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    Nasce a Sesto San Giovanni (MI) l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni

    9 Novembre 2011 // 3 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    l’8 novembre 2011 è nata a Sesto San Giovanni l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni. Un augurio di grandi successi nell’introdurre gli strumenti di democrazia funzionanti nel vostro comune, e che possa diventare da esempio per Milano!

    10

    Ecco la lettera con cui l’amico Dario Rinco me ne ha dato l’annuncio:

    Caro Paolo
    ho il piacere di annunciarti che oggi, 8 novembre 2011, si è costituita l’associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni. L’assemblea ha eletto Dario Rinco alla carica di presidente.
    In allegato ti invio copia dello statuto che è il frutto di tre serate di discussione e condivisione alla quale hanno partecipato, a rotazione, circa 30 cittadini.
    La prima azione dell’associazione sarà quella di raccogliere firme per la petizione allegata (richiesta di inserimento nello statuto comunale dell’iniziativa popolare  e richiesta di azzeramento del quorum nel referendum consultivo e abrogativo) e consegnarla al sindaco entro la fine di novembre 2011.
    Le attività previste per il prossimo anno sono l’organizzazione di:
    - “la parola ai cittadini” nei 5 quartieri di Sesto S.G.;
    -  disponibilità di una tappa della  futura “settimana nazionale della Democrazia Diretta 2012″.
    Ciao
    Dario
    Scarica qui lo Statuto dell’associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni

    statuto associazione più democrazia 08112011

    Scarica qui il testo della petizione che chiede iniziativa popolare e abolizione del quorum dai referendum comunali

    Petizione firma autenticata

    Postato in democrazia diretta, quorum, referendum

    legge per togliere quorum e migliorare la Democrazia Diretta: bozza 014, esito della riunione del 08 novembre e ricerca prossima data

    8 Novembre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    14

    anche questa riunione come le precedenti è stata molto intensa, dibattuta ed ha partorito ottime soluzioni.

    Abbiamo affrontato l’art. 73 bis (iniziativa popolare a voto popolare) e aggiunto alla fine: “Il parlamento non può modificare la legge di iniziativa popolare a voto popolare approvata dai cittadini, per tutta la durata della legislatura nella quale è stata approvata la legge stessa.”

    Poi abbiamo discusso l’art 73 ter (firme elettroniche) e aggiunto: “La legge definirà le forme più funzionali ed economiche per consentire le votazioni popolari.”

    Infine abbiamo ripreso in mano l’art 75 bis (promulgazione leggi e risultati referendum) e aggiunto: “Il parlamento non può modificare o eludere l’esito del voto popolare, per tutta la durata della legislatura.”

    Qui la bozza 014.

    scarica qui la bozza 014 legge quorum DD

    La prossima riunione partirà dalla discussione dell’art. 75 bis e quater in giù.

    Chi vuole può già riportare i suoi commenti nella bozza 014 e inviarla a me o metterla sul forum.

    Qui la votazione su doodle per decidere il giorno del decimo incontro su skype per discutere questa bozza di legge.

    http://www.doodle.com/nx6uiy3eu8xahuzu

    Intanto, questo fine settimana a Massa, la proposta di legge verrà presentata ufficialmente da Thomas Benedikter nell’incontro:

    Nuove Frontiere per la Società Civile

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    Anche a San Marino vogliono togliere il quorum dai referendum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta

    7 Novembre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    san-marino

    su segnalazione di Giacomo Volpinari, ho scoperto che anche nella repubblica di San Marino, c’è un gruppo di cittadini che ha presentato una proposta di legge popolare che chiede migliori strumenti di democrazia diretta e l’abolizione del quorum. Ottimo esempio anche per noi italiani.

    Il 27 marzo 2011 a San Marino si è tenuto un referendum a protezione dei beni dello stato. Si è raggiunta l’affluenza del 36.90 % e si è superato l’attuale quorum previsto a San Marino che è del 32%.

    Ma il comitato dei cittadini che aveva promosso il referendum, dopo aver vissuto in prima persona l’assurdità della presenza del quorum, che permette ai sostenitori del NO di vincere facilmente semplicemente con un invito al boicottaggio, ha presentato il 6 ottobre 2011 una proposta di legge popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta esistenti.

    Ecco la notizia su: www.libertas.sm

    Niente più quorum nei referendum / Presentata la legge “popolare” / Michelotti: “Servono nuove regole per autotutelarsi dalla casta: classe politica vecchia e stantia che pensa prima a se stessa e non al Paese”

    Niente più quorum per i referendum, votazione con scheda elettronica negli uffici postali e al massimo una sola tornata di voto all’anno. Sono questi alcuni degli aspetti principali della proposta di legge popolare realizzata dal comitato referendario del 27 marzo scorso, che anziché sciogliersi dopo l’esito positivo, ha deciso invece di insistere per arrivare a cambiare addirittura l’istituto referendario. Perché ogni tanto “va tolta alla casta la delega in bianco concessa durante il voto”. A sostenerlo sono Augusto Michelotti dell’associazione Micologica e Pier Marino Bacciocchi. Ed è proprio Michelotti che, oltre ad aver partecipato alla sfilata di protesta durante l’insediamento della nuova Reggenza, va giù duro con le critiche alla casta: “Questa classe politica è vecchia e stantia. Va a 20 chilometri all’ora quando il mondo viaggia a 200. Così siamo sempre indietro. Inoltre pensano sempre prima ai loro interessi piuttosto che a quelli del Paese”.

    Riporto qui la proposta di legge e la sua relazione introduttiva, perchè può servire come esempio a tutti noi:

    PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER LA MODIFICA DELLA VIGENTE NORMATIVA IN MATERIA DI REFERENDUM

    RELAZIONE

    La proposta di legge di iniziativa popolare è presentata a norma degli artt. 33 e 34 della vigente legge 28 novembre 1994, n. 101, con lo scopo di rendere più agevole, da parte della cittadinanza, il ricorso ad uno strumento di democrazia diretta quale quello del Referendum.

    Senza soffermarci sull’analisi della validità democratica dell’istituto referendario, che certamente sarà svolta dalle forze politiche consiliari chiamate a pronunziarsi sulla nostra iniziativa, i sottoscritti promotori intendono far presente – nei punti che seguono – all’organismo parlamentare quelle che sono le modifiche più significative all’attuale assetto legislativo in materia referendaria.

    I -  Per quanto concerne il referendum abrogativo di iniziativa popolare, è stato previsto un diverso iter per il giudizio di ammissibilità. In base alla presente proposta infatti è stato ripristinato il giudizio del Collegio Garante all’atto del deposito del quesito e prima della raccolta delle firme. Tale procedura è stata prevista anche per i referendum confermativo e per quello propositivo e di indirizzo. Inoltre è stato previsto un perentorio termine di trenta giorni, sempre prima della raccolta delle firme, concesso al Governo per emanare e sottoporre a ratifica un decreto che recepisca sostanzialmente e completamente la proposta referendaria. Le modifiche qui indicate hanno l’evidente scopo di evitare una dispendiosa ed impegnativa raccolta di firme per lo svolgimento del referendum, con il rischio che il quesito sia dichiarato inammissibile o che il Governo accolga, prima delle firme, il quesito proposto non per considerazioni di merito, ma solo dopo aver tentato di evitarlo nella speranza che il Comitato non riesca a raggiungere il numero di firme necessario. Infine, la verifica della regolarità delle firme è affidata al Dirigente dell’Ufficio di Presidenza, in collaborazione con l’Ufficio Elettorale.

    II – Altra modifica sostanziale è quella relativa al quorum. Con la presente proposta infatti, il referendum viene considerato validamente svolto qualunque sia il numero degli elettori che vi partecipano, evitando così di considerare impropriamente l’astensione come espressione negativa alla proposta referendaria. La proposta è approvata se la maggioranza dei voti validi si è espressa per l’accoglimento del quesito. Osserviamo a tal proposito che il ricorso al quorum per la partecipazione dell’elettorato non ha riconoscimento nella legislazione legata alla materia elettorale. Infatti, le stesse elezioni politiche, principale espressione democratica, non tengono conto del quorum di partecipazione in linea generale (nel senso che i risultati sono sempre definitivi e rispettati qualsiasi partecipazione si sia verificata) mentre anche nelle comunicazioni ufficiali ogni partito viene rappresentato con la percentuale che emerge dal calcolo effettuato sul numero dei votanti e non sul totale degli iscritti a votare. Anche la maggioranza consiliare di oggi, ed alcune del passato, non rappresentano più del 50% del corpo elettorale, se il conteggio venisse effettuato sulla base degli iscritti al voto e non dei votanti (come accade oggi). Riconoscere la validità al referendum in condizioni di scarsa affluenza resta comunque il riconoscimento di una volontà popolare che tiene conto di chi partecipa e si interessa e non tiene conto degli indifferenti ed agnostici sull’argomento in discussione, che invece, in base alla legge vigente in materia referendaria, finiscono per essere compresi in maniera totale, mentre in realtà sono “indifferenti” al problema. (continua…)

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum

    legge per togliere quorum e migliorare la Democrazia Diretta: bozza 013, esito della riunione del 04 novembre e ricerca prossima data

    5 Novembre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    13

    anche ieri sera ottimo incontro, ottima discussione ed ottime decisioni. Abbiamo confermato l’art 67 revoca, abbiamo migliorato l’art.69 indennità dei parlamentari, abbiamo affrontato il referendum obbligatorio e abbiamo deciso di introdurlo come comma nell’art. 74 che riguarda i referendum confermativi. Semplicemente abbiamo messo gli argomenti in cui è obbligatorio tenere un referendum confermativo.

    Cioè abbiamo aggiunto: “Si procede obbligatoriamente a referendum confermativo per:

    - ogni modifica della Costituzione;

    - ogni trattato internazionale che trasferisce diritti di sovranità ad altre organizzazioni;

    - le leggi elettorali;

    - le leggi sul finanziamento dei partiti e della attività politica; – i decreti legge entro un anno dalla loro approvazione.”

    Qui la bozza 013 che contiene queste modifiche.

    scarica qui la bozza 013 legge quorum DD

    Dobbiamo decidere la data del prossimo incontro su skype. Facciamolo a questo link:

    http://www.doodle.com/25yw75y7ycc4byia

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    Il M5S di Marina di Carrara con La Parola ai Cittadini sta creando il programma elettorale. E vuole iniziare un referendum. E vuole togliere il quorum…

    29 Ottobre 2011 // 5 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    marina carrara

    gli amici di Marina di Carrara, dove ero stato il 30 aprile 2011, stanno pensando in grande. Faranno una serie di incontri partecipativi aperti a tutti i cittadini chiamati “La Parola ai Cittadini” in tutti i quartieri. Da questi incontri ricaveranno il loro programma elettorale, infatti hanno deciso di partecipare alle elezioni del 2012. Inoltre avvieranno un referendum sul porto turistico e hanno annunciato che uno dei punti fondamentali del loro programma, sarà quello di chiedere maggiori strumenti di democrazia diretta, senza la presenza del quorum! Un bellissimo inizio per un’avventura che sarà lunga e faticosa, ma sono certo che riserverà grandi soddisfazioni a quel bel gruppo e sarà di enorme beneficio per l’intera città. Auguro per il bene della città che molti di loro vengano eletti e che possano attuare il programma che stanno elaborando e tutti i punti sulla democrazia diretta. E magari primi in Italia a livello comunale, che riescano a introdurre lo strumento della revoca degli eletti.

    Postato in democrazia diretta, parola ai cittadini, quorum, referendum

    Nuove frontiere per la società civile – Convegno a Massa 11-12-13 novembre – Prima presentazione della legge iniz. pop. per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta

    28 Ottobre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    c’è a Massa l’11 -12 -13 novembre 2011 un interessante incontro tra varie realtà italiane. Parleranno di molte cose, ma anche del tema che mi sta più a cuore ossia della democrazia diretta. Verrà fatta “La Parola ai Cittadini” dall’amico Dario Rinco, mentre il super competente Thomas Benedikter parlerà della Democrazia Diretta e presenterà per la prima volta ufficialmente in Italia la Legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta. Se non la proposta finale, una molto vicina alla definitiva.

    Riporto qui il messaggio con tutti i dettagli, inviato da uno degli organizzatori Roberto Brambilla:

    11-12-13 novembre 2011, vieni a Marina di Massa!
    Nuove Frontiere

    Nuove frontiere per la società civile

    Incontro-corso con dibattito per chi vuole “fare rete” per cambiare l’Italia lavorando su obiettivi comuni per approdare ad una nuova rappresentanza politica.

    Noi firmatari di questo invito abbiamo deciso di proporre un incontro aperto a tutti coloro che fanno parte di Liste civiche, di movimenti o di associazioni e che soffrono per come sta andando la società italiana, per la difficoltà nel trovare spazi istituzionali che permettano una partecipazione attiva, per non vedere le proprie idee rappresentate in modo coerente e operativo a livello politico. Siamo convinti che i tempi siano maturi per creare un coordinamento a rete che – come per i referendum di giugno – possa dare un grande contributo al cambiamento.

    Non abbiamo, non vogliamo una ideologia che interpreti tutto. Vogliamo agire sulla base di ciò che constatiamo e che possiamo cambiare in meglio da subito. Riteniamo che occorra un grandissimo sforzo di tipo culturale per riportare gli italiani alla Politica con idee nuove e immediatamente utili per chi vuole impegnarsi nelle istituzioni. (continua…)

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, parola ai cittadini, quorum, referendum, revoca degli eletti

    legge per togliere quorum e migliorare la Democrazia Diretta: bozza 012, esito della riunione del 25 ottobre e ricerca prossima data

    27 Ottobre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    il 25 ottobre 2011 ci siamo riuniti nuovamente su skype ed abbiamo affrontato l’art. 74 (referendum confermativo), l’art. 75 (referendum abrogativo), l’art. 75 bis (promulgazione leggi e risultati referendum).

    12

    Sembra un percorso lento, in realtà stiamo discutendo e limando articoli molto impegnativi, ciò che sta uscendo è molto meglio di quanto ognuno di noi riuscirebbe a fare da solo (ed è anche il motivo per cui mi batto per far si che l’intelligenza collettiva venga ascoltata con gli strumenti funzionanti di democrazia diretta).

    Questa è la bozza 012 come uscita da quell’incontro.

    012 legge quorum DD

    Qui decidiamo quando effettuare il prossimo incontro skype:

    http://www.doodle.com/dk8ngzgnf86ukghv

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, revoca degli eletti

    A Morciano (RN) il 27 ottobre 2011 viene chiesto di introdurre la revoca nel comune. Prima volta in Italia a livello comunale!

    26 Ottobre 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    convocazione CC aperto 27102011

    giovedì 27 ottobre 2011 durante il Consiglio Comunale Aperto di Morciano (RN) per la prima volta in Italia verrà richiesto ufficialmente l’introduzione dello strumento della revoca degli eletti. E’ la prima volta in Italia a livello comunale. Questo grazie ad Hossein Fayaz del Comitato per la difesa dei diritti del cittadino. Non credo proprio che la giunta comunale e il consiglio comunale, approveranno la proposta, ma da qualche parte bisognava iniziare. Anche negli Stati Uniti dove questo strumento esiste in moltissime città, alla fine del 1800 si è cominciato a considerarlo, poi a discuterlo, poi a proporlo ed infine è entrato nella mente e nei cuori dei cittadini e anche dentro alle istituzioni. Nel gennaio 2011, grazie a Davide Bono, consigliere regione piemonte del M5S era stata fatta la prima mozione in assoluto in Italia su questo argomento in qualsiasi istituzione. Giovedì 27 ottobre 2011, si entra per la prima volta in un comune con una identica proposta. Sono sicuro che molte altre città seguiranno; chi sarà la seconda? Il primo passo che dobbiamo fare noi cittadini è quello di informarci. Ad esempio leggendo il capitolo sulla revoca del libro “Democrazia dei Cittadini” scaricabile gratuitamente qui: http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/plugins/download-monitor/download.php?id=37

    Nei prossimi giorni inserirò il video della serata. Purtroppo gli amici di Morciano in Comune non possono realizzare la diretta video in streaming per esplicito volere degli amministratori.

    Questo il modulo che i cittadini hanno riempito per poter fare una proposta (lo metto come esempio, magari da riprodurre più amichevolmente):

    Modulo istanza consiglio comunale aperto

    Un grande in bocca al lupo ad Hossein, che ha mostrato un esempio da seguire da tutti noi!

    Ecco la lettera inviata da Hossein:

    Cara amica/Caro amico,

    Buon giorno. Augurandomi di fare una cosa gradita, in allegato invio il nostro Comunicato Stampa dal titolo: “Perché chiediamo più democrazia nel nostro Comune?”, riguardo al Consiglio comunale aperto ai cittadini di giovedì sera, 27 ottobre, alle ore 20:30, presso la sala consigliare del Municipio di Morciano di Romagna.
    Con la preghiera di divulgazione.

    Grazie e Cordiali Saluti.
    Hossein Fayaz
    “Comitato per la difesa dei diritti del cittadino”.

    Perché chiediamo più democrazia nel nostro Comune?

    È stato accertato che nei Paesi e nei Comuni la presenza di una maggiore democrazia e partecipazione dei cittadini è sinonimo di maggiore prosperità, benessere, coesione sociale e felicità degli abitanti. Per questa ragione nel Consiglio comunale aperto convocato per giovedì sera 27 ottobre, alle ore 20:30, in Municipio, proponiamo che vengono inseriti altri due basilari articoli di “Democrazia Diretta” nello Statuto comunale di Morciano di Romagna: primo, il Referendum Propositivo; secondo, l’Elezione di Revoca del mandato dell’eletto per la giusta causa. (continua…)

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, esempi virtuosi, quorum, revoca degli eletti

    legge per la democrazia diretta: bozza 011. Prossimo incontro skype il martedì 25 ottobre ore 21

    19 Ottobre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    11

    ottimo incontro, estremamente produttivo, quello del 18 ottobre 2011 via skype riguardante la legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta. Risolto ogni problema tecnico abbiamo potuto concentrarci solo sulla discussione. Abbiamo rivisto e approvato gli art. 67 (revoca degli eletti), 69 (indennità degli eletti), 70 (funzione legislativa), 71 (iniziativa delle leggi), 73 (iniziativa di legge popolare a voto parlamentare), 73 bis (iniziativa di legge popolare a voto popolare), 73 ter (firme elettroniche), 73 quater (materie di competenza), 73 quinquies (libretto informativo).

    Dalla discussione di ieri sera è uscita la bozza 011. Il prossimo incontro skype sarà martedì 25 ottobre ore 21. Chi vuole partecipare, è utile che lo segnali agli altri qui su doodle:

    http://www.doodle.com/kv8zmz3tk2zdxkck

    Abbiamo deciso che nella prossima riunione gli articoli dal 67 al 73 quinquies non verranno discussi.
    Cominceremo la discussione dall’art. 74 in avanti.

    Questo il documento 011 che invito tutti a scaricarsi e a leggere e magari a commentare.

    bozza 011 della legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta

    Postato in Senza categoria, democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    a Formigine (MO) iniziativa popolare per togliere il quorum, a Carpi (MO) il consiglio boccia una mozione che chiede di togliere il quorum

    18 Ottobre 2011 // 3 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    firme no quorum formigine

    il Movimento 5 Stelle di Formigine (MO) ha iniziato la raccolta firme per la iniziativa popolare che chiede di togliere il quorum dai referendum comunali. Rocco Cipriano, uno dei promotori, mi ha inviato il modulo ultilizzato. Lo pubblico qui, perchè magari può essere di esempio per altri comuni. Ovviamente deve essere riscritto in base allo statuto comunale e il regolamento che ogni città ha. E come consiglia Rocco, può essere utile una visita all’URP locale per sentire i loro commenti. Inoltre per esempio a Rovereto le firme devono essere autenticate (che fortuna, eh!) e quindi ci deve essere uno spazio sul fondo del foglio riservato ai dati degli autenticatori.

    FORMIGINE MODULO RACCOLTA FIRME iniziativa No Quorum_pdf

    A Carpi (MO) il Movimento 5 Stelle – Rifondazione Comunista, che hanno un consigliere in comune, Lorenzo Paluan, hanno presentato una mozione per togliere il quorum dai referendum, che è stata bocciata dal consiglio con PD e PDL uniti e d’accordo. Qui il testo presentato, condiviso gentilmente da Lorenzo.

    carpi abolizione quorum

    Ecco qui il testo di Lorenzo dove descrive il consiglio comunale del 13 ottobre in cui è stata bocciata la sua mozione. Io gli suggerisco di ripresentare L’IDENTICA proposta come iniziativa popolare con l’appoggio dei cittadini.

    Ieri sera PD e PDL hanno bocciato l’odg presentato da Carpi 5 Stelle e Rifondazione che chiedeva l’abolizione del quorum sui referendum comunali.

    Ricordo per inciso che il referendum comunale per il nostro Statuto è solo consultivo e richiede un numero di firme pari al 4% dell’elettorato (cioè in proporzione quasi il quadruplo delle firme necessarie per un referendum nazionale).

    Noi avevamo colto mesi fa, nelle parole dell’Assessore Bellelli (che ha la delega alla partecipazione, ieri sera assente in aula), la disponibilità a valutare la questione e il segretario Dalle Ave durante il dibattito ha ricordato che sul tema il PD si interroga “da più di un anno”: (continua…)

    Postato in democrazia diretta, esempi virtuosi, quorum

    Incontro skype per discutere legge democrazia diretta: martedì 18 – 10 -2011 ore 21

    16 Ottobre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    audio-conference

    prossimo incontro skype per discutere la legge di iniziativa popolare per migliorare la democrazia diretta si terrà il martedì 18 ottobre 2011 ore 21.

    Per partecipare occorre iscriversi qui:

    http://doodle.com/yuiz36xmxvzn6s6p

    scrivendo il proprio nome skype

    La bozza da cui partiremo per la discussione è la 010 che si trova qui:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/uploads/2011/10/010-legge-quorum-DD.doc

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    bozza 010 legge per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta e prossimi incontri

    11 Ottobre 2011 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    10

    dopo aver raccolto i commenti sulla bozza precedente, ho redatto la bozza 010.

    Essa è un tentativo di sintesi per poter continuare la discussione. Tutto deve comunque essere approvato durante il prossimo incontro.

    Invito tutti a scaricarla, leggerla, commentarla e rimandarla a paolorovechiocciolagmailpuntocom (sostituendo chiocciola con @ e punto con .).

    Qui il documento:

    010 legge quorum DD

    Propongo di incontrarci su skype (in alternativa su Voxli a questo indirizzo https://voxli.com/ny7n  voxli non richiede installazione di programmi. Basta andare all’indirizzo indicato e inserire il proprio nome – poi è anche divertente da usare).

    Qui su doodle decidiamo quando incontrarci su skype, una sera della prossima settimana dalle 21 alle 23

    http://www.doodle.com/yuiz36xmxvzn6s6p

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    Ecco i commenti arrivati finora alla legge per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta

    10 Ottobre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    OK

    alcuni giorni fa, avevo postato la bozza 009 della legge di iniziativa popolare, chiedendo commenti.

    Ecco qui la bozza 009 con tutti i commenti arrivati fino alla sera del 10/10/11. Nei prossimi giorni proverò a proporre una nuova bozza che tenga conto di quei commenti, su cui continuare a discutere.

    009-legge-quorum-DD tutti i commenti fino al 10:10

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    Bozza 009 proposta di legge per togliere quorum e migliorare gli strumenti di DD, e incontro di Rovereto del 03-10-11

    5 Ottobre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    lunedì ci siamo incontrati per tutta la giornata 7 persone appassionate di DD provenienti da Vicenza, Padova, Mantova, Trento, Milano, Como, Rovereto.

    democrazia diretta

    E abbiamo proseguito la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta.

    Abbiamo mantenuto uguali gli articoli già discussi in precedenza, tranne  l’art. 69 che nella versione precedente ci sembrava poco chiaro e che ora diventa così:

    Art. 69. I membri del Parlamento ricevono un’indennità determinata dagli elettori al momento del voto.

    Gli elettori scelgono nella scheda elettorale un numero intero compreso tra 1 e 10, la cui media aritmetica ottenuta dalle indicazioni di voto valide viene moltiplicata per il reddito medio pro capite dei cittadini italiani, arrotondata al primo decimale.

    Poi gran parte della giornata siamo stati impegnati a discutere l’art. 73

    Abbiamo pensato che l’ultima versione di Zaquini, Pistelli, forum, era troppo lunga, dettagliata e complessa. E quindi abbiamo pensato di suddividerla in questo modo. Ovviamente la numerazione è provvisoria.

    Art. 73 (xx) Iniziativa di Legge popolare a voto parlamentare.

    Il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi mediante la proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare.

    I promotori di una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare devono costituirsi in comitato composto da almeno 11 persone aventi diritto di voto.

    Il comitato deve rendere conto pubblicamente, con criteri di massima trasparenza, di tutti i movimenti di denaro relativi all’iniziativa, pena la decadenza della stessa.

    Il numero di firme da raccogliere a sostegno di una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare deve essere almeno pari allo 0,1% del numero degli elettori della Camera dei Deputati. Il tempo per la raccolta di firme è di massimo 18 mesi.

    Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare deve essere consegnato alla cancelleria della Camera dei deputati.

    Una legge di iniziativa popolare a voto parlamentare, in seguito alla raccolta delle firme valide nei tempi prescritti, segue l’iter legislativo previsto dall’articolo 72.

    Il parlamento deve prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare a voto parlamentare e votarla nel termine massimo di 12 mesi dalla data di presentazione alla Cancelleria della Camera dei Deputati.

    In mancanza di voto parlamentare la legge sarà sottoposta a voto popolare, previa dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale.

    Art. 73 (yy) Iniziativa di Legge popolare a voto popolare.

    Il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi mediante la proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare.

    I promotori di una legge di iniziativa popolare a voto popolare devono costituirsi in comitato composto da almeno 11 persone aventi diritto di voto.

    Il comitato deve rendere conto pubblicamente, con criteri di massima trasparenza, di tutti i movimenti di denaro relativi all’iniziativa, pena la decadenza della stessa.

    Il numero di firme da raccogliere a sostegno di una legge di iniziativa popolare a voto popolare deve essere almeno pari all’1% del numero degli elettori della Camera dei Deputati. Il tempo per la raccolta di firme è di massimo 18 mesi.

    Il testo della proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare deve essere consegnato alla cancelleria della Camera dei deputati.

    Una legge di iniziativa popolare a voto popolare, in seguito alla raccolta delle firme valide nei tempi prescritti, segue l’iter legislativo previsto dall’articolo 72.

    Il parlamento deve prendere in esame la proposta di legge di iniziativa popolare a voto popolare nel termine massimo di 6 mesi dalla data di presentazione alla Cancelleria della Camera dei Deputati.

    Entrambe le camere hanno il diritto di proporre al comitato di iniziativa popolare a voto popolare emendamenti, nel rispetto dello spirito originario della proposta di legge, che possono essere accettati o rifiutati dal comitato stesso.

    In caso che il parlamento approvi la legge con gli eventuali emendamenti accettati dal comitato non si procede al voto popolare.

    In mancanza di approvazione parlamentare la legge sarà sottoposta a voto popolare, previa dichiarazione di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale.

    Il parlamento può elaborare una controproposta di legge.

    La proposta popolare e la controproposta parlamentare sono sottoposte al voto popolare.

    Se esiste una controproposta parlamentare, gli elettori potranno votare a favore della iniziativa popolare o a favore della controproposta parlamentare, oppure contro entrambe.

    Nel caso che la proposta e la controproposta raccolgano insieme la maggioranza dei voti, viene approvata l’opzione delle due che ha ottenuto più voti.

    Ecco la bozza 009 con l’ultima versione. Contiene uno spazio per i commenti, chi lo desidera, può scriverli lì e poi inviarmi il file al mio indirizzo paolorovechiocciolagmailpuntocom (ovviamente cambiando la chiocciola con @ e il punto con .). Poi farò una versione con tutti i commenti riportati in un’unico documento.

    009 legge quorum DD

    Qui la discussione su come proseguire. Incontri dal vivo, su skype o su altri sistemi?

    http://quorum.forumattivo.it/t110-quando-e-come-ci-incontriamo-skype-dal-vivo-altro#330

    Postato in democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti, rovereto

    A Concorezzo (MB) sono iniziate 3 raccolte firme: una chiede di togliere il quorum dai referendum comunali

    1 Ottobre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    Roberto Brambilla che tra le molte cose è anche consigliere comunale a Concorezzo (MB) per una lista civica, mi ha mandato il testo e il volantino esplicativo di tre petizioni che hanno iniziato da poco nel loro comune.

    comune-concorezzo_mb

    Due riguardano il PGT, la terza chiede che vengano introdotti e rgolamentati i referendum propositivi, abrogativi e venga tolto il quorum. Ecco il testo di questa terza richiesta:

    Egregio signor Sindaco di Concorezzo,

    chiedo di prendere al più presto tutti i provvedimenti necessari (es. regolamento dei referendum e modifica dello statuto del comune) per dare ai cittadini la possibilità di decidere sul futuro della propria comunità con strumenti quali il referendum consultivo previsto dallo statuto comunale (art. 47 capo V), il referendum abrogativo, il referendum propositivo. Chiedo inoltre che il quorum sia azzerato.

    E questo il testo del volantino intero:

    Firma le tre petizioni

    1) Per evitare la cementificazione di Concorezzo

    2) Per tutelare meglio il poco verde rimasto attorno al paese

    3) Per dare più potere ai cittadini con la democrazia diretta

    Stiamo raccogliendo le firme per tre petizioni al Sindaco di Concorezzo.

    La prima petizione è per chiedere che la grande tangenziale – che parte dalla rotonda del nuovo spaccio di Frette e gira intorno alla vecchia dogana per connettersi con la strada per Oreno (non era prevista nel programma della maggioranza) – venga tolta dal Piano di Governo del Territorio.

    Questa tangenziale asfalta 30.000 mq. e pone le premesse per una perdita di terreno agricolo pari a 87.500 mq nelle adiacenze di via Remo Brambilla + 96.000mq in via Piave; per non parlare di Via Kennedy dove si devastano altri 87.500 mq. Il tutto è pari alla bellezza di circa 45 campi di calcio!

    Le nuove edificazioni previste da questo PGT portano 1800 nuovi abitanti aggravando lo squilibrio territoriale e ambientale già fortissimo a ciò si aggiungono altri 2 o 3 mila abitanti a causa delle nuove aree che vengono “accerchiate” dalla tangenziale. Chi paga la manutenzione futura di quella strada dopo che sarà costruita con i soldi dei cittadini e che serve a pochi privati? Perché non fare una rotatoria al semaforo della Pagani? Perché continuiamo a fare cassa svendendo il territorio? E quando il territorio finirà?

    Non sarebbe meglio parlare direttamente alla cittadinanza dei problemi economici del comune e come far fronte ad essi senza continuare a cementificare il territorio ovvero le “radici” del nostro paese? Vogliamo che Concorezzo resti simile ad un paese o vogliamo che si saldi ai paesi confinanti?

    La seconda petizione è per chiedere la tutela del territorio agricolo che sta intorno a Concorezzo estendendo il Parco della Cavallera. I vincoli che prevede l’attuale amministrazione sono assolutamente modificabili: in sostanza non danno alcuna garanzia di preservare il poco verde rimasto. Il Parco é l’unica speranza di poter ancora trovare dei luoghi piacevoli a portata di piede o di bici. Se avete terreno agricolo e lo date ai terzisti contattateci per dar vita ad un progetto coordinato che vi renderà di più…

    La terza petizione serve per chiedere che a Concorezzo si introducano gli strumenti necessari per dare più potere ai cittadini grazie a referendum comunali abrogativi e propositivi (un solo esempio: se li avessimo avuti l’Acqua World sarebbe rimasto sulla carta… Vogliamo inoltre abbassare il quorum a zero per non ammazzare la democrazia. Chiediamo inoltre il regolamento per i referendum che Concorezzo aspetta da 10 anni!

    Firmate al banchetto!! I cittadini che volessero dare una mano si mettano in contatto con il numero 039 988 10 21 o scrivano a info@listacivicaconcorezzo.org . Chiedeteci i moduli per raccoglierle voi stessi tra i vostri familiari o scaricateli da www.listacivicaconcorezzo.org

    Altre date per poter firmare: Il 25 settembre alla festa della Lista civica in Cortenuova (via Libertà 136/F) : biciclettata, focacce bio, spettacoli, musica, giochi! Martedì 27 settembre al mercato.

    Cari cittadini non delegate la gestione del territorio! Ne va del nostro futuro!

    Il territorio cementificato è perso per sempre!

    www.listacivicaconcorezzo.org

    www.retecivicaitaliana.it

    Questi i file in formato .doc per poterli modificare ed usare anche nella propria città:

    2011-09 Moduli per la raccolta di firme sul PGT e Dem Dir 20 luglio 2011

    2011-10 Volantino per promuovere la raccolta di firme per le 3 petizioni 2 set

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, esempi virtuosi, quorum, referendum

    nasce la petizione “Io pago, io decido” a Biella: un esempio per il resto d’Italia

    30 Settembre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    ottimo esempio da imitare ovunque in Italia. Gli amici del Comitato Più Democrazia di Biella hanno creato la petizione “Io pago, io decido”.

    petizione-iopagoiodecido1

    Ecco le motivazioni:

    Le risorse della comunità devono essere gestite dalla comunità. Per fare questo invitiamo il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale di Biella ad attivare lo strumento del bilancio partecipativo, così da permettere a noi cittadini di indicare le problematiche e le priorità economiche per la Città. L’attuale crisi finanziaria – e l’indebitamento del Comune di Biella di oltre 64 milioni di euro – è un’opportunità per introdurre innovativi strumenti di democrazia diretta, destinati a diventare il futuro della vita civica e già utilizzati nel presente da numerosi comuni italiani.

    Se i cittadini possono sviluppare un bilancio partecipativo e dei referendum propositivi senza quorum (per evitare l’uso tattico del non voto) la partecipazione alla vita politica cittadina aumenta e ne guadagna l’intera comunità. In questo modo la cittadinanza diventa protagonista e può dettare l’agenda politica senza essere chiamata in causa solamente una volta ogni 5 anni durante le elezioni. Dando a noi cittadini maggiore responsabilità, il bilancio partecipativo e i referendum senza quorum ci aiutano anche a comportarci più responsabilmente.

    Ecco quindi in breve quanto chiediamo con la petizione “io pago io decido”:
    1. BILANCIO PARTECIPATIVO (io pago, io decido)
    2. REFERENDUM PROPOSITIVI (proposte, non proteste)
    3. TOGLIERE IL QUORUM (chi partecipa decide)

    Qui il sito di riferimento:

    http://www.iopagoiodecido.it/2011/09/10/perche-la-petizione-io-pago-io-decido/

    Qui il documento completo della petizione (come esempio da relìplicare anche nelle nostre città):

    Petizione-iopagoiodecido

    Postato in bilancio partecipativo, democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, esempi virtuosi, partecipazione, quorum, referendum

    3 ottobre 2011: incontro per discutere le legge iniz. pop. per togliere il quorum a Rovereto

    29 Settembre 2011 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    questa sera la gentile Caterina Gasperi, che coordina le attività presso il nuovo Urban Center di Rovereto (inaugurato a giugno 2011) mi ha confermato della disponibilità della salettina superiore a fianco dell’Urban Center che si trova a questo indirizzo:

    piano terra dell’”Ex Chesani” di Corso Rosmini, 58 – 38068 Rovereto TN

    urban centee

    In quella saletta ci sono sedie e tavoli per poter gestire al meglio l’incontro di una decina di persone. Io porterò il proiettore e il computer. L’incontro è pubblico e aperto a tutti coloro ai quali sta a cuore la democrazia. La saletta ci è stata data gratuitamente, visto che l’Urban Center ha come obiettivo la partecipazione dei cittadini e questa nostra iniziativa va sicuramente in quella direzione.

    L’obiettivo è quello di discutere della legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta. La stiamo discutendo da giugno, ora siamo alla fase finale, chi pensa di venire dovrebbe dedicare qualche minuto alla lettura della bozza 008 che si trova qui:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2011/09/28/bozza-008-esito-incontro-skype-27-09-11-e-prossimo-incontro-a-rovereto-03-10-11/

    e leggersi anche la proposta di legge del sen. Peterlini su cui la nostra bozza si appoggia molto:

    http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00410179.pdf

    Postato in Senza categoria, democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti, rovereto

    bozza 008, esito incontro skype 27-09-11 e prossimo incontro a Rovereto 03-10-11

    28 Settembre 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    vicino alla vetta 008

    nell’ultimo incontro skype, molto numeroso, c’erano difficoltà tecniche non indifferenti. Quindi alla fine abbiamo deciso di rinviare ogni dcisione all’incontro del 3 ottobre a Rovereto dalle 10,30 alle 17.30 in luogo che verrà comunicato nei prossimi giorni. Abbiamo anche stabilito di scrivere la bozza 008 in cui fosse formulato meglio il percorso finora effettuato, gli articoli in cui tutti siamo d’accordo e quelli ancora da discutere.

    Ecco la bozza nel formato rtf, doc e pdf per soddisfare tutti i palati. Se in rtf e doc vi si apre stranamente formattato, quello che fa fede è la versione pdf.

    All’incontro del 3 ottobre sono invitati tutti coloro seriamente interessati alla democrazia. Unico requisito un’attenta lettura della bozza 008 e della proposta di legge Peterlini, su cui molto della bozza 008 si basa.

    008 legge quorum DD rtf

    008 legge quorum DD doc

    008 legge quorum DD pdf

    qui la bozza 008 messa in forma estesa: (continua…)

    Postato in Senza categoria, democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti, rovereto

    bozza 007 della legge per togliere quorum e migliorare gli strumenti di DD ed esito riunione skype del 19-09-11

    20 Settembre 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    il 19 settembre 2011 ci siamo ritrovati su skype dalle 20,30 alle 22,30 e abbiamo continuato l’esame della bozza degli articoli da inserire nella inziativa di legge popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di DD. Questi incontri sono estremamente interessanti dal mio punto di vista, perchè ogni volta arriviamo ognuno con idee diverse e poi dopo la discussione giungiamo ad una sintesi che è sempre migliore delle singole partenze. Una dimostrazione continua che l’intelligenza collettiva è migliore di quella del più illuminato singolo.

    democrazia diretta

    Gli articoli 67, 69 e 70 rimangono gli stessi scritti le volte precedenti.

    Ieri abbiamo toccato l’art. 71.

    Articolo nella costituzione in vigore

    Art. 71.

    L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.
    Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.

    Diventa:

    Art. 71. – L’iniziativa delle leggi appartiene ai cittadini elettori, a ciascun membro delle Camere, al Governo ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.
    I cittadini elettori esercitano l’iniziativa delle leggi mediante la proposta di un progetto redatto in articoli secondo le modalità previste dall’art. xx (quello che descrive l’iniziativa, probabilmente il 74 bis, ma verrà deciso in futuro).

    Poi abbiamo formulato l’art. 74 ter che in precedenza chiamavamo art. 71 bis. Ci siamo accorti che la sua posizione ideale nella costituzione non è dopo l’art. 71 esistente, ma probabilmente, ma verà deciso nella prossima riunione dopo l’art. 74. E quindi l’abbiamo chiamato provvisoriamente 74 ter.

    La numerazione sarà comunque sistemata una volta scritti tutti gli articoli da modificare.

    Articolo nuovo
    Verrà inserito dopo l’art. che discute l’iniziativa popolare probabilmente si chiamerà 74 ter

    art 74 ter
    La raccolta delle firme a sostegno delle richieste di referendum e delle iniziative di legge popolare a livello locale o nazionale, può avvenire su supporto cartaceo e/od elettronico-informatico.

    ed infine hanno definito anche l’art. 74 quater (che per le stesse ragione di sopra, finora avevamo chiamato 71 ter):

    Articolo nuovo

    probabilmente si chiamerà 74 quater (deve venire dopo l’art. della iniziativa popolare)

    art. 74 quater
    Gli strumenti di democrazia diretta sono applicabili a tutta la materia legislativa già di competenza dei rappresentanti eletti dal popolo e non possono in alcun caso confliggere né con le disposizioni inderogabili del diritto internazionale, né con i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, né con il dettato della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
    Ciascuna proposta di legge o di referendum deve rispettare il principio dell’unità della forma e della materia.

    Il prossimo incontro su skype sarà martedì 27 settembre ore 20,30 -22,30.

    Chi vuole partecipare può farlo, basta che mi invii il suo nome skype al mio indirizzo paolorove@gmail.com

    Qui c’è l’attuale costituzione esistente:

    http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html

    Questa la bozza della legge di iniziativa popolare versione 007 con le modifiche fatte fino al 19-09-11 negli incontri e sul forum, formato ppt:

    007 legge quorum dd in ptt

    Qui la stessa versione 007 in formato pdf

    007 legge quorum dd in pdf

    Qui il forum in cui stiamo discutendo questa legge:

    http://quorum.forumattivo.it/f11-fase-4-dalle-idee-al-testo-finale

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, iniziativa di legge popolare, quorum, referendum, revoca degli eletti

    lettera al sindaco di Milano per chiedere gli strumenti di democrazia diretta

    15 Settembre 2011 // 3 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    l’amico Giacomo Consalez, ha scritto una lettera al nuovo sindaco di Milano Pisapia, chiedendo che introduca all’interno dello statuto comunale migliori e soprattutto efficaci strumenti di democrazia diretta. E’ una lettera interessante, che potrebbe, opportunamente modificata, essere un esempio per cittadini di tutta Italia per effettuare la stessa richiesta al proprio sindaco.

    Pisapia

    La Carta Europea delle autonomie locali, emanata nel 1985, stabilisce che gli stati membri debbano sostenere il progressivo sviluppo di forme di autogoverno, termine che quel testo definisce da un lato come un trasferimento di parte delle funzioni di potere dai governi centrali ai governi locali, dall’altro come un’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, ai quali si aprono spazi crescenti di partecipazione attiva alle decisioni assunte dagli enti locali.

    A seguito della sua entrata in vigore, il parlamento italiano ha dovuto, con somma riluttanza, recepire almeno formalmente alcune indicazioni della Carta Europea, promulgando inizialmente la legge 8 giugno 1990, n. 142, denominata «Ordinamento delle autonomie locali», quindi la Legge 3 agosto 1999, n. 265, denominata «Più autonomia per gli enti locali». Infine il governo Amato ha adottato il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali»

    Questo quadro giuridico prevede che, a partire dal 1990, i Comuni siano dotati di uno statuto, che costituisce nei fatti una sorta di costituzione dell’ente locale. Per la normativa vigente in Italia, la formulazione, le modifiche, gli aggiornamenti e l’approvazione degli statuti sono di esclusiva competenza dei consigli comunali e provinciali. Ciononostante, gli statuti degli enti locali rappresentano una grande opportunità per la riforma del nostro sistema politico, e un vero e proprio tallone d’Achille del regime partitocratico italiano, blindato nella propria assoluta e criminale autoreferenzialità.

    Una revisione degli statuti dei comuni potrebbe consentire a un numero crescente di comunità locali di sperimentare gli strumenti della democrazia diretta esercitando un reale potere deliberativo. Nei comuni, una siffatta riforma degli statuti permetterebbe ai cittadini di prendere piena coscienza dei propri diritti, li abituerebbe alla discussione e alla deliberazione su fatti precisi e limitati, scevra da contrapposizioni tra fazioni ideologiche precostituite, e promuoverebbe la partecipazione diretta e decisiva dei cittadini al governo della cosa pubblica.

    Chiediamo quindi al Sindaco Giuliano Pisapia di dare corpo ai numerosi pronunciamenti fatti in campagna elettorale da esponenti della coalizione vincente in tema di “democrazia deliberativa” (verbatim) mettendo in atto la prima modifica dello statuto in modo tale da introdurre i referendum deliberativi di iniziativa e di revisione. Per referendum di iniziativa, s’intendono azioni tese ad imporre a sindaco, giunta e consiglio comunale o provinciale, deliberazioni su argomenti che interessano l’intera comunità. Per referendum di revisione, s’intende il pronunciamento popolare su deliberazioni che, già assunte dall’amministrazione comunale, si vogliono modificare emendando o abrogando norme esistenti. In entrambi i casi la volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini elettori circa materie di ambito locale dovrebbe avere valore esecutivo immediato, senza ulteriori elaborazioni o mediazioni politiche, e indipendentemente dal numero dei votanti. Il quorum, strumento che nega la democrazia assegnando a chi non partecipa un potere decisionale maggiore rispetto alle persone responsabili che partecipano alla consultazione popolare, dovrebbe essere abolito. (continua…)

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, esempi virtuosi, quorum, referendum