di Paolo Michelotto
in queste 3 settimane e poco più dall’inizio ufficiale della raccolta firme per l’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia si sono attivate persone e gruppi in 125 città:
http://quorum.forumattivo.it/f3-io-mi-impegnero-in-questa-citta
Sul gruppo FB dell’Iniziativa si sono iscritti quasi 1000 cittadini.
http://www.facebook.com/groups/quorumzeropiudemocrazia/
Su L’Espresso il prof. di Diritto Costituzionale Michele Ainis ha parlato dell’iniziativa descrivendola come la più dirompente tra quelle in atto.
A Porto Mantovano (MN), Giuseppe Chiericati ha già organizzato 2 banchetti con circa 50 firme, a Sesto San Giovanni (MI), Dario Rinco ha già organizzato 1 banchetto con più di 50 firme, a Pozzuoli (NA) Gennaro Ferrillo ha già organizzato 2 banchetti con più di 50 firme. Sono sicuro che qualcuno ha già organizzato altri banchetti ma si è dimenticato di informarci (basta scriverlo sul forum). In decine e decine di comuni i moduli per le firme sono già presenti negli uffici elettorali.
Il prossimo weekend saranno organizzati banchetti a Mestre dal Movimento 5 Stelle di Venezia e a Ferrara dalla lista civica Progetto per Ferrara (hanno scritto i dettagli sul forum delle città).
Insomma siamo all’inizio, ma i primi passi sono molto molto incoraggianti.
Cosa possiamo fare ancora ciascuno di noi?
1. chi non ha inserito la propria città (o non ha aggiornato l’ufficio dove ha lasciato i moduli) nel forum delle città lo può fare ora qui:
http://quorum.forumattivo.it/f3-io-mi-impegnero-in-questa-citta
2. ciascuno di noi può fare un link al blog dell’iniziativa nel proprio spazio web (blog, pagina FB, twitter etc), pochi l’hanno fatto e questo è invece uno dei mezzi migliori per diffondere questa idea, il passaparola:
www.quorumzeropiudemocrazia.it
3. ciascuno di noi scriva ai propri amici spiegando perchè ritiene importante l’iniziativa quorum zero e più democrazia o anche semplicemente girando questo post /email.
4. Iscriviamoci al gruppo FB dell’iniziativa e mandiamo un invito ai nostri amici perchè si iscrivano:
Vincenzo Tatti ha scritto
1SARDOS CUSTA EST S’ORA
17 marzo 1861: il giorno del grande inganno! L´atteso passaggio del Regno di Sardegna in Regno d´Italia non avviene nonostante il disegno di legge fosse pronto. Centocinquant´anni dopo, tra le celebrazioni e le contestazioni contro lo Stato unitario, gli storici negano che un siffatto passaggio legislativo fosse mai stato predisposto. Sarà un giovane studioso a scoprire che il mancato mutamento fu dovuto all´interferenza dello Stato Pontificio…Nell´anno 2011 a Firenze – capitale della Repubblica di Sardegna – il giovane studioso Austinu Moro scopre come nel lontano 17 marzo 1861 le trame dello Stato della Chiesa fanno fallire il sogno di politici e di élites intellettuali di cancellare il Regno sardo e far nascere quello italiano. A guidarlo nella ricerca è non solo il relatore della sua tesi ma soprattutto il diario del suo trisavolo e omonimo, sbarcato a Torino, allora capitale del Regno, come insegnante. Nel marzo del 1861, quando il parlamento subalpino stava per trasformare lo Stato sardo in Stato italiano, il Regno di Sardegna in Regno d´Italia, Vittorio Emanuele II re di Sardegna in re d´Italia, lo Stato Pontificio intervenne per cambiare il corso della Storia. La grave ingerenza di uno Stato estero negli affari interni della Sardegna influenzò le scelte dei suoi rappresentanti politici. Lo Stato continuò a essere sardo e non italiano non per libera scelta, ma per l´irresistibile ricatto di una potenza straniera. Un romanzo di fantapolitica che ci fa riflettere sugli avvenimenti storici che hanno determinato l´Unità d´Italia
Savvreschida de sa vida
03/22/12 3:33 PM | Comment Link