• Martedì 11 giugno 2013 è una data importante per Rovereto, per la democrazia e per i cittadini

    7 Giugno 2013 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    fate cortesemente girare questa lettera.

    democrazia

    democrazia

    Martedì 11 giugno 2013 il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Rovereto, Mario Airoldi, si incontrerà con il Segretario Comunale per verificare se e come presentare la modifica al Regolamento per l’esercizio dei diritti di informazione e di partecipazione, (il regolamento dei referendum) per permettere di abbinare la votazione dei referendum comunali di Rovereto alle votazioni nazionali ed europee.

    Questo, che sembra un piccolo cambiamento burocratico, potrebbe invece permettere ai cittadini di Rovereto di avere finalmente voce nelle scelte della propria città. Visto che i nostri amministratori non vogliono togliere il quorum, l’unico modo realistico perchè lo strumento referendario funzioni nella città di Rovereto, è di abbinare la sua votazione ad un’altra votazione nazionale od europea che abbia una normale affluenza. È possibile farlo, nessuna legge lo vieta, è solo una scelta politica e di buon senso. Altri in Italia lo hanno già fatto: Milano e Gorizia nel giugno 2011 hanno votato referendum comunali nella stessa giornata del referendum nazionale.

    Ma ecco un riassunto degli eventi per permettere a tutti di capire.

    Nell’estate del 2012 vengono raccolte le firme per l’atto amministrativo di iniziativa popolare, “Più Democrazia a Rovereto” (Qui si trova l’intera proposta con la descrizione) per opera di tre promotori Paolo Fabris, Ruggero Pozzer ed io. In esso c’è la richiesta di togliere il quorum dai referendum comunali, di abbinare i referendum comunali alle votazioni nazionali e di rendere vincolante l’esito del referendum propositivo e altri punti minori.

    Il 15 gennaio 2013 il Consiglio comunale di Rovereto discute una intera serata la proposta e poi la boccia a grande maggioranza. Il quorum tolto a Villalagarina nel 2009 e a Vicenza nel gennaio 2013, a Rovereto deve restare. Ma in quel momento, la Giunta ed il Sindaco, fanno la promessa di fare propri alcuni punti, come l’abbinamento dei referendum comunali alle votazioni nazionali ed europee.

    Passano i mesi.

    Il 2 maggio 2013 ho chiesto aggiornamenti alla Segreteria Comunale che mi ha riferito che la persona che si occupa di attuare la promessa fatta ai cittadini è il Vice Pres. Consiglio Com. Mario Airoldi.

    Gli ho scritto ottenendo la conferma che avrebbe affrontato la questione con il Segretario Comunale entro pochi giorni.

    A fine maggio gli ho telefonato e mi ha detto che l’incontro era stato fissato il 28 maggio.

    Il 7 giugno gli ho ritelefonato e mi ha detto che il 28 maggio il Consiglio Comunale era stato rinviato all’11 giugno e che in quest’ultima data avrebbe incontrato il Segretario Comunale.

    Ecco cosa gli avevo scritto il 2 maggio:

    “Gentile Cons. Mario Airoldi,

    la Segretaria del Sindaco dott.ssa Ferrari, a cui ho chiesto notizie su come procedesse la delibera per migliorare gli strumenti referendari a Rovereto, mi ha detto che ora Lei segue la questione.

    Come si ricorderà la proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare fu bocciata il 15 gennaio 2013 dal Consiglio Comunale. Ma fu fatta la promessa che l’amministrazione avrebbe fatto propri almeno alcuni punti della proposta. Tra i quali l’abbinamento dei referendum alle elezioni nazionali ed europee e il Sindaco Miorandi parlò anche di estendere gli argomenti su cui si poteva fare un referendum.

    La dott.ssa Ferrari mi ha accennato al fatto che volete fare una modifica dello Statuto e quindi raggruppare anche questi punti a quella data futura.

    MA, visto che sono possibili nuove elezioni nazionali anche prima della scadenza naturale del 2018 e che nel 2014 ci sono le elezioni Europee, Le chiedo se non è possibile modificare rapidamente, prima quindi della più lenta riforma dello Statuto, almeno due punti del “Regolamento per i diritti di informazione e partecipazione dei cittadini”. L’abbinamento dei referendum comunali alle elezioni nazionali e europee e l’invio dell’opuscolo informativo.

    Per fare questa modifica non occorre una maggioranza qualificata e visto che la maggioranza che governa Rovereto era già d’accordo il 15 gennaio 2013, i tempi sarebbero rapidissimi.

    L’abbinamento dei referendum comunali alle elezioni nazionali ha vari vantaggi:

    1. aumenta la partecipazione ai referendum

    2. diminuisce il costo dei referendum dei 2/3 (questo ci era stato confermato dall’ufficio elettorale di Rovereto nel 2009) perchè alcuni costi sono sostenuti da chi organizza le elezioni nazionali ed europee

    3. diminuisce la fatica degli elettori, che invece che recarsi a votare in due occasioni diverse, concentrano il loro impegno in un’unica mezzo’ora.

    Le riporto qui i punti della nostra proposta che potrebbero essere inseriti subito nel Regolamento. Il punto B è quello riguardante l’abbinamento, il punto D è quello relativo all’opuscolo informativo il punto E chiede che il referendum propositivo venga attuato entro 60 giorni e gli altri punti sono correzioni minori che avevamo visto con il Segretario Comunale.

    Modificare il Regolamento per i diritti di informazione e partecipazione dei cittadini, approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 16 di data 23 marzo 2010, nelle seguenti parti

    b) all’articolo 22, sostituire il comma 2. con il seguente testo: “Le consultazioni referendarie vengono effettuate in una unica tornata annua, riunite in una unica giornata, di domenica, non in coincidenza con altre operazioni di voto a livello comunale e provinciale. La tornata referendaria deve coincidere con le eventuali altre operazioni di voto a rilevanza nazionale ed europea. In questi casi le operazioni di voto si svolgeranno con la stessa durata.

    c) al titolo dell’articolo 35 togliere le parole “ a mezzo manifesti”

    d) all’articolo 35, comma 8 aggiungere il seguente nuovo testo : “Nel periodo di cui al comma 1 deve essere

    diffuso, a cura e spese dell’Amministrazione comunale, un opuscolo informativo, inviato a ciascuna famiglia, nel quale, assegnando il medesimo spazio di almeno una pagina, vengano rappresentate le ragioni insindacabili dei favorevoli e dei contrari, a condizione che i contenuti non contrastino con norme penali”

    e) all’articolo 39 dopo il comma 1 aggiungere il comma 1 bis. Con il seguente testo: “In caso di referendum propositivo con esito positivo, l’Amministrazione comunale, entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati, dà avvio al procedimento di attuazione.”

    f) all’articolo 39 al comma 2 togliere le parole “o propositivo” all’articolo 39 al comma 3 aggiungere la parola “consultiva”dopo “consultazione referendaria”

    g) all’articolo 39 al comma 4 aggiungere la parola “consultiva”dopo “consultazione referendaria”

    Ed ora un appello ai cittadini roveretani che ritengono che sia giusto avere più voce nelle scelte pubbliche.

    Possiamo con garbo e cortesia ricordare al Vice Pres. Consiglio Comunale di Rovereto, Mario Airoldi che desideriamo che i referendum comunali vengano votati assieme alle votazioni nazionali ed europee. È una scelta logica, di buon senso, che fa risparmiare la città e che aumenta l’affluenza al voto.

    Mandiamo prima di martedì 11 giugno 2013 una email al suo indirizzo istituzionale e in copia al mio indirizzo. Io pubblicherò tutte le email inviate sul blog www.cittadinirovereto.it

    Scriviamo le nostre motivazioni o anche semplicemente la frase:

    “Desidero che le votazioni dei referendum comunali siano abbinate a quelle nazionali ed europee”

    Questi sono i due indirizzi a cui inviare l’email:

    airoldimario@comune.rovereto.tn.it

    paolorove@gmail.com

    Un piccolo atto, democratico e poco faticoso, per cercare di ottenere strumenti democratici che diano più voce a tutti i cittadini.

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia dei cittadini, democrazia diretta, referendum, rovereto

    Dal seme l’albero: il m5s e la democrazia

    14 Marzo 2012 // 46 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    alberi-fiori

    alcuni fatti.

    1. il Movimento 5 Stelle è un partito? Su wikipedia, ma sul qualunque testo di sociologia il contenuto non cambia, un partito è definito così: Un partito politico è un’associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari. L’attività del partito politico si esplica nello spazio della vita pubblica e, nelle attuali democrazie rappresentative, ha per “ambito prevalente” quello elettorale.

    Non c’è dubbio quindi che il movimento 5 stelle dal punto di visto sociologico è un partito. Dichiara di avere caratteristiche diverse dagli altri, ma è un partito. Non basta dichiarare di non essere un partito per non esserlo nei fatti. Ripetere come un mantra che il m5s non è un partito non modifica la realtà dei fatti che esso lo è.

    2. chi ha scritto lo statuto del partito Movimento 5 Stelle? Due sole persone ossia Beppe Grillo e Roberto Casaleggio

    3. lo statuto è modificabile? No, nessuno tranne i due autori originali, può modificarlo.

    4. di chi è la proprietà del logo “Movimento 5 Stelle”? Di Beppe Grillo

    5. quali sono le caratteristiche della democrazia? Il m5s è un partito davvero democratico?

    Questi criteri esposti da uno dei più grandi studiosi di democrazia Robert Dahl nel suo libro “Sulla democrazia”, esprimono come dovrebbe essere la democrazia ideale.

    Partecipazione effettiva

    Prima che qualunque decisione venga presa, tutte le persone devono avere pari ed effettive opportunità per comunicare agli altri i loro pareri al riguardo.

    Parità di voto

    Quando arriva il momento di decidere, ogni persona ha un voto uguale e dello stesso peso e valore a quello degli altri.

    Diritto all’informazione

    In tempi ragionevoli, ciascuna persona deve avere uguali opportunita di conoscere le principali alternative strategiche e lo loro possibili conseguenze.

    Controllo dell’ordine del giorno

    Tutte le persone devono avere la possibilità di esprimere la loro priorità degli argomenti da discutere ed eventualmente inserire nell’ordine del giorno i propri.

    Universalità del suffragio

    Tutti gli adulti che risiedono in quel determinato luogo in permanenza, devono godere dei diritti espressi nei primi quattro punti.

    Quindi il partito Movimento 5 Stelle è un partito democratico? No, perchè in esso manca il “controllo dell’ordine del giorno” che è deciso solo da Grillo – Casaleggio e “la parità di voto” prevista nell’art. 4 dello statuto non è in realtà funzionante e “la partecipazione effettiva” da parte dei suoi membri visto che ciò che è in sintonia con Beppe va nella sua homepage ciò che lo critica no.

    6. chi decide l’appartenenza al Movimento 5 Stelle? Beppe Grillo, che può cacciare chiunque senza processo, senza trasparenza, senza ascolto di testimonianze, senza possibilità di difesa. La sua decisione è irrevocabile.

    7. chi è il portavoce di questo partito? Ufficialmente nessuno, nella realtà 2 persone: Beppe Grillo e Roberto Casaleggio, che si sono autonominate, non sono sostituibili o revocabili.

    8. la sede del movimento 5 stelle come da suo statuto è il blog www.beppegrillo.it Quindi l’organo ufficiale del partito Movimento 5 Stelle è un blog di proprietà di un privato, Beppe Grillo e gestito dall’altro cofondatore del partito Roberto Casaleggio.

    Riassumendo: il Movimento 5 Stelle è un partito (il quarto partito italiano nei recenti sondaggi), che ha uno statuto scritto da 2 persone, tale statuto è immodificabile, una sola persona decide chi ne fa parte e chi no, ed è il giudice supremo infallibile e non discutibile, ci sono 2 capi ai vertici di questo partito, autonominatisi, non eletti e non revocabili e all’interno di questo partito non sono soddisfatte almeno 3 delle 5 caratteristiche di una organizzazione democratica. L’organo ufficiale del partito e sua sede è il blog privato del leader. I simpatizzanti del movimento 5 stelle non si possono ritrovare in incontri nazionali autoconvocati, pena la loro espulsione (come Tavolazzi e lista di Ferrara insegnano), ci sono temi su cui è proibito discutere (pena l’espulsione). Le campagne del partito vengono decise da 2 persone: Grillo e Casaleggio. Dalla sua fondazione, i simpatizzanti, gli eletti e gli attivisti non hanno mai potuto votare nulla che riguardi la linea politica del partito. Grillo concentra nella sua persona il potere legislativo, esecutivo e giudiziario dell’intero partito.

    Gandhi ha scritto: “Il mezzo può essere paragonato ad un seme, il fine ad un albero; e tra il mezzo e il fine vi è appunto la stessa inviolabile relazione che vi è tra il seme e l’albero.”

    Se non vi è democrazia dentro al m5s, il m5s non riuscirà a portare maggiore democrazia in Italia.

    Detto tutto ciò, credo ancora e nonostante tutto, che il Movimento 5 Stelle abbia l’enorme merito di aver portato persone nuove e sinceramente democratiche all’interno delle istituzioni e di aver interessato alla politica migliaia di giovani disillusi. Inoltre è l’unico partito in Italia che parla di togliere il quorum dai referendum e alcuni suoi eletti (come ad esempio Davide Bono in Piemonte hanno fatto proposte di legge su questo argomento). Ma se non risolve le sue contraddizioni tra mancanza di democrazia interna e la pretesa di portarla all’esterno, sarà esso stesso fonte di nuove delusioni.

    Spero per il bene dell’Italia, che al suo interno si possa cominciare a discutere liberamente su tutto senza paura di essere cacciati. Ma se ciò avverrà sarà per la mobilitazione dei suoi membri. La democrazia purtroppo si deve sempre conquistare con fatica, chi detiene il potere, in qualunque contesto umano, non lo cede mai facilmente.

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    Morciano (RN) un esempio di democrazia diretta all’opera: Il Consiglio Comunale Aperto

    9 Giugno 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    chiarisco subito: un esempio mica tanto positivo!

    Fabio Bartolini e Daniele Arduni del Comitato Morciano in Comune

    http://www.morcianoincomune.it/consigli-comunali/consiglioapertodel15042010

    mi hanno inviato un estratto video del primo Consiglio Comunale Aperto tenutosi il 15 aprile 2010. In quell’occasione oltre a varie richieste trattate da altri cittadini, il Comitato Morciano in Comune ha presentato una proposta di Regolamento per l’attuazione dei Referendum comunali. Che era fino a quel momento mancante. E lo è ancora oggi. E quindi ai cittadini è negato un diritto, quello di realizzare referendum comunali, previsto nel loro stesso statuto.

    Interessante l’utilizzo dello strumento del Consiglio Comunale Aperto, che è presente in pochi comuni italiani, tra cui a Morciano (RN). Ma questa occasione fortemente voluta dalle associazioni dei cittadini, è stata svilita dalla risposta degli amministratori. Che si sono riservati in esclusiva il compito di redigere il regolamento dei referendum, che colpevolmente non avevano ancora scritto. E tanto hanno pensato e studiato che lo statuto non è ancora, dopo un anno dal Consiglio Comunale Aperto del 15 aprile 2010, realizzato.

    referendum morciano

    Amministratori che pensano che la democrazia sia una delega in bianco data nelle loro mani ogni 5 anni e in cui i cittadini non devono immischiarsi. Vedere questo video è tristissimo per chi come noi sa come la democrazia è vissuta in molte zone del mondo, ma anche uno stimolo. Questa che vediamo oggi rappresentata a Morciano, ma in quasi tutta l’Italia, non è democrazia, ma solo la sua parvenza esterna. La democrazia vera, completa, diretta è un nostro diritto, e ovunque in Italia, come hanno fatto e stanno facendo ogni giorno gli amici di Morciano, dobbiamo riconquistarcela, riprendendocela da questa casta isolata e senza futuro, avvinghiata al potere per quanto piccolo esso sia e ai piccoli privilegi che ognuno di loro trae. Democrazia non è dare tutto il potere a 20 – 40 persone che poi decidano a nostro nome per 5 anni. Servono strumenti di democrazia diretta nelle mani dei cittadini, come in Svizzera e in Baviera e in California. Il passo più importante che dobbiamo compiere è togliere il quorum dai referendum.

    Per spalancare la porta a tutte le energie che vorranno riprendersi il diritto di decidere come gestire la propria vita comune.

    Ma la  democrazia potrà svilupparsi solo se noi cittadini lo esigeremo con piena consapevolezza.

    Questo è il regolamento dei referendum predisposto gratuitamente dall’avvocato riminese Manduchi Massimo, avanzato in Consiglio da Fabio Bartolini a nome del Comitato Morciano in Comune, più di un anno fa:”

    regolamento referendum Morciano

    E Fabio e gli amici del Comitato, continuano a lavorare e a battersi su questo tema. Questo è ad esempio quanto stanno programmando di fare nei prossimi mesi, da un’email di Fabio:

    Presto invieremo ad ogni comune comunicazione per relizzare il censimento degli istituti di partecipazione in provincia di Rimini che presenteremo poi in autunno. Sempre entro la fine dell’anno iniziera’ il tour che tocchera’ogni comune della nostra provincia e della vicina provincia di pesaro urbino per portare più’ democrazia. Si puo’ fare. Forza Paolo. Parte del merito e’ tuo. Cari saluti. Fabio

    Postato in democrazia, democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, quorum, referendum

    diretta dalle manifestazioni di Trento e Rovereto – 13-02-2011

    13 Febbraio 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    Berlusconi sta distruggendo la democrazia in Italia, chi ama la democrazia diretta e partecipativa non può permettersi di vedere distruggere la democrazia rappresentativa attuale, piena di difetti e limiti, ma l’unica da cui possiamo partire per introdurre strumenti per dare più voce ai cittadini. Per questo anch’io sarò in piazza nella mia città e farò un collegamento video.

    Se non adesso quando?

    Manifestazione in 230 località italiane. Qui le dirette da Rovereto e da Trento.

    questa la diretta effettuata da Paolo Michelotto dalla piazza di Rovereto dalle 17 in poi:


    Live TV by Ustream

    questa la diretta effettuata da Milena Bertagnin dalla piazza di Trento dalle 17 in poi:


    Online video chat by Ustream

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    Incontro sulla democrazia e partecipazione con il Sindaco Miorandi e il dirigente Fenner

    14 Luglio 2010 // Nessun commento »

    IMG_0004di Paolo Michelotto

    ottimo, costruttivo incontro, martedì 13 luglio 2010. Alle 18 quattro di noi del gruppo Più Democrazia a Rovereto (Milena Bertagnin, Carlo Cristofoli, Athos Gualazzi ed io), ci siamo presentati nell’ufficio di Danilo Fenner, il responsabile comunicazione e informazione appena nominato dal Sindaco di Rovereto Miorandi. Ci siamo ritrovati nella sala delle riunioni della giunta. Dopo qualche minuto, ci ha raggiunto con nostra piacevole sorpresa il Sindaco Andrea Miorandi, che prima di andare ad un altro appuntamento serale, è passato ad ascoltarci. Abbiamo approffittato per fargli subito alcune proposte.

    1. Dialogo Sindaco Cittadini in Diretta Video Online (martedì 7 settembre ore 20,30). Gli abbiamo chiesto se era disponibile a fare un esperimento di un incontro con i cittadini virtuale, con l’utilizzo di una webcam e di una pagina chat su internet. Ossia lui a una certa ora pubblicizzata, si metterà davanti al proprio computer, con una webcam che lo inquadra, con un collegamento ad esempio realizzato sul sito Ustream oppure LiveStream che abbiamo usato per il consiglio comunale in diretta qualche settimana fa. A fianco del riquadro con il suo volto, ci sarà una finestra con chat dove chiunque senza censure potrà scrivere domande, commenti e considerazioni. Il sindaco e tutti i visitatori collegati vedranno contemporaneamente il riquadro video del sindaco e il riquadro della chat. E il sindaco risponderà in diretta a tutte le domande che i cittadini scriveranno nella chat senza censure e che riterrà opportuno rispondere. Lui e Fenner, si sono mostrati molto interessati all’esperimento e in base a come andrà poi si valuterà se ripeterlo e se farlo con una cadenza regolare. Visto il periodo attuale vacanziero, abbiamo fissato questo evento per martedì 7 settembre 2010 ore 20.30. Questa che sembra un proposta tutto sommato abbastanza normale con le tecnologie attuali, per mia conoscenza, è la prima volta volta che viene attuata in Italia e soprattutto con la prospettiva di poter diventare una consuetudine di dialogo con scadenza regolare.

    130720109062. La Parola ai Cittadini (martedì 21 settembre ore 20,30). Noi di Più Democrazia a Rovereto, abbiamo intenzione di organizzare una serata pubblica partecipativa con tutti i cittadini, che chiamiamo La Parola ai Cittadini. Chi ci conosce sa di cosa si tratta, perchè l’abbiamo organizzata più volte nel passato anche a Rovereto. Nell’arco di un paio d’ore dopo cena, i cittadini che vorranno potranno fare delle proposte per la città, con tempi prefissati. Di solito 1 minuto per il proponente, 3 interventi di un minuto ciascuno a disposizione di domande e chiarimenti per il pubblico che ascolta, 1 minuto finale per le risposte da parte del cittadino proponente. In totale 5 minuti per proposta. Alla fine della presentazione, il pubblico presente vota la proposta per alzata di mano. E a fine serata, dopo aver sentito e discusso e votato 15-20 proposte, avremo l’ordine di priorità assegnato loro dai cittadini presenti. Il Sindaco Miorandi 3 anni fa aveva partecipato alla prima “La Parola ai Cittadini” come cittadino, con una proposta riguardante le piste ciclabili, che era stata la più votata della serata. Ieri ha confermato la sua disponibilità ad essere presente, ed abbiamo fissato la data in martedì 21 settembre 2010 ore 20.30 in una sala pubblica cittadina (Il sindaco e il dirigente Fenner, ci hanno proposto di utilizzare la sala conferenze del Mart da circa 200 posti, che ha tra l’altro la disponibilità di impianti video e internet per poter realizzare una diretta online). Ovviamente invitiamo e saremo grati della loro presenza tutta la giunta e tutto il consiglio comunale. Per iniziare un percorso di dialogo tra amministrazione e cittadini, è importante vedere con i propri occhi le potenzialità di una simile collaborazione. Il metodo partecipativo “La Parola ai Cittadini” è stato organizzato almeno 40 volte in varie parti d’Italia. Questa è la prima volta che un Sindaco (e speriamo tutta la giunta e i consiglieri comunali) partecipa in prima persona. Anche questo è un esperimento, che in base a come andrà dal punto di vista della partecipazione e dei risultati, potrebbe essere ripetuto ad intervalli regolari.

    3. Necessità del Regolamento Attuativo delle Delibere di Iniziativa Popolare. Abbiamo approffittato della presenza del Sindaco anche per ricordare che a Rovereto, diversamente ad esempio dal comune di Trento, non c’è ancora un regolamento attuativo delle delibere di iniziativa popolare. Questo è uno strumento di democrazia diretta già presente in Statuto, ma che non è possibile utilizzare, perchè in mancanza del regolamento, queste delibere pensate dai cittadini, non vengono mai discusse. Noi ne abbiamo presentate 5 negli anni scorsi e nessuna è stata discussa. L’ex difensore civico Donata Borgonovo Re aveva detto lo scorso anno che poichè sono passati più di 10 anni dalla creazione dello Statuto e gli amministratori non hanno ancora realizzato il regolamento, si potrebbe configurare il reato di omissione d’atti d’ufficio. Qui maggiori dettagli sull’argomento.

    http://www.cittadinirovereto.it/diario/ipotesi-di-reato-di-omissione-datti-dufficio-valduga-non-discute-le-iniziative-di-delibera-popolare/

    Il Sindaco Miorandi ha detto che avrebbe studiato la cosa e che poi avrebbe chiesto al Consiglio Comunale di occuparsi della questione.

    Poi il Sindaco Miorandi ha dovuto andare alla riunione serale che aveva già in agenda e siamo rimasti con il dirigente Danilo Fenner, che ci ha raccontato ciò che questa amministrazione pensa di fare per quanto riguarda il dialogo con i cittadini.

    a. Internet. Tutta la città sarà cablata con cavi a fibbre ottiche. Già ora si è realizzato una parte importante del lavoro, per quanto riguarda le dorsali (ossia le linee portanti che collegano la città), si tratterà di finire bene il lavoro. Poi verrà realizzata la copertura WIFi completa della città. Athos gli ha proposto di considerare anche la WiMax, che ha bisogno di meno antenne trasmittenti, perchè una sola antenna copre una distanza di 50 km. E Fenner ha promesso di approfondire anche quell’argomento.

    b. Corsi di Alfabetizzazione Informatica. Da parte del comune verranno organizzati corsi di alfabetizzazione informatica per adulti e anziani e verrà mostrato loro come utilizzare tutti i possibili servizi online. E a chi non potrà permettersi l’acquisto del computer verranno messi a disposizione i computer dismessi dalle amministrazioni comunali.

    c. Urban Center. Verrà realizzato uno spazio di circa 300 mq ubicato nel centro di Rovereto, in uno spazio molto visibile, che verrà reso noto durante l’estate o subito dopo. Questo dovrà diventare il cuore pulsante di Rovereto e ci sarà un interrranto con seggiole e poltroncine e schermo per proiezioni. Sopra ci sarà un Open Space vetrinato, in modo che da fuori si vede dentro e viceversa. Dentro ci sarà l’URP. Lo scopo sarà quello di dare informazione ai cittadini sui grandi progetti della città con rendering, modelli tridimensionali, stampati. Il cittadino potrà scrivere i suoi commenti sulle opere in progetto. E potrà fissare lì i suoi appuntamenti con il sindaco, gli amministratori e i tecnici. Inoltre ci saranno spazi modulari per le associazioni. Noi abbiamo proposto a Fenner che anche nella progettazione del centro sia coinvolta la cittadinanza. E si è pensato a un incontro pubblico informativo partecipativo da realizzarsi in settembre in cui lui e l’amministrazione raccontino ai cittadini la loro idea, e mostrino come funzionano ad esempio a Bologna e a Torino e poi sentano i cittadini sul nome da dare allo spazio, sul logo, su come renderlo più funzionale, su come usufruirlo al meglio.

    d. Nuovo sito internet. Il sito attuale del comune è pensato per una comunicazione unidirezionale. Fenner sta pensando a un nuovo sito dove invece ci sia possibilità per il cittadino di interagire che avrà queste caratteristiche. Sarà un portale istituzionale e un portale sulla città. Quindi avrà una web tv dove ci saranno video dei momenti istituzionali e pubblici, in diretta e archiviati. Fenner pensa di realizzare anche brevi video in cui andrà dal sindaco o dagli altri assessori e gli chiedere di spiegare ai cittadini i provvedimenti adottati. E sotto a questi spot video ci saranno tutti i documenti e gli approfondimenti dei provvedimenti. Ci sarà spazio anche per gli interventi che verranno dai cittadini, ad esempio di denuncia. Poi ci sarà un blog con possibilità di commenti senza censura preventiva, ma semmai con rimozione a posteriori dei commenti che non rispetteranno le regole della netiquette. Ci saranno mappe interattive, pensate dall’amministrazione precedente in cui sul disegno della città saranno segnati i cantieri, gli uffici pubblici, i percorsi dei mezzi pubblici, le farmacie di turno e tutte le informazioni che possono interessare la città e i cittadini. E ci sarà anche un calendario abbinato ai luoghi degli eventi.

    e. Città Facile e Portatile. Verrà istituito un punto in cui chiunque potrà aver aiuto per compilare documenti, fare telefonate agli uffici pubblici, essere informato. Una specie di Ufficio di Pronto Soccorso dalla Burocrazia. Come i tutor aiutano gli studenti all’università. E tutto questo verrà anche messo online nel sito del comune, per chi non ha la possibilità di spostarsi.

    f. Democrazia e Creatività. Verrà creato un momento dell’anno o biennale in cui verranno sensibilizzate le scuole, realizzati convegni, chiamati esperti sul tema della democrazia. Noi abbiamo proposto di abbinare a questo momento anche il Global Forum on Direct Democracy nell’edizione 2011 o 2012, la cui edizione attuale sta avvenendo in questi giorni in California. E Fenner si è mostrato molto interessato e cercheremo di sviluppare insieme questo punto. Non un festival, perchè è ristretto a pochi giorni e non ha ricadute sui cittadini, ma una serie di eventi e un percorso che punti a mostrare le potenzialità della democrazia.

    Infine ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci presto per cominciare ad organizzare tutte queste idee. Noi da parte nostra siamo disponibilissimi e devo dire anche entusiasti. A partire dalla collaborazione per realizzare una nuova diretta webcam del consiglio comunale della prossima settimana, nella fase di transizione in cui l’amministrazione si sta dotando di una sistema autonomo di collegamento video su internet.

    Postato in parola ai cittadini, partecipazione, rovereto

    C’è vita (democratica) a Morciano: domenica 25 ottobre “La Parola ai Cittadini”, ma non solo!

    22 Ottobre 2009 // Nessun commento »

    morciano_in_comune_logo

    morciano_in_comune_logo

    di Paolo Michelotto

    il gruppo “Morciano in Comune” ha organizzato questa domenica 25 ottobre 2009 alle 17.30 una “La Parola ai Cittadini”. Io sarò presente come facilitatore dell’evento e alla fine racconterò gli esempi migliori di democrazia diretta nel mondo. Questo è il primo incontro del ciclo “Virtù in Comune”

    Ma non è l’unica cosa fatta a Morciano. Il 29 Maggio 2009 lo stesso gruppo aveva organizzato “I cittadini incontrano i candidati sindaci”.

    Nel 2010 l’amministrazione vuole realizzare il Bilancio Partecipato di cui parlo alla fine di questo post.

    Il gruppo “Morciano in Comune” sta inoltre presentando una modifica al Regolamento dei diritti di partecipazione in cui è previsto il Consiglio Comunale di Consultazione, una innovazione che permette in certe condizioni di interesse dei cittadini di indire un consiglio comunale in cui i protagonisti siano i cittadini. Riporto qui la bozza di quell’articolo, altamente innovativo, anche se sicuramente migliorabile:

    Articolo 17 – Consiglio Comunale di consultazione

    1. Almeno due volte all’anno, (di cui una obbligatoriamente almeno 15 giorni prima dell’approvazione dei bilancio di previsione), deve essere convocato un Consiglio Comunale di consultazione dei cittadini, finalizzato all’ascolto da parte di Sindaco, Assessori e Consiglieri delle richieste, dei bisogni e delle opinioni dei cittadini in merito alle questioni di maggiore rilevanza e interesse pubblici. (continua…)

    Postato in bilancio partecipativo, consultazione, democrazia dal basso in Italia

    Senso civico, democrazia e nimby

    14 Giugno 2009 // Nessun commento »

    scorie-nuclearibig

    scorie-nuclearibig

    di Paolo Michelotto

    dal libro “Democrazia dei Cittadini” pag 297.

    Senso civico, democrazia e nimby

    Nimby è un acronimo ricavato dalle iniziali delle parole inglesi “Not In My BackYard”, che significa: non nel mio cortile.
    E’ un termine usato per indicare il fenomeno che riguarda le comunità che non accettano che una determinata struttura sorga nel loro territorio. Una struttura che tutti considerano necessaria, come aeroporti, centri di accoglienza per stranieri, depositi di scorie nucleari, ma che non vogliono vicino alla loro casa.
    Di solito queste decisioni sono imposte dall’alto dal governo, spesso accompagnate da compensazioni economiche.
    In Svizzera si verificò un caso interessante, perché le comunità hanno diritto di veto tramite referendum o nell’assemblea pubblica. Nel 1993 venne chiesto agli abitanti di 4 villaggi cosa ne pensassero del fatto che potesse essere costruito un deposito di scorie nucleari nelle loro prossimità. Questo sito era stato scelto dal Servizio Geologico Svizzero come quello più adatto. Le risposte date sarebbero state molto importanti poiché si era molto vicini alla decisione finale.
    Il risultato del sondaggio fu che il 50,8% dei cittadini era favorevole e il 44,9% contro.
    Un fatto interessante fu che quando venne offerta una compensazione economica annuale variabile dai 1500 ai 4500 euro, il consenso crollò dal 50,8% al 24,6%. Meno della metà. La percentuale rimase la stessa anche quando fu offerta una ricompensa più alta.
    L’indagine mostrò che la correttezza e la trasparenza nelle procedure di decisione giocarono un ruolo fondamentale nella percezione dei cittadini.
    L’offerta di compensazione economica cambiò il modo con cui essi vedevano la scelta.
    L’appello non era più al loro senso civico e il messaggio implicito diventava che erano stati persuasi per un calcolo economico personale. La gente sentiva la sensazione di essere stata imbrogliata.

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    Democrazia e partecipazione a livello locale: Trento 23 maggio 2009 ore 17,45

    13 Maggio 2009 // Nessun commento »

    GLOCAL

    GLOCAL

    di Paolo Michelotto

    il sabato 23 maggio 2009 a Trento c’è un interessante incontro sulla democrazia e partecipazione. Parlerò anch’io per 7 minuti delle esperienze di democrazia diretta e del percorso referendario di Rovereto.

    Democrazia e Partecipazione /a livello locale

    In che modo oggi i cittadini partecipano ai processi decisionali?

    SABATO 23 MAGGIO 2009

    Ore 17.00
    Sala Rappresentanza Regione – Piazza Dante, 16 – TRENTO

    Conferenza con contraddittorio

    Intervengono:

    Donata Borgonovo Re, Difensore civico per la Provincia Autonoma di Trento. E’ avvocata
    e ricercatrice di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di Trento.

    Marco Brunazzo, Ricercatore di Scienza Politica presso la Facoltà di Sociologia
    dell’Università di Trento. Ha contribuito nel maggio 2008 alla stesura del 1° rapporto sulla qualità della democrazia in Trentino con la ricerca “Sindaci, consigli comunali e leggi elettorali. Uno studio sul caso trentino”.

    Giovanni Kessler, Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. Magistrato
    dal 1985, nel 1995-96 ha prestato servizio presso la direzione distrettuale antimafia di Caltanisetta. Ha successivamente
    svolto numerosi incarichi internazionali in particolare a servizio dell’OCSE.

    Piergiorgio Cattani, Scrittore ed editorialista del quotidiano Il Trentino. Autore nel 2002 del
    provocatorio libro “Ho un sogno popolare: il racconto di un’esperienza politica in Trentino tra il PPI e la Margherita”. Dal
    2006 è Presidente dell’Associazione culturale Oscar Romero.

    Federico Zappini, Attivista del Centro Sociale Bruno. Da anni impegnato sui temi dell’inclusione
    sociale e della militarizzazione della società.

    Rodolfo Borga, Consigliere provinciale PDL. Avvocato libero professionista. Dal 1995 al 2000
    consigliere dell’opposizione del Comune di Mezzolombardo e successivamente 2000-2008 Sindaco rieletto col 77% dei voti.

    Paolo Michelotto, socio dell’associazione PartecipAzione Cittadini Rovereto.
    Autore nel 2008 del libro “Democrazia dei cittadini: gli esempi reali e di successo dove i cittadini decidono”.

    Moderatore:
    Fabrizio Franchi, Presidente dell’ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige.

    Glocal / Spazio d’interdipendenza tra locale e globale
    Associazione di promozione sociale
    Via Missioni Africane, 7
    38100 – TRENTO
    info@glocalproject.org

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    gita a Firenze a conoscere i VIRUS dal BASSO

    7 Marzo 2009 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    io e alcuni amici di Rovereto e di Trento andremo in gita a Firenze. Ad ascoltare, vedere, conoscere e se possibile a proporre il libro “Democrazia dei Cittadini”. Le eventuali offerte andranno a finanziare la campagna referendaria comunale a Rovereto.

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    Capitolo 2 Quali caratteristiche ha la democrazia?

    3 Novembre 2008 // Nessun commento »

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    Prima pagina del capitolo 2 del libro Democrazia dei Cittadini

    Capitolo 2  Quali caratteristiche ha la democrazia?

    Immagina che un gruppo di persone si trasferisca in un luogo disabitato e decida di abitarvi. Esse si riuniscono per discutere e progettare il loro futuro e una delle prime cose che decidono di realizzare è un insieme di regole condivise da tutti. All’inizio del  dibattito queste persone decidono che il principio base di queste norme è che tutte le persone adulte devono essere considerate ugualmente in grado di partecipare al processo decisionale, ossia devono essere politicamente uguali.
    E quindi stabiliscono quali sono i criteri che queste regole dovranno avere per ottenere l’uguaglianza politica. Essi sono:

    Partecipazione effettiva

    Prima che qualunque decisione venga presa, tutte le persone devono avere pari ed effettive opportunità per comunicare agli altri i loro pareri al riguardo.

    Parità di voto

    Quando arriva il momento di decidere, ogni persona ha un voto uguale e dello stesso peso e valore a quello degli altri.

    Diritto all’informazione

    In tempi ragionevoli, ciascuna persona deve avere uguali opportunità di conoscere le principali alternative strategiche e lo loro possibili conseguenze…

    Qui puoi ascoltare il capitolo intero.

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    Capitolo 26 La nostra democrazia è un nonsenso

    // Nessun commento »

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    Prima pagina del capitolo 26 del libro Democrazia dei Cittadini

    Capitolo 26  La nostra democrazia è un nonsenso

    Il processo decisionale politico in tutta Europa avviene oltre l’influenza e spesso oltre la conoscenza dei cittadini.
    Il prof. Hans Herbert Von Armin dell’Univ. Speyer in Germania, insegna Diritto Pubblico e Teoria Costituizionale. Ha scritto parecchi libri sulla democrazia. Nel suo “Das System” del 2001, egli afferma che: “Lo stato e le politiche sono nel complesso in una condizione che solo gli ottimisti di professione o gli ipocriti possono affermare sia il risultato della volontà dei cittadini. Ogni tedesco ha la libertà di obbedire a leggi alle quali non ha mai dato il suo assenso; può ammirare la maestà di una costituzione alla quale egli non ha mai garantito legittimità; è libero di onorare politici che nessun cittadino ha mai eletto e di provvedere a loro lautamente, con le sue tasse, sul quale uso egli non è mai stato consultato”.
    Von Armin afferma anche che i partiti tedeschi sono divenuti istituzioni monolitiche completamente nelle mani dei leaders di partito. Von Armin accusa il sistema di finanziamento dei partiti con il quale i politici possono decidere quanta parte delle tasse pubbliche possa andare direttamente a delle associazioni private, quali sono i partiti.
    In Gran Bretagna organizzazioni sociali hanno costituito un comitato di cittadini e di politici chiamato The Power Inquiry (Inchiesta sul Potere) che aveva come incarico di indagare a livello nazionale sullo stato della democrazia britannica e sul motivo per il quale molti cittadini sembra voltino le spalle alla politica. Nel loro rapporto finale, il comitato scriveva: “Il singolo fattore che causa il disimpegno politico che si ritrova in tutti gli strati della nostra investigazione è il senso molto diffuso …


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    Capitolo 27 La democrazia: cos’è

    // Nessun commento »

    libro-democrazia-dei-cittadini-foto-piccola

    Prima pagina del capitolo 27 del libro Democrazia dei Cittadini

    Capitolo 27  La democrazia: cos’è

    La parola di origine greca democrazia significa “Governo del Popolo”. Poiché il potere in un paese passa attraverso le leggi, nella democrazia il popolo fa le leggi. Questo perché per definizione, in una democrazia non c’è autorità più alta del popolo.
    In democrazia la legislazione è il risultato di un contratto sociale tra cittadini uguali e responsabili. Quindi una legge è legittima solo quando coloro che la devono rispettare possono prima aver avuto la possibilità di contribuire alla scrittura della legge stessa.
    Il contratto sociale è un accordo tra cittadini e il sistema politico emerge solo di conseguenza di questo fatto.
    Il concetto di contratto sociale, formalizzato da J.J. Rousseau, è fondamentale in democrazia ed è dimostrabile logicamente anche per eliminazione.
    Pensiamo all’insieme delle leggi che abbiamo. Se l’autorità della legislazione non è derivata dall’autorità di dio (saremmo in una teocrazia), dalla nobiltà, dai proprietari di terreno, di soldi o di conoscenza, allora un accordo tra tutti i cittadini, ossia il contratto sociale, rimane l’unica possibilità.
    Come fanno i cittadini a realizzare nella pratica il contratto sociale? Devono incontrarsi, discuterlo e accordarsi su di esso.
    Il primo metodo utilizzato storicamente per raggiungere lo scopo è stata l’assemblea pubblica.
    Come l’assemblea ateniese Ecclesia, funzionante per circa 2 secoli nel V e IV secolo a.C.
    Oggi esistono ancora assemblee di questo tipo nelle piccole comunità svizzere e nel New England negli USA. Nelle comunità grandi oltre le migliaia di persone, l’assemblea pubblica …


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