• Sesto S.Giovanni (MI): un esempio di tenacia di cittadini che chiedono quorum zero e più democrazia

    17 Dicembre 2014 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    piudemocraziasesto

    a volte sembra una lotta invincibile contro un muro di gomma, ma Vicenza, Parma, Cavallino (VE), e vari comuni in giro per l’Italia dimostrano che la tenacia, la perseveranza e la pazienza alla fine riescono ad ottenere risultati significativi nell’estensione degli strumenti di democrazia diretta.

    Dario Rinco e l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni (MI) da anni stanno cercando di introdurre il quorum zero e referendum propositivi e abrogativi nella loro città, hanno raccolto firme per le iniziative popolari, raccolto firme per i referendum, ma poichè non ci sono i regolamenti aggiornati, questi strumenti vengono bloccati, non discussi e non votati dai cittadini. Riporto qui il testo della petizione che hanno lanciato da pochi giorni per chiedere al sindaco di dare risposte. Io ho già firmato. Chi lo vuol fare, sotto al testo, c’è il link.

    Provvedete alla modifica/integrazione dello Statuto comunale come chiede dal novembre 2011 l’ Associazione “Più Democrazia a Sesto S.Giovanni”

    L’Associazione Più democrazia a Sesto San Giovanni chiede da quella data (e sono passati ben tre anni!!!) la modifica dello Statuto comunale per permettere ai cittadini di partecipare più attivamente alle scelte riguardanti la propria città. Ecco le richieste quorum zero, l’abbassamento al 2% degli aventi diritto al voto del numero di firme necessario per indire un referendum, inserimento del referendum propositivo, invio alle famiglie dell’opuscolo informativo sul tema del referendum, accorpamento delle consultazioni referendarie ad elezioni diverse dalle amministrative comunali.

    I fatti.

    Lo Statuto comunale di Sesto S.Giovanni non rispetta le direttive della legge 191 del 23 dicembre 2009: avendo abolito la figura del Difensore civico i cittadini non possono presentare quesiti referendari.

    E’ stata presentata una petizione nel novembre 2011 e un’iniziativa popolare nel gennaio 2013 per estendere i diritti referendari previsti nello Statuto di Sesto S.G. che sono state praticamente ignorate dall’amministrazione conunale.

    L’Amministrazione comunale di Sesto S.G. ha ignorato la lettera di richiamo del Prefetto di Milano del 9 luglio 2014, che la invitava ad adeguare lo statuto comunale poiché impedisce ai cittadini di presentare quesiti referendari.

    Il 24 ottobre 2014 é scaduto il termine entro il quale l’amministrazione di Sesto S.G. avrebbe dovuto rispondere al Difensore civico della Lombardia per dire i motivi che impediscono la riforma dello statuto comunale. Il Difensore civico della Lombardia ha inviato il giorno 26 novembre 2014, un nuovo sollecito al Sindaco di Sesto S.G.

    Pur avendo cavalcato in campagna elettorale il tema della “PARTECIPAZIONE POPOLARE” l’amministrazione di Sesto S.G. resta sorda a concedere più diritti ai cittadini che vengono così coinvolti solo ogni 5 anni qaundo, in occasione delle elezioni, viene richiesta loro la “delega per amministrare la città“.

    Segnaliamo infine che due comitati referendari di Sesto S.G., “Raccolta differenziata” e “Più partecipazione”, sono in attesa di vedere valutati i rispettivi quesiti referendari depositati in data 12 maggio 2014 che, secondo lo Statuto comunale, avrebbero dovuto avere risposta entro 60 giorni (e cioè entro il 12 luglio 2014).

    Petizione avviata da Più democrazia a Sesto S.Giovanni

    Comitato referendario “Raccolta differenziata”

    Comitato referendario “Più partecipazione”

    sostenuta da Lista Civica italiana

    Qui vuole vedere la petizione integrale e firmarla, può andare qui:

    https://www.change.org/p/dott-ssa-monica-chitto-sindaco-di-sesto-s-g-provvedete-alla-modifica-integrazione-dello-statuto-comunale-come-chiede-dal-novembre-2011-l-associazione-pi%C3%B9-democrazia-a-sesto-s-giovanni

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia dei cittadini, democrazia diretta, quorum, referendum

    Il portavoce Riccardo Fraccaro (M5S) spiega in Commissione Parlamento perchè togliere il quorum dai referendum

    10 Dicembre 2014 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    riccardo fraccaro

    con grande piacere riporto l’articolo apparso sul sito www.riccardofraccaro.it . Il portavoce Riccardo Fraccaro (M5S) ha spiegato in Commissione Affari istituzionali della Camera il suo emendamento in cui chiede di togliere il quorum dai referendum.La democrazia diretta continua a bussare in parlamento. I cittadini verranno ascoltati?

    Dal blog www.riccardofraccaro.it

    L’abolizione del quorum è il primo passo indispensabile per consentire ai cittadini di concorrere attivamente al processo decisionale democratico. Con l’abolizione del quorum si avrebbe il sicuro effetto di vedere sbocciare la democrazia diretta accanto a quella rappresentativa determinando l’indispensabile evoluzione verso la democrazia integrale. Il 5 dicembre sono intervenuto in commissione affari costituzionali per illustrare un mio emendamento alla proposta di legge di riforma istituzionale per l’eliminazione del quorum di partecipazione nei referendum. Nell’intervento ho illustrato come l’emendamento sia stato il frutto della proposta dell’iniziativa popolare «Quorum zero, più democrazia»presentata in Parlamento da 50 mila elettori ed ho rilevato le ragioni a sostegno dell’azzeramento del quorum, la cui azione è giustificata dal fatto che i cittadini che si disinteressano dei contenuti delle proposte referendarie e che non si recano ad esprimere il proprio voto condizionano l’esito dei referendum. Ho articolato le 13 ragioni per le quali il quorum è un evidente snaturamento dell’istituto referendario ispirandomi alla sintesi di Paolo Michelotto sulla pubblicazione “Vivere meglio con più democrazia”.

    Le ragioni del NO:

    1. I sostenitori del No vincono facilmente

    2. I sostenitori del Sì partono già svantaggiati

    3. Bastone tra le ruote della democrazia

    4. Meno dibattito e meno informazione

    5. Premio a chi non partecipa

    6. Non c’è più il segreto del voto

    7. Allontanamento delle persone dal voto

    8. Se il quorum valesse anche nelle elezioni, molte sarebbero state invalidate

    9. La Costituzione permette referendum locali senza quorum

    10. I cittadini non vogliono il quorum

    11. Distruzione della fiducia dei cittadini nello strumento del referendum

    12. Potere sproporzionato di piccoli partiti

    13. Evoluzione verso una piena democrazia

    Postato in democrazia diretta, quorum, referendum

    Parma Quorum Zero: approvato il nuovo Statuto!

    6 Novembre 2014 // 5 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    parmaquorumzero

    Qui il link alla pagina del Sindaco Pizzarotti che annuncia il voto:

    https://www.facebook.com/f.pizzarotti

    oggi 6 novembre 2014, il comune di Parma, capoluogo di provincia con circa 200.000 abitanti, amministrazione del M5S, è diventato uno dei pochi comuni italiani a quorum zero.

    Infatti questa sera è stato approvato in via definitiva dal Consiglio Comunale il nuovo Statuto Comunale, che ha al suo interno molte delle richieste formulate con un percorso partecipativo dai cittadini di Parma e culminate in “La Giornata della Democrazia” del 20 settembre 2013. Tra queste richieste anche il referendum propositivo e abrogativo con quorum zero.

    Questo il testo del nuovo Statuto Comunale che è stato approvato questa sera:

    Nuovo Statuto Comunale di Parma.pdf

    Qui sotto la parte riguardante i referendum.

    Da notare che è stato introdotto il referendum propositivo e abrogativo, entrambi con quorum zero. Possono andare a votare anche gli stranieri e per il consultivo e propositivo l’età dei votanti è stata abbassata a 16 anni. Sono richieste 10.000 firme, ossia circa il 5% degli elettori. È stata esclusa la concomitanza con il voto comunale, ma ciò significa che è possibile la concomitanza al voto regionale, nazionale ed europeo. Il comitato dei garanti, ossia quelle persone che decidono se un quesito è referendabile, è scelto al di fuori dei partiti, ossia, il Presidente del Consiglio, un esperto proposto dall’università e uno dall’ordine degli avvocati. Purtroppo non è stato introdotto un vero referendum propositivo, perchè l’esito non è vincolante, ma il Consiglio Comunale può votare anche in maniera difforme da quanto richiesto dal voto dei cittadini. Spero che in fase di scrittura del Regolamento, venga introdotto questo vincolo. Invece il referendum abrogativo con quorum zero ha validità dal giorno successivo alla proclamazione dei risultati.

    Quindi ottimo lavoro, in fase di scrittura del Regolamento, occorrerà migliorare i punti deboli riguardanti il referendum propositivo.

    Art. 59 – Referendum

    1. L’istituto referendario è volto ad agevolare il rapporto tra i cittadini e gli organi elettivi.

    2. Il referendum consultivo e quello propositivo sono indetti su richiesta di almeno cinquemila cittadini residenti che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, mentre il referendum abrogativo è indetto su richiesta di almeno diecimila cittadini residenti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. Il referendum consultivo, inoltre, è indetto anche su determinazione del Consiglio Comunale adottata con il voto favorevole di almeno due terzi dei componenti assegnati.

    3. Nel referendum consultivo ed in quello propositivo esercitano il diritto di voto i residenti nel territorio comunale che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età. A tal fine, il Comune assicura la tenuta di una speciale lista elettorale. Nel referendum abrogativo invece esercitano il diritto di voto i residenti nel territorio comunale che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età.

    4. I referendum possono essere richiesti su tutte le materie sulle quali il Consiglio Comunale ha competenza deliberativa, fatta eccezione per:

    a) bilanci, finanze, tributi e relative tariffe;

    b) attività vincolata di esecuzione di norme statali, regionali, o statutarie e di convenzioni in essere;

    c) atti di elezione, nomina, designazione, revoca;

    d) disciplina del personale del Comune e delle sue Aziende ed Istituzioni;

    e) gli atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze.

    5. Ciascun referendum deve avere per oggetto un solo quesito che deve essere formulato con brevità e chiarezza ed in modo univoco.

    6. Il referendum avente ad oggetto lo stesso quesito non può essere ripetuto nell’arco della durata in carica del medesimo Consiglio Comunale e, comunque, nell’arco di un triennio dallo svolgimento di una precedente consultazione.

    7. I referendum non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali comunali.

    Art. 60 – Richiesta di referendum

    1. La proposta referendaria deve essere presentata da un comitato promotore, costituito con atto pubblico o scrittura privata autenticata, e composto da almeno cinquanta cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune. La proposta, prima della raccolta delle firme, che deve avvenire nel tempo massimo di novanta giorni dalla data di deposito della proposta referendaria presso la struttura competente, è sottoposta al giudizio di ammissibilità da parte della Commissione dei Garanti per i referendum.

    2. Tale Commissione è formata dal Segretario Comunale, o suo delegato, con funzioni di Presidente, da un iscritto all’Ordine degli Avvocati di Parma e da un membro dell’Università degli Studi di Parma competenti in materie giuridiche, nonché da due dirigenti dell’Ente. A tal fine, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati ed il Rettore dell’Università forniranno al Segretario Generale ciascuno un’ampia rosa di nominativi fra i quali saranno sorteggiati, con le modalità previste nel regolamento, gli altri due componenti. Per l’esercizio dell’attività svolta ai componenti della Commissione non spetta alcun compenso.

    3. Le decisioni sono assunte con la presenza di tutti i componenti della Commissione e le funzioni di segretario della Commissione sono svolte da un funzionario comunale nominato dal Segretario Generale.

    Art. 61 – Indizione referendum

    1. Il referendum è indetto dal Sindaco e deve svolgersi entro sei mesi dalla data di ammissibilità della proposta, con l’eccezione prevista dal terzo comma successivo.

    2. In caso di pluralità di referendum, il Sindaco è tenuto a fissare una unica data di svolgimento.

    3. Nessuna tornata referendaria può essere indetta nell’anno di normale scadenza di mandato amministrativo del Consiglio. I referendum che avrebbero dovuto svolgersi in tale anno sono differiti all’anno successivo.

    4. Il referendum già indetto si intende automaticamente sospeso in caso di sopravvenuto scioglimento del Consiglio Comunale.

    5. Il Sindaco/il Commissario procede alla revoca del referendum già indetto qualora il quesito referendario non sia più proponibile per la sopravvenuta promulgazione di una legge che disciplini ex novo la materia, oppure il Consiglio Comunale abbia deliberato sul quesito oggetto del referendum nel senso dei proponenti lo stesso.

    Art. 62 – Effetti del referendum

    1. Nel caso di referendum consultivo e propositivo il Sindaco è tenuto a sottoporre al Consiglio Comunale, entro sessanta giorni dalla proclamazione del risultato, la deliberazione sull’oggetto del quesito sottoposto al referendum. La deliberazione terrà conto della partecipazione alla consultazione e dell’esito della stessa. Il Consiglio Comunale è comunque tenuto a motivare le ragioni della deliberazione di cui sopra. Quando sullo stesso oggetto del referendum esistano proposte di deliberazione, interrogazioni  o altre istanze di sindacato ispettivo, mozioni, ordini del giorno presentati da Consiglieri ovvero istanze e petizioni, si fa luogo ad un unico dibattito consiliare.

    2. Nel caso di referendum abrogativo gli effetti dell’atto deliberativo si intendono cessati a partire dal giorno successivo alla proclamazione del risultato positivo. L’Organo che ha adottato il provvedimento abrogato provvede, entro quindici giorni, a disciplinare e sanare rapporti e situazioni giuridiche o di fatto, eventualmente sospesi, nel rispetto della volontà popolare espressa.

    3. La proposta sottoposta a referendum è valida se ottiene la maggioranza dei voti validamente espressi indipendentemente dal numero degli aventi diritto al voto.

    Postato in democrazia diretta, la giornata della democrazia, quorum, referendum

    Comune di Parma si discute Nuovo Statuto con Quorum Zero e referendum propositivo e abrogativo

    28 Ottobre 2014 // Nessun commento »

    di Paolo Michelottoparma

    oggi alle 15 si comincia la discussione del nuovo Statuto Comunale, che accoglie molte delle idee emerse durante “La Giornata della Democrazia” che si è tenuta il 20 settembre 2013.

    Tra queste il Quorum Zero e l’introduzione dei Referendum Abrogativi e Propositivi.

    Qui la diretta:

    http://www.comune.parma.it/comune/news/Convocazione-Consiglio-Comunale-20.aspx

    Poi nei prossimi giorni metterò il link alla discussione registrata.

    Postato in quorum, referendum

    Democrazia Diretta a Montecitorio in 1^ Commissione Camera il 20 ottobre 2014

    25 Ottobre 2014 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    democrazia diretta montecitorio

    non è uno scherzo. Il lunedì 20 ottobre 2014 sono stato ascoltato insieme ad altri 12 esperti su approfondimenti riguardanti la modifica della Costituzione che dovrà essere discussa a breve alla Camera, dopo essere già stata approvata in Senato.

    Questo il video, realizzato prendendo la diretta web realizzata dalla camera, e aggiungendo le immagini della presentazione per rendere più chiaro ciò di cui parlavo.

    Io naturalmente ho parlato di democrazia diretta. Ero stato preavvisato 2-3 settimane prima che il deputato Riccardo Fraccaro del M5S mi aveva proposto in qualità di suo “esperto” sulle modifiche della Costituzione. Ed avevo dato la mia disponibilità di massima. Poi giovedì 16 ottobre sono stato chiamato dal segretario della commissione per dirmi che mi aspettavano lunedì 20 ottobre. Essendo il mio giorno libero dal lavoro, ho accettato e a mie spese ho fatto 1000 km e sono andato a Roma per parlare di democrazia diretta 10 minuti davanti alla 1^ Commissione, quella competente sulle modifiche alla Costituzione.

    I membri presenti erano veramente pochi, forse 1/3 di quelli ufficiali. L’interesse su questo argomento non mi è stato manifestato in nessun modo, tranne che dal deputato del M5S Riccardo Fraccaro, che mi aveva invitato e che mi ha fatto l’unica domanda.

    Alcuni degli altri esperti presenti erano molto interessati. Comunque positivo che qualche informazione dettagliata su referendum propositivo, quorum, revoca siano entrate in Commissione. Certo il tema avrebbe richiesto qualche giornata di discussione e non solo 10 minuti.

    Servirà? Vedremo. Intanto un altro piccolissimo passo l’abbiamo fatto.

    In Svizzera dopo 2 anni che viene depositata una iniziativa in parlamento, si sarebbe già arrivati al voto popolare.

    Ma loro hanno iniziato 150 anni prima di noi. Ci arriveremo anche noi, e forse non servirà così tanto tempo…

    Questo il file della presentazione utilizzata (che è una sintesi di quelle che di solito faccio negli incontri con i cittadini):

    montecitorio 20-10-14.ppt

    montecitorio 20-10-14.pdf

    Un grande grazie a Riccardo Fraccaro, deputato del M5S per aver permesso alla democrazia diretta di affacciarsi in 1^ Commissione.

    Postato in democrazia diretta

    Cavallino Treporti (VE) approvato Quorum Zero su Referendum comunali (15 ottobre 2014)

    24 Ottobre 2014 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    riporto l’articolo scritto dagli amici Giorgia e Federico che da qualche anno stanno impegnando moltissime loro energie per ottenere strumenti di democrazia diretta più efficaci nei comuni dove abitano.

    lpiu-demo-cavallino

    http://piudemocraziacavallinotreporti.wordpress.com/2014/10/16/cavallino-treporti-approvato-il-quorum-zero-nei-referendum/

    Il Comune di Cavallino-Treporti ha approvato all’unanimità la modifica dello Statuto nella parte riguardante gli strumenti di democrazia partecipata, inserendo  il “quorum zero” per la validità dei referendum. Un risultato storico arrivato dopo un percorso durato 1 anno, frutto di un lavoro fatto tra maggioranza, opposizione e cittadini che ha permesso di avere un documento condiviso da tutti.

    Un piccolo passo per il nostro Comune, un salto da gigante per avere Più Democrazia!

    .
    Il nostro comitato è assolutamente soddisfatto del risultato raggiunto, che ha permesso così alla nostra cittadina di mettersi in linea con i paesi democratici più avanzati, così come altri comuni italiani che negli ultimi 5 anni hanno rinnovato i propri strumenti di democrazia diretta e partecipata. Per questo vogliamo ringraziare pubblicamente maggioranza e opposizione per l’ottimo lavoro svolto ed il dialogo continuo che ci ha permesso di lavorare insieme in maniera propositiva per raggiungere il traguardo.
    .
    Tra le altre novità inserite nel nuovo statuto vogliamo ricordare il voto allargato a chi, avendo compiuto 16 anni, sia residente oppure lavora o studia nel comune , l’inserimento della “proposta di delibera popolare”, dei referendum consultivi o propositivi col 5% di firme e dei referendum abrogativi con il 10% di firme , la verifica della validità legale del referendum prima della raccolta firme, l’ampliamento delle consulte, i tempi certi per avere risposte alle istanze/petizioni/proposte.
    .
    Adesso per completare il lavoro serve solo approvare il regolamento attuativo, dove saranno descritte in dettaglio tutte la varie fasi, come ad esempio le modalità di raccolta firme, di autentica, di svolgimento del voto e di informazione. Da parte nostra siamo pronti a portare le nostre proposte, che riguarderanno soprattutto l’uso degli strumenti web, il numero di firme necessarie per le petizioni e le proposte e per snellire la burocrazia il più possibile.
    ” La democrazia è il governo del popolo, dal popolo, per il popolo. “
    Qui di seguito il video del consiglio comunale con l’approvazione delle modifiche (dal minuto 42:04):

    Postato in democrazia diretta, quorum

    Conferenza stampa ore 15,30 del 22-05-13 presso la Camera dei Deputati sulla legge Quorum Zero

    22 Maggio 2013 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    quorum-zero-piu-democrazia

    quorum-zero-piu-democrazia

    oggi conferenza stampa presso la Camera dei Deputati in cui verrà presentata la proposta di legge di iniziativa popolare “Quorum Zero Più Democrazia”.

    Diretta streaming su “la cosa” http://www.beppegrillo.it/lacosa/?d=201305212 e probabilmente diretta con tg sky 24 e presenza di vari giornalisti

    Ecco quanto scrive Matteo Incerti del gruppo comunicazione del M5S sul suo spazio FaceBook:

    Matteo Incerti

    QUORUM ZERO: IL POTERE AI CITTADINI NON AI PARTITI:

    Mercoledì 22 maggio alle ore 15.30 presso la Sala Conferenze stampa della Camera dei Deputati è convocata una conferenza stampa avente come oggetto:

    Proposta di legge per la democrazia diretta e partecipata: Quorum Zero.

    Dalla legge d’iniziativa popolare alla proposta di legge costituzionale del Movimento 5 Stelle: il potere ai cittadini non ai partiti.

    Parteciperanno :Vito Vito Crimi, capogruppo Movimento 5 Stelle Senato, Enza Blundo, Bertolomeo Pepe, M5S gruppo parlamentare Senato. Gianni Ceri, Dario Rinco, Emanuele Sarto Comitato nazionale Quorum Zero-Più Democrazia. Riccardo Fraccaro, segretario Ufficio Presidenza Camera dei Deputati Movimento 5 Stelle, Fabiana Dadone M5S gruppo parlamentare Camera dei Deputati.

    P.S. qui si trova la proposta completa:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/plugins/download-monitor/download.php?id=53

    Qui la sintesi:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/uploads/2012/03/SINTESI-QUORUM-ZERO.pdf

    Qui la proposta depositata agli atti in parlamento:

    http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0063510.pdf

    Postato in democrazia diretta, quorum

    Quorum zero: a Rovereto i Consiglieri Comunali dicono NO – intanto nella provincia di Trento…

    20 Gennaio 2013 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    qui gli articoli dei giornali che Matteo Rigotti mi ha gentilmente mandato i giorni successivi la “cassatura”. Clicca sopra per leggerli grandi.

    l'adige 12-01-2013

    l'adige 12-01-2013

    l'adige 15-01-2013

    l'adige 15-01-2013

    l'adige 17-01-2013

    l'adige 17-01-2013

    l'adige 19-01-2013 A

    l'adige 19-01-2013 A

    l'adige 19-01-2013 B

    l'adige 19-01-2013 B

    riporto qui sotto il bell’articolo scritto da Matteo Rigotti, presente nel sito da lui curato:

    http://quorumzerotrento.wordpress.com/2013/01/19/quorum-zero-a-rovereto-vince-lo-status-quo/

    Bello perchè sintetizza tutta la vicenda. Inutile dire che tutti noi che abbiamo seguito questo percorso siamo profondamente amareggiati. Ma non smetteremo di chiedere questo strumento con forza. Chi ha il potere difficilmente lo cede ad altri e anche se l’esempio di Vicenza del 9 gennaio 2013 ci aveva parzialmente illuso, sapevamo che non sarebbe stato regalato nulla ai cittadini. Continueremo. Aggiungo qui il video di pochi secondi in cui ho “rubato” la votazione finale del consiglio comunale. Infatti ci era stata pure proibita la trasmissione della serata in streaming e non abbiamo potuto registrare e diffondere le “perle” antidemocratiche che i nostri rappresentanti ci hanno elargito.


    Il caso ha voluto che venerdì 18 gennaio 2013 a Trento abbia incontrato Donata Borgonovo Re durante la serata partecipativa “Tagli al trasporto pubblico”. Lei presentava la serata, io curavo il momento partecipativo “La Parola ai Cittadini”. E lei, che proprio lo stesso giorno tramite i giornali ha raccontato del suo impegno futuro nelle elezioni provinciali trentine,  mi ha confermato che invece è a favore dell’idea di togliere il quorum e che non c’è nessuna argomentazione giuridica che possa impedire questo fatto. Ottime speranze quindi da un possibile futuro Presidente della Provincia a cui, ovviamente auguro un enorme successo.

    tagli al trasporto pubblico 18-01-13 a

    tagli al trasporto pubblico 18-01-13 a

    tagli al trasporto pubblico 18-01-13 b

    tagli al trasporto pubblico 18-01-13 b

    C’è quindi la concreta possibilità che la Provincia tolga il quorum prima dei due più grandi comuni trentini, ossia Trento e Rovereto. che poi non avrebbero molte giustificazioni per non adeguarsi, anche perchè tutti e tre gli enti sarebbero governati dallo stesso partito PD.

    Ecco il bell’articolo di Matteo Rigotti che si trova qui:

    Quorum zero: a Rovereto vince lo status-quo

    Il Consiglio comunale di Rovereto boccia le proposte avanzate con l’iniziativa popolare “Quorum zero e più democrazia a Rovereto. Con questa “proposta di atto amministrativo”, depositata il 18 giugno 2012, si invitava la Giunta comunale a:

    • togliere il quorum, per ritenere una votazione referendaria valida, modificando o abrogando l’art 30 comma 4 del “Regolamento Comunale per l’Esercizio dei Diritti di Informazione e di Partecipazione dei Cittadini” del Comune di Rovereto, la votazione deve essere valida qualunque sia il numero dei partecipanti al voto.
    • stabilire di inviare a casa di tutte le famiglie roveretane un opuscolo informativo sui temi posti a votazione referendaria, sull’esempio di quanto già avviene in Svizzera, in Baviera e in California. In detto opuscolo devono essere riportate le posizioni dell’amministrazione e con pari spazio, quelle del comitato promotore.
    • abbinare i referendum comunali di Rovereto alle votazioni nazionali e europee (come accade nel Comune di La Spezia, Milano e Gorizia), per ottenere un risparmio economico per l’ente comunale e quindi per i contribuenti (i referendum da soli costerebbero 30-50.000 euro secondo l’ufficio elettorale comunale, abbinati alle votazioni nazionali ed europee, la spesa si ridurrebbe alla sola stampa delle schede) e per aumentare l’affluenza al voto e innalzare la fiducia dei cittadini verso gli strumenti di partecipazione democratica.
    • rendere l’esito del referendum propositivo vincolante per l’amministrazione.
    • abbassare il numero di firme necessarie per attivare il referendum dall’attuale 5% al 2% degli elettori (come era fino al 2009), considerando che a livello nazionale sono necessarie solo l’1% delle firme degli elettori.

    Nella sezione “rassegna stampa” potete trovare tutti gli articoli aggiornati riguardanti l’iniziativa.

    Ripercorriamo tutte le tappe che hanno portato a questa decisione.

    Rovereto 2

    Le prime avvisaglie di possibili “resistenze” erano arrivate con la decisione del “Comitato dei Garanti” (3 persone elette dal Consiglio comunale), che di fatto impediva la discussione della proposta da parte del Consiglio comunale. La decisione indicava che la proposta, includendo modifiche allo Statuto e modifiche al Regolamento, non poteva essere avanzata in quanto tra i soggetti che possono proporre la “revisione statutaria” non vi sono i cittadini.

    In realtà la proposta, come già specificato, è un invito alla Giunta perchè modifichi Statuto e Regolamento, avanzata da oltre 200 cittadini roveretani, oltre al fatto che il parere dei Garanti non è vincolante.

    Il 20 novembre 2012 si è tenuta la “Conferenza dei Capigruppo” durante la quale si è discusso anche della proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare “Quorum zero e più democrazia a Rovereto”. Dalla discussione, grazie alle sollecitazioni di Mauro Previdi (capogruppo dei Verdi), è uscita la proposta di un incontro pubblico informativo, seguito in una data da fissare dalla discussione in Consiglio Comunale. L’incontro pubblico sarà loccasione per tutti i Consiglieri comunali e tutti i cittadini di approfondire l’argomento. E’ stato organizzato per mercoledì 5 dicembre, moderatore il Presidente del Consiglio comunale, il capogruppo del PD Fabrizio Gerola si è offerto di trovare un esperto che sostenga le ragioni del “no” (perchè mantenere il quorum), mentre Paolo Michelotto, tra i promotori dell’iniziativa presenterà le ragioni del “si” (perchè eliminare il quorum).

    Nel frattempo a Lagundo (BZ) il 3 ottobre viene eliminato il quorum dai referendum comunali con voto all’unanimità di tutti i consiglieri comunali.

    Il 5 dicembre (mentre in contemporanea a Trento si discutevano le sorti della proposta di delibera di iniziativa popolare “Quorum Zero a Trento”) si tiene la serata informativa sulla proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare. Erano presenti molti cittadini interessati, 9 consiglieri comunali su 40, il sindaco Andrea Miorandi, il Presidente del Consiglio comunale Barbara Lorenzi e vari capigruppo del Consiglio. All’inizio della serata l’annuncio che la Conferenza dei capigruppo ha fissato la data di discussione della proposta nella seduta del Consiglio comunale del 18-19 dicembre 2012, con l’invito ad uno dei primi firmatari di esporre la proposta all’inizio della discussione. E’ seguita poi la presentazione (non è stato trovato l’esperto in grado di sostenere le ragioni per il mantenimento del quorum), poi la discussione e l’intervento finale del sindaco Andrea Miorandi, che si detto favorevole alla abolizione del quorum (vedi articolo de “l’Adige” del 7 dicembre 2012).

    7 dicembre 2012

    Successivamente arriverà la convocazione ufficiale al Consiglio comunale, in data 19 dicembre, visto che non essendo tra i primi argomenti non si sarebbe riusciti a discuterla nella prima giornata del 18 dicembre.

    Arriva il 19 dicembre, ma dopo le ore 23:00 si stava ancora discutendo sulla votazione del Presidente del Consiglio. Per cui la discussione viene rimandata alla prima discussione di gennaio 2013.

    Nel frattempo il 9 gennaio a Vicenza viene eliminato il quorum dai referendum comunali. Il Consiglio Comunale di Vicenza ha approvato infatti all’unanimità il nuovo Statuto Comunale.

    Arriva la convocazione ufficiale per martedì 15 gennaio 2013 dalle ore 19:00. La discussione della proposta sul quorum zero sarà il secondo tema dopo l’elezione del vice Presidente del Consiglio comunale.

    Finalmente eccoci al giorno della discussione, che inizierà dopo le 21:30. L’intervento di Paolo Michelotto, che doveva illustrare la proposta, deve essere accorciato da 20 a 15 minuti. La presentazione include alcuni brevi video di sindaci che spiegano perchè hanno eliminato il quorum, ma solo alcuni vengono presentati perchè viene chiesto che la presentazione venga fatta “dal vivo”.

    Si arriva quindi al momento del dibattito vero e proprio ma alcuni consiglieri tentano di eludere la discussione a causa del presunto “vizio di forma” indicato dal Comitato dei Garanti. Il Consiglio deciderà poi di discutere l’argomento, quasi per fare un piacere ai cittadini presenti.

    Superato poco elegantemente questo  primo impasse si è discusso su “come discutere”, il tema era cioè se trattare l’iniziativa come un’unica proposta a più punti, oppure tutti i punti separatamente, o separare le proposte di modifica dello statuto da quelle di modifica del regolamento sugli istituti di partecipazione.

    Un assessore, ai limiti del “fuori tema”, elenca i meriti dell’amministrazione, facendo passare l’idea che gli strumenti di partecipazione sono tanti e non è necessario toccarli. Il sindaco fa un discorso dal quale si capisce che l’amministrazione ha già fatto tanto e che gli strumenti di partecipazione sono già abbastanza evoluti.

    Durante la serata qualche consigliere ha provato persino a negare la sovranità popolare, dicendo che in fin dei conti i cittadini non hanno le competenze per scegliere (senza probabilmente ricordarsi di essere stato eletto dagli stessi cittadini), ignorando pure i “commenti” e i fischi del pubblico, composto da umili cittadini.

    Di fatto si è saltata una vera discussione. Gli interventi dei pochi consiglieri che poi voteranno favorevolmente (4 su 40: Mauro Previdi, Ciro D’Antuono, Piergiorgio Plotegher e Renato Manzana) hanno fatto notare come si stesse liquidando l’argomento senza il minimo approfondimento, nonostante nel periodo precedente ci fossero state più occasioni per approfondire il tema, ma alla quale la grande maggioranza dei consiglieri non si è fatta vedere. Anche il sindaco Miorandi, che si era detto favorevole all’eliminazione del quorum, ha votato contro la proposta.

    Nella confusione regnante si è fatta la scelta più comoda, cioè bocciare la proposta integralmente. In un futuro non definito, senza alcun obbligo, il Consiglio potrebbe riproporre alcuni dei punti preferiti dalla maggioranza dei Consiglieri (opuscolo informativo, abbinamento alle elezioni nazionali ed europee, referendum propositivi vincolanti), perché a Rovereto gli strumenti di partecipazione funzionano già bene. Questa serata ne è stata l’esempio lampante.

    Un referendum non è uno “sfizio” di pochi cittadini, è uno degli strumenti per esercitare il fondamento costituzionale che prevede che siano anche i cittadini ad esercitare la funzione legislativa. Migliorarne il regolamento poteva essere una preziosa occasione per dimostrare la maturità della democrazia nella nostra provincia e rafforzare dalla base l’autonomia del Trentino.

    Infine: ecco come si può assistere al Consiglio comunale di Rovereto. Da una saletta laterale, attraverso delle finestrelle. Praticamente un sancta-sanctorum della democrazia rappresentativa. Poi si chiedono perchè i cittadini non vadano nemmeno a vedere i consigli comunali…

    Rovereto sala

    Postato in democrazia diretta, democrazia diretta trentino, partecipazione, quorum

    niente quorum zero a Rovereto, ma la giunta si impegna a…

    16 Gennaio 2013 // 3 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    oggi non era permesso fare i video. Stamattina la segreteria comunale mi aveva mandato questo messaggio:

    Con riferimento alla seduta del Consiglio comunale di questa sera, su indicazione della Presidente del consiglio,  concordata in sede di  Conferenza dei capigruppo, Le comunico che per la presentazione della proposta di iniziativa popolare “Quorum Zero”, inserita all’ordine del giorno della seduta, Le sarà concesso un intervento di un quarto d’ora, comprendendo anche l’eventuale supporto della proiezione video. Come già a Lei peraltro comunicato precedentemente dalla Presidente del Consiglio, va  esclusa la registrazione dell’intervista al sindaco di Villalagarina.

    La Presidente segnala infine che, come comunicato ai Capigruppo nella seduta di martedì scorso, in vista dello svolgimento delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 e in relazione a quanto  previsto dalla circolare del Ministero dell’interno n. 2/2013 di data 4 gennaio 2013 – “Divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione” (art. 9 comma 1, legge 22 febbraio 2000, n. 28), nel periodo decorrente dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla conclusione delle operazioni di voto,  sarà temporaneamente sospesa la messa in onda della registrazione audio e video delle sedute del Consiglio comunale nell’apposita sezione del sito internet del Comune.

    Questa la presentazione che ho fatto in 15 minuti:

    presentazionequorum 15-01-13

    Questo è i video con l’intervento dei 3 sindaci che hanno tolto il quorum nelle loro città, che non mi è stato permesso di far vedere.

    Alla fine della serata il consiglio comunale ha bocciato a grande maggioranza (tranne Mauro Previdi, Ciro D’antuono e credo altri 3 consiglieri) l’iniziativa quorum zero, con l’impegno da parte della giunta di ripresentare nel prossimo futuro una proposta che contenga 3 punti sui 5 avanzati dai cittadini.

    In particolare sono stati bocciati i punti:

    a. quorum zero nei referendum comunali

    b. numero di firme dal 5% al 2% (come nel 2009)

    Sembra che ci sia l’impegno da parte della giunta di presentare una proposta che contenga questi punti

    c. invio dell’opuscolo informativo a tutte le famiglie come in Svizzera

    d. abbinamento dei referendum comunali alle votazioni nazionali ed europee

    e. rendere vincolante referendum propositivo

    Sui tempi si parla di un futuro prossimo.

    Nei prossimi giorni maggiori dettagli. I consiglieri di Rovereto hanno sprecato una splendida occasione per migliorare la democrazia nella loro città.

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    diretta video dal Consiglio Comunale di Rovereto

    15 Gennaio 2013 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    il martedì 15 gennaio 2013 al momento dell’inizio della discussione del Quorum Zero, probabilmente dalle 19.30 in poi farò la diretta web (se ci sarà rete) dal Consiglio Comunale di Rovereto.



    Live video from your iPhone using Ustream

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    Invito a venire al Cons. Com. Rovereto Martedì 15/01/13 per discussione su Quorum Zero. Ecco le motivazioni del sindaco di Vicenza per Quorum Zero.

    14 Gennaio 2013 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    consiglio comunale rovereto

    consiglio comunale rovereto

    martedì 15 gennaio 2013 in Consiglio Comunale di Rovereto si discuterà di Quorum Zero a partire dalle 19 in poi. È il secondo argomento all’ordine del giorno. Il primo, l’elezione del Vice Presidente del Cons. Comunale sembra sarà una formalità, essendo già stato designato e votato due volte nella precedente riunione, ma il regolamento chiede una terza votazione, appunto domani.

    È prevista anche la mia presentazione sulle motivazioni per togliere il quorum, per un tempo max di 20 minuti. Poi uscirò dalla sala ed inizierà la discussione tra i consiglieri.

    Tutti i cittadini di Rovereto che hanno a cuore la democrazia, sono invitati ad essere presenti nella saletta riservata ai cittadini, a fianco di quella del Consiglio Comunale. L’ingresso è libero e la saletta molto capiente.

    Qui ci sarà la diretta video ufficiale del Consiglio Comunale, realizzata dal comune di Rovereto dalle 19 in poi.

    http://www.comune.rovereto.tn.it/live

    Nel frattempo a Vicenza il 09-01-13 è stato votato all’unanimità (tutti i partiti, compresi Lega, PDL, liste civiche e maggioranza Centro Sinistra) il nuovo Statuto Comunale con Quorum Zero.

    Ecco quanto ha detto il sindaco Achille Variati (PD) durante la discussione.

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    Martedì 15/01/2013 il Cons. Com. di Rovereto discute di QUORUM ZERO. È ufficiale. Il video del sindaco di Lagundo sul Quorum Zero

    10 Gennaio 2013 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    È arrivata oggi la convocazione ufficiale. Martedì 15 gennaio 2013 a partire dalle ore 19 in Cons. Comunale di Rovereto si parlerà di Quorum Zero. Sarà il secondo tema dopo l’elezione del Vice Presidente del Cons. Com. ma pare che sarà una formalità.

    convocazione consiglio 15 gennaio-1

    convocazione consiglio 15 gennaio-1

    Qui la convocazione in pdf:

    convocazione consiglio 15 gennaio

    Qui cosa dice il sindaco di Lagundo (BZ) Ulrich Gamper della SVP sul fatto che il suo comune ha tolto il quorum a fine settembre 2012

    Postato in bolzano, democrazia diretta, quorum, rovereto

    Vicenza: approvato oggi 9-1-13 il QUORUM ZERO nei referendum comunali!!!

    9 Gennaio 2013 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    vicenza

    grande merito al gruppo di cittadini di Vicenza (Più Democrazia e Partecipazione a Vicenza) che dal 2003 chiedono migliori strumenti democratici per dare voce ai cittadini.

    Allo scoccare del decimo compleanno visto che il gruppo nacque proprio nel gennaio 2003, finalmente, oggi 9 gennaio 2013, il Consiglio Comunale di Vicenza ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto Comunale. All’unanimità i consiglieri hanno deciso finalmente di togliere il quorum dai referendum comunali. Inoltre hanno introdotto i referendum propositivi e abrogativi e quelli abbinati propositivi/abrogativi, mentre finora esisteva il solo consultivo.

    È la prima grande città italiana (100.000 abitanti), l’undicesimo comune in Italia, il primo fuori dalla regione Trentino Alto Adige.

    È sicuramente un segno che la sensibilità politica sta cambiando, che i consiglieri comunali di Vicenza sono aperti alle esigenze dei cittadini, ma gran parte di questo risultato è stato ottenuto grazie all’impegno di 10 anni del gruppo Più Democrazia e Partecipazione coordinato da Annamaria Macripò (a cui ho avuto l’onore di aver partecipato fino al 2006) tramite innumerevoli iniziative. Dal 2003 abbiamo sostenuto con forza l’idea del bilancio partecipativo. Nel 2005 abbiamo cominciato a pensare e a parlare e ad agire per togliere il quorum dai referendum comunali, abbiamo realizzato assemblee partecipate sull’argomento, nel 2006 abbiamo organizzato il primo referendum comunale in Italia per togliere il quorum e introdurre strumenti di democrazia migliori. Il referendum vide il successo schiacciante dei votanti, ma fu ignorato dagli amministratori di allora in quanto “debole” referendum consultivo. Poi si susseguirono assemblee pubbliche, convegni, un’iniziativa di delibera popolare, incontri con esperti, interviste agli amministratori. Il gruppo ha fatto ciò che era umanamente possibile per continuare a sollecitare gli amministratori ad attuare quanto richiesto dalla maggioranza dei cittadini. Ed infine oggi la votazione finale.

    Un grande grazie anche ai consiglieri più sensibili che hanno aiutato in questo percorso e ce ne sono stati.

    Certo non è ancora un testo ottimale come quello delle città svizzere o californiane. C’è l’obbligo di abbinare i referendum comunali alle votazioni nazionali e regionali. E se non ci sono per 3 anni, si deve aspettare 3 anni con pazienza. Ci sono un sacco di argomenti su cui i cittadini non possono utilizzare i referendum. C’è una definizione fumosa di questi argomenti su cui il comitato dei garanti di nomina del consiglio comunale potrà esercitare ampia discrezione. C’è l’enorme numero di firme autenticate (5000) da raccogliere (per dei cittadini questo è davvero un numero enorme. Ho partecipato alla raccolta nel 2005 – 2006 e so quanto sia difficile. Non è come per i partiti organizzati che se le auto autenticano.)

    10 anni sono tanti nella vita delle persone e danno l’idea della lentezza con cui questi strumenti possono essere ottenuti. Tanta fatica e tanto tempo e tanta pazienza. L’importante è non perdere la speranza e continuare. Ma questa non è una caratteristica solo italiana.  I decenni sono stati necessari anche in Svizzera, in California, in Germania per affermare questi strumenti.

    Ma comunque, con tutti i suoi limiti, un enorme passo in avanti. E un esempio per tutta Italia!

    Che spero sia presto seguito dalla mia città Rovereto dove si discuterà dello stesso argomento martedì 15 gennaio 2013 in Consiglio Comunale.

    Qui riporto il testo del nuovo statuto che riguarda i referendum:

    CAPO IV IL REFERENDUM

    SEZIONE I

    (TIPI DI REFERENDUM E LORO DISCIPLINA)

    ART. 27 (Tipi di referendum)

    1. Il Comune di Vicenza riconosce i referendum quali essenziali momenti di esercizio della sovranità popolare e di espressione di partecipazione dei vicentini alle scelte di governo della città e quali strumenti di integrazione della democrazia rappresentativa con la democrazia diretta nelle decisioni riguardanti la comunità vicentina.

    2. I referendum sono di natura consultiva, propositiva, abrogativa e abrogativa-propositiva. (continua…)

    Postato in democrazia diretta, quorum

    Quorum zero in Cons. Com. di Rovereto (TN) martedì 15/01/2013 (probabilmente) intanto a Vicenza…

    // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    seme democrazia diretta

    oggi il capogruppo dei Verdi in Cons. Com. Maurizio Previdi, mi ha confermato che nella riunione dei capigruppo di ieri sera, è stato deciso di discutere della proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare Quorum Zero, martedì prossimo 15 gennaio 2013.

    Finora non mi è arrivata ancora nessuna comunicazione ufficiale, appena la riceverò la metterò online.

    Intanto una buona notizia per cominciare l’anno. Probabilmente stasera o massimo domani sera, a Vicenza verrà completata la discussione iniziata ieri sull’approvazione del nuovo statuto comunale che prevede Quorum Zero.

    Si prevede un voto a favore perchè anche il sindaco Achille Variati (del Partito Democratico) si è espresso a favore del principio di togliere il quorum. Sarebbe la prima grande città con quorum zero in Italia, la prima al di fuori della regione Trentino Alto Adige e la 11^ tra tutte.

    Nei prossimi giorni aggiornamenti sulla votazione e sui contenuti!

    Postato in democrazia diretta, esempi virtuosi, rovereto

    la discussione sul quorum zero a Rovereto è stata rimandata a dopo la Befana

    21 Dicembre 2012 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    democraziadirettarovereto

    democraziadirettarovereto

    niente da fare. I nostri amministratori non sono stati capaci di farci un bel regalo di Natale togliendo il quorum dai referendum comunali.

    La serata infatti è stata dedicata quasi completamente alla discussione sulla votazione del Presidente del Consiglio. E non era una scusa per rinviare, erano veramente accalorati e impegnati in questa discussione.

    Dopo le 23, quando ormai era impossibile cominciare la discussione (tra l’altro le minoranze erano uscite dall’aula in segno di protesta per la votazione precedente), la nuovamente riconfermata Presidente del Consiglio Comunale di Rovereto Avv. Barbara Lorenzi, mi ha raggiunto fuori dall’aula per dirmi che avrebbe chiesto la discussione della iniziativa quorum zero nella prima riunione di gennaio. E che dovrebbe essere il primo punto in discussione. Quindi l’8 o il 9 gennaio 2013.

    Ha detto che mi verrà comunicata la decisione. Appena riceverò il testo lo inserirò su questo blog.

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    Oggi si discute di Quorum Zero a Rovereto in Consiglio Comunale: ultimo argomento in agenda

    19 Dicembre 2012 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    Qui il link per vedere la webcam del consiglio comunale di Rovereto in diretta dalle 19 in poi:

    http://www.comune.rovereto.tn.it/webtv_live.jsp?ID_LINK=1501&area=139&area=96&id_context=8065

    trascrivo qui l’email appena ricevuta dal Pres. Consiglio Comunale Avv. Barbara Lorenzi:

    Egregio signor Paolo Michelotto
    p.c.
    Ai Capigruppo consiliari

    In relazione ai lavori del Consiglio comunale programmato per questa sera, sono a comunicare quanto segue.
    L’ordine dei lavori sarà quello indicato nell’ordine del giorno, senza alcuna inversione, stante la necessità di procedere urgentemente alla discussione della delibera proposta dalla giunta relativa alla convenzione con la comunità di valle attinente al dirigente unico.
    I lavori del consiglio si svolgeranno quindi secondo la seguente scaletta: elezione del presidente del consiglio, elezione del vicepresidente del consiglio, delibera sulla convenzione con la comunità di valle, delibera sul quorum zero.

    Cordiali saluti
    La Presidente del Consiglio comunale
    Barbara Lorenzi

    Edit delle ore 24.00 la discussione non ha affrontato la delibera sul quorum zero, che però sarà discussa al primo consiglio comunale probabilmente l’8 o il 9 gennaio 2013. Così mi è stato detto dal Presidente del Consiglio Comunale. E questa volta dovrebbe essere il primo argomento in discussione.

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    Mercoledì 19 Dicembre 2012 il Consiglio Comunale di Rovereto discute l’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia: vieni anche tu!

    14 Dicembre 2012 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    convocazione Consiglio comunale 18 e 19 dicembre 2012-1

    convocazione Consiglio comunale 18 e 19 dicembre 2012-1

    convocazione Consiglio comunale 18 e 19 dicembre 2012-2

    convocazione Consiglio comunale 18 e 19 dicembre 2012-2

    ho ricevuto la comunicazione ufficiale della convocazione del Consiglio Comunale, che si può leggere qui sopra.

    Mercoledì 19 Dicembre 2012 dalle ore 19 in poi il Consiglio Comunale di Rovereto discuterà della Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia (essendo l’11^ proposta mi hanno detto che non sarà discussa nella prima giornata il martedì, ma la seconda, il mercoledì 19 dicembre).

    È una proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare richiesto da 220 cittadini questa estate. I punti fondamentali della proposta sono:

    1. quorum zero nei referendum comunali

    2. invio dell’opuscolo informativo a tutte le famiglie come in Svizzera

    3. abbinamento dei referendum comunali alle votazioni nazionali ed europee

    4. rendere vincolante referendum propositivo

    5. numero di firme dal 5% al 2% (come nel 2009)

    Qui si trova l’intera proposta con la descrizione.

    Mercoledì 19 dicembre 2012 avrò 20 minuti di tempo per illustrare i contenuti della proposta ai consiglieri.

    Lo farò con una proiezione di slide e alcuni minuti di video di sindaci italiani che hanno tolto il quorum nel loro comune (ce ne sono già 10 in Italia, tra cui Villa Lagarina).

    È un momento importante per la democrazia e per i cittadini di Rovereto. Presentammo una iniziativa sullo stesso argomento nel 2008, ma non venne mai discussa. Organizzammo un referendum nel 2009 per togliere il quorum e l’82% dei cittadini votanti si espresse a favore dell’abolizione.

    Mercoledì 19 dicembre 2012 dalle 19 in poi nella sala del Consiglio Comunale in Piazza Potestà, si discuterà di nuovo di questa proposta in Consiglio Comunale. Tutti i cittadini che hanno a cuore la democrazia e la possibilità di avere strumenti per far sentire concretamente la propria voce nelle scelte per la città, sono invitati a partecipare, la seduta è pubblica.

    Questo è il testo che ho inviato a tutti i Consiglieri Comunali, che illustra alcune motivazioni per togliere il quorum.

    ragioni per quorum zero 14-12-12

    Questa è la presentazione delle slide già usata il 5 dicembre e su cui mi baserò mercoledì 19 dicembre:

    presentazione quorum zero 5-12-12

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    togliere il quorum – il video della presentazione del 05-12-12 a Rovereto

    12 Dicembre 2012 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    ecco il video, spezzato in 3 parti di 10 minuti ciascuna con la presentazione con cui cercavo di spiegare cos’è il quorum e perchè è necessario toglierlo.

    Mercoledì 19 dicembre si discuterà di questo tema in Consiglio Comunale  a Rovereto, farò un intervento di 20 minuti, diverso da questo e con qualche sorpresa. La seduta è pubblica e tutti i cittadini sono invitati.

    Togliere il quorum 1

    Togliere il quorum 2

    Togliere il quorum 3

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto

    Il Porcellum Tridentinum – a Trento quorum al 30% firme aumentate del 125%

    10 Dicembre 2012 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    porcellum-tridentinum

    ripubblico qui le considerazioni dell’amico Matteo Rigotti rispetto alla votazione avvenuta nel Consiglio Comunale di Trento il 5-12-12. Hanno abbassato il quorum dei referendum comunali al 30% e aumentato le firme al 5%.

    Hanno come al solito preso in giro i cittadini facendo anche bella figura di quelli che vengono incontro alle loro istanze. Avere il 30% o il 50% è esattamente identico. Visto che la media dei votanti in un paese evoluto come la Svizzera nei referendum senza quorum è del 42% (ed è ovvio perchè si vota su un solo argomento, mentre nelle votazioni comunali ci sono magari 200 candidati ognuno che promuove se stesso e centinaia di migliaia di euro spesi per le campagne per farsi eleggere), significa che solo un 12 % di cittadini propensi per il no, aggiunti ai normali astenuti, fanno invalidare il referendum. E quindi vince il No facile, come quando c’è il 50%. Questi rappresentanti sarebbero stati meno ipocriti se avessero lasciato il 50%
    La cosa però estremamente positiva è che non pochi cittadini sono venuti a conoscenza di questa gabola. E un passo dopo l’altro essa dovrà essere tolta, perchè diventerà l’opinione maggioritaria. Proseguiamo. Il 18-19 Dicembre tocca al Consiglio Comunale di Rovereto discutere questa proposta!

    Ecco l’articolo di Matteo:

    E’ nato il “Porcellum Tridentinum”. Nella fredda notte del 5 dicembre dell’anno 2012, mentre la città di Trento sonnecchiava pensando ai mercatini di Natale, è stata approvata la delibera che rende praticamente irraggiungibile la possibilità di richiesta di referendum da parte di comuni cittadini.

    I cittadini chiedono un’apertura verso gli strumenti di partecipazione, proponendo l’eliminazione del quorum dai referendum comunali, e il Consiglio abbassa il quorum di 20 punti percentuali aumentando del 125% le firme da raccogliere.

    Questa delibera è stata definita da alcuni quotidiani locali, citando probabilmente le proverbiali parole di alcuni consiglieri, una delibera di “mediazione”. A casa nostra la mediazione tra 50% e 0 è 25% (e basta). Un quorum del 25% avrebbe dato al Comune la tanto cercata “quiete” mantenendo abbastanza garanzie (ma garanzie da cosa?…dalla partecipazione??) . No. Si è scelto di arrivare ad un quorum del 30% (inutile ripetere che è il concetto di quorum a dover essere eliminato), spacciandolo addirittura con un “venire incontro ai cittadini”, dicendo che però va bilanciato portando le firme da raccogliere per presentare richiesta di referendum al 5% degli elettori (non vi è comunque traccia di legge che vincoli il quorum al numero di sottoscrizioni da raccogliere).

    Questo “innocuo” 5% citato blandamente dai quotidiani è in realtà un +125% rispetto alla situazione attuale! Si passerebbe dalle 2000 firme di oggi (il 2,3% degli elettori, cioè più del doppio dell’1% richiesto a livello nazionale), a circa 4500 firme. Detta così potrebbe anche non fare effetto…ma sì, magari le firme erano basse prima, è giusto alzarle adesso… in realtà le 2000 firme non sono poche, abbiamo già detto che sono più del doppio di quanto si richiede a livello nazionale, inoltre questo numero di firme ha portato a 2 soli quesiti referendari comunali in 15 anni.

    C’è da dire altro. Queste 4500 firme sono da raccogliere in non più di 90 giorni.

    Facendo finta che tutti i 90 giorni siano “disponibili” e che non sia necessario tenersi le ultime 2 settimane (almeno) per le operazioni di “certificazione” delle sottoscrizioni, significherebbe dover raccogliere almeno 50 firme al giorno, ogni singolo giorno possibile (praticamente quella che è stata la nostra media giornaliera durante le raccolte per “Quorum Zero”).

    Considerato che è fisicamente impossibile essere presenti ogni giorno, raccogliendo le firme a giorni alterni bisognerebbe raccoglierne 100 al giorno. Vuol dire essere almeno 4-5 persone, volantinare e avere qualcuno che si occupa di recuperare man mano i certificati.

    Facendo 3 banchetti alla settimana, forse ipotesi più probabile per dei normali cittadini e non dei “raccoglitori di firme”, si dovrebbero raccogliere almeno 125 firme ogni volta. Ovviamente il tutto ha un costo, ad esempio le occupazioni di suolo pubblico, marche da bollo, volantini, oltre al tempo da dedicare totalmente all’attività.

    C’è altro. Durante la raccolta firme (di soli cittadini iscritti alle liste elettorali del Comune di Trento…non basta il primo che passa), sarà necessario avere al proprio fianco un consigliere comunale (sì …proprio uno di quelli che hanno votato questa delibera!). Infatti per legge le firme devono essere apposte in presenza di determinati soggetti. Potrebbe essere il Sindaco o il presidente della Regione (non scherziamo…), o anche un notaio (chiaramente non viene gratis), potrebbero essere dei “funzionari comunali” delegati dal Sindaco (ma alla nostra richiesta di avere l’elenco dei funzionari che potrebbero svolgere questa funzione è stato risposto che “non si ritiene opportuno fornire una lista del personale abilitato”), o i Consiglieri comunali (ad una nostra richiesta scritta di “aiuto istituzionale” ha risposto un consigliere su 50 e un assessore non ci ha restituito un modulo con le firme).

    Supponiamo che un gruppo di cittadini riesca nell’impresa raccogliere le 4500 firme nelle modalità sopra indicate e riuscendo in tempo a certificare tutte le firme. Ora il quesito referendario dovrebbe  diventare “patrimonio” della collettività e il Comune collaborare a informare i cittadini sull’opportunità di esprimersi in merito. Di fatto questo non accade e i cittadini dovranno tornare nuovamente in piazza per garantire almeno una minima informazione, nel silenzio delle istituzioni.

    Superato anche questo frustrante momento si arriva al giorno del referendum che magari non supera il quorum. Ma noi siamo positivi…e facciamo finta che il neo-quorum del 30% sia superato. Magari non alla grande, ma ad esempio con una partecipazione del 34%. Il referendum è valido e il comitato stappa lo spumante. Ora il Comune ha un obbligo di “esprimersi” o “pronunciarsi” entro 3 mesi. Non c’è scritto come in alcuni Comuni (non svizzeri, ma italiani) che l’esito del referendum è vincolante per il Comune, che delibera o promulga la legge entro un tempo determinato. Volendo il signor Sindaco potrebbe raccontarci che visto che non vi è stata una poi così ampia partecipazione non ritiene opportuno deliberare quanto stabilito dal risultato referendario.

    Riassumendo: scelto il quesito referendario schivando le materie non referendabili, ottenuta l’approvazione dei garanti, raccolto il numero sproporzionato di firme necessarie, superato il vincolo arbitrario stabilito dal Comune in un 30%… non è detto che tutto questo si concretizzi.

    Questo in estrema sintesi è il “venire incontro ai cittadini” del Comune di Trento.

    Questa è la stima nei confronti dei cittadini, che quando è il momento del voto vengono cercati casa per casa perché il loro voto è importante, quando invece potrebbero esprimersi magari su un inceneritore (l’incubo ricorrente del consigliere Merler) o su temi che li riguardano, non sarebbero in grado di farlo, oppure assumerebbero le sembianze di una sparuta “minoranza” che addirittura potrebbe sovvertire l’ordine costituito dai rappresentanti eletti.

    Pubblicheremo a breve il video della seduta del Consiglio comunale in modo che ognuno possa farsi un’idea personale, e i voti dati alle due proposte, cioè la delibera “Quorum Zero a Trento” e l’ordine del giorno dei capigruppo.

    Possiamo già dire che l’obiettivo propositivo di questa iniziativa è stato letteralmente annullato dalle direttive di partito, cioè il Consiglio comunale ha meramente ratificato quanto deciso dalla “conferenza dei capigruppo”, che a quanto pare è l’entità che di fatto prende le decisioni. La dignità dell’iniziativa popolare è stata lesa anche dai vari “giochini” tra partiti, come ad esempio alcuni consiglieri del Pdl che (dopo essersi dichiarati per il quorum zero e per la partecipazione popolare) hanno presentato un emendamento per portare le firme dal 5% “concordato” con il Pd al 4%, salvo poi votare favorevolmente o astenersi nei confronti della proposta popolare e poi votare favorevolmente anche per l’ordine del giorno dei capigruppo.

    Prendiamo atto di questa “negoziazione” sulla pelle dei cittadini. Molto più onorevole sarebbe stato convocare un referendum consultivo e chiedere ai cittadini se preferivano una o l’altra ipotesi… visto che tutti si sono offerti come paladini della volontà popolare.

    Postato in democrazia diretta, democrazia diretta trentino, quorum

    Rovereto: si discuterà di Quorum Zero in Consiglio Comunale il 18-19 dicembre 2012 – intervista con Sindaco Villa Lagarina (TN) pro Quorum Zero

    6 Dicembre 2012 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    barbara lorenzi - andrea miorandi

    ieri sera 5 dicembre 2012 la serata conoscitiva sulla proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare è stata molto interessante per vari motivi. La presenza di 9 consiglieri comunali su 40, del Sindaco Andrea Miorandi, del Presidente del Consiglio Comunale Barbara Lorenzi, di vari capigruppo del Consiglio e di cittadini interessati. All’inizio serata un’ottimo annuncio. La Conferenza dei Capigruppo ossia chi decide l’agenda di discussione del Consiglio Comunale, ha deciso di parlare della proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare “Quorum Zero e Più Democrazia” all’interno del Consiglio Comunale il 18 e 19 dicembre 2012. (invito già da ora tutti i cittadini ad essere presenti!).

    E a fine serata hanno annunciato l’intenzione di invitare uno dei primi firmatari ad esporre l’argomento (nei tempi e modi previsti dal Regolamento del Consiglio Comunale) all’interno del Consiglio all’inizio della discussione.

    Ho iniziato ad illustrare la presentazione (qui sotto ci sono tutte le slide):

    presentazione quorum zero 5-12-12

    Poi mostrato l’intervista realizzata al Sindaco Alessio Manica (PD) di Villa Lagarina (TN) unico comune del trentino ad avere quorum zero.

    Poi è seguita la discussione con intervento finale del Sindaco Andrea Miorandi, che si detto non contrario alla abolizione del quorum.

    Prossimo appuntamento il 18 e 19 dicembre 2012 in Consiglio Comunale a Rovereto.

    Qui a seguire il testo scritto dell’intervento che mi era preparato per la serata:

    Quorum, cos’è e perché va abolito

    di Paolo Michelotto (continua…)

    Postato in democrazia diretta, quorum, rovereto