di Paolo Michelotto
L’Istruttoria Pubblica è uno strumento di partecipazione previsto in alcuni comuni italiani tra cui Bologna, Modena, Jesi (AN), Vicenza. Viene effettuata su un determinato argomento, con sedute pubbliche a cui può partecipare la cittadinanza, con diritto di intervento, possono essere depositati documenti, sentiti esperti. Alla fine viene redatto un verbale con le conclusioni della istruttoria pubblica e dato ai Consiglieri Comunali come base per la loro discussione in aula di questo argomento.
È interessante il fatto che può essere richiesta anche dai cittadini raccogliendo un determinato numero di firme.
Come strumento è interessante, perchè fornisce la possibilità ai cittadini di far effettuare una discussione pubblica su un determinato argomento a cuore ai cittadini. Il risultato non è però vincolante per gli amministratori, ma fornisce solo una base informativa su cui discutere in Consiglio Comunale. Per questo ultimo aspetto, non dovrebbe essere richiesto un gran numero di firme per attivare la “Istruttoria Pubblica”. A Bologna vengono richieste 2000 firme con una popolazione di 381.000 persone, ovvero lo 0,5 %. Inoltre ci devono essere tempi rapidi di attivazione (30 giorni), tempi lunghi per la raccolta firme (180 giorni), tempi rapidi per lo svolgimento (30 giorni), risultato certo.
Ecco la mia proposta di articolo da introdurre di uno Statuto Comunale, basato sugli esempi, ottimizzati dal punto di vista dei cittadini, delle città dove questo strumento è presente.
Statuto Comunale – Art XXX
Istruttoria Pubblica
1. Nei procedimenti amministrativi concernenti la formazione di regolamenti o di atti amministrativi di carattere generale, l’adozione del provvedimento finale può essere preceduta da istruttoria pubblica, secondo le modalità stabilite dal regolamento.
2. Sull’indizione dell’istruttoria decide il Consiglio comunale quando è su proposta della Giunta, di due capigruppo del Consiglio, di un Consiglio di Quartiere. L’istruttoria deve essere indetta altresì quando ne faccia richiesta almeno lo 0,05% della popolazione.
3. La richiesta deve essere presentata da un comitato promotore composto da non meno di dieci cittadini.
4. I cittadini di cui al precedente comma devono provvedere alla raccolta delle firme entro 180 giorni dalla presentazione della richiesta di istruttoria alla Segreteria Generale.
5. L’istruttoria deve essere indetta entro trenta giorni dal deposito presso la Segreteria Generale delle firme richieste.
6. L’istruttoria si svolge nella forma di pubblico contraddittorio, cui possono partecipare, per il tramite di un esperto, oltre alla Giunta e ai gruppi consiliari, associazioni, comitati, gruppi di cittadini portatori di un interesse a carattere non individuale e singoli cittadini.
7. Il documento finale della istruttoria pubblica diventa la base del dibattito relativo all’oggetto dell’istruttoria in Consiglio Comunale. Il provvedimento finale è motivato con riferimento alle risultanze istruttorie.
8. Il regolamento disciplina le modalità di raccolta delle firme per la richiesta, le forme di pubblicità, le modalità di svolgimento dell’istruttoria, che deve essere conclusa entro trenta giorni dall’inizio.
9. Sono fatte salve le forme di partecipazione ai procedimenti di amministrazione giuridica generale previste dalla legislazione vigente.
Qui gli esempi esistenti in Italia (continua…)
ultimi commenti