di Paolo Michelotto
a Parma, è stato messo online da alcuni giorni l’ultima bozza della Statuto Comunale, e del Regolamento della Partecipazione, redatti con gli input dati dai cittadini durante “La Giornata della Democrazia” del 29 settembre 2013.
Verranno portati nell’apposita commissione consiliare tra qualche giorno. Ed infine in Consiglio Comunale per la loro approvazione. Mancano ormai poche settimane per aggiungere Parma alla lista dei comuni de-quorumizzati d’Italia.
Verranno introdotti i referendum propositivi e abrogativi senza quorum, su richiesta di 5000 abitanti (percentuale simile a quelle delle città Svizzere – alle europee del 2014 c’erano 141.000 elettori, quindi 5000 firme sono circa il 3,5% degli elettori), potranno votare anche i 16enni e 17enni e i cittadini stranieri residenti da almeno 5 anni (quindi in realtà visto che gli elettori dei referendum saranno più di quelli delle europee, la parcentuale sarà più bassa, forse sotto il 3%).
Certo, dal punto di vista di un appassionato di democrazia diretta, ci sarebbero alcune cose da aggiungere (revoca o strumenti per sfiduciare i rappresentanti) o da togliere (ad esempio l’impossibilità attuale di fare referendum su tasse ed imposte), ma visti nel panorama italiano, in questo momento, se passano così come stanno, saranno gli strumenti di democrazia diretta più avanzati nelle mani dei cittadini. Poi bisognerà realizzare molto accuratamente il Regolamento per i Referendum (mettendo facilitazioni per la raccolta firme, le firme elettroniche, il libretto informativo, etc).
Ma c’è anche molto di più. C’è il consigliere aggiunto per gli stranieri, vari principi come la tutela dell’acqua pubblica, il decoro urbano, il valore della cultura, la tutela e valorizzazione del territorio comunale, le pari opportunità e molto altro. Facile da vedere le novità aggiunte grazie alla scelta di fare due colonne con la versione vecchia e a fianco quella nuova con le parti aggiunte in giallo.
Molto interessante anche il regolamento per la partecipazione, che ripristina la possibilità dei cittadini di partecipare alla discussione della cosa pubblica a livello di quartieri e di assemblee tematiche.
Complimenti al Sindaco Federico Pizzarotti, alla ViceSindaco Nicoletta Paci (organizzatrice dell’evento “La Giornata della Democrazia” e di gran parte della stesura del Regolamento della Partecipazione) e al Pres. Consiglio Marco Vagnozzi (per quanto riguarda l’impegno a realizzare strumenti della democrazia diretta funzionanti dal punto di vista dei cittadini).
Qui la pagina dove si possono trovare le bozze dello Statuto e del Regolamento.
http://www.ilquartierechevorrei.it/nuovo-statuto-comune-di-parma/
Qui sotto metto i documenti, nel caso la pagina linkata sopra dovesse scomparire tra qualche anno.
REGOLAMENTO-partecipazione Parma.pdf
Nuovo-Statuto-del-Comune-di-Parma.pdf
Gli amministratori aspettano gli ultimi commenti dei cittadini prima della discussioni finale in Consiglio Comunale.
Paolo Bonacchi ha scritto
1Non cambierà NIENTE rispetto al passato. Se i referendum non hanno carattere DELIBERATIVO, le decisioni finali, con o senza quorum, resteranno sempre nelle mani dei rappresentanti fatti eleggere dai partiti di regime. Così come è concepito il referendum avente carattere propositivo e abrogativo alla Grillo, farà la fine di tutti quelli che li hanno preceduti. Ma ci vuole molto a capire che “il popolo ha un bel driritto di “proporre e abrogare” mentre il potere di “disporre” resta nelle mani delle stesse persone (i rappresentanti) legate mani e piedi ai partiti che le hanno fatte eleggere. Non si farebbe prima a fare un sondaggio?
Le dichiarazioni relatve alla democrazia partecipativa, non solo ridicole in quanto la Democrazia o è partecipata o non esiste, ma sono anche inutili in quanto non cambierà NIENTE rispetto al passato, se noe che li hanno fatti eleggere,n illudere ancora una volta che il sistema si regge sulla democrazia, che letteralmente è “potere del popolo, dal popolo, per il popolo” , di fare che cosa? Ma le LEGGI (i Regolamenti per iComuni) Santo cielo!!!
Pertanto così come è concepito il referendum avente carattere “propositivo e abrogativo” lascerà le cose come sono adeesso. Ma ci vuole molto a capire che se “il popolo propone e abroga”, mentre chi “dispone” sono sempre le stesse persone legate mani e piedi ai partiti del regime socialmente criminale che ha permesso la loro elezione non si farà un solo passo avanti? Le dichiarazioni relatve alla democrazia partecipativa ed i referendum previsti nello statuto comunale di Parma, pertanto, non solo sono frutto di miopia politica e culturale, ma sono ridondanti di inutili speranze di rinnuovamento mentre a cambiare è solo il diverso significato che ognuno attribuisce loro per mantenere inalterato lo statu quo e il potere che attualmente discende dalla politica.
Posso mandarvi gentilemente a quel paese consigliandovi di studiare bene il significato giuridico di “proprietà” della mente di ogni individuo quale “diritto naturale” alla “sovranità” personale delle sue scelte politiche sui FATTI limitati e concreti della vita sociale, e non solo dei devoti ai partiti di regime che li hanno fatti e li faranno eleggere?
06/20/14 12:00 PM | Comment Link
paolo michelotto ha scritto
2Visto che dici o referendum deliberativo oppure niente, ti chiedo di spiegare brevemente come lo intendi tu, le differenze con gli attuali e dove esso è applicato nel mondo.
Rimango comunque dell’idea che a Parma è stato fatto un enorme passo avanti e con i nuovi strumenti saranno i cittadini a poter chiedere eventualmente altri strumenti più evoluti. Come è successo nel passato in Svizzera e in USA.
Magari avessimo questi strumenti in tutt’Italia!
06/20/14 12:27 PM | Comment Link
Giannantonio Zanolli ha scritto
3Chiedo a chi ne sa qualcosa più di me..: ma a Parma se Pizzarotti è sindaco, significa che ha la maggioranza..allora chiedo..perché non ha ancora messo a Statuto la possibilità di avere il Referendum Deliberativo vincolante per l’Amministrazione..oppure meglio ancora il diritto di tenere la Assemblea dei Cittadini deliberante ( anche solo telematica ) almeno sulle questioni di grande peso per la Comunità ?
Ma anche una bacheca telematica per i referendum senza quorum dove ognuno può fare la sua proposta e al raggiungimento di un certo consenso ..diventare delibera..per non dire della possibilità di revoca dell’eletto ..tema tanto caro al suo Movimento!
Sarebbe l’esempio per molti altri Sindaci..un passo importante per la Democrazia Diretta!
Questo che viene sbandierato mi sembra ininfluente..il sistema dei partiti ringrazia!
06/20/14 7:45 PM | Comment Link
paolo michelotto ha scritto
4La revoca in base al dl 267 enti locali non si può introdurre. Lo spiego in dettaglio qui. http://www.paolomichelotto.it/blog/2013/12/04/revoca-degli-eletti-a-livello-comunale-si-puo-fare-introdurre-una-iniziativa-popolare-per-chiedere-una-mozione-di-sfiducia-sul-rappresentante/
La giornata deliberativa è stata fatta il 29 settembre 2013 e si chiamava “la giornata della democrazia” ho fatto parecchi post sull’argomento, quasi tutti i punti decisi dai cittadini sono stati introdotti nel nuovo statuto.
Per ora questo statuto è il più avanzato d’Italia e permette ai cittadini cose da altre parti impensabili. Come primo passo io sono molto soddisfatto.
06/21/14 7:14 AM | Comment Link