Ridurre Inquinamento A22 e eliminare progetto TAV con referendum | 39 |
Renata | Acqua non contaminata con Arsenico | 34 |
Giulio | Dare priorità Bonifica siti contaminati Trento ex Sloi | 33 |
Matteo | Introdurre Regolamento gestione condivisa beni comuni | 31 |
Lorenzo | Contingentamento Teleriscaldamento a Biomasse | 28 |
Gianpiero | Piste ciclabili e carrozzelle elettriche | 26 |
Vincenzo | Area cani a Mattarello e provincia | 25 |
Lucia | Microaree per i Rom | 17 |
Questo il file in excel:
Questa la presentazione mostrata:
presentazione DD trento 06-06-14.pdf
presentazione DD trento 06-06-14.ppt
Aggiornamento:
Nel frattempo Alex Marini ha preparato il resoconto della seduta in Prima commissione del Consiglio Provinciale di Trento di mercoledì scorso http://piudemocraziaintrentino.org/2014/06/08/rossi-si-nasconde-dietro-presunte-incompatibilita-statutarie/“
di Paolo Michelotto
da un po’ di anni ormai è quasi una tradizione che la prof.ssa Antonella Valer mi chiami per fare un incontro sulla Democrazia Diretta con le sue classi serali. Gli incontri sono sempre molto piacevoli e i partecipanti interessati e quindi vado volentieri.
Quest’anno la serata si è incentrata sulla parte pratica con La Parola ai Cittadini in cui i 30 partecipanti simulavano una vera assemblea civica su proposte inerenti la città di Trento e poi la parte informativa teorica con cenni anche sulla legge provinciale Più Democrazia in Trentino. E infine domande e risposte.
Questo il foglio di calcolo con tutte le proposte emerse e messe in ordine di votazione.
la parola ai cittadin liceo rosmini 26-11-13
Questa la presentazione con le slide utilizzate e spiegate.
di Paolo Michelotto
lunedì 13 maggio 2013 ho realizzato una videointervista alla Dott.ssa Donata Borgonovo Re sul tema della Democrazia. Da alcuni mesi ha annunciato che parteciperà alle prossime primarie del PD della provincia di Trento che entro fine giugno decideranno chi sarà il candidato Presidente della Provincia del PD, alle elezioni provinciali dell’ottobre 2013.
È utile ricordare che la Provincia Autonoma di Trento, ha competenze legislative molto vaste, date dalla sua autonomia garantita dalla Costituzione e un bilancio annuale superiore ai 4,5 miliardi di Euro.
La dott.ssa Borgonovo Re è una candidata “anomala”, non molto amata dai vertici del suo stesso partito, ma molto stimata dai cittadini e dai circoli di base, anche grazie al suo passato come difensore civico provinciale e al fatto di essere sempre disponibile alle esigenze dei cittadini e molto chiara e poco “politica” nel suo linguaggio. Proprio per queste sue caratteristiche ha serie possibilità di diventare il prossimo Presidente della Provincia di Trento, ed è quindi interessante capire cosa pensa della Democrazia.
Qui alcuni momenti dell’intervista:
Queste le domande rivolte:
1. Democrazia significa letteralmente “potere della gente”. Qual è lo stato della democrazia, ossia del potere della gente, nel Trentino?
2. Cosa si potrebbe fare perché i cittadini abbiamo maggiore voce nelle scelte pubbliche? Quali strumenti introdurre o migliorare?
3. Nel luglio 2012 in consiglio provinciale è stata depositata una iniziativa di legge popolare chiamata “Iniziativa politica dei cittadini. Disciplina della partecipazione popolare, dell’iniziativa legislativa popolare, dei referendum e modificazioni della legge elettorale provinciale”. A distanza di 10 mesi, non è ancora stata discussa. Cosa pensa di questo ritardo?
4. Cosa pensa dello strumento della iniziativa popolare su modello svizzero, dove i cittadini possono formulare un quesito, raccogliere il numero di firme previsto, depositarlo all’organo legislativo e se esso non lo accetta, andare alla votazione popolare senza quorum, eventualmente con la contro – proposta dell’organo legislativo?
5. In Trentino il referendum provinciale abrogativo sui finanziamenti alle scuole effettuato nel 2007 raggiunse un’affluenza del 18% e fu invalidato. Il referendum abrogativo sulle comunità di valle del 2012 raggiunse il 27% e fu invalidato. In entrambi i casi i SI, ossia le persone che volevano abrogare quella legge, raggiunse il 93%. Entrambi i referendum furono invalidati perché non raggiunsero il quorum del 50%. Cosa pensa del quorum sui referendum iniziati dai cittadini?
6. In Svizzera esiste anche il referendum confermativo, con il quale i cittadini elvetici possono confermare oppure no, qualsiasi legge creata dal parlamento, se vengono raccolte 50.000 firme entro 100 giorni e poi andando a votazione popolare senza quorum. Questo strumento potrebbe essere adottato in Trentino?
7. Cosa pensa dell’idea del limite dei mandati (2 o 3) per i rappresentanti eletti per non creare “professionisti della politica”?
8. In California, Venezuela, Bolivia, Svizzera, esiste lo strumento della revoca degli eletti. In questi paesi i cittadini raccogliendo un numero previsto di firme, possono indire un referendum sulla persona eletta. Se il voto popolare appoggia la proposta di revoca, il rappresentante viene revocato del suo mandato e si procede a nuove elezioni sostitutive. Cosa ne pensa di questo strumento?
9. A livello di Unione Europea, per attivare l’iniziativa dei cittadini europei, la ICE, è prevista la raccolta delle firme anche per via informatica con sistemi certificati. Questo indubbiamente facilità l’operazione ai cittadini e garantisce comunque la veridicità delle firme e del sostegno all’iniziativa. Non si potrebbe introdurre lo stesso metodo anche a livello provinciale per le iniziative provinciali?
10. La Svizzera è uno degli stati europei più ricchi ma dove i rappresentanti eletti hanno lo stipendio più basso. Questa apparente contraddizione è dovuta al fatto che i rappresentanti hanno più volte creato leggi per aumentarsi lo stipendio, ma ogni volta i cittadini con il referendum confermativo hanno opposto il loro rifiuto. Secondo Lei i cittadini trentini hanno oppure no il diritto di decidere lo stipendio dei loro eletti, come succede in Svizzera?
11. Il Cancelliere Angela Merkel ha uno stipendio di 18.800 euro. Il Presidente della Provincia di Trento ha lo stipendio di 21.500 euro. Secondo Lei quale sarebbe lo stipendio corretto per il Presidente della Provincia di Trento?
12. Lei è uno dei possibili candidati Presidente della Provincia di Trento. Vista anche la recente storia politica nazionale, perché un elettore trentino dovrebbe avere fiducia che Lei una volta eletta manterrà fede in tempi ragionevoli a quanto ha affermato in questa intervista?
Qui l’intervista completa.
Questo il link del sito della dott.ssa Donata Borgonovo Re:
di Paolo Michelotto
il ven 18-01-13 sarò a Trento alla serata “Tagli al trasporto pubblico a Trento – La Parola ai Cittadini”. Io gestirò la parte della serata dedicata a “La Parola ai Cittadini”. Clicca sull’immagine per vederla più grande.
Qui il file in pdf per chi vuole stampare il volantino:
Questo l’invito testuale:
Il tavolo di lavoro “Noi, amici del Trasporto Pubblico trentino” invita all’incontro
TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO A TRENTO La parola ai cittadini
venerdì 18 gennaio - ore 20.30
Sala circoscrizionale Clarina
(via Clarina 2/1, dietro il distretto militare)
Linee autobus utili: A, 3, 8 (fermata Verona – Einaudi) e 4 (fermata Degasperi – Anna Frank)
Tutti gli utenti degli autobus di Trento sono invitati ad intervenire per portare la loro esperienza, proposte e idee per migliorare la mobilità pubblica della città.
di Paolo Michelotto
ripubblico qui le considerazioni dell’amico Matteo Rigotti rispetto alla votazione avvenuta nel Consiglio Comunale di Trento il 5-12-12. Hanno abbassato il quorum dei referendum comunali al 30% e aumentato le firme al 5%.
Hanno come al solito preso in giro i cittadini facendo anche bella figura di quelli che vengono incontro alle loro istanze. Avere il 30% o il 50% è esattamente identico. Visto che la media dei votanti in un paese evoluto come la Svizzera nei referendum senza quorum è del 42% (ed è ovvio perchè si vota su un solo argomento, mentre nelle votazioni comunali ci sono magari 200 candidati ognuno che promuove se stesso e centinaia di migliaia di euro spesi per le campagne per farsi eleggere), significa che solo un 12 % di cittadini propensi per il no, aggiunti ai normali astenuti, fanno invalidare il referendum. E quindi vince il No facile, come quando c’è il 50%. Questi rappresentanti sarebbero stati meno ipocriti se avessero lasciato il 50%
La cosa però estremamente positiva è che non pochi cittadini sono venuti a conoscenza di questa gabola. E un passo dopo l’altro essa dovrà essere tolta, perchè diventerà l’opinione maggioritaria. Proseguiamo. Il 18-19 Dicembre tocca al Consiglio Comunale di Rovereto discutere questa proposta!
E’ nato il “Porcellum Tridentinum”. Nella fredda notte del 5 dicembre dell’anno 2012, mentre la città di Trento sonnecchiava pensando ai mercatini di Natale, è stata approvata la delibera che rende praticamente irraggiungibile la possibilità di richiesta di referendum da parte di comuni cittadini.
I cittadini chiedono un’apertura verso gli strumenti di partecipazione, proponendo l’eliminazione del quorum dai referendum comunali, e il Consiglio abbassa il quorum di 20 punti percentuali aumentando del 125% le firme da raccogliere.
Questa delibera è stata definita da alcuni quotidiani locali, citando probabilmente le proverbiali parole di alcuni consiglieri, una delibera di “mediazione”. A casa nostra la mediazione tra 50% e 0 è 25% (e basta). Un quorum del 25% avrebbe dato al Comune la tanto cercata “quiete” mantenendo abbastanza garanzie (ma garanzie da cosa?…dalla partecipazione??) . No. Si è scelto di arrivare ad un quorum del 30% (inutile ripetere che è il concetto di quorum a dover essere eliminato), spacciandolo addirittura con un “venire incontro ai cittadini”, dicendo che però va bilanciato portando le firme da raccogliere per presentare richiesta di referendum al 5% degli elettori (non vi è comunque traccia di legge che vincoli il quorum al numero di sottoscrizioni da raccogliere).
Questo “innocuo” 5% citato blandamente dai quotidiani è in realtà un +125% rispetto alla situazione attuale! Si passerebbe dalle 2000 firme di oggi (il 2,3% degli elettori, cioè più del doppio dell’1% richiesto a livello nazionale), a circa 4500 firme. Detta così potrebbe anche non fare effetto…ma sì, magari le firme erano basse prima, è giusto alzarle adesso… in realtà le 2000 firme non sono poche, abbiamo già detto che sono più del doppio di quanto si richiede a livello nazionale, inoltre questo numero di firme ha portato a 2 soli quesiti referendari comunali in 15 anni.
C’è da dire altro. Queste 4500 firme sono da raccogliere in non più di 90 giorni.
Facendo finta che tutti i 90 giorni siano “disponibili” e che non sia necessario tenersi le ultime 2 settimane (almeno) per le operazioni di “certificazione” delle sottoscrizioni, significherebbe dover raccogliere almeno 50 firme al giorno, ogni singolo giorno possibile (praticamente quella che è stata la nostra media giornaliera durante le raccolte per “Quorum Zero”).
Considerato che è fisicamente impossibile essere presenti ogni giorno, raccogliendo le firme a giorni alterni bisognerebbe raccoglierne 100 al giorno. Vuol dire essere almeno 4-5 persone, volantinare e avere qualcuno che si occupa di recuperare man mano i certificati.
Facendo 3 banchetti alla settimana, forse ipotesi più probabile per dei normali cittadini e non dei “raccoglitori di firme”, si dovrebbero raccogliere almeno 125 firme ogni volta. Ovviamente il tutto ha un costo, ad esempio le occupazioni di suolo pubblico, marche da bollo, volantini, oltre al tempo da dedicare totalmente all’attività.
C’è altro. Durante la raccolta firme (di soli cittadini iscritti alle liste elettorali del Comune di Trento…non basta il primo che passa), sarà necessario avere al proprio fianco un consigliere comunale (sì …proprio uno di quelli che hanno votato questa delibera!). Infatti per legge le firme devono essere apposte in presenza di determinati soggetti. Potrebbe essere il Sindaco o il presidente della Regione (non scherziamo…), o anche un notaio (chiaramente non viene gratis), potrebbero essere dei “funzionari comunali” delegati dal Sindaco (ma alla nostra richiesta di avere l’elenco dei funzionari che potrebbero svolgere questa funzione è stato risposto che “non si ritiene opportuno fornire una lista del personale abilitato”), o i Consiglieri comunali (ad una nostra richiesta scritta di “aiuto istituzionale” ha risposto un consigliere su 50 e un assessore non ci ha restituito un modulo con le firme).
Supponiamo che un gruppo di cittadini riesca nell’impresa raccogliere le 4500 firme nelle modalità sopra indicate e riuscendo in tempo a certificare tutte le firme. Ora il quesito referendario dovrebbe diventare “patrimonio” della collettività e il Comune collaborare a informare i cittadini sull’opportunità di esprimersi in merito. Di fatto questo non accade e i cittadini dovranno tornare nuovamente in piazza per garantire almeno una minima informazione, nel silenzio delle istituzioni.
Superato anche questo frustrante momento si arriva al giorno del referendum che magari non supera il quorum. Ma noi siamo positivi…e facciamo finta che il neo-quorum del 30% sia superato. Magari non alla grande, ma ad esempio con una partecipazione del 34%. Il referendum è valido e il comitato stappa lo spumante. Ora il Comune ha un obbligo di “esprimersi” o “pronunciarsi” entro 3 mesi. Non c’è scritto come in alcuni Comuni (non svizzeri, ma italiani) che l’esito del referendum è vincolante per il Comune, che delibera o promulga la legge entro un tempo determinato. Volendo il signor Sindaco potrebbe raccontarci che visto che non vi è stata una poi così ampia partecipazione non ritiene opportuno deliberare quanto stabilito dal risultato referendario.
Riassumendo: scelto il quesito referendario schivando le materie non referendabili, ottenuta l’approvazione dei garanti, raccolto il numero sproporzionato di firme necessarie, superato il vincolo arbitrario stabilito dal Comune in un 30%… non è detto che tutto questo si concretizzi.
Questo in estrema sintesi è il “venire incontro ai cittadini” del Comune di Trento.
Questa è la stima nei confronti dei cittadini, che quando è il momento del voto vengono cercati casa per casa perché il loro voto è importante, quando invece potrebbero esprimersi magari su un inceneritore (l’incubo ricorrente del consigliere Merler) o su temi che li riguardano, non sarebbero in grado di farlo, oppure assumerebbero le sembianze di una sparuta “minoranza” che addirittura potrebbe sovvertire l’ordine costituito dai rappresentanti eletti.
Pubblicheremo a breve il video della seduta del Consiglio comunale in modo che ognuno possa farsi un’idea personale, e i voti dati alle due proposte, cioè la delibera “Quorum Zero a Trento” e l’ordine del giorno dei capigruppo.
Possiamo già dire che l’obiettivo propositivo di questa iniziativa è stato letteralmente annullato dalle direttive di partito, cioè il Consiglio comunale ha meramente ratificato quanto deciso dalla “conferenza dei capigruppo”, che a quanto pare è l’entità che di fatto prende le decisioni. La dignità dell’iniziativa popolare è stata lesa anche dai vari “giochini” tra partiti, come ad esempio alcuni consiglieri del Pdl che (dopo essersi dichiarati per il quorum zero e per la partecipazione popolare) hanno presentato un emendamento per portare le firme dal 5% “concordato” con il Pd al 4%, salvo poi votare favorevolmente o astenersi nei confronti della proposta popolare e poi votare favorevolmente anche per l’ordine del giorno dei capigruppo.
Prendiamo atto di questa “negoziazione” sulla pelle dei cittadini. Molto più onorevole sarebbe stato convocare un referendum consultivo e chiedere ai cittadini se preferivano una o l’altra ipotesi… visto che tutti si sono offerti come paladini della volontà popolare.
di Paolo Michelotto
per il terzo anno, l’insegnante Antonella Valer del Liceo Rosmini di Trento mi ha chiesto di intervenire in una serata sulla democrazia diretta nella sua scuola. Nel corso serale.
Sarà lunedì 23 gennaio 2012 dalle ore 18.45 in poi. Realizzerò una “Parola ai cittadini”, poi la presentazione sugli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo.
di Paolo Michelotto
ecco il video realizzato da Matteo Rigotti.
Oltre ai singoli interventi con le proposte, interessanti per chi abita a Trento, è interessante vedere l’interazione con il sindaco, vari assessori e consiglieri presenti e le proposte dei cittadini. Non succede molto spesso in Italia che gli amministratori accettino un simile confronto con i cittadini.
di Paolo Michelotto
grazie agli amici del Movimento 5 Stelle Trentino, ecco molte foto della preparazione e dello svolgimento della serata e la rassegna stampa prima e dopo l’evento. Cliccare sulla immagine piccola per vederla grande.
di Paolo Michelotto
ecco i video della serata di ieri. Sono 2 perchè la connessione si è interrotta a metà, ma poi siamo riusciti a far proseguire.
La prima parte
e la seconda parte della serata:
Queste le proposte effettuate, messe in ordine di votazione:
0 Nome Titolo proposta Voti ottenuti
11 Thomas Abolizione del quorum 59
4 David Orti pubblici 49
9 Albino Incentivi a chi si sposta in bicicletta 45
5 Giulio Arte sotto il tetto “destra adige” 43
12 Francesco Bioplastica negli eventi pubblici 42
7 Simone L Centro sociale Bruno 38
2 Salvatore P Luoghi di culto 34
1 Diana G Rifiuti e differenziata 31
8 Cristina Raccolta rifiuti 27
10 Omar Industrializzazione della provincia 26
13 Mariagrazia Viaggi d'istruzione sostenibili 26
3 Andrea Sacchi imballaggio più trasparenti 24
6 Luigi Tassa sulla benzina 8
Questa la presentazione videoproiettata:
di Paolo Michelotto
lunedì 23 maggio 2011 dalle 20,30 il Movimento 5 Stelle Trentino e Più Democrazia a Rovereto, hanno organizzato La Parola ai Cittadini a Trento. Sarà presente anche il Sindaco Andreatta e vari assessori e consiglieri.
Qui verrà fatta la diretta video dell’incontro dalle ore 20,30 in poi:
di Paolo Michelotto
con enorme piacere “La Parola ai Cittadini” verrà realizzata per la prima volta a Trento il 23 maggio 2011 ore 20,30 in Sala della Tromba. Sarà presente anche il Sindaco Andreatta. Tutti i cittadini che lo vorranno potranno portare una proposta per la loro città. Ci sarà discussione e votazione. Alla fine della serata ci sarà una illustrazione degli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo. La serata è stata organizzata da Più Democrazia a Rovereto e dal Movimento 5 Stelle Trentino
Questo è il volantino definitivo, che avremo in 1000 copie lunedì. Qui vuole dare una mano organizzativa o conoscere il Movimento 5 Stelle Trentino può andare direttamente nel sito:
di Paolo Michelotto
ottima partecipazione, grande ascolto e interesse. Stupore per alcune notizie apprese, come ad esempio sull’entità del quorum, sulle sue reali funzioni.
Belle le argomentazioni e le domande. Sono riuscito senza troppo correre a realizzare una “Parola ai Cittadini” su “come migliorare la scuola e l’ambiente scolastico” nella prima ora e una presentazione sulla Democrazia Diretta, la seconda, in entrambe le classi. Una quinta e una terza.
Ecco le proposte in ordine di voto e la presentazione fatta, modificata rispetto alle precedenti, sulla scheda della votazione di Bill Clinton.
presentazione democrazia diretta -liceo da vinci 14-04-2011
proposte classe 3 SE
domande-liceo da Vinci 3SE 14-04-11
0 Nome Titolo proposta Voti ottenuti
6 andrea cibi sani no macchinette + frutta 23
9 maria installare termostati classi 21
3 emma installare pannelli fotovoltaici 20
2 marco + partecipazione alle assemblee 19
8 martino + partecip. attiv. sportive 19
10 giorgia buoni pasto 17
5 filippo zona verde nella scuola 15
7 alberto bar 12
4 enrica + lav. di grup. e met. att. - lez. front.9
1 alessandro buono benzina motorino 7
proposte classe V H
domande-liceo da Vinci 5H14-04-11
0 Nome Titolo proposta Voti ottenuti
6 sara materie attualità diritto economia politica 16
1 alessandro macchinetta caffè 3° piano 12
8 chiara + tutela dello sport 12
7 sara g. corriera giro città 11
2 marianna area fumatori 10
3 jeff servizio ristorazione 10
5 riccardo infermeria con letti 10
9 luca valutazione reale ora ginnastica 10
4 max + computer 4
di Paolo Michelotto
invitato da Angelica, il 14 aprile 2011 al mattino, sarò al Liceo Da Vinci di Trento per un incontro con due classi sul tema della democrazia diretta. Come consueto farò prima una simulazione di “La Parola ai Cittadini” incentrato sulle problematiche della scuola e poi la proiezione delle slide sulla Democrazia Diretta e domande risposte. Sono due ore scolastiche, quindi di 50 minuti, ma dovremmo farcela.
Poi riferirò.
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