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    vado anch’io a Roma il 10 settembre 2011 per la democrazia in Italia

    15 Agosto 2011 // Nessun commento »

    di Paolo

    sembrava pochi giorni fa, ma era l’8 settembre 2007 in cui abbiamo raccolto le firme Parlamento Pulito. Nella mia città, Rovereto, ne abbiamo raccolte 2000. In un solo giorno. Un evento eccezionale.

    http://www.cittadinirovereto.it/discussione/index.php?topic=646.0

    parlamento-pulito

    E così in tutta Italia, 350.000 firme raccolte in un solo giorno. E da allora, sono passati 4 anni e quella proposta non è mai stata discussa in parlamento.

    E’ indegno in una democrazia, dove il popolo è SOVRANO, non i loro rappresentanti…

    Quindi il 10 settembre 2011 andrò a Roma in gita, ad aiutare Beppe Grillo a ricordare ai nostri indegni rappresentanti, di ascoltare gli unici titolari del potere nelle democrazie, il popolo.

    Qui l’organizzazione di un bus dal trentino alto adige

    Chi vuole partecipare dal trentino mi contatti

    Postato in crisi dem. rappresentativa, democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta

    Il cittadino partecipa: il town meeting realizzato il 20 ottobre 2009 a Rovereto

    12 Giugno 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    riporto qui alcune informazioni riguardanti la giornata partecipativa “Il Cittadino Partecipa” che avevamo organizzato a Rovereto il 20-10-2009 a Rovereto. Avevamo costruito un blog apposito, ma quest’anno non è stato rinnovato e quindi tutte le informazioni sono andate perse.

    il cittadino partecipa

    La giornata “Il Cittadino Partecipa”  utilizzava la tecnica dei Town Meeting del 21° secolo.

    Per sapere cosa sono i Town Meeting del 21° secolo guarda questo post:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/03/05/giornata-partecipativa-con-5000-persone-si-puo-con-i-town-meeting-del-21%c2%b0-secolo/

    Qui c’è un descrizione del percorso seguito per realizzare “Il Cittadino Partecipa”

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/06/09/il-cittadino-partecipa-20-settembre-2009-democrazia-diretta-e-partecipativa/

    Questo il documento finale di 7 pagine con la descrizione dell’evento e del metodo seguito, inviato a tutti i 140 partecipanti:

    programma-20-settembre-versione-35-del-11-9-9(5)

    Questo era il gruppo aperto su FaceBook per l’occasione, che ha ancora tutti i messaggi organizzativi e preparatori:

    http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=43845484607

    Questa la proposta più votata presentata poi al presidente del Consiglio Provinciale di Trento

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/10/31/la-proposta-piu-votata-a-il-cittadino-partecipa-raccontata-al-pres-consiglio-prov-kessler/

    Questa è la seconda proposta più votata presentata al presidente del Consiglio Provinciale di Trento

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/10/27/emilio-piccoli-spiega-perche-e-necessario-eliminare-il-quorum-al-pres-prov-trentino-kessler/

    Questo il video che tentava di riassumere la giornata:

    Qui i risultati della giornata:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/09/21/il-cittadino-partecipa-un-grande-inizio/

    Questo il video realizzato dagli amici di Beppe Grillo di Modena

    Qui le foto caricate su Flikr dell’evento:

    http://www.flickr.com/search/?q=il+cittadino+partecipa&f=hp

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    Gli amministratori non vogliono fare il regolamento dei referendum? I cittadini fanno una istanza al difensore civico: l’esempio di Morciano (RN)

    10 Giugno 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    gli amministratori di Morciano (RN) non vogliono realizzare il regolamento dei referendum e così impediscono ai cittadini di usufruire di questo strumento previsto dal loro stesso comune.

    Cosa possono fare i cittadini per ottenere i loro diritti? Ecco l’esempio portato avanti dal Comitato Morciano in Comune:

    1. partecipazione al Consiglio Comunale Aperto del 15 /04/10 e consegna di un regolamento completo, scritto gratuitamente dall’avvocato di Rimini Massimo Manduchi

    2. nel giugno 2010 un sollecito a tutta l’amministrazione

    3. nel dicembre 2010 un ulteriore sollecito all’amministrazione

    4. una istanza al Difensore Civico dell’Emilia Romagna (Daniele Lugli – nella foto) consegnata il 01 giugno 2011

    daniele lugli difensore civico emilia romagna

    Che potete leggere, anzi che consiglio a tutti i cittadini consapevoli di leggere e di scaricarsi come esempio da seguire in tutti i comuni dove gli amministratori si ostinano a non realizzare il regolamento dei referendum.

    Eccolo il documento completo, con tutti gli allegati, mandatomi dagli amici di Morciano (ho cancellato solo alcune parti con dati privati dei presentatori dell’istanza):

    istanza difensore civico emilia romagna

    In questo post il video della serata del Consiglio Comunale Aperto, e la proposta di regolamento dei referendum presentato dai cittadini:

    http://www.paolomichelotto.it/blog/2011/06/09/morciano-rn-un-esempio-di-democrazia-diretta-allopera-il-consiglio-comunale-aperto/

    Sono a questo punto molto curioso di sapere gli sviluppi della vicenda, il potere effettivo del difensore civico e se finalmente sarà disponibile il regolamento dei referendum finora negato ai cittadini di Morciano…

    E gli ulteriori passi che i cittadini saranno costretti a compiere.

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    Morciano (RN) un esempio di democrazia diretta all’opera: Il Consiglio Comunale Aperto

    9 Giugno 2011 // 4 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    chiarisco subito: un esempio mica tanto positivo!

    Fabio Bartolini e Daniele Arduni del Comitato Morciano in Comune

    http://www.morcianoincomune.it/consigli-comunali/consiglioapertodel15042010

    mi hanno inviato un estratto video del primo Consiglio Comunale Aperto tenutosi il 15 aprile 2010. In quell’occasione oltre a varie richieste trattate da altri cittadini, il Comitato Morciano in Comune ha presentato una proposta di Regolamento per l’attuazione dei Referendum comunali. Che era fino a quel momento mancante. E lo è ancora oggi. E quindi ai cittadini è negato un diritto, quello di realizzare referendum comunali, previsto nel loro stesso statuto.

    Interessante l’utilizzo dello strumento del Consiglio Comunale Aperto, che è presente in pochi comuni italiani, tra cui a Morciano (RN). Ma questa occasione fortemente voluta dalle associazioni dei cittadini, è stata svilita dalla risposta degli amministratori. Che si sono riservati in esclusiva il compito di redigere il regolamento dei referendum, che colpevolmente non avevano ancora scritto. E tanto hanno pensato e studiato che lo statuto non è ancora, dopo un anno dal Consiglio Comunale Aperto del 15 aprile 2010, realizzato.

    referendum morciano

    Amministratori che pensano che la democrazia sia una delega in bianco data nelle loro mani ogni 5 anni e in cui i cittadini non devono immischiarsi. Vedere questo video è tristissimo per chi come noi sa come la democrazia è vissuta in molte zone del mondo, ma anche uno stimolo. Questa che vediamo oggi rappresentata a Morciano, ma in quasi tutta l’Italia, non è democrazia, ma solo la sua parvenza esterna. La democrazia vera, completa, diretta è un nostro diritto, e ovunque in Italia, come hanno fatto e stanno facendo ogni giorno gli amici di Morciano, dobbiamo riconquistarcela, riprendendocela da questa casta isolata e senza futuro, avvinghiata al potere per quanto piccolo esso sia e ai piccoli privilegi che ognuno di loro trae. Democrazia non è dare tutto il potere a 20 – 40 persone che poi decidano a nostro nome per 5 anni. Servono strumenti di democrazia diretta nelle mani dei cittadini, come in Svizzera e in Baviera e in California. Il passo più importante che dobbiamo compiere è togliere il quorum dai referendum.

    Per spalancare la porta a tutte le energie che vorranno riprendersi il diritto di decidere come gestire la propria vita comune.

    Ma la  democrazia potrà svilupparsi solo se noi cittadini lo esigeremo con piena consapevolezza.

    Questo è il regolamento dei referendum predisposto gratuitamente dall’avvocato riminese Manduchi Massimo, avanzato in Consiglio da Fabio Bartolini a nome del Comitato Morciano in Comune, più di un anno fa:”

    regolamento referendum Morciano

    E Fabio e gli amici del Comitato, continuano a lavorare e a battersi su questo tema. Questo è ad esempio quanto stanno programmando di fare nei prossimi mesi, da un’email di Fabio:

    Presto invieremo ad ogni comune comunicazione per relizzare il censimento degli istituti di partecipazione in provincia di Rimini che presenteremo poi in autunno. Sempre entro la fine dell’anno iniziera’ il tour che tocchera’ogni comune della nostra provincia e della vicina provincia di pesaro urbino per portare più’ democrazia. Si puo’ fare. Forza Paolo. Parte del merito e’ tuo. Cari saluti. Fabio

    Postato in democrazia, democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, quorum, referendum

    E-Mozioni: l’idea del candidato sindaco PD di Trieste, ripresentata a Carpi (MO), per facilitare le mozioni dei cittadini

    13 Aprile 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    trieste e-mozioni

    nel mondo di Twitter e di FaceBook e dei blog, questa è un’idea semplice o addirittura banale. Ma ci voleva qualcuno che la proponesse e che la realizzasse. Il candidato sindaco PD di Trieste e un consigliere M5S di Carpi (MO).

    La riporto pari pari, come è stata fatta nel consiglio di Carpi (MO).

    Qui il sito dove è stato pubblicata

    http://modena5stelle.it/2011/03/e-mozioni-moltiplicare-le-occasioni-di-partecipazione-diretta/

    Carpi, 18 marzo 2011

    Al Presidente del Consiglio Comunale

    Al Sindaco

    Oggetto: Proposta di mozione per l’attuazione dell’art 12 dello Statuto del Comune di Carpi anche con modalità “on line”

    Visto

    - L’articolo 12 dello Statuto del Comune di Carpi

    - La proposta avanzata dal candidato Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, denominata “E-Mozioni” per agevolare la presentazione “on line” di mozioni e ordini del giorno al consiglio comunale da parte dei cittadini, come singoli o organizzati in gruppi e associazioni

    Considerato

    - Il ruolo che le tecnologie informatiche possono svolgere nel facilitare la partecipazione dei cittadini alle attività di questa Amministrazione Comunale

    Il Consiglio Comunale di Carpi impegna il Sindaco e la giunta

    A presentare una bozza di regolamento e a predisporre i necessari strumenti tecnici negli spazi della rete civica comunale per consentire l’attuazione dell’articolo 12 dello Statuto Comunale anche attraverso la presentazione di proposte di mozione e raccolta di firme on-line

    Questo quanto scritto dal candidato sindaco Cosolini

    Il Comune di Trieste con Sindaco Cosolini farà obbligo per il Consiglio Comunale di dibattere tutte le ‘E-Mozioni’ presentate online e sottoscritte via internet da almeno 2.000 cittadini. Questa l’idea che intende sfruttare le nuove tecnologie per rendere più immediati i rapporti tra cittadinanza e scelte politiche. Internet come base di condivisione e di maggior partecipazione dei cittadini alla pubblica amministrazione.

    La proposta è stata illustrata nel pomeriggio di ieri, durante l’evento “Trieste Polis Digitale“, incontro tra Roberto Cosolini e la comunità digitale della città, per ascoltare e accogliere le proposte dei cittadini più esperti proprio su come internet e i nuovi media possano contribuire a cambiare i servizi e le politiche del Comune di Trieste. Trasparenza, partecipazione ed efficienza, queste le tre parole chiave sulle quali il candidato sindaco si è espresso in maniera convinta nel proprio intervento finale, e che ben riassumono quanto illustrato dai dodici relatori della serata.

    Il progetto E-Mozione ben concretizza tutte le tre componenti. Trasparente come tutto ciò che si trova online, sempre a disposizione di tutti, immediatamente a disposizione di chiunque voglia partecipare ed efficiente, essendo un filo diretto tra cittadini e comune.

    E’ diretto al numero sempre crescente di cittadini che usano su base quotidiana il computer e internet, che ormai è divenuto centro nevralgico di molti dibattiti e aggregatore di gruppi e comunità di cittadini che condividono obbiettivi civici, culturali e politici.

    Come funzionerebbe?

    Un’area apposita del sito del Comune di Trieste, con Cosolini Sindaco, verrà riservata alla partecipazione diretta da parte dei cittadini. In quest’area ci sarà lo strumento per la ‘E- Mozione’, che funzionerà così:

    1) Previa il pagamento di una tassa simbolica, ogni cittadino di Trieste potrà depositare in Comune il testo di una ‘E-Mozione’.

    2) Il testo verrà pubblicato online nel sito del Comune di Trieste e a quel punto potranno partire le sottoscrizioni da parte dei cittadini.

    3) Ogni cittadino per rendere valida la sua sottoscrizione, dovrà dichiarare i propri nome, cognome, indirizzo di residenza nel Comune, età di nascita.

    4) Per rendere valida la sottoscrizione, il cittadino dovrà lasciare o il proprio codice fiscale OPPURE inserire un codice univoco e personale inviato via sms dal Comune al cellulare del sottoscrittore durante la procedura di sottoscrizione.

    5) Ogni cittadino potrà facoltativamente lasciare i propri indirizzi email e cellulare per essere aggiornato se la ‘E-Mozione’ avrà raggiunto i 2.000 sottoscrittori e per sapere il risultato del dibattimento in Consiglio Comunale.

    Esistono già delle iniziative simili:

    E-Petition promosse dal Governo laburista in Gran Bretagna
    Nuovo progetto sulle e-petition promosse dal governo Cameron
    E-Petitions, Scottish Parliament
    Europetition, iniziativa privata per sostenere petizioni online al Parlamento Europeo

    Postato in consultazione, democrazia, democrazia dal basso in Italia, esempi virtuosi, idee di DD per il proprio comune

    incontro sulla Democrazia Diretta a Vicenza 18-02-11: risultati, documenti e presentazione

    23 Febbraio 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    ottima serata, eravamo 30-40 persone, tra cui alcuni consiglieri comunali. Purtroppo la sala era situata nell’interrato dell’edificio, eravamo circondati di cemento e acciaio e all’interno non arrivava la rete telefonica. Avevo situato comunque il cel vicino all’uscita di sicurezza, lasciata un po’ aperta, ma c’era segnale molto debole e variabile. Quindi niente diretta, tranne alcuni minuti iniziali.

    Questo la foto dei pochi secondi trasmessi:

    vicenza 18-02-11

    All’inizio Fulvio Rebesani ha fatto una sintesi di quanto fatto finora a Vicenza:

    storia del percorso di democrazia diretta vicenza

    Poi Eugenio ha fatto una “invocazione” chiedendo che vengano introdotti gli strumenti di democrazia diretta nello statuto, citando anche un valente costituzionalista.

    Poi sono stati proiettati questi tre video. Essi sono la sintesi delle interviste realizzate a 30 consiglieri comunali a cui sono state fatte 3 identiche domande. I video sono la sintesi di tutte le loro risposte a ogni domanda.

    1. Oltre al voto, a quali altre forme di partecipazione attiva dei cittadini alla vita della città lei sarebbe favorevole?

    2. Dato che nel 2006 è stata fatta richiesta di inserire i referendum propositivo e abrogativo nello statuto del comune da 12.000 cittadini, cosa ne pensa di questi strumenti di democrazia diretta?

    3. Nei paesi in cui i referendum vengono comunemente utilizzati in genere sono senza quorum e la partecipazione è alta. Secondo lei perchè?

    Poi c’è stata discussione su quanto detto dai consiglieri.

    Il presidente della commissione riforma istituzionale “Meridio” ha raccontato cosa hanno finora pensato e quali strumenti vogliono introdurre (referendum propositivo, abrogativo, e propositivo abrogativo contemporaneamente) e con quale quorum (stanno pensando dal 30 al 50% ).

    Poi c’è stato il mio intervento sui motivi per cui è necessario togliere il quorum. Ho usato questa presentazione:

    presentazione quorum 18-02-11

    Infine c’è stata ulteriore discussione, presentazione delle proposte da votare tra cui queste 4:

    fulvio istruttoria pubblica

    proposta consiglio comunale aperto fabio

    proposta parola ai cittadini 2 volte anno Eugenio

    Proposta Trasparenza e Partecipazione Zancan

    proposta statuto partecipato annamaria

    proposta rappresentanti estratti a sorte – giovanni

    E la votazione finale in cui ha vinto la proposta di Eugenio di far introdurre la possibilità di fare 2 volte l’anno la Parola ai Cittadini alla presenza dei consiglieri e della giunta. Che ora l’associazione Più Democrazia e Partecipazione di Vicenza si impegnerà a portare avanti.

    Che riporto qui per esteso nella forma poi effettivamente esposta e mandatami da Eugenio:

    IL SINDACO E LA GIUNTA MUNICIPALE INCONTRANO I CITTADINI

    Almeno due volte l’anno, in primavera e in autunno, l’amministrazione comunale organizza un’assemblea pubblica aperta a tutti i cittadini con il metodo “La parola ai cittadini”, presso il teatro comunale.

    Un’assemblea dove è prevista una prima parte di rendicontazione da parte degli amministratori e una seconda parte dove i cittadini hanno l’opportunità di fare richieste, osservazioni, critiche o quant’altro, alle quali seguirà breve dibattito. La fase finale della seconda parte consisterà nella votazione per alzata di mano, da parte dei presenti delle eventuali richieste, delle quali le più votate impegneranno il sindaco e la giunta alla loro realizzazione.

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, parola ai cittadini

    Serata partecipativa ad Albignasego (PD) 2 marzo 2011: Io Decido

    20 Febbraio 2011 // 1 Commento »

    di Paolo Michelotto

    gli amici di Venezia saranno felici di vedere come il nome del loro comitato sia diventato anche il nome di una serata partecipativa a Albignasego (PD) pur senza che i rispettivi gruppi si conoscano. Il potere di internet e delle buone idee.

    Durante la serata, a cui parteciperò anch’io, faremo una “Parola ai Cittadini” e poi parlerò degli esempi di democrazia diretta che ci sono nel mondo e cosa si può fare a livello locale in Italia.

    Qui il loro sito, per approfondire:

    http://iodecidoalbignasego.blogspot.com/

    Ecco il volantino:

    io decido albignasego

    Postato in democrazia dal basso in Italia, parola ai cittadini

    Seminario: Io Decido a Venezia

    // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    su segnalazione di Tiziana Plebani del coordinamento Io Decido, molto volentieri riporto le informazioni di questa attività propedeutica all’apertura del processo partecipativo sulla mobilità-sublagunare che hanno richiesto e che sta partendo, che si svolgerà sabato 26 febbraio 2011 a Mestre.

    logo

    Ecco il testo:

    qui il documento in formato doc: Io Decido seminario

    Questo il sito di riferimento: iodecido.blogspot.com

    Coordinamento.io.decido@gmail.com

    Dalla parte di chi partecipa: coinvolgere, comunicare e informare.

    La partecipazione alla prova dei fatti: presupposti, obiettivi e limiti di un’esperienza da cui poter apprendere. Il caso di Udine”

    Seminario di formazione condotto da Anna Paola Peratoner

    Sabato 26 febbraio Centro Civico di Via Sernaglia n. 43 – 30171 Mestre/Ve, ore 16-19

    LA TRACCIA di riflessione:

    1. lettura del territorio

    2. emersione di ciò che muove la gente: occorre un’emozione condivisa per muovere la gente

    3. campagna di comunicazione forte

    4. lavoro capillare e dal basso

    5. centralità della volontà politica degli amministratori = messa a disposizione di risorse umane (dipendenti) ed economiche (previsione di investimenti soprattutto nella comunicazione)

    I GRUPPI DI LAVORO

    1) IL “METODO”: quale lettura del territorio per quale lavoro politico? cosa significa creare una rete di relazioni?

    2) LE “PAROLE”: quale linguaggio e quali informazioni per quale comunicazione?

    3) LA “POLITICA”: quale rapporto con i partiti politici e con le istituzioni?

    Variabile trasversale ai 3 gruppi: la variabile “TEMPO” come centrale nella discussione dei 3 gruppi = il suo bisogno versus la “fretta” delle decisioni politiche.

    Quali passi e strumenti per riuscire a essere informati, a informare e a fare/diventare massa critica senza perdere tempo?

    Postato in democrazia dal basso in Italia, informazione

    foto e video della manifestazione “Se non ora quando?” a Rovereto

    15 Febbraio 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    c’ero anch’io con orgoglio, e con un bel cartello, che avevo raccolto da terra, con una scritta che nel mio caso voleva essere un po’ ironica: “Il mio corpo non è in vendita!” poi una fotografa dell’Adige (il quotidiano locale), mi ha fotografato e mi sono ritrovato a simboleggiare i maschi presenti alla manifestazione sulla edizione del lunedì).

    :-)

    IMG_0087

    Qui alcune immagini e i video della diretta che ho realizzato per l’occazione:

    Foto:

    alcune immagini della manifestazione di Rovereto 13-02-2011

    Video

    ecco i video registrati delle manifestazioni Rovereto e di Trento del 13-02-2011

    Postato in democrazia dal basso in Italia, rovereto

    diretta dalle manifestazioni di Trento e Rovereto – 13-02-2011

    13 Febbraio 2011 // Nessun commento »

    di Paolo Michelotto

    Berlusconi sta distruggendo la democrazia in Italia, chi ama la democrazia diretta e partecipativa non può permettersi di vedere distruggere la democrazia rappresentativa attuale, piena di difetti e limiti, ma l’unica da cui possiamo partire per introdurre strumenti per dare più voce ai cittadini. Per questo anch’io sarò in piazza nella mia città e farò un collegamento video.

    Se non adesso quando?

    Manifestazione in 230 località italiane. Qui le dirette da Rovereto e da Trento.

    questa la diretta effettuata da Paolo Michelotto dalla piazza di Rovereto dalle 17 in poi:


    Live TV by Ustream

    questa la diretta effettuata da Milena Bertagnin dalla piazza di Trento dalle 17 in poi:


    Online video chat by Ustream

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta

    uno striscione da ogni balcone: Berlusconi dimettiti!

    7 Febbraio 2011 // 6 Commenti »

    di Paolo Michelotto

    dimettiti

    Berlusconi è un enorme problema per la democrazia in Italia.

    1. è stato membro della loggia massonica P2 che aveva come scopo proprio quello di sovvertire la democrazia in Italia;

    2. ha ottenuto il monopolio della tv e quindi sull’informazione di massa (più del 90% degli italiani si informa solo con la tv), corrompendo con il denaro Craxi – in nessun stato democratico del mondo esiste un monopolio dei media e in nessun stato democratico un leader politico ha una tv – lui le ha tutte;

    3. ha preso il più grande gruppo editoriale italiano, la Mondadori, corrompendo i giudici, come dimostra il caso Mills;

    4. mina uno dei principi fondamentali degli stati moderni, quello della divisione dei poteri, attaccando ogni giorno il potere giudiziario, togliendo fondi, creando leggi che lo indeboliscono, delegittimandolo;

    5. ha mostrato che il potere del denaro riesce a prendere il potere politico;

    6. si è creato più di 80 leggi ad personam, che vanno contro l’interesse collettivo;

    7. ha fatto eleggere servi e serve fedeli con il miraggio del potere e dei soldi, ma che non rappresentano minimamente il popolo italiano – ha tolto con la legge elettorale agli italiani la possibilità di indicare i candidati da eleggere e ora tutti i mille parlamentari sono indicati dai 6-7 segretari di partito;

    8. ha distrutto la divisione dei poteri esecutivo e legislativo che ora sono tutti strettamente nelle sue uniche mani;

    9. mente ogni giorno agli italiani, ai giudici, e dà un terribile esempio che durerà anni;

    10. grazie alla propria forza economica decide completamente da solo e per i propri interessi personali economici e giudiziari.

    11. ha sempre avuto forti collegamenti con la mafia. Aveva un capo mafioso alle sue dipendenze ad Arcore:  Mangano. Il Co-Fondatore di Forza Italia Dell’Utri e suo braccio destro è stato condannato in secondo grado per mafia, numerosi pentiti di mafia lo indicano come referente della mafia dal 1993. Alcuni addirittura lo indicano come mandante delle stragi di mafia del 92-93.

    12. ed ora nella sua parabola discendente come uomo e come statista, commette anche reati comuni minori, come la concussione e lo sfruttamento di prostitute minorenni, rivendicando il suo essere sopra le leggi.

    Questi sono alcuni dei motivi per cui chi ha a cuore una democrazia migliore e più compiuta, deve urlare con tutto il proprio cuore: “Dimettiti!”

    Anche con uno striscione. Quando dai balconi saranno appesi migliaia, milioni di inviti a dimettersi, non potrà più ignorarci. Le sue dimissioni verranno solo se noi cittadini oseremo farci sentire, tutti insieme. Questo è un piccolo passo che tutti possiamo compiere, nessuna iniziativa è inutile. L’unica cosa che non possiamo fare è rimanere solo spettatori.

    Condividi la tua foto in questi link:

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/contagio-democratico/?com=16107

    http://www.indignati.org/

    http://www.facebook.com/event.php?eid=106585336083031

    http://www.facebook.com/home.php?sk=group_168306996548480

    http://www.facebook.com/event.php?eid=186905734664700

    Postato in crisi dem. rappresentativa, democrazia dal basso in Italia, esempi virtuosi

    rinviato il referendum regionale sullo stipendio dei consiglieri

    3 Febbraio 2011 // Nessun commento »

    democrazia_direttadi Paolo Michelotto

    Mehr Demokratie di Bolzano ha svolto la propria assemblea il 22 gennaio ed ha deciso di rinviare l’idea di promuovere il referendum regionale, che mi avevano proposto settimane addietro. Ci sono vari motivi e opportunità dietro a questa scelta. Ma l’idea non è annullata solo rinviata forse all’autunno o al 2012. Chiaramente da soli noi trentini non possiamo tentare di raccogliere l’enormità delle firme necessarie. Per cui credo che dobbiamo accettare questo slittamento.

    Ma tutto sommato può essere anche una buona cosa. A breve, se tutto va bene la settimana prossima, vari gruppi di molte parti d’Italia lanceranno la Settimana della Democrazia Diretta, che ruoterà attorno al 2 giugno 2011. E ci saranno tante iniziative e possibilità di promuovere la conoscenza di queste tematiche e quindi nel nostro caso del trentino, la possibilità di conoscere persone e gruppi interessati poi a impegnarsi sull’idea del referendum regionale.

    A breve aggiornamenti succosi.

    Postato in bolzano, democrazia dal basso in Italia, democrazia diretta, referendum

    Referendum Regionale nel Trentino Alto Adige per abbassare lo stipendio dei Consiglieri?

    24 Dicembre 2010 // Nessun commento »

    bzdi Paolo Michelotto

    Ciao a tutti e un grande augurio di Buone Feste!!!

    Vi giro una proposta che mi arriva da Stephan Lausch di Mehr Demokratie di Bolzano.

    Gli amici di Mehr Demokratie probabilmente da febbraio 2011 (in quella data è previsto che la SVP presenterà una legge per abolire il quorum dai referendum a livello provinciale, ma nel contempo rendendo più difficile ed ardua la raccolta firme – 10% della provincia e doppia raccolta come il modello bavarese) inizieranno una raccolta di firme per  presentare una proposta di legge popolare per migliorare gli strumenti di democrazia diretta nella provincia di Bolzano.

    Contemporaneamente vogliono anche fare una proposta per ridurre lo stipendio dei Consiglieri Provinciali. Ma essendo questi anche Consiglieri Regionali, devono iniziare un referendum regionale.

    E chiedono a noi trentini se siamo disposti a collaborare per quanto riguarda la raccolta delle 15.000 firme necessarie a livello regionale (quindi 7500 per ciascuna delle due provincie).

    Sarebbe bello che anche noi trentini facessimo una cosa simile e magari contemporaneamente abbinare una proposta provinciale per migliorare gli strumenti di democrazia diretta del trentino (come hanno fatto a Bolzano nel passato) e anche proposte a livello dei singoli comuni a Trento e a Rovereto e nei comuni dove ci sia qualcuno disposto ad attivarsi.

    Ossia migliorare gli strumenti di democrazia diretta in ambito regionale (lo stipendio dei consiglieri) e in ambito provinciale e comunale (abolizione del quorum).

    Servono persone che autentichino (consiglieri comunali e provinciali, ma possono autenticare anche semplici dipendenti della provincia – esempio insegnanti superiori – e dei comuni che ne facciano richiesta ai sindaci o presidente della provincia), persone che siano disposte a stare nei banchetti per raccogliere firme e qualsiasi altro tipo di aiuto.

    Chi vuole collaborare o commentare può scrivere direttamente un commento sotto al post qui

    http://www.cittadinirovereto.it/diario/referendum-regionale-nel-trentino-alto-adigeper-abbassare-lo-stipendio-dei-consiglieri/

    oppure scrivere un’email a partecipazione@cittadinirovereto.it (riporterò io il commento sotto al post)

    E di nuovo Buone Democratiche Feste!!!

    Paolo Michelotto


    Caro Paolo,

    ecco qui come siamo rimasti una breve presentazione dell’intenzione di arrivare ad un referendum sugli stipendi dei politici a livello regionale. Qui in Provincia di Bolzano non abbiamo difficoltà di organizzare la raccolta delle firme che vorremmo svolgere insieme alla raccolta per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazia diretta, proposta che è stata votata con una maggioranza del 83% del 38,2% degli aventi diritto al voto il 25 ottobre 2009, mancando così di poco il quorum del 40%.

    So che i tempi sono stretti ma sarebbe bello riuscire a partire con la raccolta delle firme nella seconda metà di febbraio.

    Ci sentiamo e intanto Ti mando un caro saluto

    Stephan


    Gli stipendi dei politici

    Detto semplicemente: non si può più tollerare che i nostri politici guadagnino così tanto. Se poi confrontiamo i loro stipendi con quelli di altri paesi e consideriamo pure la scarsa qualità del loro lavoro la cosa risulta veramente inaccettabile: è ora che cambi qualcosa. Non è per invidia o per la necessità di risparmiare: la cosa più preoccupante è che noi affidiamo i compiti più importanti che riguardano l’intera collettività a persone che mirano in primo luogo al vantaggio di stipendi lucrativi. E’ un criterio poco nobile che purtroppo hanno molte persone che ambiscono a questa posizione; proprio coloro che si occupano della cosa pubblica invece dovrebbero essere le persone che maggiormente hanno a cuore non i propri vantaggi ma il bene del popolo.

    La nostra democrazia è malata proprio a causa di questa selezione negativa. Se vogliamo una guarigione della democrazia è necessario che coloro che lavorano in ambito politico siano animati da altre motivazioni e prospettive: non dalla prospettiva di un potere esclusivo e di privilegi strepitosi, non dalla presunzione di non dover imparare, di essere esentati dal dover argomentare le proprie idee, non accettando un distacco tale da non sentirsi in dovere di ricercare per le proprie decisioni il consenso dei cittadinii. Al contrario dovrebbero essere persone che cercono una collaborazione costruttiva e soluzioni ottimali, che sono disponibili a sottoporre le proprie idee all’opinione pubblica, che prendono decisioni a seconda delle proprie convinzioni senza sottostare agli interessi di potere del partito cui sono legati per la propria ricandidatura e per l’ottenimento di privilegi, tra cui quello di una vita assicurata dal punto di vista economico.

    Per questi motivi è più che mai necessario rivedere e regolare ex novo gli stipendi dei politici. È data la possibilità di sottoporre al referendum abrogativo parti delle attuali normative che regolano gli stipendi dei politici e di mettere così in discussione lo status del rappresentante politico all’interno della popolazione: deve esercitare il potere sulla popolazione o servire i cittadini?
    Dettagli di un possibile referendum abrogativo sugli stipendi dei consiglieri provinciali

    Sarebbe utilizzabile lo strumento del referendum abrogativo a livello regionale in quanto dovrebbe essere esercitato su una o più leggi regionali. Esso è regolamentato con leggi regionali unificati nel Testo Unico delle leggi regionali contenenti norme sul referendum abrogativo di leggi regionali e provinciali deliberato con decreto del Presidente della Giunta regionale 23 febbraio 1984, n. 3/L.

    Questi sono gli elementi essenziali:

    -    Il referendum è indetto quando venga presentata richiesta scritta da almeno quindicimila elettori iscritti nelle liste lettorali per l’elezione del Consiglio regionale.
    -    vige il quorum di partecipazione del 50%
    -    la richiesta non può essere depositata nell’anno anteriore alla scadenza del Consiglio reg.
    -    le firme devono essere autenticate da un notaio, da un cancelliere diun ufficio giudiziario della circoscrizione nella quale è compreso il comune dove è iscritto l’elettore, il giudice conciliatore, il segretario del comune o da un funzionario incaricato dal sindaco.
    -    le firme devono essere raccolte entro quattro mesi dal verbale di presentazione della richiesta;
    -    accertata la regolarità formale il presidente del Consiglio reg. convoca l’uffico di presidenza del Cons. reg. che delibera all’unamità sulla ammissibilità della richiesta di referendum. Qualora non si raggiunga l’unanimità delibera il Consiglio regionale.

    Postato in bolzano, democrazia dal basso in Italia, quorum, referendum

    Io decido: la serata partecipativa a Venezia del 9 dicembre, come è andata e la presentazione fatta

    20 Dicembre 2010 // Nessun commento »

    Io Decido 1di Paolo Michelotto

    ho ricevuto da Tiziana Plebani una email, che racconta brevemente come è andata la serata del 9 dicemre 2010 (un successo) con una foto e la presentazione che lei ha fatto durante la serata. Ottima presentazione che invito tutti a scaricare e a leggere.

    Caro Paolo,

    ti ringraziamo di aver dato visibilità alla nostra iniziativa che è stata un successo. Una straordinaria partecipazione e in sala si sentiva un’energia tangibile e positiva. La Cittadinanza sa costruire spazio pubblico condiviso e progettare…. una città migliore. L’Amministrazione saprà accettere la sfida e questa opportunità?

    Ti invio una foto dell’incontro e il ppt che ho presentato e che attinge ampiamente alle esperienze di altri così generosi da lasciare in rete documenti, locandine…

    Saluti carissimi

    Tiziana Plebani

    Coordinamento Io Decido

    Venezia

    Presentazione Io Decido 9 dicembre

    Postato in democrazia dal basso in Italia, esempi virtuosi, parola ai cittadini, partecipazione

    Democrazia Diretta a Torino e intervento su Crisi Democrazia Rappresentativa

    3 Dicembre 2010 // Nessun commento »

    torino 2-12-10di Paolo Michelotto

    alla presenza di una trentina di persone sì è svolto il 2 dicembre 2010 la serata sul tema “Democrazia Diretta” a Torino, organizzata dal Movimento5StelleTorino. Prima di me ha fatto un interessante intervento sulla Crisi Della Democrazia Rappresentativa, Alberto. Gli ho chiesto poi il permesso di riprodurla qui, che forse interessa anche altri.

    Metto qui anche il foglio di calcolo usato per raccogliere le idee per la simulazione di serata partecipativa “La Parola ai Cittadini”, (per chi vuole usarlo, basta svuotare tutti i campi, riempirli e poi ordinare la colonna D in ordine decrescente).

    domande cittadini torino 02-12-10

    Metto anche la presentazione che ho videoproiettato (è la consueta che uso, ma la riposto qui per comodità).

    presentazione Torino 02-11-10

    Infine il link al programma Timer, gratuito, che ho usato per tenere i tempi: Cool Timer

    Le persone presenti, mi sono sembrate molto interessate ad approfondire la conoscenza degli strumenti di democrazia diretta e sono sicuro che ci saranno sviluppi interessanti. Ci sono state anche domande molto pertinenti, di persone che cercavano il modo per replicare le esperienze mostrate. Insomma un bel momento.

    Alla fine c’è stato l’intervento di Helen che ha chiarito i punti programmatici della futura lista civica comunale del Movimento 5 Stelle di Torino e le modalità per raccogliere adesioni di candidati e il percorso futuro da qui al prossimo maggio 2011, data presunta per le elezioni comunali di Torino.

    Ecco  l’intervento di Alberto, che consiglio di leggere:

    La crisi della Democrazia Rappresentativa (qui il file doc: La crisi)

    Tratto da “Il futuro della democrazia” di Norberto Bobbio

    A paragone della democrazia d’ispirazione rousseauiana, infatti, la partecipazione popolare negli stati democratici reali è in crisi almeno per tre ragioni: a) la partecipazione si risolve nella migliore delle ipotesi nella formazione della volontà della maggioranza parlamentare; ma il parlamento non è più nella società industriale avanzata il centro del potere reale, essendo spesso soltanto una camera di registrazione di decisioni prese altrove; (continua…)

    Postato in democrazia dal basso in Italia, democrazia dei cittadini, democrazia rappresentativa, parola ai cittadini

    Io Decido: Venezia – Giovedì 9 Dicembre 2010

    30 Novembre 2010 // Nessun commento »

    iodecido27-1di Paolo Michelotto

    ho ricevuto questa bella email, che riporto con estremo piacere, anche perchè il senso di questo blog è appunto questo, fornire spunti e materiali sulla democrazia diretta, per invogliare i cittadini a iniziare un percorso nel proprio territorio:

    Gentile Paolo,
    il tuo sito, i tuoi testi e tutto il materiale che hai raccolto, per noi è stato fondamentale per provare a partire anche qui a Venezia con una richiesta di avvio di processi partecipativi
    grazie del tuo lavoro!!!!
    Ti mando la locandina di questo primo incontro pubblico che abbiamo organizzato, se vuoi darne conoscenza
    saluti
    Tiziana Plebani
    Coordinamento Io Decido

    Volantino completo in 2 pagine  in pdf

    iodecido27

    Postato in democrazia dal basso in Italia, partecipazione

    Abbiamo un sogno

    23 Ottobre 2010 // Nessun commento »

    abbiamo un sognodi Paolo Michelotto

    sta nascendo una cosa molto interessante. Un partito dal basso, senza leader carismatici ma tanti cittadini sognatori. Io ho aderito, voglio essere anch’io un sognatore e spero che alcune idee di democrazia diretta possano essere recepite all’interno di questo movimento.

    Ecco l’appello. Chi vuole aderire lo può fare personalmente nel sito:

    www.abbiamounsogno.it

    Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi.

    Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di

    Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche.

    Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente! (continua…)

    Postato in democrazia dal basso in Italia, esempi virtuosi

    Vicenza: i cittadini chiedono democrazia dal 2006

    5 Ottobre 2010 // Nessun commento »

    cittadini in attesadi Paolo Michelotto

    nel 2006 si è tenuto a Vicenza un referendum che chiedeva all’amministrazione di inserire gli strumenti del referendum propositivo e abrogativo con quorum al 10% nello Statuto Comunale. L’unico obbligo che aveva l’amministrazione, dopo quel voto, era di discutere in Consiglio Comunale l’argomento. Visto che era stato usato l’unico triste strumento a disposizione dei cittadini, ossia il referendum Consultivo.

    Bene a distanza di 4 anni l’amministrazione non ha ancora adempiuto al suo dovere.

    Ecco il testo dignitoso scritto da Annamaria Macripò, coordinatrice dell’assoc. Più Democrazia e Partecipazione a Vicenza. I cittadini mostrano dignità. Gli amministratori di Vicenza invece non ne hanno.

    Convocazione I Commissione Affari Istituzionali – 5 ottobre 2010

    L’ultima volta che questa commissione ha incontrato i rappresentanti del comitato referendario è stato il 23 febbraio scorso.

    Oggi io sono qui in veste di presentatrice della delibera d’iniziativa popolare, presentata lo scorso 21 aprile, ma l’argomento è invariato: la realizzazione del quesito referendario tenutosi in Vicenza il 10 settembre 2006.

    Cosa è cambiato in questi mesi e cosa dovrebbe cambiare affinché anche questa non sia una riunione pro-forma?

    Il comitato referendario, vista l’immobilità da parte dell’amministrazione su questo argomento, che giaceva al primo posto dell’odg da ben due anni, ha ritenuto di dover utilizzare un altro strumento di partecipazione dei cittadini prevista dallo statuto per chiedere attenzione sull’argomento. Con il sostegno di altri comitati cittadini sensibili alla partecipazione, è stato dunque avviato l’iter per la proposta di delibera d’iniziativa popolare, anche a seguito di una mancata conclusione dei lavori della presente commissione che ha ritenuto di delegare alla Conferenza dei Capigruppo una qualunque decisione in merito.

    Improvvisamente però la situazione si sblocca e il 6 giugno scorso i capigruppo in consiglio comunale e il sindaco pongono alla trattazione il referendum. Questa improvvisa solerzia però ha avuto come esito un ennesimo procrastinare la decisione sull’introduzione dei referendum appaltandola ai lavori di una commissione che dovrà occuparsi delle modifiche dello statuto e che, per diretta ammissione dello stesso presidente Poletto, prevedrà tempi molto lunghi, concludendo il proprio compito, nella migliore delle ipotesi, quando l’attuale amministrazione cesserà il proprio mandato. (continua…)

    Postato in democrazia dal basso in Italia, informazione, quorum, referendum

    Il sindaco di Rovereto, risponderà in diretta video alle domande dei cittadini il 7-09-10 ore 20,30

    3 Settembre 2010 // Nessun commento »

    mioranditvdi Paolo Michelotto

    ho contattato il tecnico del comune di Rovereto,  Simoncelli per fare il test al canale video che lui ha creato su Ustream per il Sindaco Miorandi. Ha funzionato perfettamente. La diretta video con la webcam e con il computer che userà il sindaco era molto buona. Le immagini di ottima qualità, l’audio pure. Tutto è pronto per questo evento solo apparentemente minore, ma che segna una piccola rivoluzione.

    Per quanto ne so, in Italia nessun Sindaco risponde in diretta video alle domande scritte in diretta dai propri concittadini.

    E’ una grande opportunità, che se avrà successo potrebbe diventare una consuetudine. Dipende da noi cittadini.

    Quindi martedì 7 settembre ore 20,30, mettiamoci tutti davanti ai nostri computer sull’homepage di questo sito www.cittadinirovereto.it  e guardiamo e ascoltiamo il nostro sindaco mentre risponderà alle nostre domande. Possiamo vedere se ne salterà qualcuna, o se darà enfasi ad altre. Tutto sotto gli occhi di tutti. Potremo farne a volontà, senza limiti e censure. E potremo anche commentare quanto sentiamo, vediamo e leggiamo.

    Insomma un nuovo modo di rapportarsi con la persona che abbiamo eletto ad amministrare la nostra città.

    A martedì 7/09/10 ore 20,30 sul blog: www.cittadinirovereto.it

    Postato in democrazia dal basso in Italia, informazione

    Scegliamo l’Italia che vogliamo

    27 Agosto 2010 // 5 Commenti »

    mani visodi Paolo Michelotto

    noi cittadini siamo i veri titolari del potere in democrazia. Ma un piccolo gruppo di qualche centinaia di persone lo gestisce al posto nostro.

    E continuerà a fare così finchè non saremo noi a esigere un cambiamento.

    Ecco quindi una possibilità concreta, rapida e alla portata di tutti per cominciare a far sentire davvero la nostra voce. Condividi la tua proposta, leggi quella degli altri, vota ciò che ritieni migliore.

    Proponiamo e scegliamo noi insieme, il programma, i candidati, il leader e la nuova legge elettorale per l’Italia che vogliamo, quella a cui sogniamo di appartenere.

    E avvisa i tuoi amici, che facciano altrettanto.

    Se saremo in tanti, i media, i poteri economici e i partiti non potranno ignorarci.

    Clicca qui sotto e comincia a riprenderti la democrazia!

    http://www.paolomichelotto.it/forum/

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    Scegliamo l’Italia che vogliamo

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