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  • Bilancio Partecipativo: come e perchè introdurlo nello Statuto Comunale

    9 Settembre 2013

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    Postato in: bilancio partecipativo, democrazia diretta

    di Paolo Michelotto

    bilancio partecipativo

    Sul bilancio partecipativo si sono scritti innumerevoli documenti e libri, molti dei quali facilmente reperibili online. Ad esempio il mio libro “Democrazia dei Cittadini” cap. 18 che si può scaricare gratuitamente qui. Il suo funzionamento è diverso da città a città, ma si tratta sostanzialmente di far decidere ai cittadini tramite un percorso partecipativo più o meno lungo come destinare una parte dei fondi del bilancio comunale. In alcune città come Porto Alegre dove nacque nel 1989, erano arrivati a destinare l’intera quota destinata agli investimenti del Bilancio Comunale al processo del Bilancio Partecipativo, in Italia, molto più spesso, gli amministratori assegnano una somma prestabilita da loro stessi, all’inizio del percorso. E’ un metodo partecipativo molto impegnativo dal punto di vista dei cittadini e degli amministratori perchè sono necessarie molte riunioni, molto tempo e molte energie prima di arrivare al risultato finale. Inoltre funziona un po’ come il matrimonio, se entrambi i partner collaborano funziona a bene e a lungo con risultati straordinari, altrimenti fallisce.

    Alcuni comuni hanno inserito questo strumento partecipativo all’interno dello Statuto Comunale, come Malles (BZ), altri invece lo praticano senza averlo inserito nello Statuto.

    Visto l’impegno richiesto da questo strumento la mia proposta è che il Bilancio Partecipativo sia attivato solo se ne viene fatta richiesta da un numero significativo di cittadini.

    Ecco come potrebbe essere scritto l’articolo dello Statuto Comunale.

    Statuto Comunale – Art. XXX

    Bilancio Partecipativo

    1. Il bilancio partecipativo è introdotto come una forma pubblica di partecipazione relativa all’impostazione del bilancio di previsione comunale ed alle sue priorità. Tramite tale forma di partecipazione l’amministrazione comunale promuove la trasparenza e l’assunzione di responsabilità tanto per le spese pubbliche quanto per le possibilità di risparmio.

    2. L’attivazione del processo avviene tramite richiesta effettuata dal 2% dei cittadini. Il Bilancio Partecipativo ha durata annuale. Per attivare nuovamente il processo, deve essere effettuata una nuova richiesta dal 2% dei cittadini.

    3. Il regolamento attuativo viene scritto da una commissione di 50 cittadini estratti a sorte tra i residenti, che si possono avvalere della consulenza di esperti su richiesta della commissione o consigliati dall’amministrazione. Tale regolamento deve essere confermato oppure modificato da una commissione di 50 cittadini estratti a sorte, ogni volta che viene richiesta l’attivazione del Bilanco Partecipativo.

    4. Quanto deciso dal Bilancio Partecipativo ha valore vincolante e l’amministrazione comunale deve attuare tale volontà popolare, senza indugi.

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