di Paolo Michelotto
i rappresentanti italiani eletti non rappresentano più i cittadini. Questa affermazione è bollata dalla classe politica come “populista”, “qualunquista”, “demagogica” eppure in questi giorni abbiamo una prova chiara. A tre livelli di potere, quello nazionale, quello provinciale e quello comunale, esponenti di partiti diversi sono accumunati da un solo atteggiamento, quello di boicottare lo strumento referendario.
Il governo nazionale italiano ha così paura del referendum, da decidere di far spendere alla collettività 400 milioni di euro di costi aggiuntivi pur di tentare di farlo invalidare, non abbinandolo contro ogni logica alle elezioni europee. Berlusconi rappresenta il partito PDL e Lega + aggiunte minori.
Nella provincia di Bolzano, il governatore Durnwalder sta facendo la stessa cosa, decidendo di non abbinare il referendum per il miglioramento degli strumenti di democrazia (per cui i cittadini hanno raccolto 26.000 firme nel 2007) assieme alle europee. Unica spiegazione è il suo tentativo di far fallire il referendum non facendogli raggiungere il quorum previsto oggi in quella provincia, del 40%. Durnwalder è il capo indiscusso della SVP partito territoriale di centro destra.
Nel comune di Rovereto (TN) il sindaco Valduga espressione di una lista di centro appoggiata da socialisti, si oppone all’abbinamento dei 4 referendum che chiedono maggior democrazia nella città (per cui i cittadini hanno raccolto quasi 800 firme ciascuno nel 2008) alle elezioni europee con lo scopo dichiarato di boicottare il referendum e tentare di impedire che raggiunga il quorum oggi previsto del 50%.
Questi tre politici, Berlusconi, Durnwalder e Valduga, non hanno nulla in comune, una storia diversissima, nessun punto di contatto, ma una sola caratteristica li avvicina: quello di aver così paura dei referendum e delle decisioni dirette dei cittadini da cercare di boicottarli con tutti gli strumenti a loro disposizione. I loro veri interessi evidentemente sono simili, il loro atteggiamento verso la democrazia è analogo, la paura che i cittadini possano esprimere direttamente la loro volontà è uguale. Sono i primi fermenti di un nuovo partito, oggi in embrione, il Partito per la Difesa dei Privilegi della Casta?
A seguire alcuni articoli sulle loro posizioni indifendibili. (continua…)
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