di Paolo Michelotto
a Morciano (RN) il Comitato Morciano in Comune e il Comitato per la Difesa dei Diritti del Cittadino hanno sollecitato più volte il sindaco ad approvare il regolamento per permettere i referendum. Regolamento mancante da parecchi anni. Il sindaco ha fatto orecchie di mercante per 1 anno. Allora i due comitati si sono rivolti al Difensore Civico Regionale (Daniele Lugli) che ha scritto una lettera al Sindaco chiedendogli di realizzare il regolamento. Questo aveva risposto che l’avrebbe realizzato a breve. Passati ulteriori 6 mesi e non avendo ancora realizzato il regolamento, i due comitati si sono rivolti al Difensore Civico Regionale, che stupito del grave ritardo dopo il suo sollecito, ha nuovamento scritto al Sindaco, minacciando di nominare un Commissario Ad Acta per risolvere le gravi inadempienze dell’amministrazione.
Inutile dire che questa volta l’amministrazione sembra voler concedere il regolamento. Niente di trascendentale, ci sarà il quorum e tutte le limitazioni solite, ma almeno i cittadini di Morciano potranno avvalersi dello strumento del Referendum.
Riporto qui sotto l’annuncio dato da Hossein Fayaz e la lettera del Difensore Civico all’amministrazione e la lettera dei comitati all’amministrazione. Un grande applauso ai cittadini morcianesi e un esempio per tutti i cittadini dei comuni in Italia dove non c’è neppure il regolamento attuativo del referendum (e sono molti…)
Consiglio a tutti di cominciare leggendo la lettera del Difensore Civico:
Lettera del Difensore civico al Sindaco
Testo di Hossein Fayaz
Daniele Lugli Difensore Civico della regione Emilia Romagna censura Sindaco di Morciano di Romagna per omissione o ritardo di atti obbligatori “mancata Regolamentazione del Referendum”.
Dal 2006 i morcianesi aspettano il regolamento per chiedere i Referendum Comunali. Sono state prima l’amministrazione Giorgio Ciotti (PDL) e ora l’amministrazione Claudio Battazza (PD) a negare questo diritto costituzionale ai loro concittadini.
Ancora una volta il valore dell’azione dei Comitati cittadini “Morciano in Comune” e “per la difesa dei diritti del cittadino” è misurabile dal risultato ottenuto; quando cittadini attivi e responsabili reagiscono e rivendicano loro legittimi diritti, come in questo caso negato, e il rispetto della legge da parte degli Amministratori, di sicuro le cose cambiano in meglio per la cittadinanza che avrà, grazie al nostro civico impegno, la possibilità di esprimersi direttamente su scelte importanti e strategiche per tutta la comunità, come ad esempio il progetto per la trasformazione dell’area industriale ex Ghigi nel cuore della città in qualcosa d’altro, attraverso proprio il referendum comunale.
I Comitati si sono adoperati, sin dal Marzo 2010, presentando durante il Consiglio comunale aperto del 15 aprile 2010 apposito proposto di delibera, per veder approvato il Regolamento che rende possibile i referendum “Abrogativi” e “Consultivi” comunali, già previsti all’interno del nostro Statuto ma di fatto inutilizzabili perché non regolamentati.
Lo scrivente è intervenuto nel Consiglio Comunale aperto del 27 ottobre 2011, sollecitando l’approvazione del Regolamento mancante, e per una vera riforma democratica dell’istituzione comunale, ha proposto l’inserimento di due nuovi articoli nello Statuto: i “Referendum propositivi” e le “Elezioni di Revoca del mandato dell’eletto per la giusta causa”. Mentre leggeva suo intervento, incontrò tanta irritazione di alcuni Consiglieri della maggioranza e delle minoranze. Segno che gli eletti, non gradiscono la partecipazione dei cittadini alle decisioni. Segui una vaga promessa del Sindaco, che si impegnava a parole, di far approvare il Regolamento mancante entro la fine della legislazione (giugno 2014).
Non vedendo nulla di concreto nell’orizzonte, i Comitati di nuovo si sono rivolti al Difensore civico regionale ed ecco il suo atto tanto richiesto:
“In attuazione dell’articolo 136 del D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, qualora il Comune di Morciano di Romagna entro congruo termine, ritardi o ometta di compiere l’approvazione del Regolamento mancante, atto obbligatorio per legge, si prevede a mezzo di commissario ad acta nominato dal Difensore civico regionale.
Il commissario ad acta provvede entro sessanta giorni dal conferimento dell’incarico.
Si tratta di un intervento di carattere eccezionale, che indica una grave disfunzione nel funzionamento dell’Amministrazione, che alla stessa dimostra di non sapere dare rimedio.
LA PRECISA PREVISIONE STATUARIA RESTA INATTUATA. SI TRATTA DI UN RITARDO CHE HA SOSTANZIALE CARATTERE DI OMISSIONE.”.
Il passaggio graduale dalla “Democrazia Rappresentativa” alla “Democrazia Diretta” dei cittadini è pieno degli ostacoli, in ogni angolo del Paese, ma procede passo dopo passo.
Hossein Fayaz – “Comitato per la difesa dei diritti del cittadino” – info@fayaz.it
Morciano di Romagna (Rimini), 10 febbraio 2012.
Laura Tarantino ha scritto
1Grazie per questa via che avete aperto. Anche nel comune dove vivo, Villafranca di Verona c’è una situazione molto simile. Tenteremo questa strada, sperando che i difensore civico Veneto sia illuminato come quello Emiliano.
03/27/12 10:50 PM | Comment Link