• Decidere lo stipendio dei Parlamentari m5s: sarebbe l’occasione per un grande atto di democrazia

    10 Maggio 2013 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    democrazia diretta

    oggi Beppe Grillo ha fatto un post dedicato allo stipendio dei parlamentari m5s.
    Penso che la soluzione sarebbe molto semplice, ma efficace, far decidere ai cittadini.
    Ecco il commento che ho inserito all’articolo sul blog di Beppe Grillo:

    Sarebbe uno splendido atto di democrazia far decidere agli elettori lo stipendio dei propri dipendenti.

    Potresti fare così. Metti una lista di 10 possibilità crescenti ci cifre nette che gli eletti possono tenere e tutto il resto restituire. Ad esempio.

    1 – 1000
    2 – 2000
    3 – 3000
    4 – 4000
    5 – 5000
    6 – 6000
    7 – 7000
    8 – 8000
    9 – 9000
    10 – 10000

    Dai la possibilità di votare a tre gruppi di persone:

    1. a chi si è certificato prima del 31-12-12

    2. a chi si è certificato dopo il 31-12-12

    3. a tutti coloro che accedono al sito, come per un normale sondaggio.

    È possibile, perchè avete già utilizzato il sistema 1 e 3 e il 2 è solo una estensione dell’1

    Utilizzi il sistema di votazione Schulze che puoi leggere qui:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Schulze

    Che è il sistema più intelligente per votare, perchè nella realtà abbiamo tutti una scala di preferenze e quasi mai una scelta univoca. E questo sistema fa prendere la decisione più apprezzata dalla media dei votanti.

    Dopo un giorno di votazioni hai:

    1. cosa desiderano gli iscritti più vecchi
    2. cosa desiderano i nuovi iscritti
    3. cosa vogliono i normali utenti del sito, non iscritti.

    Così permetti a tutti i cittadini che lo desiderino di votare, verifichi se ci sono differenze tra una categoria e l’altra, fai decidere alla gente.

    Così alla fine non decide Grillo e Casaleggio (e si mette fine a questa immagine di partito diretto da 2 persone), non decidono gli eletti (che hanno un enorme conflitto d’interessi sull’argomento), decidono i cittadini che normalmente non possono mai decidere niente. E date soddisfazione a chi vi ha votato.

    E tutti fanno bella figura e nessuno può protestare.

    Ovvio, per evitare possibili polemiche e recriminazioni a posteriori, tutta la votazione dovrebbe essere realizzata in maniera trasparente e i risultati visibili in tempo reale man mano che si ottengono. Meglio se fosse realizzato da un’azienda esterna ed addirittura non italiana.

    P.S. questa proposta è anche contenuta nella proposta di legge di iniziativa popolare “Quorum Zero e Più Democrazia” depositata in parlamento il 24 agosto 2012 e che sarà discussa in Commissione Affari Istituzionali della Camera, venerdì 17 maggio 2013.

    Qui la sintesi e qui il testo completo della iniziativa “Quorum Zero e Più Democrazia”

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    Dal seme l’albero: il m5s e la democrazia

    14 Marzo 2012 // 46 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    alberi-fiori

    alcuni fatti.

    1. il Movimento 5 Stelle è un partito? Su wikipedia, ma sul qualunque testo di sociologia il contenuto non cambia, un partito è definito così: Un partito politico è un’associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari. L’attività del partito politico si esplica nello spazio della vita pubblica e, nelle attuali democrazie rappresentative, ha per “ambito prevalente” quello elettorale.

    Non c’è dubbio quindi che il movimento 5 stelle dal punto di visto sociologico è un partito. Dichiara di avere caratteristiche diverse dagli altri, ma è un partito. Non basta dichiarare di non essere un partito per non esserlo nei fatti. Ripetere come un mantra che il m5s non è un partito non modifica la realtà dei fatti che esso lo è.

    2. chi ha scritto lo statuto del partito Movimento 5 Stelle? Due sole persone ossia Beppe Grillo e Roberto Casaleggio

    3. lo statuto è modificabile? No, nessuno tranne i due autori originali, può modificarlo.

    4. di chi è la proprietà del logo “Movimento 5 Stelle”? Di Beppe Grillo

    5. quali sono le caratteristiche della democrazia? Il m5s è un partito davvero democratico?

    Questi criteri esposti da uno dei più grandi studiosi di democrazia Robert Dahl nel suo libro “Sulla democrazia”, esprimono come dovrebbe essere la democrazia ideale.

    Partecipazione effettiva

    Prima che qualunque decisione venga presa, tutte le persone devono avere pari ed effettive opportunità per comunicare agli altri i loro pareri al riguardo.

    Parità di voto

    Quando arriva il momento di decidere, ogni persona ha un voto uguale e dello stesso peso e valore a quello degli altri.

    Diritto all’informazione

    In tempi ragionevoli, ciascuna persona deve avere uguali opportunita di conoscere le principali alternative strategiche e lo loro possibili conseguenze.

    Controllo dell’ordine del giorno

    Tutte le persone devono avere la possibilità di esprimere la loro priorità degli argomenti da discutere ed eventualmente inserire nell’ordine del giorno i propri.

    Universalità del suffragio

    Tutti gli adulti che risiedono in quel determinato luogo in permanenza, devono godere dei diritti espressi nei primi quattro punti.

    Quindi il partito Movimento 5 Stelle è un partito democratico? No, perchè in esso manca il “controllo dell’ordine del giorno” che è deciso solo da Grillo – Casaleggio e “la parità di voto” prevista nell’art. 4 dello statuto non è in realtà funzionante e “la partecipazione effettiva” da parte dei suoi membri visto che ciò che è in sintonia con Beppe va nella sua homepage ciò che lo critica no.

    6. chi decide l’appartenenza al Movimento 5 Stelle? Beppe Grillo, che può cacciare chiunque senza processo, senza trasparenza, senza ascolto di testimonianze, senza possibilità di difesa. La sua decisione è irrevocabile.

    7. chi è il portavoce di questo partito? Ufficialmente nessuno, nella realtà 2 persone: Beppe Grillo e Roberto Casaleggio, che si sono autonominate, non sono sostituibili o revocabili.

    8. la sede del movimento 5 stelle come da suo statuto è il blog www.beppegrillo.it Quindi l’organo ufficiale del partito Movimento 5 Stelle è un blog di proprietà di un privato, Beppe Grillo e gestito dall’altro cofondatore del partito Roberto Casaleggio.

    Riassumendo: il Movimento 5 Stelle è un partito (il quarto partito italiano nei recenti sondaggi), che ha uno statuto scritto da 2 persone, tale statuto è immodificabile, una sola persona decide chi ne fa parte e chi no, ed è il giudice supremo infallibile e non discutibile, ci sono 2 capi ai vertici di questo partito, autonominatisi, non eletti e non revocabili e all’interno di questo partito non sono soddisfatte almeno 3 delle 5 caratteristiche di una organizzazione democratica. L’organo ufficiale del partito e sua sede è il blog privato del leader. I simpatizzanti del movimento 5 stelle non si possono ritrovare in incontri nazionali autoconvocati, pena la loro espulsione (come Tavolazzi e lista di Ferrara insegnano), ci sono temi su cui è proibito discutere (pena l’espulsione). Le campagne del partito vengono decise da 2 persone: Grillo e Casaleggio. Dalla sua fondazione, i simpatizzanti, gli eletti e gli attivisti non hanno mai potuto votare nulla che riguardi la linea politica del partito. Grillo concentra nella sua persona il potere legislativo, esecutivo e giudiziario dell’intero partito.

    Gandhi ha scritto: “Il mezzo può essere paragonato ad un seme, il fine ad un albero; e tra il mezzo e il fine vi è appunto la stessa inviolabile relazione che vi è tra il seme e l’albero.”

    Se non vi è democrazia dentro al m5s, il m5s non riuscirà a portare maggiore democrazia in Italia.

    Detto tutto ciò, credo ancora e nonostante tutto, che il Movimento 5 Stelle abbia l’enorme merito di aver portato persone nuove e sinceramente democratiche all’interno delle istituzioni e di aver interessato alla politica migliaia di giovani disillusi. Inoltre è l’unico partito in Italia che parla di togliere il quorum dai referendum e alcuni suoi eletti (come ad esempio Davide Bono in Piemonte hanno fatto proposte di legge su questo argomento). Ma se non risolve le sue contraddizioni tra mancanza di democrazia interna e la pretesa di portarla all’esterno, sarà esso stesso fonte di nuove delusioni.

    Spero per il bene dell’Italia, che al suo interno si possa cominciare a discutere liberamente su tutto senza paura di essere cacciati. Ma se ciò avverrà sarà per la mobilitazione dei suoi membri. La democrazia purtroppo si deve sempre conquistare con fatica, chi detiene il potere, in qualunque contesto umano, non lo cede mai facilmente.

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    Beppe Grillo, il MoVimento5Stelle e la democrazia diretta

    6 Marzo 2012 // 35 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    valerio tavolazzi

    In questi anni sono stato invitato in molte città italiane a parlare di democrazia diretta. Quasi sempre gli incontri erano organizzati dai gruppi locali del M5S. Ho incontrato così, migliaia di attivisti e in tutti ho visto una sincera voglia e determinazione di cambiare in meglio l’Italia, a partire dal basso, con nuove regole democratiche e con tanta tanta partecipazione e voglia di discutere e di mettersi in gioco.

    Poi ho avuto la fortuna di far parte dell’organizzazione e a partecipare alla giornata Democracy Day di Ferrara del 27 novembre 2011, dove 250 attivisti dell’Emilia Romagna e anche da fuori regione si sono incontrati per una giornata di discussione e partecipazione e democrazia, come non avevo mai assistito. Lo spirito del m5s volava alto in quella sala e si intrecciava a quello della democrazia.

    Infine ho avuto l’onore di essere il facilitatore della prima delle due giornate di Rimini, quella del 3 marzo. Nonostante la tensione che si percepiva a causa della scomunica del giorno precedente, 150 persone hanno discusso su tutto, al meglio delle loro capacità e possibilità e votato su tutto, in maniera intelligente e sensata. Ulteriore dimostrazione che la democrazia diretta è il metodo più alto a cui aspirare per decidere per il bene della collettività.

    Poi gli attacchi meschini di chi c’era, ma non era presente. Le invettive di chi non c’era, ma aveva capito tutto e sventato online la terribile cospirazione scissionista.

    Infine la cacciata di Valentino Tavolazzi e della lista civica Progetto per Ferrara in toto, senza processo, nè giudici, nè ascolto di testimonianze.

    C’è qualcosa che non funziona, nel MoVimento 5 Stelle. Ho raccolto migliaia di firme ai V-Day 1 & 2. Sono venuto a Milano alla fondazione, a Firenze per la Carta dei Cittadini, a Cesena per il nuovo woodstock, al Cozza-Day a Roma… Ho difeso ovunque e con chiunque Grillo dicendo che in fondo l’unico partito in Italia che aveva l’obiettivo scritto sul programma, di togliere il quorum ai referendum era il suo.

    Ma c’è qualcosa che non funziona. Molti aderenti vogliono la democrazia diretta anche all’interno del movimento. Beppe Grillo e Casaleggio la vogliono solo fuori, nelle istituzioni italiane. Le due cose non sono compatibili. Se non c’è democrazia dentro, non può esserci democrazia fuori.

    Per questo chiedo, da semplice osservatore attento e interessato alla democrazia in Italia,  a Beppe Grillo e ai membri del MoVimento 5 Stelle di creare un vero incontro nazionale  di 1-2-3 giornate, con Beppe Grillo, Casaleggio, i membri del MoVimento 5 Stelle, dove tutti, con pari diritti e tempi possano parlare, discutere su tutto, votare e decidere insieme, con l’ausilio di esperti facilitatori. Ce ne sono molti e bravi in Italia. Ma per cercare maggior distacco e obiettività si può andare anche nei paesi anglosassoni o francofoni. Si può discutere in molti, con metodo ed arrivando a risultati. Funziona ed è sperimentato in più parti del mondo ad esempio con il metodo del Town Meeting del 21° secolo dove a NewYork e a NewOrleans hanno discusso fino a 5000 persone insieme. E non su quisquilie. A NewOrleans discutevano su come assegnare i fondi per la ricostruzione della città dopo l’uragano Katrina.

    Ma perchè questo avvenga ci deve essere una disponibilità del fondatore del movimento, del suo co-fondatore Casaleggio e una forte richiesta degli attivisti. Entrambe le parti hanno una parte di proprietà del movimento. Chi come testimonial e ideatore e chi come forza reale in campo. Il M5S non è di Beppe Grillo. Lui è il fondatore, l’ispiratore e il proprietario del marchio. Ma la vera forza del M5S sono i migliaia di attivisti. Gli esseri umani che si impegnano, lo promuovono, sacrificano migliaia di ore per i suoi ideali. Un allenatore senza una squadra non può arrivare a nulla. Ma una squadra senza allenatore pure.

    E’ necessario un incontro nazionale dove si possa discutere, proporre e decidere democraticamente e non solo assistere dal palco.

    Si può anche non farlo. Ma le contraddizioni tra la mancanza di democrazia interna e la ricerca di democrazia all’esterno prima o poi scoppieranno di nuovo. Si può anche continuare a cacciare le teste pensanti una alla volta, a causa della paura che si formino “burocrazie di partiti e capibastoni”, ma il risultato sarà solo quello di far rimanere fans adulatori pronti a mandare al rogo gli eretici. Le teste pensanti cacciate, non faranno un altro partito, non hanno la forza mediatica e il carisma di Beppe. Ingrosseranno semplicemente le file dei disillusi della politica e della democrazia. E il MoVimento 5 Stelle si spegnerà e con esso una forte speranza di maggiore democrazia in Italia. Tutti hanno da perdere senza un incontro chiarificatore. Tutti hanno da guadagnare facendolo.

    Riporto qui la lettera di Valerio Tavolazzi, espulso da Beppe Grillo insieme a tutta la lista civica Progetto per Ferrara, senza processo, senza dibattito, senza motivo… Ho avuto il piacere di conoscerlo da pochi mesi. Lui è riuscito a trattenere le lacrime. Io non ce l’ho fatta.

    Il MoVimento 5 Stelle è morto. Lunga vita al MoVimento.

    di Valerio Tavolazzi

    Ciao Beppe (evito il “Caro” perché, considerata la giornata mi sa un po’ da “leccaculo”), oggi al lavoro è stata tosta.  Mi sono risvegliato diverse volte sorprendendomi a fissare il lampeggìo del cursore davanti al computer. In effetti è da circa tre anni che mi sento un appartenente al MoVimento 5 Stelle e da oggi, all’improvviso, non lo sono più.

    Ho rivisto le facce delle persone che ho incontrato in questi anni faticosi, ma densi e importanti (a dire il vero ho incontrato anche qualche faccia da culo, ma non si può avere tutto..), le battaglie per la strada, con i banchetti e la gente, le sere a leggere documenti del Comune per i consigli, le riunioni con il nostro gruppo, i momenti di coinvolgimento creati per conoscere i cittadini di altre liste del MoVimento. Se non fossi stato in azienda, qualche lacrima sarebbe scesa.

    Visto che è finita, o meglio l’hai finita (ma non te ne faccio una colpa, anche le migliori storie d’amore finiscono prima o poi) ti chiedo l’ultima cortesia, se ti è rimasta una briciola sola di onestà intellettuale ed il tuo “fantomatico staff” non ha nulla in contrario. Vorrei pubblicassi questa mia lettera sul tuo Blog.

    Infatti, come potrai immaginare anche tu, mi sento di doverti inviare qualche riga in merito alla mia espulsione dal MoVimento, insieme a quella di Valentino e di tutti gli altri cittadini della nostra lista civica di Ferrara, da te certificata. E tu dirai: “e chiccazzo sei?”. Ed io: “Uno che vale Uno”. Me lo hai insegnato te.

    La visibilità e la credibilità politica del MoVimento 5 Stelle è arrivata anche grazie al lavoro di persone comuni come me. E ne ho incontrate migliaia. Certo non me lo devi, ci mancherebbe, sarebbe solo una cortesia, da Capo MoVimentista a MoVimentista. E poi mi pare che il tuo Blog, ultimamente (per essere eufemistico), abbia bisogno di un po’ di sano ossigeno da dibattito democratico, cardine del tuo (e scusa, ma anche mio) MoVimento.

    Tu, Beppe, mi hai regalato un sogno. Dopo avermelo regalato te lo sei ripreso (almeno per un po’). Per questo, sei una persona importante nella mia vita. Grazie al tuo intervento nella vita pubblica italiana ed al tuo Blog ho respirato speranza, novità, cambiamento. Mi hai fatto tornare a votare alle regionali. (continua…)

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    il 23 ottobre 2009, Beppe Grillo a Bolzano chiude la campagna referendaria

    20 Ottobre 2009 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    riporto gli ultimi messaggi dell’amico Stephan Lausch: Coordinatore dell’Iniziative per più democrazia di Bolzano. Vi appoggio con tutto il cuore!

    Il comico genovese che già nel 2007 aveva sostenuto la campagna di raccolta firme per i referendum ospitando l’appello di Stephan Lausch durante il suo spettacolo RESET, torna a Bolzano dopo due anni per parlare dei referendum del 25 ottobre e in particolare di democrazia diretta.

    Grillo interverrà durante la manifestazione di chiusura della campagna referendaria che si terrà presso una piazza della città. Probabilmente piazza Matteotti per cui è stata chiesta l’autorizzazione al Comune, ma gli organizzatori, l’associazione Iniziativa per più democrazia e il Meetup di Bolzano, sono in attesa di conferma.

    La popolazione e i media verranno informati tempestivamente riguardo la definitiva ambientazione della manifestazione.

    E’ possibile visionare un breve video di Grillo, con un invito alla manifestazione, sul sito
    www.referendumdemocraziadiretta.it

    Beppe Grillo a Bolzano in piazza Matteotti dalle ore 18 in poi.

    La serata si aprirà con le percussioni del gruppo Officina delle ArtiColate, a seguire l’intervento di Beppe Grillo. La serata si concluderà con la musica di Ago’ & friends.
    In piazza saranno presenti tavoli informativi sulle proposte referendarie, in particolare sulla proposta di legge per una migliore democrazia diretta e sulla legge che propone di interdire il finanziamento pubblico delle infrastrutture aeroportuali e il sovvenzionamento di compagnie aeree.

    Inoltre, giovedì, 22 ottobre 2009
    alle ore 10 nella sala riunioni 2 del Consiglio provinciale

    Professori costituzionalisti e un ex-senatore confermano la conformità costituzionale
    del referendum propositivo sulla democrazia diretta

    Prof. Stelio Mangiameli e prof. Robert Louvin presentano il loro parere legale relativo alla conformità costituzionale del nostro disegno di legge referendario sulla democrazia diretta confermando il giudizio espresso da parte della Commissione per i procedimenti referendari che nel febbraio 2007 ha dichiarato questo disegno di legge ammissibile al referendum propositivo anche sotto il profilo costituzionale (vedi sotto). L’ex-senatore Marco Boato interverrà sul significato politico e la portata giuridica delle norme sui diritti referendari contenuti nello Statuto di Autonomia.

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    8 marzo 2009: 2000 cittadini a Firenze da tutta Italia. Molti aspetti positivi, alcuni difetti.

    8 Marzo 2009 // 6 Commenti »

    firenze liste civiche 5 stelle 08032009356

    firenze liste civiche 5 stelle 08032009356

    di Paolo Michelotto

    l’incontro a Firenze è stato di grande valore. I relatori, tranne un paio di eccezioni, hanno portato conoscenza, energia e punti su cui riflettere. Le liste civiche 5 stelle in formazione in tante parti d’Italia hanno mostrato che c’è un sacco di voglia di cambiamento, le 2000 persone presenti da tutta Italia hanno instaurato una fitta rete di relazioni e di scambio di contatti.

    Petrella, un vero Professore, ha parlato in maniera ispirata dell’acqua. Boschini ha raccontato le tante cose che anche 1 solo consigliere può fare. I due dottori hanno parlato dello scandalo degli inceneritori. Il giornalista di Zero Waste ha raccontato in maniera sconvolgente che l’obiettivo Rifiuti Zero è già attuato o progettato nei posti più evoluti del pianeta. Nella California, in Nuova Zelanda, a Toronto, a Seattle, a San Jose nella Silicon Valley. Grillo è stato un mostro di bravura nella gestione del pubblico, nel suscitare emozioni, nel rendere la giornata speciale. Travaglio ha datto il suo tocco di ironia nel raccontare la Costituzione e le cose che i nuovi amministratori potrebbero fare conoscendo e chiedendo di fare applicare le leggi. L’esperto di Digital Divide ha raccontato come attuare la connessione gratuita e diffusa partendo dai comuni, con il Wi-Fi.

    firenze liste civiche 5 stelle beppe grillo

    firenze liste civiche 5 stelle beppe grillo

    Tutto bello? Rispetto al panorama politico italiano è stato un avvenimento con una energia eccezionale. Le persone presenti erano persone oneste, che credono nella moralità, nel rispetto delle regole, nella giustizia, nell’innovazione. La voglia di cambiamento, le vibrazioni nell’aria, lo spirito condiviso, erano elettrizanti.

    Ma, ci sono dei grossi nei.

    1. il programma dei 12 punti (tutti belli, tutti condivisibili, tutti di buon senso) è stato distribuito al nostro arrivo alle 9 del mattino. Ossia già pensato e scritto nei giorni scorsi. Da chi? Non certo dai partecipanti. Probabilmente da Beppe e pochi altri.

    2. prima si sono sentiti gli esperti, solo dopo i cittadini, che hanno parlato solo nel pomeriggio, con una buona parte dei presenti che si era già incamminata sulla strada del ritorno.

    3. l’evento poteva essere organizzato con lo stile di una giornata deliberativa (es come i Town Meeting del 21° secolo) ossia facendo emergere le esigenze, i temi e le priorità condivise tra tutti i presenti. E mettendo in ordine di importanza le proposte per creare una Carta dei Cittadini presenti a Firenze. Un’occasione unica per mostrare a tutti i presenti che si possono organizzare giornate deliberative tra tantissimi presenti (anche fino a 5000) e mandare a casa in tutte le città italiane cittadini con una conoscenza delle tecniche deliberative più avanzate. Un virus della democrazia che poteva infettare l’intera Italia. Invece tutto è stato un po’ calato dall’alto. Con buone intenzioni, ma con poca fiducia nei partecipanti.

    Il movimento delle Liste Civiche 5 Stelle ha molte funzioni e pregi. L’aspetto della democrazia e della deliberazione e del coinvolgimento dei cittadini ha ancora grandi margini di miglioramento.

    Postato in democrazia

    gita a Firenze a conoscere i VIRUS dal BASSO

    7 Marzo 2009 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    io e alcuni amici di Rovereto e di Trento andremo in gita a Firenze. Ad ascoltare, vedere, conoscere e se possibile a proporre il libro “Democrazia dei Cittadini”. Le eventuali offerte andranno a finanziare la campagna referendaria comunale a Rovereto.

    Postato in democrazia, democrazia dei cittadini, partecipazione

    firme bocciate sui referendum proposti da Beppe Grillo

    11 Novembre 2008 // 3 Commenti »

    beppe grillo

    beppe grillo

    di Paolo Michelotto

    peccato, perchè anch’io avevo contribuito a raccoglierle nella mia città. L’Italia vive di vizi formali che impediscono di procedere. Così mentre un titolare illegale di frequenze televisive ottenute con la corruzione, capo di un capo mafioso che gestiva le scuderie di casa, con un braccio destro condannato per mafia, con un legale condannato per corruzione di giudici può diventare il presidente del consiglio italiano, tutte le firme sono state esaminate al microscopio e si nasconde il fatto che milioni di italiani hanno firmato in pochi giorni per potersi esprimere su quegli argomenti. Vizi di forma. Vizi italiani. Spero che ci sia una pronta e attiva risposta di noi italiani. Io ad esempio sono estremamente disponibile a iniziare di nuovo la raccolta.

    ANSA: REFERENDUM: GRILLO, FIRME INSUFFICIENTI
    ROMA – Non ci sarebbero tutte le 500 mila firme necessarie per lo svolgimento del referendum sui 3 quesiti sull’informazione depositati da Beppe Grillo in Cassazione, lo scorso marzo e raccolte durante i ‘Vaffa-day’ organizzati da Grillo. (continua…)

    Postato in democrazia dei cittadini, democrazia diretta, referendum