di Paolo Michelotto
Fabio Castellucci ha scritto dell’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia al sen. Oskar Peterlini che è il primo firmatario di una iniziativa di legge sulla Democrazia Diretta depositata in senato, da cui abbiamo preso spunto all’inizio del nostro percorso.
Ecco la sua risposta:
Ho sollecitato la ripresa dei lavori sui ddl riguardanti il quorum dei referendum e principi di democrazia diretta, in Presidenza della Commissione Aff. Costituzionali scorso mercoledi, 7. marzo.
Il Presidente Carlo Vizzini mi ha assicurato che se ne terrà conto.
Ma vediamo.
La raccolta di firme è importante.
Cari saluti
Oskar
di Paolo Michelotto
il Sen. Peterlini ha presentato in questi giorni un disegno di legge per introdurre anche in Italia i referendum stile svizzero. E’ un progetto sostenuto dagli amici di Iniziativa Più Democrazia di Bolzano e dovrebbe essere sostenuto da tutti coloro che si battono per avere una democrazia più vera, dove i cittadini contino davvero qualcosa. Ecco il testo integrale del disegno di legge.
Qui trovi il testo in formato documento.
Qui il testo:
Modifiche agli articoli 70, 71, 72, 73, 74, 75 e 138 della Costituzione, in materia di formazione delle leggi e revisione della Costituzione. Introduzione dell’iniziativa legislativa popolare e dell’iniziativa legislativa costituzionale.
Onorevoli Senatori. – I diritti referendari in Italia spesso sono identificati con i referendum abrogativi, la cui storia è iniziata 35 anni fa col referendum sul divorzio, nel 1974, seguito da altre 13 tornate referendarie con 59 altri quesiti referendari nonché da due referendum confermativi costituzionali (del 2001 e del 2006). Nei casi citati si è trattato sempre di referendum abrogativi e, nella prospettiva di una democrazia diretta, moderna ed integrale, si rischia in questo modo di ridurre lo strumento referendario ad un unico tipo di referendum, che all’interno della democrazia diretta non è certamente quello più importante. La democrazia diretta, invece, è un concetto ben più ampio rispetto i limitati diritti referendari oggi presenti in Italia. L’Assemblea costituente del 1947 non ha voluto affidare all’elettorato italiano gli strumenti dell’iniziativa legislativa popolare con votazione vincolante e quelli del referendum confermativo facoltativo per le leggi ordinarie dello Stato, per non parlare dell’iniziativa popolare costituzionale. Dopo 60 anni di Repubblica bisogna iniziare a rimediare a questa carenza. (continua…)
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