di Paolo Michelotto
ci sono vari paesi del mondo dove esiste lo strumento della revoca degli eletti: USA, Venezuela, Bolivia, Canada, Germania, Polonia, Svizzera. Alla lista dobbiamo ora aggiungere anche Taiwan, dove il 14 febbraio 2015 si è svolta una votazione per revocare il parlamentare Alex Tsai.
L’affluenza è stata del 25%, ma poichè per legge esiste il quorum del 50%, la votazione è stata invalidata ed Alex Tsai è rimasto al suo posto, anche se quasi il 97% dei votanti ha votato per la revoca.
Ulteriore dimostrazione dell’assurdità della presenza di un quorum nelle votazioni dei cittadini. I contrari sono rimasti a casa per aggiungere i loro voti ai non votanti ed invalidare il referendum, e ci sono riusciti.
In passato secondo il CEC che è l’istituzione che presiede alle votazioni a Taiwan, dal 1990 al 2011 sono stati revocati un consigliere comunale e un sindaco.
Qui alcuni link in inglese sulla revoca a Taiwan:
http://focustaiwan.tw/news/aipl/201502140020.aspx
http://www.taipeitimes.com/News/taiwan/archives/2015/02/15/2003611622
http://www.taiwantoday.tw/ct.asp?xitem=227592&CtNode=414
Ricordo che in Italia a livello nazionale la revoca in base all’attuale Costituzione non è possibile,
ma a livello regionale è possibile:
Anche a livello comunale è possibile introdurre la revoca:
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