di Paolo Michelotto
il referendum popolare che si è tenuto a Mals/Malles (BZ) dal 22 agosto al 5 settembre (esatto, per una durata di 15 giorni) usando per la prima volta in Italia il metodo del voto postale (diffuso da anni in Svizzera insieme al voto tradizionale al seggio ed esclusivo da anni in Oregon – USA) si è concluso con una partecipazione molto alta il 69%.
Il metodo di voto usato è quello postale, che finora non è stato adottato da nessun altro comune in Italia. Ed è un peccato, visto l’affluenza ottenuta e il molto probabile risparmio dovuto alla non necessità di allestire i seggi e di pagare il personale per una intera giornata. Prossimamente cercherò maggiori dettagli e notizie. Questo è un fatto storico per l’Italia, innumerevoli volte gli amministratori si sono lamentati che i referendum costerebbero troppo. Ecco la risposta concreta, introdurre il voto postale e togliere il quorum (a Malles è ancora al 20%). L’affluenza è stata quindi del 69%.
A mia memoria non c’è mai stata una partecipazione al voto così alta in qualche comune italiano.
Il tema a votazione era l’abolizione dei fitofarmaci e dei pesticidi a Mals/Malles.
Il 75% dei votanti ha deciso di toglierli.
Quindi ulteriore buona notizia all’interno di una buona notizia!
Riassumendo, l’esempio di Mals/Malles ci dice che per risparmiare soldi dei contribuenti ed aumentare l’affluenza la voto occorre:
1. togliere il quorum (o abbassarlo al massimo)
2. introdurre il voto postale
Gli amministratori e cittadini italiani dovrebbero studiare ed applicare questo esempio.
Qui ulteriori dettagli sullo Statuto, sul Regolamento dei Referendum e sul Libretto Illustrativo inviato nelle case di tutti i cittadini con diritto al voto.
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