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    Proposte per il nuovo ministro della Democrazia Diretta, Riccardo Fraccaro

    8 Giugno 2018 // 1 Commento »

    Di Paolo Michelotto

    ho enorme stima del nuovo ministro della Democrazia Diretta, Riccardo Fraccaro, che reputo molto competente sull’argomento e soprattutto sinceramente motivato a introdurre gli strumenti di cui parla. È un momento storico, sottostimato da chi non conosce le potenzialità che la democrazia diretta ha di far crescere umanamente, culturalmente ed economicamente un paese e che credevo avrei visto molto più in là negli anni, per cui non posso che ringraziare chi ci ha creduto ed ha continuato a lottare su questi temi.

    Qui un intervento di qualche anno fa, quando Riccardo Fraccaro era un semplice deputato.

    Ecco alcune idee che propongo, per iniziare (oltre a quelle di introdurre il referendum propositivo e abrogativo senza quorum, come già stabilito nel Programma del Cambiamento):

    1. Innanzitutto il sito del ministero della Democrazia Diretta, dovrebbe essere completamente ripensato. Dovrebbe diventare esempio esso stesso di democrazia diretta in funzione. Un esempio per i cittadini, ma anche per tutti gli altri ministeri. Quindi uno spazio dove il ministro ogni giorno carica un video dove illustra ciò che ha fatto sul tema quel giorno. Un video diario. Poi uno spazio per i commenti dei cittadini italiani sul suo operato. E soprattutto uno spazio dove i cittadini possano fare proposte, discuterle, votarle, dar loro priorità. Poi magari una volta al mese o più spesso, il ministro prende l’idea più votata e la discute a sua volta in una diretta web con domande e risposte. Rendere questo appuntamento un’abitudine. E se è una proposta che si può attuare, la fa votare agli iscritti al sito istituzionale del ministero (cioè potenzialmente tutti i cittadini italiani) e la porta sotto forma di proposta al consiglio dei ministri e poi in parlamento.
    2. Bisognerebbe studiare modalità per portare gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa all’interno di tutte le scuole italiane. Le buone pratiche imparate fin da bambini poi rimangono tutta la vita e rimarrebbero un sapere prezioso nelle menti dei cittadini (e bene conosce queste regole McDonald e tutte le religioni organizzate che si rivolgono proprio ai bambini per avere i clienti adulti del futuro). Quindi nelle scuole elementari, medie, superiori, Università. Come fare concretamente? I ragazzi dovrebbero studiare gli strumenti di democrazia diretta che esistono nel mondo e in Italia, ma anche applicarli in prima persona, viverli, ad esempio con il metodo de “La parola ai cittadini” per prendere decisioni concrete che li riguardano da vicino. Questo per abituarli che in democrazia si discute in maniera organizzata, con determinate regole e poi si vota e si arriva ad un risultato con massimo risultato e con minimo sforzo. Si dovrebbero organizzare corsi di aggiornamento sulla democrazia diretta per insegnanti. Ad esempio 3 gg tutto spesato in località attraenti, con esperti internazionali e con insegnanti scelti tra i più motivati e che arrivino da tutta Italia, curando che ci sia almeno un insegnante che fa questo corso per ogni città. Bisognerebbe creare un comitato di esperti internazionali, assistiti da scrittori/giornalisti divulgatori e da abili illustratori, per creare un testo universitario molto completo, un testo adatto alle superiori e un testo sufficientemente facile e attraente che possa essere letto anche nelle elementari. Si dovrebbe creare corsi universitari sulla democrazia diretta e sugli strumenti di partecipazione che entrino nei curriculum dei futuri insegnanti.
    3. Istituzione di iniziative e premi per città più democratica d’Italia, per lo strumento più innovativo di partecipazione creato, per il gruppo o per il cittadino che si è distinto in maniera particolare in questo campo.
    4. Creare un premio economico per i migliori film/documentari creati su questi argomenti. Con trasmissione dei migliori nelle tv nazionali.
    5. Modificare decreto legislativo enti locali n° 267 del 2000 (la legge che stabilisce ciò che deve o non deve essere scritto dentro gli statuti comunali) in modo da permettere alle amministrazioni più virtuose di introdurre strumenti di democrazia diretta e partecipativa molto avanzati.
    6. Creare una legge che premia con trasferimenti economici maggiori le città che introducono ed utilizzano più strumenti di democrazia diretta e partecipativa, rispetto alle città che non li introducono e non li utilizzano.
    7. Modificare la legge per autenticare le firme, in modo che sia più facile raccogliere le firme per i referendum sull’esempio della Svizzera e della California e con la firma digitale come già avviene oggi per l’Iniziativa dei Cittadini Europei per presentare proposte al Parlamento Europeo.
    8. Creare la petizione online come in UK e Scozia e le proposte avanzate dai cittadini, discusse da loro e votate da loro, se superano determinati requisiti fissati, vengono discusse in Parlamento. Chiedere, che se il cittadino proponente lo desidera, porti lui stesso la proposta nelle apposite commissioni e in parlamento al voto finale.
    9. Utilizzare i media più utilizzati, e quindi creare un reality show televisivo sulla democrazia diretta, con possibilità di interagire anche via web, che abbia regole precise, ma che sia accattivante e di esempio sul metodo utilizzato, in cui l’idea che vince viene alla fine portata in parlamento, per esempio per opera del ministro alla Democrazia Diretta, se non è portata avanti da altri parlamentari in maniera autonoma.
    10. Creare un programma televisivo settimanale sui canali pubblici, che illustri le migliori pratiche di democrazia diretta e partecipativa nel mondo.
    11. Creazione di un gruppo di esperti di tutto il mondo, una volta all’anno che suggerisca strumenti e metodi e idee e miglioramenti da introdurre nell’anno in corso. E ogni anno rinnovare l’incontro per giudicare e migliorare quanto fatto e proporre nuove idee da implementare. Non solo professori universitari o autori che hanno studiato la democrazia diretta nei suoi aspetti teorici, ma anche semplici cittadini che si sono battuti per questi strumenti e che hanno vissuto le difficoltà concrete e potrebbero avere idee efficaci per migliorare la situazione.

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    dal Bilancio Partecipativo alla Scelta Partecipata

    22 Giugno 2016 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    scelta partecipata

    Il 4 maggio 2016 ero stato invitato a Vignola (MO) a parlare di uno strumento di partecipazione molto noto il Bilancio Partecipativo e del Referendum Finanziario. In realtà, ho presentato un nuovo strumento SCELTA PARTECIPATA che raccoglie il meglio di quello che offriva il Bilancio Partecipativo, ma superava anche i suoi aspetti negativi. Questa proposta è stata inserita nel nuovo statuto comunale di Vignola. Primo in Italia. In fondo riporto il testo dell’articolo dello statuto. Ma prima spiego cos’è questo nuovo strumento di partecipazione.

    Ecco il testo della mia proposta di quella sera.

    Dal Bilancio Partecipativo alla Scelta Partecipata

    Il Bilancio Partecipativo, un metodo partecipativo con cui i cittadini possono proporre, discutere, votare e decidere parte del Bilancio Comunale, nato a Porto Alegre in Brasile nel 1989, è stato applicato da allora in centinaia di città in tutto il mondo, ma da alcuni anni sta vivendo difficoltà.

    Questo metodo ha permesso almeno parzialmente, di realizzare il sogno della democrazia diretta. Dove è stato applicato ha dato ai cittadini la possibilità di decidere su temi ed argomenti di solito lasciati in esclusiva agli amministratori e alle lobby.

    Ma molte città dove è stato applicato, un po’ alla volta hanno smesso di farlo oppure continuano ad attuarlo ancora come una formalità consultiva, ma con fatica e senza l’entusiasmo dei suoi primi anni.

    Infatti il Bilancio Partecipativo ha alcuni importanti aspetti negativi:

    - richiede molto tempo ed energie agli amministratori, ai dipendenti comunali che si occupano del processo e ai cittadini;

    - si discute quasi solo sul bilancio comunale;

    - si discute quasi solo su quello che vogliono gli amministratori e su una cifra economica da loro stabilita in partenza;

    - il valore spesso è consultivo e la sua attuazione finale dipende dalla buona volontà degli amministratori;

    - è un processo attivato dall’alto, ossia dagli amministratori, sia che i cittadini siano interessati, sia che non lo siano;

    - è un metodo spesso macchinoso, con regole scritte dagli amministratori, che non sempre tengono conto dei tempi e delle energie che i cittadini hanno possibilità e voglia di dedicare;

    - il metodo ha un brutto nome, che dà idea che si discuta solo di numeri e che occorra essere esperti di economia per poter capire e partecipare.

    Ecco alcune proposte per superare gli aspetti negativi del Bilancio Partecipativo.

    - Il processo deve essere attivato solo dal basso, se richiesto da un numero minimo prestabilito di cittadini e non dall’amministrazione e prosegue solo se ad ogni incontro partecipa un numero minimo di cittadini stabilito dal regolamento, ad esempio la metà del numero che ha richiesto l’attivazione del processo.

    - Rapidità. Il percorso deve essere il più rapido possibile, non possono trascorrere mesi o addirittura anni per arrivare ad un risultato. Molti cittadini hanno poco tempo e poche energie da dedicare. Prima di attivare lo strumento, il comitato proponente si incontra con gli esperti del comune responsabili dell’attuazione e stabiliscono assieme il percorso, il numero di incontri, in conformità al regolamento.

    - Grande risultato. Deve avere un risultato importante, sicuro, in tempi certi e questo deve essere noto a tutti, prima che il processo inizi. Bisogna sapere quando inizia, come si svolge, quando finisce e cosa succede alle raccomandazioni finali elaborate dai cittadini.

    - Struttura snella. Devono essere necessarie poche energie e pochi incontri per arrivare al massimo risultato.

    - Appoggio esperti comune. Il processo deve avere il pieno appoggio di strutture ed esperti del comune. I cittadini che lo propongono devono poter avvalersi dei tecnici dell’amministrazione comunale, nei tempi e modi previsti, come farebbe un assessore o consigliere comunale, ancora nei momenti di preparazione alla richiesta di utilizzo del processo.

    - Scalabile. Deve essere un processo scalabile per ampiezza, partecipazione e durata e queste caratteristiche devono essere decise dai cittadini proponenti insieme all’amministrazione, in conformità al regolamento, prima dell’inizio. Il tutto in proporzione a quanti cittadini sono interessati. Se i proponenti sono il numero minimo richiesto, si potrà solo realizzare un numero basso di incontri e il tempo totale dedicato al processo sarà breve e l’esito meno forte. Se i proponenti sono in numero estremamente alto, allora si possono pianificare molti incontri e i tempi possono essere dilatati per permettere una maggiore discussione. Inutile fare 10 incontri in 10 sale cittadine, se lo scopo è decidere come risistemare un parco cittadino. I cittadini proponenti insieme agli amministratori, decidono all’inizio del processo che esso consisterà di un certo numero di incontri in un certo numero di sale. Si va da un minimo di 1 incontro in 1 sala a un massimo di incontri e di mesi dedicati in base a quanti sono i cittadini richiedenti l’attivazione dello strumento. L’esito deve essere diverso in base a quanta partecipazione c’è stata. Partecipazione più numerosa e per più tempo, esito più forte.

    - Esito certo e proporzionato all’impegno. Se la partecipazione è stata il minimo previsto dal regolamento, le raccomandazioni finali espresse dal processo vanno in consiglio comunale come fosse una iniziativa popolare a voto popolare. Esse possono essere approvate, oppure se il testo non viene recepito dagli amministratori, si procede a referendum senza quorum, dove decide la popolazione sul testo delle raccomandazioni finali e sull’eventuale controproposta degli amministratori. Se la partecipazione è stata molto alta (e ciò viene quantificato nel regolamento) allora l’esito è più forte e rapido. Le raccomandazioni finali espresse dal processo devono essere attuate dagli amministratori in un tempo massimo stabilito dal regolamento, senza il passaggio referendario.

    - Su tutti gli argomenti su cui ha competenza un comune. Il processo deve poter essere realizzato su tutti gli argomenti che interessano ai cittadini, e su cui un comune ha competenza. Per esempio sulle modifiche da fare allo statuto, sul piano del territorio, sulle scuole comunali, sulla cultura, sullo sport, sul bilancio del comune, sulle tasse e imposte, sulle spese di un determinato settore, sulla visione della città per il futuro, sulle scelte strategiche di sviluppo.

    Esempio di testo da inserire nello Statuto per una città grande come Vignola (MO) – 25.000 abitanti – 17.500 elettori:

    Art. XX – SCELTA PARTECIPATA:

    1 – Un comitato promotore di 10 cittadini, sostenuto dalle firme di almeno 100 cittadini, può presentare una richiesta di Scelta Partecipata.

    2 – L’oggetto della Scelta Partecipata deve essere un tema di competenza del Consiglio Comunale o della Giunta su cui i cittadini vogliono attivare un percorso partecipato.

    3 – L’ammissibilità dell’oggetto e l’opportunità di attivare un percorso partecipato anziché altri strumenti previsti dallo statuto, viene decisa dal comitato dei garanti per i referendum.

    4 – I cittadini possono consultare, con i tempi e i modi previsti dal regolamento, esperti dell’ufficio partecipazione e tecnici comunali competenti sulla materia discussa, nella fase di preparazione del progetto di Scelta Partecipata.

    5 – Il progetto di Scelta Partecipata deve spiegare chiaramente l’oggetto di discussione, il numero di incontri programmati e i tempi di loro realizzo, la logistica necessaria, quale ausilio di personale qualificato del Comune è necessario.

    6 – Gli incontri sono pubblici, tutta la cittadinanza è informata e invitata a partecipare e si tengono con metodi partecipativi, con regole e modalità stabilite dal regolamento. Possono partecipare anche consiglieri e assessori. Ad ogni partecipante deve essere garantita pari libertà di proposta, discussione e voto. La partecipazione è libera per tutti i residenti del Comune di Vignola maggiori di 16 anni.

    7 – Il processo inizia e prosegue se almeno 50 cittadini partecipano ad ogni incontro previsto.

    8 – Se il comitato promotore presenta il progetto di Scelta Partecipata con più di 500 firme di cittadini a sostegno e ad ogni incontro partecipano almeno 300 cittadini per almeno 4 incontri, le raccomandazioni finali, vengono attuate dall’amministrazione entro 3 mesi dal loro deposito. Le raccomandazioni finali sono soggette a referendum confermativo, se esso viene richiesto dai cittadini nelle modalità previste dallo Statuto. In questo caso l’amministrazione e/o i cittadini che richiedono il referendum confermativo possono presentare una controproposta.

    9 – Se il numero di firme a sostegno del progetto di Scelta Partecipata è compreso tra 100 e 500, le raccomandazioni finali vengono depositate presso il Consiglio Comunale che le discute con carattere di urgenza. Il Consiglio Comunale può recepirle senza modifiche oppure integrarle con accordo dei partecipanti. Se il testo non viene approvato dal Consiglio Comunale oppure viene approvato con modifiche non accettate dai promotori, si procede a referendum propositivo, con eventuale controproposta del consiglio comunale.

    Quella proposta è diventata realtà.

    Nel nuovo statuto comunale di Vignola, approvato il 21 giugno 2016, e quindi entrato in vigore, il nuovo strumento SCELTA PARTECIPATA è stato inserito  nell’art. 13.

    ART. 13 SCELTA PARTECIPATA

    1. Un comitato promotore di 20 cittadini, sostenuto dalle firme di almeno 250 cittadini, o l’Amministrazione Comunale possono presentare un progetto di scelta partecipata, attraverso l’avvio di un percorso di confronto tra Amministrazione Comunale e cittadini su un tema di competenza del Comune che abbia interesse generale.

    2. Il progetto di scelta partecipata può riguardare anche il bilancio di previsione e le decisioni sugli stanziamenti sia nella parte delle entrate che delle spese.

    3. Nella preparazione del progetto i cittadini possono avvalersi, con i tempi e i modi previsti dal regolamento, dei dipendenti comunali esperti sulle materie in discussione.

    4. Successivamente alla presentazione del progetto, Amministrazione e comitato promotore definiscono tempi e modalità del percorso finalizzato alla stesura del testo definitivo della scelta partecipata da sottoporre all’Amministrazione Comunale.

    5. Nel caso di indizione su istanza dei cittadini, il processo inizia e prosegue se almeno 20 cittadini partecipano ad ogni incontro previsto.

    6. In caso di mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale il Comitato promotore può presentare un’iniziativa popolare a voto popolare, previa la raccolta di 500 firme.

    Postato in bilancio partecipativo, deliberazione, democrazia dei cittadini, partecipazione

    Sesto S.Giovanni (MI): un esempio di tenacia di cittadini che chiedono quorum zero e più democrazia

    17 Dicembre 2014 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    piudemocraziasesto

    a volte sembra una lotta invincibile contro un muro di gomma, ma Vicenza, Parma, Cavallino (VE), e vari comuni in giro per l’Italia dimostrano che la tenacia, la perseveranza e la pazienza alla fine riescono ad ottenere risultati significativi nell’estensione degli strumenti di democrazia diretta.

    Dario Rinco e l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni (MI) da anni stanno cercando di introdurre il quorum zero e referendum propositivi e abrogativi nella loro città, hanno raccolto firme per le iniziative popolari, raccolto firme per i referendum, ma poichè non ci sono i regolamenti aggiornati, questi strumenti vengono bloccati, non discussi e non votati dai cittadini. Riporto qui il testo della petizione che hanno lanciato da pochi giorni per chiedere al sindaco di dare risposte. Io ho già firmato. Chi lo vuol fare, sotto al testo, c’è il link.

    Provvedete alla modifica/integrazione dello Statuto comunale come chiede dal novembre 2011 l’ Associazione “Più Democrazia a Sesto S.Giovanni”

    L’Associazione Più democrazia a Sesto San Giovanni chiede da quella data (e sono passati ben tre anni!!!) la modifica dello Statuto comunale per permettere ai cittadini di partecipare più attivamente alle scelte riguardanti la propria città. Ecco le richieste quorum zero, l’abbassamento al 2% degli aventi diritto al voto del numero di firme necessario per indire un referendum, inserimento del referendum propositivo, invio alle famiglie dell’opuscolo informativo sul tema del referendum, accorpamento delle consultazioni referendarie ad elezioni diverse dalle amministrative comunali.

    I fatti.

    Lo Statuto comunale di Sesto S.Giovanni non rispetta le direttive della legge 191 del 23 dicembre 2009: avendo abolito la figura del Difensore civico i cittadini non possono presentare quesiti referendari.

    E’ stata presentata una petizione nel novembre 2011 e un’iniziativa popolare nel gennaio 2013 per estendere i diritti referendari previsti nello Statuto di Sesto S.G. che sono state praticamente ignorate dall’amministrazione conunale.

    L’Amministrazione comunale di Sesto S.G. ha ignorato la lettera di richiamo del Prefetto di Milano del 9 luglio 2014, che la invitava ad adeguare lo statuto comunale poiché impedisce ai cittadini di presentare quesiti referendari.

    Il 24 ottobre 2014 é scaduto il termine entro il quale l’amministrazione di Sesto S.G. avrebbe dovuto rispondere al Difensore civico della Lombardia per dire i motivi che impediscono la riforma dello statuto comunale. Il Difensore civico della Lombardia ha inviato il giorno 26 novembre 2014, un nuovo sollecito al Sindaco di Sesto S.G.

    Pur avendo cavalcato in campagna elettorale il tema della “PARTECIPAZIONE POPOLARE” l’amministrazione di Sesto S.G. resta sorda a concedere più diritti ai cittadini che vengono così coinvolti solo ogni 5 anni qaundo, in occasione delle elezioni, viene richiesta loro la “delega per amministrare la città“.

    Segnaliamo infine che due comitati referendari di Sesto S.G., “Raccolta differenziata” e “Più partecipazione”, sono in attesa di vedere valutati i rispettivi quesiti referendari depositati in data 12 maggio 2014 che, secondo lo Statuto comunale, avrebbero dovuto avere risposta entro 60 giorni (e cioè entro il 12 luglio 2014).

    Petizione avviata da Più democrazia a Sesto S.Giovanni

    Comitato referendario “Raccolta differenziata”

    Comitato referendario “Più partecipazione”

    sostenuta da Lista Civica italiana

    Qui vuole vedere la petizione integrale e firmarla, può andare qui:

    https://www.change.org/p/dott-ssa-monica-chitto-sindaco-di-sesto-s-g-provvedete-alla-modifica-integrazione-dello-statuto-comunale-come-chiede-dal-novembre-2011-l-associazione-pi%C3%B9-democrazia-a-sesto-s-giovanni

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia dei cittadini, democrazia diretta, quorum, referendum

    Martedì 11 giugno 2013 è una data importante per Rovereto, per la democrazia e per i cittadini

    7 Giugno 2013 // 2 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    fate cortesemente girare questa lettera.

    democrazia

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    Martedì 11 giugno 2013 il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Rovereto, Mario Airoldi, si incontrerà con il Segretario Comunale per verificare se e come presentare la modifica al Regolamento per l’esercizio dei diritti di informazione e di partecipazione, (il regolamento dei referendum) per permettere di abbinare la votazione dei referendum comunali di Rovereto alle votazioni nazionali ed europee.

    Questo, che sembra un piccolo cambiamento burocratico, potrebbe invece permettere ai cittadini di Rovereto di avere finalmente voce nelle scelte della propria città. Visto che i nostri amministratori non vogliono togliere il quorum, l’unico modo realistico perchè lo strumento referendario funzioni nella città di Rovereto, è di abbinare la sua votazione ad un’altra votazione nazionale od europea che abbia una normale affluenza. È possibile farlo, nessuna legge lo vieta, è solo una scelta politica e di buon senso. Altri in Italia lo hanno già fatto: Milano e Gorizia nel giugno 2011 hanno votato referendum comunali nella stessa giornata del referendum nazionale.

    Ma ecco un riassunto degli eventi per permettere a tutti di capire.

    Nell’estate del 2012 vengono raccolte le firme per l’atto amministrativo di iniziativa popolare, “Più Democrazia a Rovereto” (Qui si trova l’intera proposta con la descrizione) per opera di tre promotori Paolo Fabris, Ruggero Pozzer ed io. In esso c’è la richiesta di togliere il quorum dai referendum comunali, di abbinare i referendum comunali alle votazioni nazionali e di rendere vincolante l’esito del referendum propositivo e altri punti minori.

    Il 15 gennaio 2013 il Consiglio comunale di Rovereto discute una intera serata la proposta e poi la boccia a grande maggioranza. Il quorum tolto a Villalagarina nel 2009 e a Vicenza nel gennaio 2013, a Rovereto deve restare. Ma in quel momento, la Giunta ed il Sindaco, fanno la promessa di fare propri alcuni punti, come l’abbinamento dei referendum comunali alle votazioni nazionali ed europee.

    Passano i mesi.

    Il 2 maggio 2013 ho chiesto aggiornamenti alla Segreteria Comunale che mi ha riferito che la persona che si occupa di attuare la promessa fatta ai cittadini è il Vice Pres. Consiglio Com. Mario Airoldi.

    Gli ho scritto ottenendo la conferma che avrebbe affrontato la questione con il Segretario Comunale entro pochi giorni.

    A fine maggio gli ho telefonato e mi ha detto che l’incontro era stato fissato il 28 maggio.

    Il 7 giugno gli ho ritelefonato e mi ha detto che il 28 maggio il Consiglio Comunale era stato rinviato all’11 giugno e che in quest’ultima data avrebbe incontrato il Segretario Comunale.

    Ecco cosa gli avevo scritto il 2 maggio:

    “Gentile Cons. Mario Airoldi,

    la Segretaria del Sindaco dott.ssa Ferrari, a cui ho chiesto notizie su come procedesse la delibera per migliorare gli strumenti referendari a Rovereto, mi ha detto che ora Lei segue la questione.

    Come si ricorderà la proposta di atto amministrativo di iniziativa popolare fu bocciata il 15 gennaio 2013 dal Consiglio Comunale. Ma fu fatta la promessa che l’amministrazione avrebbe fatto propri almeno alcuni punti della proposta. Tra i quali l’abbinamento dei referendum alle elezioni nazionali ed europee e il Sindaco Miorandi parlò anche di estendere gli argomenti su cui si poteva fare un referendum.

    La dott.ssa Ferrari mi ha accennato al fatto che volete fare una modifica dello Statuto e quindi raggruppare anche questi punti a quella data futura.

    MA, visto che sono possibili nuove elezioni nazionali anche prima della scadenza naturale del 2018 e che nel 2014 ci sono le elezioni Europee, Le chiedo se non è possibile modificare rapidamente, prima quindi della più lenta riforma dello Statuto, almeno due punti del “Regolamento per i diritti di informazione e partecipazione dei cittadini”. L’abbinamento dei referendum comunali alle elezioni nazionali e europee e l’invio dell’opuscolo informativo.

    Per fare questa modifica non occorre una maggioranza qualificata e visto che la maggioranza che governa Rovereto era già d’accordo il 15 gennaio 2013, i tempi sarebbero rapidissimi.

    L’abbinamento dei referendum comunali alle elezioni nazionali ha vari vantaggi:

    1. aumenta la partecipazione ai referendum

    2. diminuisce il costo dei referendum dei 2/3 (questo ci era stato confermato dall’ufficio elettorale di Rovereto nel 2009) perchè alcuni costi sono sostenuti da chi organizza le elezioni nazionali ed europee

    3. diminuisce la fatica degli elettori, che invece che recarsi a votare in due occasioni diverse, concentrano il loro impegno in un’unica mezzo’ora.

    Le riporto qui i punti della nostra proposta che potrebbero essere inseriti subito nel Regolamento. Il punto B è quello riguardante l’abbinamento, il punto D è quello relativo all’opuscolo informativo il punto E chiede che il referendum propositivo venga attuato entro 60 giorni e gli altri punti sono correzioni minori che avevamo visto con il Segretario Comunale.

    Modificare il Regolamento per i diritti di informazione e partecipazione dei cittadini, approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 16 di data 23 marzo 2010, nelle seguenti parti

    b) all’articolo 22, sostituire il comma 2. con il seguente testo: “Le consultazioni referendarie vengono effettuate in una unica tornata annua, riunite in una unica giornata, di domenica, non in coincidenza con altre operazioni di voto a livello comunale e provinciale. La tornata referendaria deve coincidere con le eventuali altre operazioni di voto a rilevanza nazionale ed europea. In questi casi le operazioni di voto si svolgeranno con la stessa durata.

    c) al titolo dell’articolo 35 togliere le parole “ a mezzo manifesti”

    d) all’articolo 35, comma 8 aggiungere il seguente nuovo testo : “Nel periodo di cui al comma 1 deve essere

    diffuso, a cura e spese dell’Amministrazione comunale, un opuscolo informativo, inviato a ciascuna famiglia, nel quale, assegnando il medesimo spazio di almeno una pagina, vengano rappresentate le ragioni insindacabili dei favorevoli e dei contrari, a condizione che i contenuti non contrastino con norme penali”

    e) all’articolo 39 dopo il comma 1 aggiungere il comma 1 bis. Con il seguente testo: “In caso di referendum propositivo con esito positivo, l’Amministrazione comunale, entro 60 giorni dalla proclamazione dei risultati, dà avvio al procedimento di attuazione.”

    f) all’articolo 39 al comma 2 togliere le parole “o propositivo” all’articolo 39 al comma 3 aggiungere la parola “consultiva”dopo “consultazione referendaria”

    g) all’articolo 39 al comma 4 aggiungere la parola “consultiva”dopo “consultazione referendaria”

    Ed ora un appello ai cittadini roveretani che ritengono che sia giusto avere più voce nelle scelte pubbliche.

    Possiamo con garbo e cortesia ricordare al Vice Pres. Consiglio Comunale di Rovereto, Mario Airoldi che desideriamo che i referendum comunali vengano votati assieme alle votazioni nazionali ed europee. È una scelta logica, di buon senso, che fa risparmiare la città e che aumenta l’affluenza al voto.

    Mandiamo prima di martedì 11 giugno 2013 una email al suo indirizzo istituzionale e in copia al mio indirizzo. Io pubblicherò tutte le email inviate sul blog www.cittadinirovereto.it

    Scriviamo le nostre motivazioni o anche semplicemente la frase:

    “Desidero che le votazioni dei referendum comunali siano abbinate a quelle nazionali ed europee”

    Questi sono i due indirizzi a cui inviare l’email:

    airoldimario@comune.rovereto.tn.it

    paolorove@gmail.com

    Un piccolo atto, democratico e poco faticoso, per cercare di ottenere strumenti democratici che diano più voce a tutti i cittadini.

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia dei cittadini, democrazia diretta, referendum, rovereto

    Desenzano (BS) raggiunte le firme per il referendum comunale

    8 Gennaio 2012 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    grande iniziativa dei cittadini di Desenzano. E ancora una volta una dimostrazione della inadeguatezza degli strumenti di democrazia diretta in Italia. Infatti a Desenzano, pur avendo superato le 2350 firme necessarie per attivare il referendum consultivo (consultivo significa che il consiglio comunale può anche votare in senso contrario – e quindi non ha nessun valore vincolante), e oltre al fatto di avere il quorum del 50%, i cittadini di Desenzano in base al regolamento devono ancora aspettare che il consiglio comunale faccia la delibera per attuare il referendum.

    Situazione macchinosa e difficile per la democrazia. Ma a Desenzano non si sono persi d’animo. Hanno raccolto le firme, le hanno depositate, aspettano di avere il via libera per il referendum consultivo con quorum 50% e poi daranno battaglia per il voto.

    Coraggiosi, tenaci, un esempio da imitare da tutti noi. Curioso che a Desenzano il PD appoggi i referendum contro il governo di centro destra, mentre a Trento ad utilizzarli sia la Lega contro il governo del centrosinistra. Quando sono all’opposizione i partiti si sentono molto più vicini ai cittadini, tanto da usare gli strumenti a loro riservati. Che sia il caso di tenere tutti i partiti all’opposizione?

    Ecco i fatti raccontati da Brescia Today

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    Desenzano verso il referendum: 2350 firme contro le Tassere e le Grezze

    L’ultima parola spetta al Consiglio Comunale, dopo la validazione e la certificazione delle firme raccolte dal Comitato promotore. “I desenzanesi sono stanchi dell’edilizia selvaggia, sono stanchi delle seconde case!”

    di Alessandro Gatta 07/01/2012

    Il primo quorum delle 2100 firme è stato raggiunto e superato, ora si aspetta la decisione del Consiglio Comunale. A Desenzano del Garda cresce la febbre del referendum, quesito popolare in cui si chiederà alla cittadinanza un significativo parere sui due Piani integrati contestati, quello delle Tassere e quello delle Grezze. Il comitato promotore, composto tra gli altri da Legambiente, Pd, Sel, Idv, Giovani Democratici, Desenzano in Movimento, Desenzano Resiste, Salviamo la Spiaggia Feltrinelli, Parco Colline Moreniche e Pro Referendum, ha consegnato le 2350 firme utili per il prossimo passaggio, la validazione e la certificazione prima del dibattito in Consiglio.

    “C’è stata grande soddisfazione nel comitato promotore – racconta a BresciaToday il coordinatore Rodolfo Bertoni – per un obiettivo più che superato, oltre alla grande soddisfazione da parte dei cittadini che si sono battuti per questo referendum. Purtroppo non c’è niente di scontato, e dovremo aspettare il primo Consiglio Comunale utile, a febbraio o a marzo. A mio parere personale si tratta di un atto dovuto, di fronte a una raccolta di firme come questa il Consiglio dovrebbe dare l’assenso senza pensarci due volte”.

    La delibera non è assicurata, sarà battaglia all’ultimo voto. Ma c’è ottimismo tra i promotori, c’è ottimismo tra gli stessi consiglieri firmatari. “I cittadini non ne possono più! – continua Bertoni – La forte volontà della popolazione è più che evidente, e a tutti. I desenzanesi da tempo sono stanchi di questa nuova edificazione selvaggia, stanchi di seconde case dappertutto, anche in campagna. Non sarà un’impresa facile, anche i referendum comunali prevedono il quorum del 50% più uno, serviranno 10mila e 500 voti. Ma siamo convinti che i cittadini si faranno valere”.“

    Postato in democrazia dei cittadini, esempi virtuosi

    La Parola ai Cittadini a Trofarello del 27-10-2011. Risultati, video e materiale proiettato

    28 Ottobre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    queste tre foto scattate da Giorgio e Flavio durante e dopo la serata:

    festosa serata con banchetto di benvenuto offerto dai cittadini per i cittadini, ottime tartine, buone bevande. 52 i presenti. Nella prima parte abbiamo dibattuto di temi appassionanti. Per mia colpa non ho salvato il documento con tutte le 10 proposte emerse. Ricordo a memoria le prime tre: introduzione degli istituti di democrazia diretta, meno cemento e citttà più pulita. Alla fine (dal minuto 02:01:32) è intervenuto anche Davide Bono cons. reg. M5S del Piemonte, che ha appassionatamente descritto le motivazioni per cui ha presentato la proposta di legge sulla democrazia diretta e sulla revoca. E come sta procedendo. A Trofarello (TO) c’è un bel gruppo che sostiene il M5S. Alle ultime elezioni hanno ottenuto più del 14% dei voti e 1 consigliere.

    In compenso è disponibile il video con la ripresa completa di tutta la serata:

    Video streaming by Ustream

    qui la presentazione proiettata:

    scarica qui la presentazione proiettata a trofarello 27-10-11

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    Democrazia dei Cittadini a Trofarello (TO) – giovedì 27 ottobre 2011 – ore 21

    22 Ottobre 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    sono stato invitato a parlare di democrazia diretta a Trofarello (TO) giovedì prossimo 27 ottobre 2011 ore 21 in CENTRO MARZANATI VIA C.BATTISTI 25 TROFARELLO (TO).

    trofarello

    Qui il testo diffuso:

    Il Movimento Cinque stelle di Trofarello ha il piacere di ospitare presso il nostro Comune Paolo Michelotto autore del libro “democrazia dei cittadini”.
    Attraverso una dimostrazione pratica, la “Parola ai Cittadini”, si potrà far capire che esistono strumenti efficaci, a partire dai Comuni, affinchè i cittadini e le cittadine possano esercitare la sovranià che appartiene loro, attraverso una partecipazione effettiva alla scelte delle amministrazioni locali.
    Molte amministrazioni hanno da tempo adottato questo metodo:la California e 23 statii USA,la Svizzera,la Baviera,Amburgo.

    Qui l’incontro su FaceBook:

    http://www.facebook.com/event.php?eid=166304200122715

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    Democrazia dei Cittadini a Mantova – giovedì 27 gennaio 2010

    24 Gennaio 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    gli amici di Associazione Civica Mantovana hanno organizzato una serata a Mantova per presentare il libro “Democrazia dei Cittadini” e soprattutto per parlare degli strumenti di democrazia diretta e partecipativa che possono essere introdotti a livello locale. Realizzeremo anche una “La Parola ai Cittadini” per mostrare un metodo rapido, economico ed efficace di democrazia diretta a disposizione subito anche ai gruppi di cittadini.

    cartolina 2

    Ecco il comunicato ufficiale:

    L’Associazione Civica Mantovana presenta il libro “Democrazia dei cittadini” di Paolo Michelotto ed. Troll giovedì 27 gennaio alle ore 20,30 presso l’aula Magna “Isabella d’Este”, via G. Romano a Mantova.

    LAutore darà l’occasione di conoscere meglio gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa sugli esempi concreti che esistono nel mondo: la Svizzera, la Baviera, Amburgo, la California e 23 Stati USA, la legge sulla partecipazione diretta in Toscana, il Debat Public per le grandi opere in Francia, la scrittura ex novo da parte dei cittadini di uno statuto comunale a Chelsea (USA), la lunga marcia di “Piu’ democrazia a Bolzano” per realizzare una legge per una democrazia piu’ vicina alle esigenze dei cittadini.

    invitoMichelotto2

    Attraverso una dimostrazione pratica, la “Parola ai Cittadini”, si potrà far capire che esistono strumenti efficaci, a partire dai Comuni, affinchè i cittadini e le cittadine possano esercitare la sovranià che appartiene loro, attraverso una partecipazione effettiva alla scelte delle amministrazioni locali.

    Iniziativa popolare, referendum propositivo e confermativo, abolizione del quorum per responsabilizzare maggiormente i cittadini, luoghi di dibattito e formazione dell’opinione pubblica: sono alcuni dei temi che verranno affrontati per far conoscere gli aspetti positivi della Democrazia Diretta vista come integrazione migliorativa della Democrazia Rappresentativa e comunque sempre nell’ambito dei diritti e doveri costituzionali.

    L’Associazione Civica Mantovana che da tempo sta portando avanti sul territorio provinciale attività di promozione della partecipazione diretta dei cittadini alla dimensione civica del bene pubblico auspica che all’incontro siano presenti anche gli amministratori locali.

    L’evento è patrocinato dal Comune di Mantova.

    Grazie anticipatamente per la partecipazione.

    Lara Benazzi

    Associazione Civica Mantovana

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    Democrazia Diretta a Torino e intervento su Crisi Democrazia Rappresentativa

    3 Dicembre 2010 // Nessun commento »

    torino 2-12-10di Paolo Michelotto

    alla presenza di una trentina di persone sì è svolto il 2 dicembre 2010 la serata sul tema “Democrazia Diretta” a Torino, organizzata dal Movimento5StelleTorino. Prima di me ha fatto un interessante intervento sulla Crisi Della Democrazia Rappresentativa, Alberto. Gli ho chiesto poi il permesso di riprodurla qui, che forse interessa anche altri.

    Metto qui anche il foglio di calcolo usato per raccogliere le idee per la simulazione di serata partecipativa “La Parola ai Cittadini”, (per chi vuole usarlo, basta svuotare tutti i campi, riempirli e poi ordinare la colonna D in ordine decrescente).

    domande cittadini torino 02-12-10

    Metto anche la presentazione che ho videoproiettato (è la consueta che uso, ma la riposto qui per comodità).

    presentazione Torino 02-11-10

    Infine il link al programma Timer, gratuito, che ho usato per tenere i tempi: Cool Timer

    Le persone presenti, mi sono sembrate molto interessate ad approfondire la conoscenza degli strumenti di democrazia diretta e sono sicuro che ci saranno sviluppi interessanti. Ci sono state anche domande molto pertinenti, di persone che cercavano il modo per replicare le esperienze mostrate. Insomma un bel momento.

    Alla fine c’è stato l’intervento di Helen che ha chiarito i punti programmatici della futura lista civica comunale del Movimento 5 Stelle di Torino e le modalità per raccogliere adesioni di candidati e il percorso futuro da qui al prossimo maggio 2011, data presunta per le elezioni comunali di Torino.

    Ecco  l’intervento di Alberto, che consiglio di leggere:

    La crisi della Democrazia Rappresentativa (qui il file doc: La crisi)

    Tratto da “Il futuro della democrazia” di Norberto Bobbio

    A paragone della democrazia d’ispirazione rousseauiana, infatti, la partecipazione popolare negli stati democratici reali è in crisi almeno per tre ragioni: a) la partecipazione si risolve nella migliore delle ipotesi nella formazione della volontà della maggioranza parlamentare; ma il parlamento non è più nella società industriale avanzata il centro del potere reale, essendo spesso soltanto una camera di registrazione di decisioni prese altrove; (continua…)

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    Giovedì 2 dicembre 2010 a Torino, incontro sulla Democrazia Diretta

    29 Novembre 2010 // Nessun commento »

    Volantino Torino 2 Dicembre 2010di Paolo Michelotto

    giovedì 2 dicembre 2010 sarò a Torino invitato dal Movimento5StelleTorino a parlare di democrazia diretta. In realtà la serata si articolerà in una prima fase pratica di dimostrazione concreta di come può funzionare una serata partecipativa (il metodo La Parola ai Cittadini). Seguirà una seconda fase in cui racconterò con immagini videoproiettate le migliori esperienze di democrazia diretta che sono in atto nel mondo e infine una terza fase riservata alle domande e risposte. Tutti i torinesi interessati all’argomento sono invitati.

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    Incontro sulla Democrazia Diretta a Lomazzo (CO)

    6 Maggio 2010 // Nessun commento »

    demdirettawebdi Paolo Michelotto

    sono stato invitato a partecipare a una serata sulla democrazia diretta, a Lomazzo (CO). Ed ho accettato con estremo piacere.

    Sarà il 19 maggio 2010

    ore20.30

    presso l’ex asilo Garibaldi,

    piazza 4 Novembre -

    Lomazzo

    (comune di circa 9000 abitanti).

    La serata è organizzata da Immagina Lomazzo. Faremo sia la parte pratica di “La Parola ai Cittadini”, che la parte illustrativa degli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo e infine la presentazione del nuovo regolamento sui referendum comunali, proposto da Immagina Lomazzo. Ecco il volantino completo.

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    Al Liceo Rosmini di Trento si studia la Democrazia

    15 Marzo 2010 // Nessun commento »

    Rosminidi Paolo Michelotto

    un interessante esempio di come anche nel mondo della scuola pubblica si possa parlare di democrazia e farla sperimentare.

    sono stato invitato al Liceo Rosmini di Trento, martedì 16 marzo alle ore 18,45 per realizzare una simulazione de “La Parola ai Cittadini” e per presentare il libro “Democrazia dei Cittadini”. Sono persone dei corsi serali, che stanno già seguendo un percorso molto interessante di studio sulla democrazia, che riporto di seguito. Un buon esempio per le altre scuole e una speranza per il futuro.

    Ecco il percorso completo.

    CITTADINANZA CONSAPEVOLE: DAL LOCALE AL GLOBALE
    percorso di diritto pubblico aperto alla cittadinanza

    A chi è rivolto?
    A chiunque, e di qualunque età, voglia acquisire le conoscenze di base del diritto pubblico per aumentare la sua consapevolezza di cittadino ed essere un cittadino attivo. Il percorso vedrà coinvolti gli studenti iscritti alla classe prima del corso serale del Liceo delle scienze sociali e i cittadini che desiderano partecipare

    Quando si svolge?
    Dal 2 febbraio al 30 marzo, il martedì, dalle 18.45 alle 20.35 ( 8 incontri per un totale di 16 ore).

    Dove?
    A Trento, presso il Liceo Antonio Rosmini, via Malfatti 2, nella sala della biblioteca

    I contenuti del percorso
    Il “cittadino” come attore della politica
    Elementi di democrazia di uno stato, i principi democratici della Costituzione Italiana
    Gli strumenti della democrazia diretta: il referendum, la petizione, la proposta di legge
    Il principio di sussidiarietà nell’ottica della partecipazione e della cittadinanza attiva
    L’ente Comune: cosa fa, come funziona, come coinvolge i cittadini
    L’ente Provincia e l’ente Regione nell’ordinamento autonomistico della Regione Trentino Alto Adige
    L’ordinamento costituzionale della Repubblica italiana: gli organi dello Stato e le loro competenze

    Metodologia

    A partire dal testo della Carta Costituzionale italiana verranno presentati e discussi i contenuti. Gli incontri del percorso saranno caratterizzati dall’uso di una metodologia attiva che favorisce la partecipazione e il confronto tra i partecipanti.

    Materiali (continua…)

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    Venerdì 19 marzo 2010 Borgo (TN) presentazione di “Democrazia dei Cittadini”

    13 Marzo 2010 // Nessun commento »

    borgo 19 -03-10di Paolo Michelotto

    venerdì 19 marzo 2010, sono stato invitato a presentare il libro “Democrazia dei Cittadini” a Borgo Valsugana (TN). Il titolo esatto è: “La Democrazia dei Cittadini – Quando e come i cittadini possono decidere e incidere”. L’incontro è stato organizzato da CEDIP, Centro di Documentazione e Informazione sulla Pace di Borgo Valsugana. Si terrà nella sala Marcellina Paternolli del Municipio di Borgo Valsugana, ore 20.30 in collaborazione con la Biblioteca Pubblica Comunale di Borgo Valsugana.

    All’inizio farò una dimostrazione di “La Parola ai Cittadini” (metodo partecipativo) e poi una presentazione sugli esempi migliori di democrazia diretta che ci sono nel mondo.

    L’ingresso è libero.

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    Scarica il libro “Democrazia dei Cittadini”

    22 Febbraio 2010 // Nessun commento »

    democrazia-dei-cittadini-A4-del-25-01-10-211x300Il libro “Democrazia dei Cittadini” che parla degli esempi di democrazia diretta e partecipativa che funzionano nel mondo, è scaricabile gratis online a questo indirizzo: Democrazia dei Cittadini

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    Esperimento di Democrazia Diretta a Mestre: come è andata

    8 Febbraio 2010 // Nessun commento »

    mestre6-2-10di Paolo Michelotto

    riporto qui la descrizione dell’evento fatta da Dario Rinco.

    Caro Paolo
    sabato scorso sono stato a Mestre per partecipare all’evento in oggetto.
    Grazie all’organizzazione di Max Gaetano e alla disponibilità di Michele Boato, che ci ha gentilmente ospitato in una sala perfettamente attrezzata, abbiamo presentato una dimostrazione di democrazia partecipativa e diretta sulla falsa riga di quello che ho presentato a Roma il 17 gennaio.
    Anche qui ho spiegato che, essendo una demo e avendo solo un’ora a disposizione, avevamo ridotto i tempi di esposizione delle proposte, delle relative due domande di approfondimento e della risposta alle domande, a un minuto cadauno. I partecipanti hanno saputo ottimizzare molto bene il poco tempo concesso e hanno rispettato le regole iniziali (hanno interagito 19 persone sui 32 presenti).
    Al termine della demo ho proiettato le tue slides ricavate dalla tua presentazione a Milano (15/10/2009) implementandone alcune di Roma (17/1/2010) e al termine ci sono state alcune domande di approfondimento molto interessanti, in particolar modo sul bilancio partecipativo. Ho spiegato in che comuni si attua il bilancio partecipativo (Pieve Emanuele, Grottammare) invitando i partecipanti a seguire quello che in questi giorni si sta svolgendo nel comune di Canegrate (100.000 euro da investire su proposte dei cittadini http://www.facebook.com/group.php?gid=36728829207).
    Sono state consegnate alcune copie del tuo libro e segnalato, per approfondimenti, il sito www.paolomichelotto.it . Al termine abbiamo invitato i partecipanti a organizzare eventi simili richiedendo eventualmente la tua preziosa collaborazione.
    In allegato ti invio file delle proposte fatte dai cittadini a Mestre.
    Grazie e ciao
    Dario Rinco
    coordinatore per la Lombardia
    del movimento
    Per il Bene Comune
    lista civica nazionale
    ecco le proposte emerse:
    Mestre 6 febbraio 2010		Presenti: 32
    
    Esperimento di democrazia partecipativa "La parola ai cittadini"
    
    Nome         Proposta                                 voti
    
    alessio	     maggiore e piu' corretta informazione	30
    
    gioram	     sicurezza alimentare	                29
    
    massimo	     abolizione quorum ref + strumenti DD	29
    
    lisa	     magg consapevolezza dal basso	        28
    
    ciro	     sovranita' monetaria	                27
    
    lucio	     liberta' di cura	                        27
    
    francesca    educ. alla consapev. dalle elementari	27
    
    sabrina	     abbassare stip e privilegi ai politici	24
    
    giulia	     magg invest. nell'istruz. e nella ricerca	21
    
    nikola	     riforma sistema elettorale	                20

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    La Parola ai Cittadini a Rovereto (giovedì 11 febbraio 2010)

    6 Febbraio 2010 // Nessun commento »

    la parola ai cittadinidi Paolo Michelotto

    Incontro sulla Democrazia dei Cittadini, organizzato dalle Acli di Lizzana (Rovereto -TN).

    Qui maggiori dettagli.

    Nella prima parte della serata verrà realizzata “La Parola ai Cittadini“, durante la quale tutti quelli che vorranno, potranno fare proposte per la città.

    Ci sarà presentazione proposte, discussione, votazione. Viene fatto come esempio concreto di democrazia diretta e partecipativa che funziona, con facilità ed efficacia. Chi vuole fare proposte che poi verranno inserite nel “Programma dei Cittadini” può venire alla serata (oltre che scriverle quando vuole nel forum, oppure inviarle a cittadinirovereto@gmail.com).

    Nella parte finale della serata ci sarà la presentazione del libro “Democrazia dei Cittadini” con proiezione di foto e immagini che raccontano gli esempi nel mondo dove la democrazia diretta e partecipativa funziona ed è applicata con successo.

    Data: giovedì 11 febbraio 2010

    Ora: 20.30 – 23.00

    Luogo: Oratorio Don Panizza di Lizzana – via Panizza 23

    Qui l’evento su FaceBook

    Vieni e diffondi l’avviso ai tuoi amici!

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    Dettagli incontro di Cesena sulla Democrazia Diretta 21-02-10

    4 Febbraio 2010 // Nessun commento »

    cesenadi Paolo Michelotto

    ecco dettagli dell’intero convegno di Cesena “Dal Signoraggio bancario alla Democrazia Diretta: Proposta per una Metamorfosi Sociale.”

    Dalle 14.30 alle 16.30 realizzeremo insieme una Parola ai Cittadini come esperimento concreto di assemblea partecipativa fattibile e poi parlerò di Democrazia Diretta e degli esempi che funzionano nel mondo.

    Ecco i dettagli:

    ore 09:30 Introduzione a cura di Giorgio Gustavo Rosso

    ore 09:40 Marco Dalla Luna – Signoraggio Manipolazione e Democrazia

    ore 10:40 Savino Frigiola – Sovranità Monetaria: Sovranità del popolo

    ore 11:40 pausa

    ore 12:00 Alfonso Luigi Marra – Come difenderti o agire giudizialmente contro la tua banca

    ore 13:00 pausa pranzo

    ore 14:30 Paolo Michelotto – Presentazione ed esperimento di Democrazia Diretta con il pubblico in sala.

    ore 16:30 pausa

    ore 16:50 in video conferenza Nicolò Giuseppe Bellia  Antropologo, fautore dell’ antropocrazia e del reddito di cittadinanza.

    ore 17:30 Eugenio Benetazzo Autogestione finanziaria dei risparmi e degli investimenti consapevole dell’attuale scenario economico. Presentazione del nuovo libro “Padrone del tuo denaro”.

    ore 18:30 chiusura convegno

    qui maggiori dettagli per arrivare e partecipare, il costo di partecipazione serve per pagare la sala noleggiata:

    http://www.macrolibrarsi.it/servizi/__dal-signoraggio-bancario-alla-democrazia-diretta.php

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    “Democrazia dei Cittadini”: il libro è ora scaricabile gratuitamente online

    25 Gennaio 2010 // 1 Commento »

    democrazia dei cittadini A4 del 25-01-10di Paolo Michelotto

    ho deciso di condividere il libro “Democrazia dei cittadini” online gratuitamente, perché la situazione della democrazia in Italia sta rapidamente degenerando, nell’indifferenza e nella non conoscenza della maggioranza di noi cittadini Italiani.

    Non è una nostra colpa, semplicemente i media perseguono altri interessi di una ristretta elite di persone e così noi sappiamo molto poco dei concetti basilari della democrazia, degli sforzi e dei sacrifici fatti per avere gli strumenti basilari e soprattutto non siamo a conoscenza delle possibilità di miglioramento del nostro sistema democratico, semplicemente studiando e adottando strumenti già sperimentati da decenni o secoli in altri paesi.

    Nei due anni trascorsi dalla pubblicazione cartacea del libro, sono successe molte cose. Si sono tenuti referendum per avere maggiore democrazia a Vicenza, a Rovereto e a Bolzano (vedi questo blog www.paolomichelotto.it per gli aggiornamenti).

    Ho fatto molte presentazioni del libro e del metodo partecipativo “La Parola ai Cittadini” in varie città italiane invitato dai gruppi di cittadini di vari schieramenti.

    Sono nati gruppi su FaceBook che dibattono di democrazia diretta.

    C’è interesse, c’è il bisogno diffuso di migliorare la nostra democrazia. Ma non si sa esattamente come.

    Questa versione in formato A4, adatta ad essere stampata in casa, è identica alla versione del 2008, tranne che nel formato. Chi volesse il libro cartaceo può ovviamente richiederlo nelle librerie oppure andando su www.paolomichelotto.it

    Se desideri diffondere la democrazia diretta nella tua città e non sai come fare, puoi iniziare cercando altre persone interessate nella tua zona semplicemente prenotando una sala, realizzando e distribuendo un volantino dell’evento, chiamandomi per realizzare “La Parola ai Cittadini” (vedi capitolo 15) e la presentazione del libro. E chiedendo ai presenti alla fine della serata chi vuole fare un percorso con te. Non ho bisogno di rimborsi, contattami scrivendo a paolorove@gmail.com

    Questo è il mio contributo per cercare di diffondere ulteriormente il desiderio di applicare anche in Italia una forma di democrazia più completa, efficiente, soddisfacente e davvero “democratica”.

    Se condividi questo mio sogno, diffondi il libro nel tuo blog, nella tua pagina su FaceBook, tra i tuoi amici.

    Diffondi la voglia di Democrazia Diretta!

    Buona lettura.

    Download democrazia dei cittadini Version 1.0

    Sommario:

    • Introduzione
    1. Democrazia: potere del popolo (continua…)

    Postato in democrazia dei cittadini, documenti recensiti

    presentazione libro “Democrazia dei Cittadini” – Mantova sabato 23 gennaio 2010

    17 Gennaio 2010 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    Invito ACM

    SABATO 23 GENNAIO 2010 ORE 17,30 – presso Madonna della Vittoria Via Monteverdi, 1 Mantova, sono stato invitato dagli amici di ACM (Associazione Civica Mantovana) a presentare il libro “Democrazia dei Cittadini”. Nel corso della serata realizzerò “La Parola ai Cittadini” come esempio concreto, facile e realizzabile di democrazia diretta che funziona. Ecco il testo inviato dagli organizzatori e il volantino distribuito.

    Postato in Senza categoria, appuntamenti, democrazia dei cittadini, parola ai cittadini

    Incontro su “La Democrazia dei Cittadini – Esempi e strumenti della democrazia diretta e della partecipazione” – Rovereto 11-02-2010

    1 Gennaio 2010 // Nessun commento »

    Incontri gennaio  2010di Paolo Michelotto

    giovedì 11 febbraio 2010 ore 20,30 parteciperò ad un incontro sulla democrazia diretta che si terrà nella mia città – Rovereto, organizzato dalle ACLI. Organizzeremo all’inizio “La Parola ai Cittadini” poi una proiezione sugli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo. Questo incontro fa parte di un ciclo di 4 incontri molto interessanti sulle tematiche della democrazia. Ecco il testo completo:

    ACLI Trentine – Circolo di Lizzan

    In vista del rinnovo del Consiglio Comunale previsto per la primavera del 2010, il Circolo Acli di Lizzana intende promuovere una serie di incontri sull’importanza della partecipazione, della democrazia e della responsabilità personale nelle scelte democratiche.

    Etica della partecipazione

    giovedì 14 gennaio 2009 ore 20.30 – Relatore: Donata Borgonovo Re  – Ricercatrice della Facoltà di giurisprudenza Università di Trento

    Il consiglio comunale di Rovereto funzioni e funzionamento

    giovedì 28 gennaio 2010 ore 20.30  – Relatore: Fabrizio Rasera  – Presidente Consiglio Comunale Rovereto

    La Democrazia dei Cittadini: esempi e strumenti della democrazia diretta e della partecipazione

    giovedì 11 febbraio 2010 ore 20.30  – Relatori: Paolo Fabris e Paolo Michelotto – Partecipazione Cittadini Rovereto

    Incontro con i candidati alla carica di Sindaco di Rovereto

    data da definire – Moderatore: Walter Nicoletti – Giornalista

    tutti gli incontri si terranno presso Oratorio Don Panizza di Lizzana alle ore 20.30

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