di Paolo Michelotto
ieri ci siamo ritrovati nel 13° incontro skype per discutere di questa legge e sui prossimi passi da fare. Abbiamo ritoccato l’art. 50 sulle petizioni, cambiando la parola “residenti” in “cittadini”. Abbiamo discusso se introdurre la revoca collettiva stile svizzero, ma a maggioranza abbiamo deciso di soprassedere per ora e di tenere solo la revoca individuale stile americano. La bozza è diventata maggiorenne, perchè ha raggiunto la versione 18. Ed il testo di legge dovrebbe proprio essere finito. Infine abbiamo deciso come realizzare la relazione introduttiva alla legge, necessaria per poterla depositare e per iniziare a raccogliere le firme. Utilizzeremo come base la relazione che Thomas Benedikter aveva predisposto per l’evento di Massa. Dario e Gianni hanno già rivisto l’ortografia, la grammatica e alcune frasi. Poi ci siamo suddivisi la redazione del commento dei singoli articoli. E ci siamo impegnati a realizzare il tutto per questo fine settimana.
Ecco gli articoli e le persone che li commenteranno: art.50 (Dario); art.67 (Paolo); art.69 (Sergio); art. 70 – 71 (Emanuele); art. 73 – 73bis (Leonello); art. 74 (Paolo); tutto art. 75 (Dario); art. 118 (Paolo); art. 138 (Enrico).
Questa la bozza 018
Qui su questo doodle decidiamo insieme il giorno preferito per incontrarci la prossima settimana.
di Paolo Michelotto
incontro molto caldo, argomentato e combattuto, ma altamente democratico. Abbiamo modificato l’art. 73 nel comma 7 e l’art. 73 bis nel comma analogo, introducendo il decorso dei 12 mesi oltre i quali il parlamento deve discutere la proposta di legge dal deposito delle firme. Poi abbiamo discusso lungamente se adottare la soluzione svizzera di votazione in caso di proposta e controproposta oppura la nostra come scritta nell’art. 73 bis. Alla fine abbiamo deciso di mantenere la nostra soluzione. Abbiamo modificato l’art. 75 bis scrivendolo in forma più leggibile. Abbiamo deciso di chiamare l’art 73 ter, 73 quater, 73 quinquies in 75 ter, 75 quater, 75 quinquies, perchè si riferivano anche agli articoli 75 e 75 bis e quindi dovevano essere scritti dopo di essi.
Manca da completare l’art. 138, che però per coerenza dovrà adottare la soluzione di voto del 73 bis.
Qui il documento 016
Qui la pagina su doodle su cui possiamo indicare la nostra scelta per il prossimo incontro su skype.
di Paolo Michelotto
il giorno più votato per l’incontro è martedì 22 novembre 2011 ore 21. Discuteremo la bozza di legge costituzione di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta versione 015.
Che si trova qui
Ore 21 su skype.
di Paolo Michelotto
anche questa riunione come le precedenti è stata molto intensa, dibattuta ed ha partorito ottime soluzioni.
Abbiamo affrontato l’art. 73 bis (iniziativa popolare a voto popolare) e aggiunto alla fine: “Il parlamento non può modificare la legge di iniziativa popolare a voto popolare approvata dai cittadini, per tutta la durata della legislatura nella quale è stata approvata la legge stessa.”
Poi abbiamo discusso l’art 73 ter (firme elettroniche) e aggiunto: “La legge definirà le forme più funzionali ed economiche per consentire le votazioni popolari.”
Infine abbiamo ripreso in mano l’art 75 bis (promulgazione leggi e risultati referendum) e aggiunto: “Il parlamento non può modificare o eludere l’esito del voto popolare, per tutta la durata della legislatura.”
Qui la bozza 014.
La prossima riunione partirà dalla discussione dell’art. 75 bis e quater in giù.
Chi vuole può già riportare i suoi commenti nella bozza 014 e inviarla a me o metterla sul forum.
Qui la votazione su doodle per decidere il giorno del decimo incontro su skype per discutere questa bozza di legge.
http://www.doodle.com/nx6uiy3eu8xahuzu
Intanto, questo fine settimana a Massa, la proposta di legge verrà presentata ufficialmente da Thomas Benedikter nell’incontro:
di Paolo Michelotto
anche ieri sera ottimo incontro, ottima discussione ed ottime decisioni. Abbiamo confermato l’art 67 revoca, abbiamo migliorato l’art.69 indennità dei parlamentari, abbiamo affrontato il referendum obbligatorio e abbiamo deciso di introdurlo come comma nell’art. 74 che riguarda i referendum confermativi. Semplicemente abbiamo messo gli argomenti in cui è obbligatorio tenere un referendum confermativo.
Cioè abbiamo aggiunto: “Si procede obbligatoriamente a referendum confermativo per:
- ogni modifica della Costituzione;
- ogni trattato internazionale che trasferisce diritti di sovranità ad altre organizzazioni;
- le leggi elettorali;
- le leggi sul finanziamento dei partiti e della attività politica; – i decreti legge entro un anno dalla loro approvazione.”
Qui la bozza 013 che contiene queste modifiche.
Dobbiamo decidere la data del prossimo incontro su skype. Facciamolo a questo link:
di Paolo Michelotto
il 25 ottobre 2011 ci siamo riuniti nuovamente su skype ed abbiamo affrontato l’art. 74 (referendum confermativo), l’art. 75 (referendum abrogativo), l’art. 75 bis (promulgazione leggi e risultati referendum).
Sembra un percorso lento, in realtà stiamo discutendo e limando articoli molto impegnativi, ciò che sta uscendo è molto meglio di quanto ognuno di noi riuscirebbe a fare da solo (ed è anche il motivo per cui mi batto per far si che l’intelligenza collettiva venga ascoltata con gli strumenti funzionanti di democrazia diretta).
Questa è la bozza 012 come uscita da quell’incontro.
Qui decidiamo quando effettuare il prossimo incontro skype:
di Paolo Michelotto
lunedì ci siamo incontrati per tutta la giornata 7 persone appassionate di DD provenienti da Vicenza, Padova, Mantova, Trento, Milano, Como, Rovereto.
E abbiamo proseguito la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta.
Abbiamo mantenuto uguali gli articoli già discussi in precedenza, tranne l’art. 69 che nella versione precedente ci sembrava poco chiaro e che ora diventa così:
Art. 69. I membri del Parlamento ricevono un’indennità determinata dagli elettori al momento del voto.
Gli elettori scelgono nella scheda elettorale un numero intero compreso tra 1 e 10, la cui media aritmetica ottenuta dalle indicazioni di voto valide viene moltiplicata per il reddito medio pro capite dei cittadini italiani, arrotondata al primo decimale.
Poi gran parte della giornata siamo stati impegnati a discutere l’art. 73
Abbiamo pensato che l’ultima versione di Zaquini, Pistelli, forum, era troppo lunga, dettagliata e complessa. E quindi abbiamo pensato di suddividerla in questo modo. Ovviamente la numerazione è provvisoria.
Art. 73 (xx) Iniziativa di Legge popolare a voto parlamentare.
Il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi mediante la proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare.
I promotori di una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare devono costituirsi in comitato composto da almeno 11 persone aventi diritto di voto.
Il comitato deve rendere conto pubblicamente, con criteri di massima trasparenza, di tutti i movimenti di denaro relativi all’iniziativa, pena la decadenza della stessa.
Il numero di firme da raccogliere a sostegno di una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare deve essere almeno pari allo 0,1% del numero degli elettori della Camera dei Deputati. Il tempo per la raccolta di firme è di massimo 18 mesi.
Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare deve essere consegnato alla cancelleria della Camera dei deputati.
Una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare, in seguito alla raccolta delle firme valide nei tempi prescritti, segue l’iter legislativo previsto dall’articolo 72.
Il parlamento deve prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare e votarla nel termine massimo di 12 mesi dalla data di presentazione alla Cancelleria della Camera dei Deputati.
In mancanza di voto parlamentare la legge sarà sottoposta a voto popolare, previa dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale.
Art. 73 (yy) Iniziativa di Legge popolare a voto popolare.
Il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi mediante la proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare.
I promotori di una legge di iniziativa popolare a voto popolare devono costituirsi in comitato composto da almeno 11 persone aventi diritto di voto.
Il comitato deve rendere conto pubblicamente, con criteri di massima trasparenza, di tutti i movimenti di denaro relativi all’iniziativa, pena la decadenza della stessa.
Il numero di firme da raccogliere a sostegno di una legge di iniziativa popolare a voto popolare deve essere almeno pari all’1% del numero degli elettori della Camera dei Deputati. Il tempo per la raccolta di firme è di massimo 18 mesi.
Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare deve essere consegnato alla cancelleria della Camera dei deputati.
Una legge di iniziativa popolare a voto popolare, in seguito alla raccolta delle firme valide nei tempi prescritti, segue l’iter legislativo previsto dall’articolo 72.
Il parlamento deve prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare nel termine massimo di 6 mesi dalla data di presentazione alla Cancelleria della Camera dei Deputati.
Entrambe le camere hanno il diritto di proporre al comitato di iniziativa popolare a voto popolare emendamenti, nel rispetto dello spirito originario della proposta di legge, che possono essere accettati o rifiutati dal comitato stesso.
In caso che il parlamento approvi la legge con gli eventuali emendamenti accettati dal comitato non si procede al voto popolare.
In mancanza di approvazione parlamentare la legge sarà sottoposta a voto popolare, previa dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale.
Il parlamento può elaborare una controproposta di legge.
La proposta popolare e la controproposta parlamentare sono sottoposte al voto popolare.
Se esiste una controproposta parlamentare, gli elettori potranno votare a favore della iniziativa popolare o a favore della controproposta parlamentare, oppure contro entrambe.
Nel caso che la proposta e la controproposta raccolgano insieme la maggioranza dei voti, viene approvata l’opzione delle due che ha ottenuto più voti.
Ecco la bozza 009 con l’ultima versione. Contiene uno spazio per i commenti, chi lo desidera, può scriverli lì e poi inviarmi il file al mio indirizzo paolorovechiocciolagmailpuntocom (ovviamente cambiando la chiocciola con @ e il punto con .). Poi farò una versione con tutti i commenti riportati in un’unico documento.
Qui la discussione su come proseguire. Incontri dal vivo, su skype o su altri sistemi?
http://quorum.forumattivo.it/t110-quando-e-come-ci-incontriamo-skype-dal-vivo-altro#330
di Paolo Michelotto
questa sera la gentile Caterina Gasperi, che coordina le attività presso il nuovo Urban Center di Rovereto (inaugurato a giugno 2011) mi ha confermato della disponibilità della salettina superiore a fianco dell’Urban Center che si trova a questo indirizzo:
piano terra dell’”Ex Chesani” di Corso Rosmini, 58 – 38068 Rovereto TN
In quella saletta ci sono sedie e tavoli per poter gestire al meglio l’incontro di una decina di persone. Io porterò il proiettore e il computer. L’incontro è pubblico e aperto a tutti coloro ai quali sta a cuore la democrazia. La saletta ci è stata data gratuitamente, visto che l’Urban Center ha come obiettivo la partecipazione dei cittadini e questa nostra iniziativa va sicuramente in quella direzione.
L’obiettivo è quello di discutere della legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta. La stiamo discutendo da giugno, ora siamo alla fase finale, chi pensa di venire dovrebbe dedicare qualche minuto alla lettura della bozza 008 che si trova qui:
e leggersi anche la proposta di legge del sen. Peterlini su cui la nostra bozza si appoggia molto:
di Paolo Michelotto
in preparazione dell’incontro del 5 settembre a Bolzano nella sede di Più Democrazia e con gli amici interessati, ho condensato in questa presentazione slide il percorso fatto finora e il testo finora emerso dalle discussioni e presente nel forum:
Qui la presentazione con la bozza 004
di Paolo
poichè chi desidera partecipare alla riunione skype ha scelto a maggioranza giovedì 18 e venerdì 19 agosto, facciamo la riunione il venerdì 19 agosto ore 21.00 così intanto abbiamo tempo di guardare le proposte emerse sul forum qui:
http://quorum.forumattivo.it/f11-fase-4-dalle-idee-al-testo-finale
Chi vuole aggiungersi, è benvenuto. Basta andare qui e scrivere il proprio nominativo e nome skype
di Paolo Michelotto
sarò lontano dal blog alcune settimane.
Per chi vuole nel frattempo pensare alle legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta, ci sono alcune possibilità:
1. andare sul forum e leggere e commentare quanto scritto finora:
2. considerare la nuova idea di fissare l’indennità dei parlamentari con un referendum:
http://quorum.forumattivo.it/t98-art-69-indennita-dei-parlamentari-e-approvata-dal-popolo
di Paolo Michelotto
nei giorni scorsi abbiamo proposto e votato le idee da inserire nella legge. Ora bisogna scrivere il testo della legge. Oggi Dario propone di realizzare una riunione skype per cominciare a discutere sul testo della legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta. Lui ha scritto che occorrono 60 secondi. Io ho impiegato 15 secondi per aprire il link di doodle, scrivere il mio nome e votare. La riunione è aperta a tutti, Dario ha una connessione internet veloce per cui dovremmo riuscire a collegarci e parlare anche più di 10 persone.
Ha scritto questo post nel forum:
Visto che avevo proposto modifiche alla bozza 02 alle quali non ho letto nessuna controindicazione, direi che potrebbe essere utile parlarci magari su skype per velocizzare il modo di procedere.
Propongo, a tutti quelli che lo vogliono, di utilizzare questo link http://doodle.com/ni3h43xuw48fsket
per confermare la presenza alla riunione skype (o altro programma). Doodle non richiede iscrizioni e dunque bastano 60 secondi per iscriversi alla riunione e si può sempre modificare la propria scelta. E’ una prima riunione e si sono scelti, per adesso, solo 2 giorni (venerdì 1/07 e martedì 5/7). In base a ciò che emergerà saremo in grado di definire magari meglio un’eventuale altra riunione entro il 9/7.
Per poter partecipare si deve ovviamente aver installato skype sul proprio PC e avere un microfono per poter dialogare con altri.
E’ necessario comunicare il proprio “contatto skype” per dar modo, a chi organizza, di creare un apposito “gruppo di discussione”.
di Paolo Michelotto
per limiti biologici ho fotografato i risultati delle votazioni delle proposte da inserire nella legge di iniziativa popolare alle ore 6 del 29 giugno 2011. Ed ho creato questa immagine definitiva, dove ho messo in ordine di voto SI le varie proposte. (Clicca sull’immagine per vederla più grande.)
Ora dobbiamo proseguire e trasformare queste idee in testo di legge. Che metodo usiamo?
Visto che commentare qui poi si perde quando il post diventa vecchio, idem su FB, ho aperto una apposita sezione del forum dove ognuno può suggerire la strada da percorrere.
http://quorum.forumattivo.it/f10-abbiamo-votato-ora-come-proseguiamo-nello-scrivere-la-legge
Le norme a cui dobbiamo sottostare sono: l’art. 71 della costituzione e la legge ordinaria 352/70.
Art. 71 Costituzione
Art. 71. L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.
Testo della Legge 25/05/70 n° 352 Riguardanti la iniziativa del popolo nella formazione delle leggi:
TITOLO IV
Iniziativa del popolo nella formazione delle leggi
48. La proposta, da parte di almeno 50 mila elettori, dei progetti di legge ai sensi dell’articolo 71, comma secondo, della Costituzione, deve essere presentata, corredata delle firme degli elettori proponenti, al Presidente di una delle due Camere. Spetta a tale Camera provvedere alla verifica ed al computo delle firme dei richiedenti al fine di accertare la regolarità della richiesta.Possono essere proponenti i cittadini iscritti nelle liste elettorali, previste dal testo unico 20 marzo 1967, n. 223, e coloro che siano muniti di una delle sentenze di cui al primo ed all’ultimo comma dell’articolo 45 del testo anzidetto.
————————
49. La proposta deve contenere il progetto redatto in articoli, accompagnato da una relazione che ne illustri le finalità e le norme. Si applicano, per ciò che riguarda le firme dei proponenti, la loro autenticazione e i certificati da allegare alla proposta, le disposizioni degli articoli 7 e 8. I fogli recanti le firme debbono riprodurre a stampa il testo del progetto ed essere vidimati secondo il disposto dell’articolo 7. Non sono validi i fogli che siano stati vidimati oltre sei mesi prima della presentazione della proposta. Se il testo del progetto supera le tre facciate di ogni foglio, esso va contenuto in un foglio unito a quello contenente le firme, in modo che non possa essere distaccato, e da vidimarsi contemporaneamente a quello.
di Paolo Michelotto
stanotte 28 giugno 2011, alle ore 24, terminerà la possibilità che tutti abbiamo di proporre idee e di votare quelle degli altri, da introdurre nella legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta.
Inoltre puoi proporre di aiutare nella tua città qui:
http://quorum.forumattivo.it/f3-io-mi-impegnero-in-questa-citta
Già in 10 città di saranno persone o gruppi che hanno offerto il loro sostegno.
Poi cominceremo a dibattere sul testo con cui queste idee verranno formulate.
Qui puoi votare le proposte:
Basta iscriversi al forum (tempo 1 minuto).
Qui è spiegato passo passo come fare:
http://quorum.forumattivo.it/t16-come-registrarsi-ed-iniziare
L’idea finale è quella di procedere contemporaneamente ognuno nella propria città con la raccolta firme per la legge nazionale per togliere il quorum e per una iniziativa popolare che chieda di togliere il quorum nel proprio comune. Quindi contemporaneamente livello locale e livello nazionale. Sarà una scelta libera, che ogni gruppo farà in libertà, per ottimizzare i tempi e le fatiche. Già almeno in 3 città faremo così: a Rovereto (TN) a Trento e a Sesto San Giovanni (MI).
Federico Bonollo del M5S di Jesolo propone addirittura di procedere anche con il livello regionale (Veneto).
di Paolo Michelotto
gli organizzatori della Settimana della Democrazia Diretta, hanno fatto 2 riunioni skype il 22 e il 23 giugno e tra le altre cose abbiamo pensato:
1. visto che stiamo parlando di una legge sulla democrazia diretta, prima cosa è chiedere a tutti gli interessati (unico vincolo iscriversi a questo forum, ma è gratis e libero a tutti) se vogliono proporre cosa introdurre nella legge e soprattutto votare cosa si vorrebbe che questa legge contenesse. E questo avverrà fino al 28 giugno 2011. Dopo questa data non sarà più possibile votare.
La votazione è permessa solo a chi è iscritto al forum (chi non lo è può farlo in 1 minuto cliccando il pulsante “CONNESSIONE” sul menu orizzontale in alto a destra), si può fare una votazione multipla, e si può anche cambiare idea in un secondo momento e votare diversamente.
Questa la sezione per proporre e votare le idee da introdurre nella legge:
Leggi, proponi e vota anche TU!
2. sulla base di quanto uscirà il 28 giugno, cominceremo a discutere il testo da introdurre nella iniziativa di legge, proposta per proposta. L’ideale per noi è arrivare a una stesura condivisa entro il 15 luglio. Sembra un lavoro complessissimo, ma per fortuna abbiamo la proposta Peterlini che langue in senato dal 2009, che molti di noi pensano sarà un’ottima ossatura della nuova iniziativa di legge.
3. stiamo cercando qualche sistema per poter realizzare riunioni telefoniche con più persone (ossia con quanti vogliono contribuire con la discussione). Chi ha suggerimenti li condivida, grazie!
di Paolo Michelotto
il gruppo creato su FaceBook permette di trovarsi e di discutere, ma poi tutto si perde e viene superato dai nuovi interventi. Allora ho creato un forum (su uno spazio gratuito) per discutere la legge, e per proporre idee e per dire in quale città ciascuno di noi darà una mano. Basta registrarsi.
di Paolo Michelotto
la proposta è stata accolta molto bene. Thomas Benedikter di Mehr Demokratie di Bolzano appoggia in pieno l’idea e ne parlerà prestissimo nella sua storica associazione (ha proposto poi di chiedere la consulenza di noti giuristi con cui lui è in contatto). Io farò altrettanto nel M5S Trentino e nell’associazione Più Democrazia di Rovereto. Dario Rinco da Sesto San Giocanni (MI) con la sua nascitura associazione Più Democrazia a Sesto appoggia appieno l’idea. Molti dell’associazione Più Democrazia e Partecipazione di Vicenza stanno appoggiando l’idea (e presumo ne discuteranno presto nel gruppo). Anche Leo Zaquini di Officina Democratica ne parlerà presto al suo gruppo. Vari altri gruppi stanno discutendo e valutando. E inoltre ci sono 206 persone che si sono iscritte fino a questo momento nel gruppo Legge di Iniziativa Popolare per togliere il quorum.
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_116774758409798
Perchè togliere il quorum?
13 motivi per togliere il quorum.
Tra pochi giorni si saprà se Beppe intende portare avanti il referendum sui rimborsi elettorali. Il momento è ottimo per raccogliere le firme nella stessa occasione e creare una sinergia democratica.
E non c’è ancora la proposta scritta. O almeno la proposta è quella di della proposta di legge del Sen. Peterlini (depositata nel 2009 e mai discussa) che chiede referendum propositivo, opzionale, iniaiztive di legge con tempi e modalità certe e tutto senza quorum:
a cui io aggiungerei 2 cose:
1. obbligo per tutti gli enti locali di avere tutti i tipi di referendum e iniziativa senza quorum (quindi comuni, province e regioni)
2. referendum di revoca sull’esempio di quanto proposto nella Regione Piemonte da Davide Bono (M5S Piemonte).
Intanto una prima cosa si è chiarita: si può fare una legge di iniziativa popolare anche per cambiare la costituzione:
Stasera provo a realizzare un primo collage su cui cominciare a discutere.
Intanto ringrazio per l’interesse. E procediamo!!!
di Paolo Michelotto
il quindicinale Tera e Aqua disponibile online qui riporta l’intenzione di vari comitati di utilizzare lo strumento del referendum e dell’ìniziativa di legge popolare per consentire ai cittadini di far sentire la loro voce. La decisione finale verrà presa il 20 settembre.
20 Settembre: si decide su inceneritori e nucleare
Non bruciamoci il futuro
Rete Ambiente Veneto propone ai/alle residenti in Veneto (singoli o associati) queste iniziative, da attuare tra fine 2009 e 2010.
La decisione definitiva verrà presa domenica 20 Settembre alle 15 nell’incontro pubblico che Rete Ambiente Veneto ha convocato a Mestre, nei giardini di via Piave, nell’ambito della Fiera di Gaia.
NON BRUCIAMO IL NOSTRO FUTURO
1. Legge di iniziativa popolare contro gli inceneritori e per il riciclo totale nel Veneto.
Rete Ambiente Veneto, assieme ai Comitati riuniti Rifiuti Zero e alle Associazioni e Comitati del Veneto che si battono per risolvere il problema rifiuti senza bruciarli, propongono che, contemporaneamente alle
firme per il Referendum locale (che interessa solo un numero limitato di comuni), vengano raccolte anche almeno 5.000 firme di residenti nel Veneto (in particolare, ma non solo, nelle aree minacciate o danneggiaate da inceneritori, come Schio, Verona, Padova e bassa Padovana e l’area tra Treviso e Mestre)
sul seguente testo: (continua…)
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