di Paolo Michelotto
gli ultimi giorni dell’anno 2013 avevo scritto la petizione su Change per Legge elettorale scritta da cittadini sorteggiati.
https://www.change.org/it/petizioni/legge-elettorale-scritta-da-cittadini-sorteggiati
Già 366 persone hanno firmato questa richiesta. Quando qualcuno firma, il testo della petizione, con il nome del firmatario viene inviato all’indirizzo email istituzionale di una trentina di deputati, i primi in ordine alfabetico presenti nel sito della Camera. Di più non è possibile inserirne, ma già questi rappresentano un campione di tutti i partiti presenti in Parlamento. Oltre a loro anche a 4 siti di informazione: Il Fatto Quotidiano, Repubblica, Ansa, LaStampa. Non è possibile aggiungere altri indirizzi.
Oggi ho creato un gruppo FaceBook che si chiama Legge elettorale scritta da Cittadini sorteggiati a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1446698238879891/
Dove invito chi sostiene l’idea a inserire una proprio foto con una propria frase. Come questa mia:
Su twitter ho creato l’ashtag #noinonscriviamoporcate così chi vuole diffondere l’iniziativa su Twitter può farlo.
Uno dei firmatari Roberto Brambilla, oltre ad avvisare i suoi contatti ha parlato della petizione su Radio Lombardia durante la trasmissione “Pane al Pane” del 7 gennaio 2014 ore 19.
Un altro dei firmatari, Thomas Benedikter ha scritto che lo farà pubblicare sul giornale online SALTO.
Altri firmatari hanno messo un link nel loro spazio FB alla petizione.
Dal 27 Gennaio 2014, nella Camera dei Deputati comincerà la discussione per la nuova legge elettorale.
Facciamogli sapere che gradiamo siano i cittadini a scriverla.
Scriviamo ai nostri amici e contatti, facciamo passa parola.
di Paolo Michelotto
ho creato una petizione su Change.org che chiede che la nuova legge elettorale sia creata da una assemblea di cittadini estratti a sorte. Sotto il testo completo. Se condividi l’idea, firma la petizione e mandala ai tuoi amici. Qui il link per firmare:
Qui il testo:
Il 4 dicembre 2013 la Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum, quindi ora è necessario scrivere una nuova legge elettorale.
Qualsiasi forza politica o coalizione dentro o fuori il Parlamento è in forte conflitto d’interessi quando deve scrivere una legge elettorale.
Scriverà infatti la migliore legge elettorale per il paese e i suoi cittadini oppure la migliore legge dal suo punto di vista, ossia quello di ottenere maggiori chance di vincere le elezioni e poter governare?
Purtroppo la storia italiana e quella di quasi tutti gli altri paesi democratici del mondo è piena di esempi in cui la legge elettorale viene creata ad hoc per avvantaggiare le forze politiche che la scrivono ed approvano e non per dare il maggior beneficio al paese.
Ma esiste una soluzione a questa contraddizione. In vari paesi la stesura di una nuova legge elettorale è stata affidata ad una assemblea di cittadini estratti a sorte.
Un’assemblea di cittadini estratti a sorte con potere deliberativo è un metodo usato fin dalle origini della democrazia, nei tempi antichi, nell’età comunale e in età contemporanea.
La Bulé, l’assemblea di 500 cittadini che governava Atene nel V sec AC fa era estratta a sorte tra tutti i cittadini maschi di Atene.
Composizione e funzionamento della Bulé di Atene
Nell’età comunale il Sorteggio fu utilizzato in Italia per governare Firenze, Orvieto, Siena, Pistoia, Perugia e Lucca. E a Venezia per scegliere i Dogi.
la “Tratta” a Firenze
scelta dei Dogi a Venezia
Nel British Columbia, provincia del Canada, nel 2004 un’assemblea di 160 cittadini fu estratta a sorte per scrivere la nuova legge elettorale che poi fu sottoposta a referendum.
Citizens’ Assembly on Electoral Reform British Columbia
Nell’Ontario, altra provincia del Canada, nel 2007 un’assemblea di 103 cittadini fu estratta a sorte per scrivere la nuova legge elettorale che poi fu sottoposta a referendum.
Citizens’ Assembly on Electoral Reform Ontario
In Australia nel 2009 un’assemblea di 2009 cittadini estratti a sorte elaborò una serie di raccomandazioni sul tema “Come può il sistema politico australiano essere rinforzato per servirci meglio?” consegnate poi al Parlamento Australiano.
Parlamento dei Cittadini Australia
Nel Comune di Capannori (Lu) nel 2011 e poi nel 2012-13 il Bilancio Socio Partecipativo è stato elaborato da 90 cittadini estratti a sorte.
Bilancio Socio Partecipativo Capannori
A Parma nel settembre 2013, La Giornata della Democrazia che ha elaborato 23 proposte che verranno portate in Consiglio Comunale nel 2014, ha visto la presenza di 335 cittadini, metà estratti a sorte tra le liste elettorali e l’altra metà estratti a sorte tra chi si era presentato spontaneamente per partecipare all’evento.
sito dell’evento “La Giornata della Democrazia” di Parma
Alla luce di questi esempi, proponiamo che:
- venga costituita un’assemblea deliberativa di 500 cittadini italiani estratti a sorte tra le liste elettorali in modo che tutti gli strati demografici della popolazione siano presenti;
- vengano forniti ai cittadini di tale assemblea strumenti, metodi partecipativi, luoghi ed esperti legislativi indicati da tutti i partiti e richiesti dall’assemblea stessa;
- i cittadini partecipanti ottengano un equo rimborso spese e indennità per il loro tempo impiegato;
- questa assemblea sia riunita permanentemente finché avrà approvato a maggioranza una nuova legge elettorale per il paese;
- tutto il processo sia pubblico, trasparente, inclusivo, disponibile online, trasmesso integralmente dalle radio e tv pubbliche;
- i cittadini non facenti parte dell’assemblea possano poter esprimere commenti, critiche e suggerimenti, online, dal vivo e telefonicamente;
- la nuova legge elettorale così scritta ed approvata dall’assemblea venga sottoposta a referendum confermativo senza quorum.
Se vuoi firmare vai qui:
di Paolo Michelotto
su Capannori (LU) nei giorni scorsi sono usciti alcuni articoli giornalistici, di cui uno parlava di democrazia diretta, che riporto alla fine di questo post.
Il titolista forse ha leggermente calcato la mano nel descrivere questo processo come democrazia diretta, però certo è un esperimento di superamento del normale modello rappresentativo con una interessante novità. Quella del sorteggio. In Italia poche volte si è creata una assemblea di cittadini con poteri così forti, tramite estrazione a sorte. Mentre nei paesi anglosassoni, le esperienze cominciano ad essere varie e significative, nel nostro paese questa è ancora una rarità.
Cosa sta succedendo a Capannori? Si sta facendo un bilancio socio-partecipativo (come lo chiamano loro), in cui gli 80 cittadini partecipanti sono stati estratti a sorte dalle liste elettorali in modo che rispecchino demograficamente la composizione della società.
Questi 80 cittadini discuteranno di progetti da realizzare con 400.000 euro. Forse questa è la debolezza di tutto il processo. Perchè poi nel percorso è stato stabilito che gli 80 si dividano in 4 parti corrispondenti alle 4 circoscrizioni ed ugnuna studi le sue proposte, da effettuarsi quindi con 100.000 euro a testa.
Un po’ pochino su una popolazione di 46.000 abitanti. Il bilancio 2011 del comune, risulta infatti di 89 milioni di euro. La somma di 400.000 euro che sarà discussa in questo processo partecipativo, significa che lo 0,45% del Bilancio Comunale verrà deciso dai cittadini e il 99,55% dai rappresentanti.
Tutto da gettare quindi? No. Anzi, il processo “Dire, fare, partecipare” sembra studiato molto bene.
Lo si può vedere qui (documenti, progetto, foto e risultati):
http://www.comune.capannori.lu.it/node/9066
Ed è solo un inizio. Magari tutti i comuni in Italia avessero di queste iniziative. Molti gruppi di cittadini hanno tentato di realizzare qualcosa di simile, senza soldi in gioco. Qui dove una piccola somma c’è, potrebbe diffondere voglia di maggiore democrazia e chissà che nei prossimi anni non fioriscano richieste in questo senso. Per cui studiamolo, capiamolo, duplichiamolo e miglioriamolo. In tutta Italia.
articolo apparso su Il Fatto Quotidiano (continua…)
il 6-9 febbraio 2009, in Australia è stato realizzato il primo parlamento dei cittadini, i cui partecipanti erano stati estratti a sorte. Non eletti, ma estratti a sorte, come nelle Giurie Popolari dei tribunali dei paesi Anglosassoni, o come avveniva nell’antica Atene, nella Boulè. L’estrazione a sorte dei rappresentanti, in realtà ha una storia più vasta, non solo nel mondo antico, o medioevale, ma anche recente. Comunque questo evento realizzato in Australia aveva caratteristiche uniche che lo differenziavano dai precedenti. Aveva una parte online, dove i cittadini avevano potuto dibattere in maniera organizzata sui temi, aveva un’agenda aperta, ossia i partecipanti potevano parlare praticamente di tutto e decidere gli argomenti di discussione, era stato organizzato da enti ed università. Ora è disponibile il manuale su come è stato organizzato l’evento, che serve a chi vuole saperne di più e a chi vuole organizzarne uno simile. E nelle appendici ci sono tutti i documenti inviati ai cittadini e una miniera di altre informazioni.
E’ sicuramente una lettura utile, piacevole e stimolante per tutti noi cittadini interessati. Chissà mai che simili eventi non siano sempre più frequenti anche da noi.
Scaricati qui il manuale completo, in Inglese.
Manuale "Australia's First Citizens' Parliament" (2145)Noi a Rovereto il 20 settembre 2009 avevamo organizzato con pochissimi soldi una cosa simile, a livello provinciale.
Luigi Bobbio è intervenuto per una settimana nel forum www.filosofiaecittadinanza.org nell’interessante esperimento di discutere online su un forum su un tema specifico, in questo caso “La democrazia deliberativa: quando i cittadini discutono per davvero“.
La discussione è stata proficua, ha interessato molte persone e si ripeterà prossimamente con altre tematiche.
Questa prima discussione si è avvalsa anche di un documento messo a disposizione dal prof. L. Bobbio, che si intitola “Democrazia e nuove forme di Partecipazione”.
In questo saggio che sarà pubblicato in un libro prossimamente, l’autore esamina tre tipologie di partecipazione:
1. i bilanci partecipativi
2. i debat public
3. il sorteggio casuale dei cittadini
E oltre a delinearne storia, applicazioni e metodi, trae anche delle conclusioni sui loro pregi e difetti.
Il documento si può scaricare online qui:
di Paolo Michelotto
un altro notevole passo verso una democrazia dal basso si è compiuto da pochi mesi in Australia.
Un esempio per tutto il mondo, una ulteriore conferma che i cittadini hanno la competenza e la saggezza per auto – governarsi con buon senso, un passo ulteriore dopo le Citizens Assembly del British Columbia e dell’Ontario (entrambe provincie canadesi) che mostra che la migliore forma di governo è fornita da cittadini estratti a caso con metodo scientifico, piuttosto che un parlamento fatto da politici di professione, soggetti all’influenza del proprio partito, delle lobby economiche e dai propri interessi personali.
Un parlamento i cui 150 componenti erano cittadini estratti a caso provenienti da tutta Australia, si sono ritrovati in una serie di incontri regionali e poi nella sede del vecchio parlamento a Camberra. Per quattro giorni dal 6 al 9 febbraio 2009 i cittadini estratti a sorte in maniera scientifica per rappresentare un campione statistico della popolazione di tutta Australia, hanno discusso questa domanda:
“Come può il sistema politico australiano essere rafforzato per servirci in maniera migliore?”
Ne sono uscite alcune raccomandazioni finali che si possono leggere sul rapporto che trovi qui sotto:
Per saperne di più guarda il sito
http://citizensparliament.org.au/
Questo metodo, è lo stesso che applicheremo a Rovereto il 20 Settembre 2009 durante l’incontro “Il Cittadino Partecipa – Idee per riattivare la democrazia nel Trentino”. www.ilcittadinopartecipa.it
di Paolo Michelotto
siamo abituati che i vincitori di una gara di popolarità, la competizione elettorale, decida chi ci governerà negli anni successivi. In questa gara contano moltissimo le amicizie, i soldi, l’aspetto, la simpatia, la capacità di parlare. Conta molto meno l’onestà, la competenza, l’impegno a lavorare per la comunità. Ma non è sempre stato così. Nell’antica Atene, gli amministratori erano scelti a sorteggio. Negli contemporanei USA la giuria nei tribunali viene scelta a sorteggio. Nell’avveniristica Canada, l’Assemblea dei Cittadini per la riforma elettorale viene estratta a sorte. Per saperne di più ecco un libro diponibile gratuitament: Random selection in politics di Lyn Carson e Brian Martin – Publicato nel 1999 da Praeger Publishers, Westport, CT Disponibile per acquisto da Praeger. Testo in Inglese. E’ un libro di 161 pagine in formato pdf che racconta come le assemblee dell’antichità venissero scelte a sorteggio, come nel presente avvenga ancora in varie occasioni e quali sono i vantaggi e le prospettive future.
Scarica qui il libro
Prima pagina del capitolo 36 del libro Democrazia dei Cittadini
Capitolo 36 Assemblee scelte a sorte
Una obiezione comune alla democrazia diretta è che su larga scala è impossibile dare ai cittadini poteri di decisione diretta senza compromettere l’equità politica.
Una risposta che risolve l’obiezione è che ciò è possibile con l’Iniziativa, con il Referendum e con la Revoca.
Un’altra via è la creazione di assemblee di cittadini con poteri decisionali i cui membri siano scelti a sorte.
Se l’assemblea è abbastanza grande, essa rifletterà la varietà di caratteristiche che si trova all’interno della popolazione, nessun gruppo sociale ne sarà escluso.
I componenti dovrebbero essere scelti a caso, estraendo a sorte dalle liste elettorali, e dovrebbe essere prevista la rotazione, ossia un tempo limitato di servizio, non ripetibile.
Così ogni cittadino avrebbe un’uguale probabilità di essere scelto e se il sistema fosse esteso in tutti gli ambiti amministrativi, la probabilità sarebbe anche alta.
La scelta ad estrazione costituisce una valida alternativa alle elezioni competitive e sicuramente ridurrebbe il potere dei partiti politici sulle scelte dell’assemblea.
Anche se oggi le elezioni competitive sono così usate da essere ritenute il solo sistema democratico per scegliere i legislatori, le assemblee estratte a sorte hanno una storia molto antica. Infatti ad Atene, dove nacque la democrazia nel V sec. a.C., sia il Consiglio dei 500 che quasi tutti gli amministratori della città, venivano scelti ad estrazione. Oggi il sistema ad estrazione viene utilizzato in determinati paesi, specie in quelli anglosassoni, per selezionare la giuria che giudica i processi.
Ma negli ultimi decenni si è fatto sempre più uso della sele- …
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