di Paolo Michelotto
a volte sembra una lotta invincibile contro un muro di gomma, ma Vicenza, Parma, Cavallino (VE), e vari comuni in giro per l’Italia dimostrano che la tenacia, la perseveranza e la pazienza alla fine riescono ad ottenere risultati significativi nell’estensione degli strumenti di democrazia diretta.
Dario Rinco e l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni (MI) da anni stanno cercando di introdurre il quorum zero e referendum propositivi e abrogativi nella loro città, hanno raccolto firme per le iniziative popolari, raccolto firme per i referendum, ma poichè non ci sono i regolamenti aggiornati, questi strumenti vengono bloccati, non discussi e non votati dai cittadini. Riporto qui il testo della petizione che hanno lanciato da pochi giorni per chiedere al sindaco di dare risposte. Io ho già firmato. Chi lo vuol fare, sotto al testo, c’è il link.
Provvedete alla modifica/integrazione dello Statuto comunale come chiede dal novembre 2011 l’ Associazione “Più Democrazia a Sesto S.Giovanni”
L’Associazione Più democrazia a Sesto San Giovanni chiede da quella data (e sono passati ben tre anni!!!) la modifica dello Statuto comunale per permettere ai cittadini di partecipare più attivamente alle scelte riguardanti la propria città. Ecco le richieste quorum zero, l’abbassamento al 2% degli aventi diritto al voto del numero di firme necessario per indire un referendum, inserimento del referendum propositivo, invio alle famiglie dell’opuscolo informativo sul tema del referendum, accorpamento delle consultazioni referendarie ad elezioni diverse dalle amministrative comunali.
I fatti.
Lo Statuto comunale di Sesto S.Giovanni non rispetta le direttive della legge 191 del 23 dicembre 2009: avendo abolito la figura del Difensore civico i cittadini non possono presentare quesiti referendari.
E’ stata presentata una petizione nel novembre 2011 e un’iniziativa popolare nel gennaio 2013 per estendere i diritti referendari previsti nello Statuto di Sesto S.G. che sono state praticamente ignorate dall’amministrazione conunale.
L’Amministrazione comunale di Sesto S.G. ha ignorato la lettera di richiamo del Prefetto di Milano del 9 luglio 2014, che la invitava ad adeguare lo statuto comunale poiché impedisce ai cittadini di presentare quesiti referendari.
Il 24 ottobre 2014 é scaduto il termine entro il quale l’amministrazione di Sesto S.G. avrebbe dovuto rispondere al Difensore civico della Lombardia per dire i motivi che impediscono la riforma dello statuto comunale. Il Difensore civico della Lombardia ha inviato il giorno 26 novembre 2014, un nuovo sollecito al Sindaco di Sesto S.G.
Pur avendo cavalcato in campagna elettorale il tema della “PARTECIPAZIONE POPOLARE” l’amministrazione di Sesto S.G. resta sorda a concedere più diritti ai cittadini che vengono così coinvolti solo ogni 5 anni qaundo, in occasione delle elezioni, viene richiesta loro la “delega per amministrare la città“.
Segnaliamo infine che due comitati referendari di Sesto S.G., “Raccolta differenziata” e “Più partecipazione”, sono in attesa di vedere valutati i rispettivi quesiti referendari depositati in data 12 maggio 2014 che, secondo lo Statuto comunale, avrebbero dovuto avere risposta entro 60 giorni (e cioè entro il 12 luglio 2014).
Petizione avviata da Più democrazia a Sesto S.Giovanni
Comitato referendario “Raccolta differenziata”
Comitato referendario “Più partecipazione”
sostenuta da Lista Civica italiana
Qui vuole vedere la petizione integrale e firmarla, può andare qui:
di Paolo Michelotto
due interessanti incontri sulla democrazia dal basso in provincia di Milano:
Incontro aperto al pubblico – Mercoledì 8 febbraio 2012 il comitato promotore del referendum “area ex Pirelli” di Cusano Milanino terrà una riunione del direttivo aperta al pubblico, dove verranno presentate le idee, gli appuntamenti e le date della campagna referendaria.
Sono invitati tutte le associazioni e i cittadini che hanno sostenuto e manifestato la loro adesione.
Ore 21.00 – Sala Moneta, via Alemanni 3 – Cusano Milanino
L’associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni (MI)
Vi invita venerdì 10 febbraio 2012 – ore 20,30
presso la Sala del camino via Puricelli Guerra 24, Sesto S.G. (MI)
Ad un incontro sul tema Bilancio partecipativo
Relatore dott. Stefano Stortone
Quale cittadino non vorrebbe contribuire nel maggior modo possibile, ma anche nel più facile, a rendere migliore e più vivibile la propria città, dunque la propria vita e quella della comunità con cui vive, decidendo direttamente come spendere i soldi del proprio Comune?
Il Bilancio Partecipativo è un nuovo modo di concepire la democrazia, fondato sulla partecipazione diretta dei cittadini alle scelte di bilancio, cioè alla scelta dei progetti e delle spese collettive da sostenere.
Si tratta di una pratica piuttosto diffusa nel mondo e internazionalmente riconosciuta come valido strumento amministrativo, di gestione efficace ed efficiente delle risorse comuni, oltre che culturale, di sostegno e creazione di capitale sociale e benessere comunitario.
Seguirà breve relazione di Dario Rinco, presidente associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni
All’incontro sono invitati tutti i cittadini, gli Amministratori Comunali, i Gruppi Politici e le associazioni della città
Dario Rinco parlerà dei motivi per togliere il quorum a Cusano Milanino ed è tra gli organizzatori della serata sul Bilancio Partecipativoi di Sesto San Giovanni.
di Paolo Michelotto
l’8 novembre 2011 è nata a Sesto San Giovanni l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni. Un augurio di grandi successi nell’introdurre gli strumenti di democrazia funzionanti nel vostro comune, e che possa diventare da esempio per Milano!
Ecco la lettera con cui l’amico Dario Rinco me ne ha dato l’annuncio:
di Paolo Michelotto
l’amico Dario Rinco sta promuovendo la nascita dell’associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni (MI). Un ottimo passo in avanti per la democrazia nel milanese.
Ecco il suo comunicato informativo.
di Paolo Michelotto
nei giorni scorsi, il 24 maggio 2011 Dario Rinco e Bruno Aprile hanno organizzato una serata sulla democrazia diretta a Sesto S. Giovanni (80.000 abitanti nella periferia di Milano). Ecco la relazione di Dario. Tra gli altri risultati, probabilmente nascerà l’associazione Più Democrazia a Sesto S. Giovanni (MI).
Sesto San Giovanni, 24 maggio 2011.
Com’è andata “La parola ai cittadini”.
Buona partecipazione all’esperimento di DD. Si è dimostrato ancora una volta che i cittadini sono disposti a collaborare con le amministrazioni locali facendo emergere le loro priorità e dando soluzioni ai problemi riscontati.
Buona anche la partecipazione degli amministratori con due consiglieri e un assessore presenti in sala che hanno commentato favorevolmente l’esperimento. I cittadini hanno richiesto la ripetizione dell’evento a livello di quartiere evidenziando che occorre pubblicizzare di più le regole di partecipazione per arrivare più preparati a esporre le proposte.
Al termine dell’esperimento è stato richiesto ai consiglieri e all’assessore un loro parere sull’esperimento e se fossero disponibili a impegnarsi per facilitare il percorso delle due proposte più votate verso una discussione in consiglio comunale.
I consiglieri comunali e l’assessore hanno commentato favorevolmente l’iniziativa auspicandone una replica con più partecipazione numerica dei cittadini. In merito alla presentazione delle proposte più votate in consiglio comunale, i consiglieri si sono impegnati e hanno richiesto ai proponenti di inviare loro il testo delle proposte stesse. I cittadini hanno visto così premiato il loro impegno civico.
Al termine delle presentazioni di Bruno Aprile, costituzione italiana e leggi sulla partecipazione, e Dario Rinco, esempi reali e di successo nel mondo dove i cittadini decidono, si è riscontrato una buona partecipazione al dibattito è sono state richieste domande di approfondimento soprattutto sulla mancata attuazione di alcuni articoli della Costituzione Italiana e della legge 267/2000.
Ci sono state richieste di quale percorso seguire per incidere di più a livello locale per migliorare la partecipazione dei cittadini. E’ stata segnalata la guida di Paolo Michelotto, “guida per migliorare la Democrazia Diretta nei comuni”, e il nuovo libro “vivere con più democrazia” scritto dai relatori che partecipano alla settimana nazionale della Democrazia Diretta. I testi sono scaricabili gratuitamente dal blog paolomichelotto.it e saranno disponibili a breve anche su cartaceo.
Da parte dei relatori è stato richiesto la disponibilità a contribuire alla nascita di un’associazione locale che abbia come fine la diffusione degli strumenti di democrazia diretta è si sono ottenuti importanti adesioni. Si lavorerà per creare l’associazione Più democrazia a Sesto San Giovanni sull’esempio di Mehr Demokratie di Bolzano e di Più democrazia a Rovereto.
Mie considerazioni finali.
Martin Luther King diceva che ad opporsi all’abolizione della schiavitù non sono i bianchi ma i neri assuefatti allo schiavismo. Allo stesso modo i primi ad opporci a questo nuovo modo di fare politica siamo proprio noi cittadini che avremmo tutto l’interesse a cambiare. L’impotenza al cambiamento si è impadronita di noi?
Dario Rinco, consultando lo Statuto del suo comune nella parte riguardante i referendum e il Regolamento di Attuazione, ha scoperto una differenza notevole. Nello Statuto venivano richieste il 5% delle firme degli aventi diritto al voto per iniziare un referendum, mentre nel Regolamento venivano richieste il 10%. Inoltre nello Statuto si parlava di Referendum Consultivo e Abrogativo, nel Regolamento invece si parlava solo di Referendum Consultivo. Differenze non da poco. Comunque Dario, che abita nel Comune di Sesto San Giovanni (MI) è andato dagli amministratori a chiedere di provvedere a sistemare le cose. Dopo sei mesi di totale mancanza di ascolto e di provvedimenti, si è rivolto al Difensore Civico. Il quale ha mandato la lettera che allego agli amministratori, chiedendo che provvedano alle correzioni.
lettera difensore civico Sesto San Giovanni
Ecco quindi che anche un comune cittadino può ottenere qualcosa se si rivolge alle istituzioni giuste, in questo caso il Difensore Civico. La morale è: non lasciamo perdere quando riteniamo di avere dei diritti non rispettati e facciamoci valere. Se tutti facessimo come Dario, gli amministratori sarebbero più attenti ai loro comportamenti.
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