di Paolo Michelotto
ho appena terminato una riunione hangout con il Consigliere M5S Giacomo Gori di Grosseto, Claudio ed altri suoi amici e collaboratori. E mi hanno raccontato un loro progetto che è ancora allo stato embrionale, ma potrebbe essere il primo passo di una rivoluzione per il sistema democratico italiano.
Giacomo oggi è l’unico consigliere del M5S in un comune amministrato dal PD. Lui e i suoi amici si sono posti il problema di come permettere ai loro concittadini di fare proposte per la loro città, discuterle e dare la possibilità a loro stessi di approvarle, in maniera legale con le norme nazionali vigenti.
Da poco più di un mese si sono accorti, leggendo approfonditamente il Testo Unico Enti Locali DL 267 (TUEL), che i regolamenti comunali vigenti sono scritti in piena autonomia dai singoli comuni.
L’art 38 comma 3 dice infatti:
“3. I consigli sono dotati di autonomia funzionale e organizzativa.”
Ossia la legge nazionale non scrive come i singoli comuni devono procedere per approvare gli atti che li governano. Ogni comune può decidere il metodo che preferisce, in piena libertà.
Il fatto poi che i regolamenti comunali siano tutti simili da città a città è dovuto al fatto che quasi sempre si basano su modelli standard predisposti dall’Anci.
Allora il M5S di Grosseto si è proposto di progettare un nuovo tipo di Regolamento Comunale, che permetta alla cittadinanza di formulare proposte da portare in Consiglio Comunale e di permettere il voto alla cittadinanza stessa.
Già da tempo Giacomo ha fatto realizzare da un informatico il sito “Il portale della partecipazione” in cui tutti (anche chi non è cittadino di Grosseto) si possono iscrivere. Una volta iscritti c’è la possibilità di vedere i gruppi di lavoro. Ce n’è uno che si chiama “Ripartiamo dalla Bulé” (con chiari riferimento alla Bulé di Atene dove cittadini estratti a sorte per un anno, governavano la città, insieme alla popolazione) dove si sta discutendo questo progetto. Mi sono iscritto anch’io.
L’obiettivo è quello di terminare una prima bozza di progetto, poi di contattare amministrazioni sensibili dove il m5s governa già la città per vedere come migliorare e tentare di implementare quanto progettato.
Può apparire tutto molto complesso, e forse lo è, ma Giacomo e Claudio sono dei sognatori pratici e molto entusiasti e hanno ben chiaro in mento il risultato a cui si può arrivare, ossia la democrazia piena e reale. Chi vuole approfondire e magari dare una mano, è invitato da loro molto caldamente.
In fondo anche il Bilancio Partecipativo, è stato creato quasi dal nulla nel 1989 da una giunta del PT a Porto Alegre, che all’inizio non sapeva esattamente come mettere in opera quanto promesso in campagna elettorale. Ma che poi un po’ alla volta si è stabilizzato ed ora è applicato solo in Italia in centinaia di città diverse. Era inizialmente una promessa, poi un progetto da realizzare, ora è un metodo testato e funzionante.
Anche moltissimi comuni svizzeri e del New England sono governati direttamente tramite assemblee di cittadini che direttamente propongono, votano e deliberano tutti gli atti fondamentali che governano la loro città (comprese l’importo delle tasse e delle spese da sostenere).
Luca RAITERI ha scritto
1Molto interessante. Qui a FIRENZE e TOSCANA siamo un vostro comitato Quorum ZERO e più Democrazia con Gianni Ceri che gentilmente è venuto a trovarci più di una volta. L’ ANNO scorso non avevamo consiglieri favorevoli in Comune e la nostra petizione inoltrata all’ ufficio affari istituzionali non ha mai ricevuto risposta al di là della disponibilità dichiarata da Valdo Spini; volevamo fare un referendum consultivo ( unico previsto), ma ci hanno tirato in lungo di proposito e quando finalmente ci hanno dato il regolamento con le norme richieste , abbiamo scoperto che era troppo tardi perché vicini alle elezioni. Ora però la situazione è cambiata ci sono 3 consiglieri del M5S a Firenze, Livorno a maggioranza. Vorremmo tornare alla carica. Chi la dura la vince.
06/20/14 1:06 AM | Comment Link
paolo michelotto ha scritto
2Luca potreste ora realizzare La parola ai cittadini e tramite i 3 consiglieri portare le proposte dei cittadini dentro il consiglio comunale, inoltre potete fare mozioni per introdurre nuovi strumenti di democrazia diretta all’interno dello statuto, e migliorare quelli esistenti. Scaricati il libro qui a fianco “strumenti di democrazia diretta e partecipazione da introdurre nei comuni”
http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/uploads/2013/09/strumenti-di-partecipazione-e-democrazia-diretta.pdf
Ciao
06/20/14 6:11 AM | Comment Link
Gian Zanolli ha scritto
3Testo Unico Enti Locali DL 267 ( TUEL )
Articolo 42 , Comma d)
“Attribuzioni dei consigli:
d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione”.
In base a questo comma credo sia possibile per un Consiglio comunale già da ora prevedere nello Statuto del comune forme di assemblea fisica/ telematica a carattere perfino deliberativo così come ogni modalità di referendum deliberativo.
06/21/14 10:08 AM | Comment Link