di Paolo Michelotto
dopo un lavoro di alcuni mesi è disponibile il libro “Vivere meglio con più democrazia”. E’ in versione pdf, scaricabile online gratuitamente. E’ stato scritto con il contributo di 6 autori e l’intento era di avere una guida sulla democrazia diretta e partecipativa concreta, ricca di esempi, con una strada concreta per chi vuole darsi da fare nella propria città e aggiornata al maggio 2011, pronta per “La Settimana della Democrazia Diretta” che avverrà dal 23 maggio al 2 giugno 2011. Speriamo esserci avvicinati all’obiettivo che ci eravamo posti. In particolare sono citate le proposte di legge na zionale, regionale, provinciali e comunali per introdurre strumenti di democrazia diretta funzionanti. Utilizzabili come esempio e base da cui partire per applicarle nella propria città.
Qui la copertina:
Qui la copertina fronte retro in pdf: copertina vivere meglio con più democrazia
Qui il libro scaricabile gratuitamente in pdf:
gli autori sono
Bruno Aprile
Thomas Benedikter
Roberto Brambilla
Paolo Michelotto
Dario Rinco
Pino Strano
Questo il testo sul retro della copertina:
Un libro scritto con passione a più mani, con l’obiettivo di far conoscere ai cittadini la democrazia diretta e di dare strumenti per poter agire concretamente nei propri comuni e regioni.
Ricco di idee e di documenti modificabili con un semplice computer.
Questi i capitoli in cui è suddiviso:
Votare e restare a guardare?
Eleggere e votare: i nostri diritti e la realtà
Come funziona la democrazia diretta: il freno e l’acceleratore
Domande e obiezioni più frequenti sulla democrazia diretta
Il quorum: cos’è e perché va abolito
Come migliorare la democrazia a livello comunale
La Regione: spazio di democrazia diretta da valorizzare
Nuovi strumenti di partecipazione dei cittadini
Quando la democrazia si fa elettronica
Come eleggere più democraticamente i nostri rappresentanti
Il diritto di revoca degli eletti
Coraggio, la democrazia diretta è possibile!
pubblico con molto piacere un documento realizzato da Thomas Benedikter per l’occasione dell’incontro organizzativo per la settimana della democrazia diretta, organizzato da Roberto Brambilla, Dario Rinco, Lara Benazzi a Verona il venerdì 8 ottobre 2010.
Descrive la situazione degli strumenti di democrazia diretta presenti in tutte le regioni italiane.
Ecco l’allegato:
I diritti referendari nelle Regioni: a che punto stiamo? (1651)I diritti referendari nelle Regioni: a che punto stiamo?
Un prospetto sintetico di Thomas Benedikter1
1. La prima generazione dei diritti referendari regionali
La Costituzione all’art. 123 prevede strumenti di democrazia diretta a livello regionale. Partendo da questa norma tutti gli statuti delle Regioni a statuto speciale già sin dall’inizio consentivano a queste Regioni di dotarsi del referendum abrogativo. La Sardegna e la Regione Trentino-Alto Adige furono quindi anche le prime a disciplinare il referendum regionale nel 1957, mentre La Valle d’Aosta approvò una legge sulla democrazia diretta nel 1975, il Friuli-Venezia Giulia nel 1988 e la Sicilia solo nel 2000. Le Regioni ordinarie, invece, disponevano di una tipologia indeterminata di referendum. (continua…)
ecco uno dei libri fondamentali per chi vuole approfondire cos’è davvero la democrazia diretta. In realtà si tratta di un ampliamento e aggiornamento di un libro già apparso nel 2006 e aggiornato nel 2008. Gli autori sono Bruno Kaufmann, Rolf Buechi, Nadja Braun. Ci sono 12 capitoli che affrontano vari aspetti della democrazia in Svizzera e non solo, ma soprattutto ci sono 30 Factsheet, ossia schede di approfondimento di tematiche relative alla democrazia diretta, con tantissimi dati e indagini. Per me è stata una lettura essenziale e arricchente.
274 pagine dense di contenuti e di fatti
Guide Book to Direct Democracy 2010 (2686)ho letto in questi giorni l’ultimo libro pubblicato in Italia di Yves Sintomer. Questo professore di Sociologia dell’università di Parigi VIII, ha scritto saggi sui Bilanci Partecipativi in Europa, sul BP di Porto Alegre e molti altri sulla democrazia partecipativa. Ma in questo libro fa un passo ulteriore. Parla sistematicamente delle assemblee di cittadini estratti a sorte.
Inizia facendo un’analisi dettagliata della crisi del sistema rappresentativo. Poi racconta come il sorteggio sia stato usato nella storia per selezionare i governanti di città e paesi. Partendo da Atene dove il sorteggio era consuetudinario sia nella scelta dei “parlamentari”, che nella scelta dei “governanti”. Il percorso prosegue a Firenze e a Venezia dove si alternava il sorteggio all’elezione, con meccanismi complicati, ma che assicuravano che il potere fosse distribuito sia per merito che per “sorte”. Sintomer poi racconta come sia nata la consuetudine dei giurati dei tribunali, quali siano le motivazioni per questa scelta di rottura con il passato, prima in Gran Bretagna, poi in USA, poi in Francia e in altri paesi.
Il capitolo migliore e più sviluppato è quello dove l’autore racconta le esperienze che conosce molto bene per averle vissute direttamente delle giurie dei cittadini, del sondaggi deliberativi americani e britannici, delle assemblee cittadine del Canada e delle consensus conferences danesi. Vengono anche raccontate le esperienze berlinesi dove cittadini estratti a sorte hanno deciso a livello di quartiere i progetti da finanziare e solo accennate purtroppo alle esperienze dell’arrondissement 20 di Parigi dove 1/3 dei rappresentanti viene eletto, 1/3 è costituito da membri di associazioni, e 1/3 è costituito da cittadini estratti a sorte.
Infine il capitolo conclusivo “Rinnovare la democrazia” fa una sintesi delle possibilità offerte dal sorteggio per rinnovare, rinforzare, legittimare la democrazia e restituirle quel significato originario che aveva “il potere al popolo”.
Termina una ricca bibliografia su cui continuare la propria ricerca su questi argomenti.
Libro innovativo, da leggere con attenzione. Edizioni Dedalo 16 Euro, 220 pagine.
Aldo Giannuli è ricercatore di Storia Contemporanea nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Milano ed è stato consulente parlamentare per le stragi dal 1994 al 2001 e sul caso Mitrokhin. Dal 1996 al 2008 è stato consulente giudiziario in molti processi per stragi tra cui quella su piazza Fontana, piazza della Loggia, il caso Enrico Mattei. Oltre a essere giornalista e scrittore. Insomma si intende approfonditamente della materia su cui ha scritto il libro. Ha consultato gli archivi dei servizi segreti, non parla per sentito dire.
E traccia un quadro completo su come funzionano davvero i servizi. Non solo quelli italiani, ma in generale quelli di tutto il mondo. Come selezionano gli informatori, gli agenti, quali sono le strutture, quali gli incarichi, come agiscono e perchè.
E man mano che si avanza nella lettura del libro, ci si rende conto che viviamo in un mondo che pensiamo di conoscere e che invece è la rappresentazione di quello che i servizi vogliono farci conoscere. Che non esistono servizi deviati, perchè tutti i servizi devono agire in base al loro mandato con tecniche illegali.
Interessanti i capitoli sulle guerre di informazione e sulle guerre psicologiche. E se qualcuno pensava che qualcosa non tornasse nel funzionamento di queste nostre democrazie rappresentative, capirà perchè.
Scritto bene, chiaro, si legge tutto d’un fiato.
L’autore Aldo Giannuli ha anche un interessante blog: www.aldogiannuli.it
pag 391 euro 15 Editore Ponte alle Grazie
mi è stato regalato da Ezio di Lomazzo un bel libro scritto da Andrea Palamara. E’ un’ottima sintesi di quello che è accaduto nella vita politica italiana negli ultimi 30 anni. Come è stato possibile che Berlusconi abbia preso il potere in Italia e con quali scopi. Inoltre paragona il piano di “rinascita democratica” ossia il progetto di colpo di stato messo appunto dalla loggia massonica P2 con quanto poi avvenuto. Il confronto rende evidente le somiglianze.
INDICE
- premessa, pag. 4
- introduzione, pag. 5
- la storia di Silvio Berlusconi, pag.7
- che cos’è una democrazia, pag.9
- la Loggia Massonica “PROPAGANDA 2”, pag. 16
- costruire una dittatura: manuale di montaggio, pag. 24
- il Cavaliere e la P2, pag. 36
- il triangolo: P2, la mafia e Forza Italia, pag. 39
- il papello, pag. 47
- il papello dei colletti bianchi, pag.49
- Gelli chiama, Silvio risponde, Riina applaude, pag. 51
- la televisione, un investimento che non rende (o forse si…), pag. 53
- come ti svuoto la democrazia, pag. 56
- il recupero dei valori: noi e loro, pag. 61
- la metà sinistra del pensiero unico, pag. 64
- siamo tutti americani, pag. 71
- conclusioni, pag. 73
- appendice “il piano di Rinascita Democratica”, pag. 75
Ho trovato la lettura molto scorrevole, utile e interessante per fare il punto sulla situazione italiana. Ho chiesto all’autore Andrea Palamara se desidera condividere il suo saggio anche con i visitatori di questo blog.
Clicca qui sotto per scaricarlo:
tengo famiglia (1514)è ora finalmente disponibile il libro Democrazia Diretta di Verhulst Nijeboer in Italiano impaginato nella sua versione definitiva.
Un grande grazie ai traduttori Emilio, Annamaria, Leonardo, Daniel per il lavoro gratuito prestato per diffondere questi contenuti anche in Italia e un grande grazie agli autori che hanno pubblicato il libro con licenza Creative Commons, ossia tutti sono liberi di diffonderlo.
Nel file che trovi qui compresso (2MB) trovi il libro completo e i singoli capitoli separati.
Scaricalo, leggilo, diffondilo.
ho deciso di condividere il libro “Democrazia dei cittadini” online gratuitamente, perché la situazione della democrazia in Italia sta rapidamente degenerando, nell’indifferenza e nella non conoscenza della maggioranza di noi cittadini Italiani.
Non è una nostra colpa, semplicemente i media perseguono altri interessi di una ristretta elite di persone e così noi sappiamo molto poco dei concetti basilari della democrazia, degli sforzi e dei sacrifici fatti per avere gli strumenti basilari e soprattutto non siamo a conoscenza delle possibilità di miglioramento del nostro sistema democratico, semplicemente studiando e adottando strumenti già sperimentati da decenni o secoli in altri paesi.
Nei due anni trascorsi dalla pubblicazione cartacea del libro, sono successe molte cose. Si sono tenuti referendum per avere maggiore democrazia a Vicenza, a Rovereto e a Bolzano (vedi questo blog www.paolomichelotto.it per gli aggiornamenti).
Ho fatto molte presentazioni del libro e del metodo partecipativo “La Parola ai Cittadini” in varie città italiane invitato dai gruppi di cittadini di vari schieramenti.
Sono nati gruppi su FaceBook che dibattono di democrazia diretta.
C’è interesse, c’è il bisogno diffuso di migliorare la nostra democrazia. Ma non si sa esattamente come.
Questa versione in formato A4, adatta ad essere stampata in casa, è identica alla versione del 2008, tranne che nel formato. Chi volesse il libro cartaceo può ovviamente richiederlo nelle librerie oppure andando su www.paolomichelotto.it
Se desideri diffondere la democrazia diretta nella tua città e non sai come fare, puoi iniziare cercando altre persone interessate nella tua zona semplicemente prenotando una sala, realizzando e distribuendo un volantino dell’evento, chiamandomi per realizzare “La Parola ai Cittadini” (vedi capitolo 15) e la presentazione del libro. E chiedendo ai presenti alla fine della serata chi vuole fare un percorso con te. Non ho bisogno di rimborsi, contattami scrivendo a paolorove@gmail.com
Questo è il mio contributo per cercare di diffondere ulteriormente il desiderio di applicare anche in Italia una forma di democrazia più completa, efficiente, soddisfacente e davvero “democratica”.
Se condividi questo mio sogno, diffondi il libro nel tuo blog, nella tua pagina su FaceBook, tra i tuoi amici.
Diffondi la voglia di Democrazia Diretta!
Buona lettura.
Sommario:
da quasi 15 anni il gruppo www.focus-lab.it si occupa di gestione di percorsi partecipativi aiutando vari enti pubblici a coinvolgere meglio singoli cittadini e vari attori sociali ed economici, con varie tecniche e in vari ambiti.
Recentemente hanno realizzato per la Regione Emilia-Romagna una guida sulla Progettazione Partecipata / Deliberazione Pubblica rivolta ad amministratori e funzionari pubblici.
Il testo è diviso in tre parti:
- la prima parte propone una ricognizione sui nuovi approcci di governance e di deliberazione pubblica indicando i vantaggi, i rischi, le opportunità assieme al “come fare” e alle condizioni di successo;
- la seconda parte esamina, pur sinteticamente, alcuni strumenti di programmazione regionale e locale previsti dalla normativa vigente (urbanistica, ambiente, sociale, ecc.) avanzando diverse suggestioni di miglioramento;
- la terza parte propone dettagliate indicazioni operative su una moltitudine di approcci, metodologie, tecniche e strumenti utili per attivare percorsi partecipativi.
Il testo si può scaricare da qui:
Gli argomenti elencati nell’indice sono allettanti, per ora ho solo sfogliato il libro, ma sembra molto interessante, per cui ancora prima di leggerlo a fondo, ho pensato di condividerlo con chi è interessato ai temi della partecipazione. Aspetto anche i vostri commenti.
finalmente un libro fondamentale sulla democrazia diretta, gratuito, il “Direct Democracy di Verhulst Nijeboer” è disponibile anche in lingua italiana. Questo libro è stato tradotto in questi ultimi due anni in tutte le lingue maggiori europee, ed è disponibile gratuitamente qui
http://www.democracy-international.org/
Un grande libro, gratuito, ma che vale un capitale. Dati, fatti, storie, esempi sulla Democrazia Diretta, sui Referendum e sulle Iniziative. Risponde a moltissime domande con fatti, non con teorie. Disponibile in 6 lingue europee, qui in Inglese.
Da oggi grazie all’impegno di traduzione e coordinamento di Emilio Piccoli, con l’aiuto di Annamaria Macripò, Edoardo Gentile e Daniel Kmiecik, il libro è disponibile gratuitamente in italiano. Qui il testo finale, appena pronto da parte degli autori belgi anche la versione impaginata graficamente, la inserirò nel blog.
altra normale, ma eccezionale per noi italiani, prova di democrazia che ci viene dalla Svizzera. Il 29 novembre 2009 in uno dei consueti 3-4 appuntamenti referendari annuali, i cittadini svizzeri potranno esprimersi su 3 temi. Temi proposti dal parlamento, da un raggruppamento di associazioni, chiese e partiti e da un partito di estrema destra. E’ bello vedere che i referendum non sono un patrimonio di uno schieramento, ma di tutti i cittadini svizzeri.
Il primo è una modifica alla costituzione, proposta dal parlamento svizzero, per permettere di dirottare parte delle imposte sui carburanti per coprire costi del traffico aereo. Sembra una cosa tecnica, e lo è, ma ogni modifica della costituzione svizzera deve essere sempre approvata dai cittadini tramite referendum, come in questo caso.
Il secondo quesito, proposto da decine di organizzazioni pacifiste, partiti, associazioni e chiese, chiede il divieto di esportare materiale bellico fuori dalla Svizzera.Vedi www.materialebellico.ch
Il terzo quesito, proposto da un partito di estrema destra il Partito del Popolo (SVP) chiede di impedire la costruzione di nuovi minareti oltre ai 4 già esistenti in territorio elvetico. Attenzione non chiede di impedire luoghi di culto, ci sono già circa 200 moschee, il 5% degli abitanti svizzeri è mussulmano, ma la costruzione dei minareti. Vedi il www.minareti.ch
Per avere maggiori informazioni, materiali e sapere cosa consigliano di votare tutti i partiti, i sindacati, le associazioni economiche e quelle giovanili, basta andare qui.
Trasparenza e completezza di informazioni straordinarie per noi italiani, a pochi km dal nostro confine. Ricordo che ovviamente i referendum in Svizzera (come in gran parte del mondo democratico, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Irlanda, USA) non hanno quorum.
Quando anche noi?
Ecco l’opuscolo informativo che è stato stampato in milioni di copie e che viene mandato a tutti i cittadini svizzeri. C’è l’opinione del comitato proponente, dei contrari, del governo e del parlamento e diventa una piacevole lettura e un sogno del futuro anche per noi italiani:
Luigi Bobbio è intervenuto per una settimana nel forum www.filosofiaecittadinanza.org nell’interessante esperimento di discutere online su un forum su un tema specifico, in questo caso “La democrazia deliberativa: quando i cittadini discutono per davvero“.
La discussione è stata proficua, ha interessato molte persone e si ripeterà prossimamente con altre tematiche.
Questa prima discussione si è avvalsa anche di un documento messo a disposizione dal prof. L. Bobbio, che si intitola “Democrazia e nuove forme di Partecipazione”.
In questo saggio che sarà pubblicato in un libro prossimamente, l’autore esamina tre tipologie di partecipazione:
1. i bilanci partecipativi
2. i debat public
3. il sorteggio casuale dei cittadini
E oltre a delinearne storia, applicazioni e metodi, trae anche delle conclusioni sui loro pregi e difetti.
Il documento si può scaricare online qui:
di Paolo Michelotto.
Domenico Finiguerra è stato il primo rivoluzionario Sindaco italiano ad avere realizzato un Piano Regolatore Territoriale senza distruggere ulteriore zona verde, ossia a “CRESCITA ZERO”.
Ora ha messo gratuitatemente a disposizione di tutti un bel libro, scritto con il cuore, facile e “gustoso” da leggere e scaricabile gratuitamente dal suo sito www.domenicofiniguerra.it oppure qui.
Consiglio a tutti di leggerlo e di trarne ispirazione. Spiega le motivazioni del perchè realizzare un PRG a crescita zero, costruito con la partecipazione di tutti i cittadini e non solo degli speculatori edilizi e una breve storia di come sono riusciti a realizzarlo a Cassinetta di Lugagnano e quali le conseguenze dal punto di vista delle tasse e dello sviluppo economico (positivo) del comune e quale lo sostegno dei cittadini.
Qui il video dove Domenico Finiguerra è stato intervistato da Report per raccontare la sua esperienza
di Paolo Michelotto
sto leggendo in questi giorni un libro fatto molto bene sulla democrazia diretta. Si intitola Direct Democracy – The International IDEA Handbook.
Questo è il sito di IDEA:
http://www.idea.int/publications/direct_democracy/index.cfm
E’ in lingua inglese, ma essendo scritto da esperti internazionali, è un inglese relativamente facile.
Cos’ha questo nuovo libro che lo distingue da altri due eccezionali libri quali il Guidebook to Direct Democracy e il Direct Democracy di Verhulst
1. è scritto da un gruppo molto numeroso di esperti di tutte le parti del mondo
2. gli esempi riportati sono anche di paesi non abitualmente riportati come casi studio: il Venezuela, l’Oregon, l’Ungheria, l’Uganda, l’Uruguay.
3. il capitolo sulla revoca degli eletti si presenta molto vasto, con descrizioni di tutti i paesi dove essa esiste. E ci sono molti più paesi di quelli di solito citati.
4. C’è un intero capitolo sulla comparazione degli strumenti della democrazia diretta in tutto il mondo.
5. L’ultimo capitolo che si presenta estremamente interessante racchiude le raccomandazioni e le migliori pratiche presenti al mondo.
E ci sono innumerevoli inserti con descrizioni ed esempi di tutto il mondo relativo a questi argomenti. Probabilmente si differenzia dagli altri libri per la vastita dei paesi descritti. E non solo quelli di lingua europea o anglosassone, ma anche paesi africani ed asiatici. Insomma il percorso verso la democrazia diretta è molto più ampio e diffuso di quanto di solito pensiamo anche noi che ci dedichiamo all’argomento.
E’ un peccato che non sia in italiano (come presto saranno i due libri citati sopra). Vuoi tradurlo per agevolarne la diffusione anche nel nostro paese? Scrivi a paolochiocciolacittadinirovereto.it (togliendo “chiocciola” e mettendo @)
di Paolo Michelotto
Bruno Kaufmann, direttore di Iri-Europe, ha fatto i complimenti per l’iniziativa del 20 settembre 2009 (Il Cittadino Partecipa – Idee per riattivare la democrazia in Trentino) . Lui non potrà esserci perchè c’è un Forum Globale sulla Democrazia Diretta in Korea negli stessi giorni. Ma per collaborare con l’iniziativa ci manderà qualche centinaio di copie della versione italiana di Guidebook to Direct Democracy (qui in inglese) che verrà stampata in questo mese di agosto. E’ un libro tra i più completi e importanti per capire cos’è la democrazia diretta davvero e come funziona. E noi ovviamente invieremo questo libro gratuitamente a tutti i partecipanti a “Il Cittadino Partecipa” che si saranno iscritti entro fine agosto.
di Paolo Michelotto
finalmente il muro del quorum ha una breccia. Dal 2006, ma io l’ho saputo solo ieri (grazie, Stephan Lausch!), il comune di Ortisei (BZ) ha tolto dal suo statuto la necessità del quorum perchè i referendum siano validi. La frase esatta usata nello statuto del comune di Ortisei è questa, art. 43, comma 7: “Il referendum è valido con qualsiasi numero di votanti e si intende approvato se ottiene il 50% più uno dei voti validi.”
Per l’Italia questa è una rivoluzione. Tenendo anche conto del comma 8: “Effetti – Il referendum propositivo e
abrogativo per l’amministrazione comunale è vincolante.”
Eppure in questi 3 anni il cielo non è caduto su Ortisei, come paventato da quasi tutti i “rappresentanti” eletti quando gli si parla di togliere il quorum, anzi, il comune prospera come e più di prima. Semplicemente, i cittadini hanno uno strumento democratico migliore di prima.
Inoltre nello statuto, cap 40 è previsto:
Assemblee dei cittadini
1. Una volta all’anno viene convocata l’assemblea dei cittadini, durante la quale la giunta comunale riferisce sull’attività amministrativa. In ogni caso l’assemblea dei cittadini deve tenersi prima dell’approvazione del
piano urbanistico.
Prendiamo esempio da Ortisei!
Chiediamo che anche il nostro comune sia de-quorumizzato
Sito comune di Ortisei:
http://www.ortisei.eu/system/web/default.aspx?sprache=3
Statuto comune di Ortisei:
di Paolo Michelotto
questo libro giunto alla edizione 2008, è una guida formidabile alla democrazia diretta in generale con un occhio estremamente attento alla situazione Svizzera e europea. Gli autori sono professori universitari e specialisti dell’argomento. Tutto è estremamente rigoroso eppure avvincente. Scritto in maniera approfondita, ma semplice, in un Inglese facile, vuole essere contemporaneamente una guida divulgativa e piacevole da leggere e una fonte di riferimento. Riesce ottimamente in entrambi i propositi, risponde a tutti i dubbi e a tutte le domande, sollecità curiosità, fornisce riferimenti dove navigare per saperne di più, ha nel fondo appendici per approfondire. E alla fine crea entusiasmo per cercare di portare anche nelle nostre città e nel nostro paese questi strumenti di democrazia diretta che funzionano. Eccome se funzionano. La prima versione 2005 di questo libro, che costava 50 euro, è stata una fonte primaria per scrivere il mio libro “Democrazia dei Cittadini”. Ora è disponibile gratuitamente… approffitiamone.
di Paolo Michelotto
questo titolo è un interessante documento scritto da Luigi Bobbio e Gianfranco Pomatto dell’Univ. di Torino su incarico della provincia di Trento. Non credo che poi gli amministratori attuali del trentino l’abbiano effettivamente letto, o almeno non hanno mostrato nessun segno di questo. Però l’hanno commissionato e il documento è scritto bene e traccia una buona analisi dei metodi partecipativi che si possono adottare per far decidere i cittadini. Per una volta soldi dei contribuenti sono serviti almeno a dare qualcosa che serve ai contribuenti stessi. Sono 37 pagine dense, aggiornate al 2008, ottime da leggere. Sulla partecipazione.
Si trova qui:
di Paolo Michelotto
questo libro pubblicato dalla “Iniziativa per più democrazia” di Bolzano, è scaricabile gratuitamente nel loro sito e da oggi anche qui. E’ stato stampato in versione cartacea nel 2006 e distribuito gratuitamente. 72 pagine con testi in italiano. I 7 capitoli sono: Le ragioni della democrazia partecipativa; Come funziona la democrazia diretta?; Domande che sorgono spontanee sentendo parlare di democrazia diretta; Le esperienze referendarie in Italia; La democrazia partecipativa in altri paesi; la democrazia diretta in Alto Adige; Per una democrazia diretta a livello provinciale “compiuta”. Consiglio la lettura, tutti i capitoli sono sintetici, ma ricchi di informazioni e contenuti. L’ho letto ancora qualche anno fa, ma ricordo con piacere il capitolo sulle esperienze referendarie in Italia e quello sulla democrazia diretta in Alto Adige.
di Paolo Michelotto
riporto qui il libro scaricabile in versione pdf. Non si trova più nelle librerie e l’editore ha deciso così di continuare a farlo leggere. Questo è anche un mio omaggio al coraggio dei due autori. Racconta di come funziona la politica, la ndrangheta, la corruzione in Calabria. E’ una descrizione terribile di come può degenerare una democrazia rappresentativa, in cui una elite di politici, di massoni e di delinquenti si spartisce il potere e ai cittadini non viene lasciato nulla.
Qui per scaricarlo.
Ecco la descrizionedi Massimiliano Sorrento
19 Dicembre, 2008
Scaricabile gratis “La società sparente”, libro su De Magistris e l’oscura Catanzaro, la corruzione in Calabria, ‘ndrangheta, politica e massoneria deviata
Pubblichiamo in pdf il testo della seconda edizione di “La società sparente” (Neftasia Editore), di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio. Misteriosamente scomparso, il volume, con prefazione di Gianni Vattimo e Angela Napoli, racconta la vicenda dell’ex pm Luigi De Magistris, la Calabria della corruzione, l’impegno dei movimenti civili a favore del magistrato, le indagini a carico dei consiglieri regionali, la sparizione della società calabrese, delitti e omicidi impuniti alla punta dello Stivale italiano. (continua…)
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