di Paolo Michelotto
venerdì 30 marzo 2012 alle ore 21 sarò a Corsico (MI) per una serata sulla Democrazia Diretta organizzata dalla lista civica Insieme per Corsico. http://www.insiemepercorsico.it/ Insieme a me ci sarà anche Dario Rinco. E realizzeremo nella prima ora “La Parola ai Cittadini”, nella seconda ora presenteremo gli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo e l’iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia. Durante la serata ci saranno moduli per la raccolta firme e autenticatori per iniziare la raccolta firme a Corsico.
di Paolo Michelotto
oggi ho inviato il seguente comunicato stampa ai quotidiani nazionali: corriere cartaceo, corriere online, repubblica, repubblica online, il fatto quotidiano online (Redazione e Segreteria e Segnala una notizia), la stampa (redazione e lettere), il post, il messaggero, il manifesto, informare x resistere, il mattino, quotidiano nazionale, il tempo, Il secolo XIX, avvenire, l’unità.
Chi può lo invii anche ai propri quotidiani locoli con i dati dei propri banchetti e dove i moduli per le firme sono disponibili.
E’ iniziata la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia”, la proposta “PIU’ DIROMPENTE” secondo Michele Ainis su L’Espresso 22-03-12
Già 132 città in tutta Italia si sono attivate per la raccolta delle firme necessarie per presentare L’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia in Parlamento. La data iniziale era il 27 febbraio 2012. La data di termine raccolta è il 17 luglio 2012. Il Gruppo su FaceBook, ha più di 1000 iscritti e sono già stati realizzati banchetti in decine di città e raccolte centinaia di firme. Michele Ainis, il prof. Di Diritto Costituzionale ed editorialista anche de L’Espresso l’ha descritta come la proposta “PIU’ DIROMPENTE” tra quelle su cui si stanno raccogliendo le firme in questo periodo.
Questa proposta di legge ha l’obiettivo di modificare alcuni articoli della costituzione (continua…)
di Paolo Michelotto
riporto qui l’intervista sull’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia, che Alex Marini mi ha fatto ed ha riportato sul blog::
http://piudemocraziaintrentino.org/
Nelle settimane scorse è stata depositata presso la Cancelleria della Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare Quorum Zero e Più Democrazia. Dopo mesi di lavoro collettivo la proposta è ora nella fase della raccolta firme.
Tra i promotori dell’iniziativa nazionale c’è anche Paolo Michelotto, il quale da anni è attivo nella promozione della democrazia diretta su diversi fronti. Michelotto è peraltro membro fondatore del comitato Più Democrazia in Trentino. Per questa ragione ne abbiamo approfittato per contattarlo personalmente e raccogliere delle impressioni in esclusiva sull’iniziativa nazionale.
Partiamo da una domanda di carattere personale, come sono nati e come si sono sviluppati la tua passione ed il tuo impegno per la promozione della democrazia diretta?
PM: Ho sempre avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di più in democrazia di quello che ci raccontavano. Ho cominciato a curiosare, girare nelle biblioteche, fare viaggi in Svizzera e in Baviera, mi sono confrontato con altri “insoddisfatti” della qualità della nostra democrazia e piano piano sono cominciate ad emergere storie diverse, esempi non utopici o filosofici di pratiche democratiche dove i cittadini contano davvero. E una volta entrati in quel mondo non si può più uscirne facendo finta di nulla… Ed ogni giorno arriva una nuova scoperta e un nuovo esempio e si rafforza la voglia di avere una democrazia migliore anche nelle nostre città e nel nostro paese. E non si finisce più. La democrazia è un processo di conoscenza e di esperienza che non termina mai.
Dopo le esperienze a livello locale di Vicenza e Rovereto, come è nata l’idea di un’iniziativa popolare a livello nazionale? Chi sono gli ideatori del progetto?
PM: Già dal 2008 giro l’Italia per presentare il libro “Democrazia dei cittadini” che è una raccolta degli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo. Nel 2011 con altre persone appassionate di questo tema abbiamo realizzato la Settimana della democrazia diretta con data centrale il 2 giugno. Decine di città coinvolte e decine di gruppi interessati. Si è creata una rete di persone che parlavano delle stesse cose e con le stesse sensibilità. Così quando il 14 giugno 2011 ho scritto un appello a tutti i miei contatti per scrivere insieme un proposta di legge di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare di strumenti di democrazia diretta in Italia, in molti mi hanno risposto. E da lì è nato tutto il percorso che ci ha impegnato per 8 mesi nella stesura “democratica” dei 18 articoli finali del progetto di legge, che abbiamo depositato il 13 febbraio 2012 a Roma presso la Cancelleria della Corte di Cassazione. Per cui io ho lanciato il sasso, ma i tempi erano maturi e moltissime persone l’hanno raccolto l’invito, ricordarli tutti siamo in troppi, ma siamo tutti elencati nel blog www.quorumzeropiudemocrazia.it nella pagina chi siamo.
Che iter avete seguito per delineare i punti fondamentali dell’iniziativa? Come li avete affinati?
PM: Siamo partiti da un’idea già elaborata, la proposta di legge del Sen. Peterlini che è stata depositata nel 2009. Ad essa abbiamo aggiunto lo strumento della revoca e l’idea di introdurre l’obbligo per tutti gli enti locali di avere gli strumenti di democrazia diretta efficaci senza quorum. Poi nel corso degli 8 mesi in cui si siamo ritrovati di persona e in riunioni online, abbiamo modificato moltissimo il progetto iniziale ed aggiunto il meglio che potevamo trarre dagli esempi nel mondo. E’ stato un processo lento, democratico, dove è stato scremato l’essenza di quello che volevamo, ma dove tutti i 18 articoli sono alla fine condivisi da tutto il gruppo dei promotori. E i contenuti sono “dirompenti” come ha scritto il prof. di Dir. Cost. Michele Ainis su L’Espresso:
Ora che avete depositato la proposta di legge dovrete raccogliere almeno 50.000 firme, sarà entusiasmante ma anche faticoso, come pensate di riuscirci?
PM: In realtà speriamo di raccogliere molte più firme. E questo dovrà venire dall’impegno di liberi cittadini di tutta Italia che si impegneranno in questa proposta. Già in 128 città ci sono state offerte d’aiuto. Spero che il numero aumenti giorno per giorno. Del resto la democrazia bisogna conquistarsela passo dopo passo. Nulla viene regalato. Chi gestisce oggi il potere in qualsiasi contesto, non lo cederà facilmente. È un normale atteggiamento umano. Ma anche i diritti dei cittadini lo sono. L’importante è che loro abbiano la consapevolezza di ciò che spetta loro e molti segni mostrano che questa consapevolezza è sempre più diffusa.
La vostra non è semplicemente una voce critica, è soprattutto un’idea creativa per rinnovare la democrazia italiana, credi che i rappresentanti politici nazionali abbiano le capacità e l’interesse di confrontarsi e di dare una risposta concreta alle vostre proposte?
PM: Non credo che i nostri rappresentanti abbiano qualche interesse a sostenere queste proposte. Non quelli che governano e che sono dentro al parlamento. Ma non perché siano malvagi o corrotti. Semplicemente funziona così in tutto il mondo. Chi ha il potere lotta per mantenerlo strettamente nelle proprie mani. I cambiamenti avvengono quando chi non ha potere, raggiunge sufficiente forza e consapevolezza per esigerlo. E questo è il tempo in Italia. In Svizzera è successo 160 fa, in California 100 anni fa, in Baviera 17 anni fa, in Italia i tempi cominciano ad essere maturi oggi.
Lasciando da parti i possibili sviluppi del futuro iter legislativo nazionale, l’iniziativa popolare “Quorum zero e Più Democrazia” come potrà influire sulla vita democratica negli enti locali territoriali italiani?
PM: Sarà di stimolo per portare avanti iniziativa simili a livello locale. Già in varie città si sta iniziando la raccolta firme contemporanea a livello locale e nazionale. E tutto ciò crea consapevolezza ed accelera il processo con cui alla fine avremo una migliore democrazia anche in Italia.
di Paolo Michelotto
l’associazione 40xVenezia ha messo online i video della serata di giovedì 15 marzo sulla democrazia diretta. Il primo video mostra la prima parte della serata in cui è stata realizzata “La Parola ai Cittadini” il secondo video invece mostra la presentazione video. La cosa interessante è che il montaggio è stato fatto assemblando la presentazione con le immagini dal vivo.
di Paolo Michelotto
Luciano Depietri mi ha segnalato che aveva messo in rete anche il secondo video che aveva realizzato sulla giornata Democracy Day di Ferrara del 27-11-11. Lo ringrazio per il lavoro e lo inserisco qui:
Democracy Day 2011 – seconda parte - from Lucius on Vimeo.
Qui c’è il link al primo video
E qui il documento finale emerso in quella splendida giornata di democrazia:
di Paolo Michelotto
in queste 3 settimane e poco più dall’inizio ufficiale della raccolta firme per l’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia si sono attivate persone e gruppi in 125 città:
http://quorum.forumattivo.it/f3-io-mi-impegnero-in-questa-citta
Sul gruppo FB dell’Iniziativa si sono iscritti quasi 1000 cittadini.
http://www.facebook.com/groups/quorumzeropiudemocrazia/
Su L’Espresso il prof. di Diritto Costituzionale Michele Ainis ha parlato dell’iniziativa descrivendola come la più dirompente tra quelle in atto.
A Porto Mantovano (MN), Giuseppe Chiericati ha già organizzato 2 banchetti con circa 50 firme, a Sesto San Giovanni (MI), Dario Rinco ha già organizzato 1 banchetto con più di 50 firme, a Pozzuoli (NA) Gennaro Ferrillo ha già organizzato 2 banchetti con più di 50 firme. Sono sicuro che qualcuno ha già organizzato altri banchetti ma si è dimenticato di informarci (basta scriverlo sul forum). In decine e decine di comuni i moduli per le firme sono già presenti negli uffici elettorali.
Il prossimo weekend saranno organizzati banchetti a Mestre dal Movimento 5 Stelle di Venezia e a Ferrara dalla lista civica Progetto per Ferrara (hanno scritto i dettagli sul forum delle città).
Insomma siamo all’inizio, ma i primi passi sono molto molto incoraggianti.
Cosa possiamo fare ancora ciascuno di noi?
1. chi non ha inserito la propria città (o non ha aggiornato l’ufficio dove ha lasciato i moduli) nel forum delle città lo può fare ora qui:
http://quorum.forumattivo.it/f3-io-mi-impegnero-in-questa-citta
2. ciascuno di noi può fare un link al blog dell’iniziativa nel proprio spazio web (blog, pagina FB, twitter etc), pochi l’hanno fatto e questo è invece uno dei mezzi migliori per diffondere questa idea, il passaparola:
www.quorumzeropiudemocrazia.it
3. ciascuno di noi scriva ai propri amici spiegando perchè ritiene importante l’iniziativa quorum zero e più democrazia o anche semplicemente girando questo post /email.
4. Iscriviamoci al gruppo FB dell’iniziativa e mandiamo un invito ai nostri amici perchè si iscrivano:
di Paolo Michelotto
riporto l’articolo del Prof. di Diritto Costituzionale, scrittore ed editorialista Michele Ainis che si intitola “Gli elettori scoprono la democrazia diretta” che apparirà su L’Espresso del 22 marzo 2012. Al suo interno parla delle varie iniziative di legge che stanno svolgendosi in questi mesi. Tra le quali cita come “la più dirompente” la Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia. Ed ha ragione. Se venisse introdotta questa legge l’Italia non sarebbe più quella che conosciamo. Ecco l’articolo in formato immagine e sotto in pdf a maggiore qualità.
di Paolo Michelotto
bella serata nell’Ateneo Veneto a due passi da S. Marco. Ecco le proposte emerse e votate.
agostino la certezza di un presidio sanitario funzionale alla città 33
jane cura e accessibilità degli spazi verdi 33
bruno patenti nautiche a punti e maggiori controlli in laguna 26
emanuele pensiline piazzale Roma 24
giuseppe le case o si abitano o si affittano oppure requisite 19
anna controllo flussi turistici 19
francesco dimissioni giunta 16
cecilia cassonetti per immondizie su barca 13
michela abolire denaro contante 10
anita ogni città del mondo può adottare una famiglia veneziana 6
Questa la presentazione proiettata nella seconda parte della serata.
Qui alcune foto scattate dagli amici organizzatori di 40xVenezia
Questo il video trasmesso in streaming e registrato.
di Paolo Michelotto
se ci sarà rete farò una diretta streaming dell’evento qui dalle ore 19.30 in poi di giovedì 15 marzo 2012:
di Paolo Michelotto
Fabio Castellucci ha scritto dell’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia al sen. Oskar Peterlini che è il primo firmatario di una iniziativa di legge sulla Democrazia Diretta depositata in senato, da cui abbiamo preso spunto all’inizio del nostro percorso.
Ecco la sua risposta:
Ho sollecitato la ripresa dei lavori sui ddl riguardanti il quorum dei referendum e principi di democrazia diretta, in Presidenza della Commissione Aff. Costituzionali scorso mercoledi, 7. marzo.
Il Presidente Carlo Vizzini mi ha assicurato che se ne terrà conto.
Ma vediamo.
La raccolta di firme è importante.
Cari saluti
Oskar
di Paolo Michelotto
a Morciano (RN) il Comitato Morciano in Comune e il Comitato per la Difesa dei Diritti del Cittadino hanno sollecitato più volte il sindaco ad approvare il regolamento per permettere i referendum. Regolamento mancante da parecchi anni. Il sindaco ha fatto orecchie di mercante per 1 anno. Allora i due comitati si sono rivolti al Difensore Civico Regionale (Daniele Lugli) che ha scritto una lettera al Sindaco chiedendogli di realizzare il regolamento. Questo aveva risposto che l’avrebbe realizzato a breve. Passati ulteriori 6 mesi e non avendo ancora realizzato il regolamento, i due comitati si sono rivolti al Difensore Civico Regionale, che stupito del grave ritardo dopo il suo sollecito, ha nuovamento scritto al Sindaco, minacciando di nominare un Commissario Ad Acta per risolvere le gravi inadempienze dell’amministrazione.
Inutile dire che questa volta l’amministrazione sembra voler concedere il regolamento. Niente di trascendentale, ci sarà il quorum e tutte le limitazioni solite, ma almeno i cittadini di Morciano potranno avvalersi dello strumento del Referendum.
Riporto qui sotto l’annuncio dato da Hossein Fayaz e la lettera del Difensore Civico all’amministrazione e la lettera dei comitati all’amministrazione. Un grande applauso ai cittadini morcianesi e un esempio per tutti i cittadini dei comuni in Italia dove non c’è neppure il regolamento attuativo del referendum (e sono molti…)
Consiglio a tutti di cominciare leggendo la lettera del Difensore Civico:
Lettera del Difensore civico al Sindaco
Testo di Hossein Fayaz
Daniele Lugli Difensore Civico della regione Emilia Romagna censura Sindaco di Morciano di Romagna per omissione o ritardo di atti obbligatori “mancata Regolamentazione del Referendum”.
Dal 2006 i morcianesi aspettano il regolamento per chiedere i Referendum Comunali. Sono state prima l’amministrazione Giorgio Ciotti (PDL) e ora l’amministrazione Claudio Battazza (PD) a negare questo diritto costituzionale ai loro concittadini. (continua…)
di Paolo Michelotto
alcuni fatti.
1. il Movimento 5 Stelle è un partito? Su wikipedia, ma sul qualunque testo di sociologia il contenuto non cambia, un partito è definito così: Un partito politico è un’associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e particolari. L’attività del partito politico si esplica nello spazio della vita pubblica e, nelle attuali democrazie rappresentative, ha per “ambito prevalente” quello elettorale.
Non c’è dubbio quindi che il movimento 5 stelle dal punto di visto sociologico è un partito. Dichiara di avere caratteristiche diverse dagli altri, ma è un partito. Non basta dichiarare di non essere un partito per non esserlo nei fatti. Ripetere come un mantra che il m5s non è un partito non modifica la realtà dei fatti che esso lo è.
2. chi ha scritto lo statuto del partito Movimento 5 Stelle? Due sole persone ossia Beppe Grillo e Roberto Casaleggio
3. lo statuto è modificabile? No, nessuno tranne i due autori originali, può modificarlo.
4. di chi è la proprietà del logo “Movimento 5 Stelle”? Di Beppe Grillo
5. quali sono le caratteristiche della democrazia? Il m5s è un partito davvero democratico?
Questi criteri esposti da uno dei più grandi studiosi di democrazia Robert Dahl nel suo libro “Sulla democrazia”, esprimono come dovrebbe essere la democrazia ideale.
Partecipazione effettiva
Prima che qualunque decisione venga presa, tutte le persone devono avere pari ed effettive opportunità per comunicare agli altri i loro pareri al riguardo.
Parità di voto
Quando arriva il momento di decidere, ogni persona ha un voto uguale e dello stesso peso e valore a quello degli altri.
Diritto all’informazione
In tempi ragionevoli, ciascuna persona deve avere uguali opportunita di conoscere le principali alternative strategiche e lo loro possibili conseguenze.
Controllo dell’ordine del giorno
Tutte le persone devono avere la possibilità di esprimere la loro priorità degli argomenti da discutere ed eventualmente inserire nell’ordine del giorno i propri.
Universalità del suffragio
Tutti gli adulti che risiedono in quel determinato luogo in permanenza, devono godere dei diritti espressi nei primi quattro punti.
Quindi il partito Movimento 5 Stelle è un partito democratico? No, perchè in esso manca il “controllo dell’ordine del giorno” che è deciso solo da Grillo – Casaleggio e “la parità di voto” prevista nell’art. 4 dello statuto non è in realtà funzionante e “la partecipazione effettiva” da parte dei suoi membri visto che ciò che è in sintonia con Beppe va nella sua homepage ciò che lo critica no.
6. chi decide l’appartenenza al Movimento 5 Stelle? Beppe Grillo, che può cacciare chiunque senza processo, senza trasparenza, senza ascolto di testimonianze, senza possibilità di difesa. La sua decisione è irrevocabile.
7. chi è il portavoce di questo partito? Ufficialmente nessuno, nella realtà 2 persone: Beppe Grillo e Roberto Casaleggio, che si sono autonominate, non sono sostituibili o revocabili.
8. la sede del movimento 5 stelle come da suo statuto è il blog www.beppegrillo.it Quindi l’organo ufficiale del partito Movimento 5 Stelle è un blog di proprietà di un privato, Beppe Grillo e gestito dall’altro cofondatore del partito Roberto Casaleggio.
Riassumendo: il Movimento 5 Stelle è un partito (il quarto partito italiano nei recenti sondaggi), che ha uno statuto scritto da 2 persone, tale statuto è immodificabile, una sola persona decide chi ne fa parte e chi no, ed è il giudice supremo infallibile e non discutibile, ci sono 2 capi ai vertici di questo partito, autonominatisi, non eletti e non revocabili e all’interno di questo partito non sono soddisfatte almeno 3 delle 5 caratteristiche di una organizzazione democratica. L’organo ufficiale del partito e sua sede è il blog privato del leader. I simpatizzanti del movimento 5 stelle non si possono ritrovare in incontri nazionali autoconvocati, pena la loro espulsione (come Tavolazzi e lista di Ferrara insegnano), ci sono temi su cui è proibito discutere (pena l’espulsione). Le campagne del partito vengono decise da 2 persone: Grillo e Casaleggio. Dalla sua fondazione, i simpatizzanti, gli eletti e gli attivisti non hanno mai potuto votare nulla che riguardi la linea politica del partito. Grillo concentra nella sua persona il potere legislativo, esecutivo e giudiziario dell’intero partito.
Gandhi ha scritto: “Il mezzo può essere paragonato ad un seme, il fine ad un albero; e tra il mezzo e il fine vi è appunto la stessa inviolabile relazione che vi è tra il seme e l’albero.”
Detto tutto ciò, credo ancora e nonostante tutto, che il Movimento 5 Stelle abbia l’enorme merito di aver portato persone nuove e sinceramente democratiche all’interno delle istituzioni e di aver interessato alla politica migliaia di giovani disillusi. Inoltre è l’unico partito in Italia che parla di togliere il quorum dai referendum e alcuni suoi eletti (come ad esempio Davide Bono in Piemonte hanno fatto proposte di legge su questo argomento). Ma se non risolve le sue contraddizioni tra mancanza di democrazia interna e la pretesa di portarla all’esterno, sarà esso stesso fonte di nuove delusioni.
Spero per il bene dell’Italia, che al suo interno si possa cominciare a discutere liberamente su tutto senza paura di essere cacciati. Ma se ciò avverrà sarà per la mobilitazione dei suoi membri. La democrazia purtroppo si deve sempre conquistare con fatica, chi detiene il potere, in qualunque contesto umano, non lo cede mai facilmente.
di Paolo Michelotto
l’amico Alex Marini ha riportato sul blog Più Democrazia in Trentino la bozza di proposta di legge provinciale di iniziativa popolare “Più Democrazia in Trentino” che insieme a Stefano Longano e Cristiano Zanella hanno cominciato a scrivere. E’ un ottimo lavoro che può servire di riferimento ad altri in Italia che vogliono che i cittadini abbiano voce nelle scelte pubbliche.
Riporto qui il suo post completo:
di Alex Marini
Dopo una serie di incontri fisici ed audioconferenze il gruppo di lavoro – designato nell’assemblea del 9 febbraio alla Casa del Sole e composto da S. Longano, C. Zanella ed A. Marini – ha prodotto la Bozza del disegno di legge – versione 1.0 sulla democrazia diretta.
La bozza, oltre all’introduzione del referendum confermativo e all’eliminazione del quorum, come indicato nell’atto costitutivo del comitato Più Democrazia in Trentino include una serie di altri aspetti normativi:
Lunedì mattina, 5 marzo, il gruppo di lavoro si riunirà per sottoporre la bozza ad un’ulteriore revisione. In seguito si recherà presso l’ufficio legislativo del Consiglio Provinciale per fissare le modalità di assistenza legislativa, la quale ci era stata concessa ufficialmente il 24 gennaio dal Presidente del Consiglio Provinciale, Bruno Dorigatti.
La bozza integrale non è ancora stata ottimizzata da un punto di vista formale e del linguaggio giuridico. Per questa ragione vi invitiamo ad indirizzare i suggerimenti, le proposte alternative ed i commenti ai contenuti focalizzando l’attenzione sui principi da modificare, inserire o eliminare.
Per esprimere i vostri commenti abbiamo pensato di rispolverare il forum creato a dicembre per raccogliere le idee. Abbiamo creato una categoria di discussione denominandola BOZZA DI LEGGE 1.0 ed abbiamo aperto una serie di focus sulla base dei capitoli e dei titoli contenuti nella bozza stessa. Il link completo è:
http://democraziadiretta.forumattivo.it/c3-bozza-di-legge-10
In funzione delle modalità di intervento dell’ufficio legislativo per il vaglio della bozza 1.0 e dei vostri commenti, organizzeremo un’assemblea per l’approvazione finale del documento indicativamente tra il 12 ed il 15 marzo. In seguito a tutto ciò, se il progetto sarà sufficientemente condiviso potremo finalmente partire con la fase successiva dell’iniziativa: la raccolta delle firme.
Per scaricare la bozza integrale: DDL_più_democrazia_v._1.0
di Paolo Michelotto
ho ricevuto questa email di Lorenzo Lugli:
Volevo ringraziare per il materiale e le notizie che ho trovato in questo blog. Ne sono rimasto talmente colpito che ne ho parlato a degli amici ed abbiamo deciso di “darci da fare” anche nella nostra città. Abbiamo organizzato un incontro e sono arrivate inaspettatamente una 40ina di persone!!
Grazie di cuore.
Sono io in realtà a ringraziare Lorenzo. Il mio blog vuole creare consapevolezza che una democrazia migliore esiste, non è solo utopia, ma è praticata da milioni di persone nel mondo e si può introdurre anche da noi in Italia. Ma anche che questo dipende solo dal nostro impegno diretto, di ciascuno di noi. Non ci pioverà dall’alto.
Buon lavoro agli amici di Pesaro! Tenetemi aggiornato sul vostro viaggio e vi auguro di realizzare cose che possano diventare di esempio per il resto di noi tutti.
Ecco il loro sito:
di Annamaria Macripò
di Paolo Michelotto
su suggerimento di Gianni C. ho caricato le presentazioni già inserite su questo blog anche online, così sono più facili da vedere, da utilizzare e volendo, da scaricare.
di Paolo Michelotto
In questi anni sono stato invitato in molte città italiane a parlare di democrazia diretta. Quasi sempre gli incontri erano organizzati dai gruppi locali del M5S. Ho incontrato così, migliaia di attivisti e in tutti ho visto una sincera voglia e determinazione di cambiare in meglio l’Italia, a partire dal basso, con nuove regole democratiche e con tanta tanta partecipazione e voglia di discutere e di mettersi in gioco.
Poi ho avuto la fortuna di far parte dell’organizzazione e a partecipare alla giornata Democracy Day di Ferrara del 27 novembre 2011, dove 250 attivisti dell’Emilia Romagna e anche da fuori regione si sono incontrati per una giornata di discussione e partecipazione e democrazia, come non avevo mai assistito. Lo spirito del m5s volava alto in quella sala e si intrecciava a quello della democrazia.
Infine ho avuto l’onore di essere il facilitatore della prima delle due giornate di Rimini, quella del 3 marzo. Nonostante la tensione che si percepiva a causa della scomunica del giorno precedente, 150 persone hanno discusso su tutto, al meglio delle loro capacità e possibilità e votato su tutto, in maniera intelligente e sensata. Ulteriore dimostrazione che la democrazia diretta è il metodo più alto a cui aspirare per decidere per il bene della collettività.
Poi gli attacchi meschini di chi c’era, ma non era presente. Le invettive di chi non c’era, ma aveva capito tutto e sventato online la terribile cospirazione scissionista.
Infine la cacciata di Valentino Tavolazzi e della lista civica Progetto per Ferrara in toto, senza processo, nè giudici, nè ascolto di testimonianze.
C’è qualcosa che non funziona, nel MoVimento 5 Stelle. Ho raccolto migliaia di firme ai V-Day 1 & 2. Sono venuto a Milano alla fondazione, a Firenze per la Carta dei Cittadini, a Cesena per il nuovo woodstock, al Cozza-Day a Roma… Ho difeso ovunque e con chiunque Grillo dicendo che in fondo l’unico partito in Italia che aveva l’obiettivo scritto sul programma, di togliere il quorum ai referendum era il suo.
Ma c’è qualcosa che non funziona. Molti aderenti vogliono la democrazia diretta anche all’interno del movimento. Beppe Grillo e Casaleggio la vogliono solo fuori, nelle istituzioni italiane. Le due cose non sono compatibili. Se non c’è democrazia dentro, non può esserci democrazia fuori.
Per questo chiedo, da semplice osservatore attento e interessato alla democrazia in Italia, a Beppe Grillo e ai membri del MoVimento 5 Stelle di creare un vero incontro nazionale di 1-2-3 giornate, con Beppe Grillo, Casaleggio, i membri del MoVimento 5 Stelle, dove tutti, con pari diritti e tempi possano parlare, discutere su tutto, votare e decidere insieme, con l’ausilio di esperti facilitatori. Ce ne sono molti e bravi in Italia. Ma per cercare maggior distacco e obiettività si può andare anche nei paesi anglosassoni o francofoni. Si può discutere in molti, con metodo ed arrivando a risultati. Funziona ed è sperimentato in più parti del mondo ad esempio con il metodo del Town Meeting del 21° secolo dove a NewYork e a NewOrleans hanno discusso fino a 5000 persone insieme. E non su quisquilie. A NewOrleans discutevano su come assegnare i fondi per la ricostruzione della città dopo l’uragano Katrina.
Ma perchè questo avvenga ci deve essere una disponibilità del fondatore del movimento, del suo co-fondatore Casaleggio e una forte richiesta degli attivisti. Entrambe le parti hanno una parte di proprietà del movimento. Chi come testimonial e ideatore e chi come forza reale in campo. Il M5S non è di Beppe Grillo. Lui è il fondatore, l’ispiratore e il proprietario del marchio. Ma la vera forza del M5S sono i migliaia di attivisti. Gli esseri umani che si impegnano, lo promuovono, sacrificano migliaia di ore per i suoi ideali. Un allenatore senza una squadra non può arrivare a nulla. Ma una squadra senza allenatore pure.
E’ necessario un incontro nazionale dove si possa discutere, proporre e decidere democraticamente e non solo assistere dal palco.
Si può anche non farlo. Ma le contraddizioni tra la mancanza di democrazia interna e la ricerca di democrazia all’esterno prima o poi scoppieranno di nuovo. Si può anche continuare a cacciare le teste pensanti una alla volta, a causa della paura che si formino “burocrazie di partiti e capibastoni”, ma il risultato sarà solo quello di far rimanere fans adulatori pronti a mandare al rogo gli eretici. Le teste pensanti cacciate, non faranno un altro partito, non hanno la forza mediatica e il carisma di Beppe. Ingrosseranno semplicemente le file dei disillusi della politica e della democrazia. E il MoVimento 5 Stelle si spegnerà e con esso una forte speranza di maggiore democrazia in Italia. Tutti hanno da perdere senza un incontro chiarificatore. Tutti hanno da guadagnare facendolo.
Riporto qui la lettera di Valerio Tavolazzi, espulso da Beppe Grillo insieme a tutta la lista civica Progetto per Ferrara, senza processo, senza dibattito, senza motivo… Ho avuto il piacere di conoscerlo da pochi mesi. Lui è riuscito a trattenere le lacrime. Io non ce l’ho fatta.
di Valerio Tavolazzi
Ciao Beppe (evito il “Caro” perché, considerata la giornata mi sa un po’ da “leccaculo”), oggi al lavoro è stata tosta. Mi sono risvegliato diverse volte sorprendendomi a fissare il lampeggìo del cursore davanti al computer. In effetti è da circa tre anni che mi sento un appartenente al MoVimento 5 Stelle e da oggi, all’improvviso, non lo sono più.
Ho rivisto le facce delle persone che ho incontrato in questi anni faticosi, ma densi e importanti (a dire il vero ho incontrato anche qualche faccia da culo, ma non si può avere tutto..), le battaglie per la strada, con i banchetti e la gente, le sere a leggere documenti del Comune per i consigli, le riunioni con il nostro gruppo, i momenti di coinvolgimento creati per conoscere i cittadini di altre liste del MoVimento. Se non fossi stato in azienda, qualche lacrima sarebbe scesa.
Visto che è finita, o meglio l’hai finita (ma non te ne faccio una colpa, anche le migliori storie d’amore finiscono prima o poi) ti chiedo l’ultima cortesia, se ti è rimasta una briciola sola di onestà intellettuale ed il tuo “fantomatico staff” non ha nulla in contrario. Vorrei pubblicassi questa mia lettera sul tuo Blog.
Infatti, come potrai immaginare anche tu, mi sento di doverti inviare qualche riga in merito alla mia espulsione dal MoVimento, insieme a quella di Valentino e di tutti gli altri cittadini della nostra lista civica di Ferrara, da te certificata. E tu dirai: “e chiccazzo sei?”. Ed io: “Uno che vale Uno”. Me lo hai insegnato te.
La visibilità e la credibilità politica del MoVimento 5 Stelle è arrivata anche grazie al lavoro di persone comuni come me. E ne ho incontrate migliaia. Certo non me lo devi, ci mancherebbe, sarebbe solo una cortesia, da Capo MoVimentista a MoVimentista. E poi mi pare che il tuo Blog, ultimamente (per essere eufemistico), abbia bisogno di un po’ di sano ossigeno da dibattito democratico, cardine del tuo (e scusa, ma anche mio) MoVimento.
Tu, Beppe, mi hai regalato un sogno. Dopo avermelo regalato te lo sei ripreso (almeno per un po’). Per questo, sei una persona importante nella mia vita. Grazie al tuo intervento nella vita pubblica italiana ed al tuo Blog ho respirato speranza, novità, cambiamento. Mi hai fatto tornare a votare alle regionali. (continua…)
di Paolo Michelotto
sono felice di aver partecipato all’incontro di Rimini. Io c’ero il primo giorno, il 3 marzo in qualità di facilitatore, ossia di colui che da la parola a chi la richiede, e che cerca di fare in modo che tutto proceda in maniera corretta ed equa secondo il metodo deciso in precedenza. Non ho fatto parte del gruppo di persone che hanno organizzato l’evento, ma le conosco e stimo moltissimo. Qualche settimana prima della data dell’incontro sono stato chiamato per fornire una mia opinione sulla organizzazione dei tempi e della discussione. L’ho data e poichè mi avevano chiesto se fossi disponibile a “facilitare” almeno una giornata, ho dato la disponibilità per il sabato 3 marzo. Tutto l’evento è stato organizzato in maniera estremamente trasparente online, sul sito costruito per l’occasione.Tutti erano liberi di partecipare, di leggere, di fare proposte da discutere il 3-4 marzo. Tutto è stato deciso e votato da chi voleva farlo. Dalla data dell’evento, a quanti giorni impiegare, in quale città svolgerlo, al fatto se votare oppure no online le proposte, al metodo da utilizzare. Tutti sono stati invitati, sostenitori, eletti e Grillo e Casaleggio. Tutti, senza esclusioni. Gli obiettivi erano chiari a tutti: incontrarsi, discutere, fare proposte. Liberamente e con metodo. Tutto è ancora presente in quel sito e chiunque può vedere tutto il percorso dalla prima idea dell’11 settembre 2011 ad oggi.
Considerando che l’evento è stato organizzato tutto con volontariato, mezzi ed energie di chi ha dato una mano e con 10 euro a testa dei partecipanti per coprire i pranzi di 2 giorni e la sala dell’hotel, il risultato organizzativo è stato immenso.
C’era Daniele, che ha creato il sistema informatico utilizzato durante i 2 giorni e risolto con estrema pazienza e competenza ogni problema tecnico che si presentava. 4 videoproiettori e relativi schermi perchè tutti potessere vedere in ogni angolo della sala. Un grande impianto audio per sentire tutte le proposte. Un volontario alla telecamera, volontari che scattavano foto durante la giornata e le caricavano online in diretta (alcune le ho fatto anch’io), 8 persone che contavano le votazioni, 4-5 persone a ricevere nel banchetto all’ingresso. Qualcuno che si è occupato dei pasti e di organizzare la cena serale. Massimo che ha fatto il facilitatore per la seconda giornata. Certo, alcune cose si possono migliorare dal punto di vista tecnico: fare una diretta video migliore, salvare i momenti in maniera divisa e con titolo in modo che siano più facili da riascoltare e da rivedere (sono comunque visibili qui), mettere tutte le discussioni scritte ai tavoli in diretta sul sito (come era stato fatto a Ferrara il 27-11-12), le tabelle delle votazioni online in diretta (come fatto a Ferrara il 27-11-12). Tutto ciò sarà inserito nel sito gradualmente, nei prossimi giorni, ma farlo in diretta sarebbe stato sicuramente più efficace. Ma tanto di cappello a quello che è stato realizzato. GRATIS dagli organizzatori nel loro scarso TEMPO LIBERO.
Andate nel sito http://incontrom5s.altervista.org/joomla/ tra qualche giorno dove saranno inseriti tutti i testi che sono stati votati e le loro votazioni. Alcuni avevano titoli in contrasto con quanto effettivamente emerso ai tavoli e votato dai presenti.
Anche il metodo, come ogni fatto umano, è migliorabile. La suddivisione ai tavoli ha seguito i principi della Open Space Technology. Ognuno poteva andare al tavolo di discussione preferito e spostarsi se lo riteneva più utile. Sarebbe servito più spazio fisico per fare in modo che ogni tavolo potesse sentire meglio senza disturbarsi a vicenda. Il numero di proposte molto alto. Sarebbe stato meglio concentrarsi su meno proposte e farle emergere tutte quel giorno all’inizio. Ma era stato deciso così dai votanti online.
Insomma un grande evento di democrazia diretta, nonostante qualche piccola sbavatura, ma supplita dal gran cuore di chi ha organizzato e di chi ha partecipato. Chiunque poteva proporre qualsiasi argomento aggiuntivo a quelli che erano emersi online e parecchi l’hanno fatto. Ai tavoli si discuteva approfonditamente per 1 ora l’argomento, si decideva un portavoce del tavolo che per 3 minuti raccontava a tutta l’assemblea quanto emerso e poi si è procedeva con il voto per alzata di mano. Solo le proposte che superavano il 50% delle mani alzate avevano il diritto di andare alla relazione finale.
E come sempre, una ulteriore dimostrazione che una collettività prende sempre decisioni buone e sensate per i propri componenti. Che è poi il principio su cui si basa la democrazia.
La relazione finale poi cosa sarà? Sara un insieme delle proposte che hanno superato il 50% delle mani alzate e che saranno inserite, nel blog ufficiale di Beppe Grillo.
Quindi nessuna decisione. Solo proposte, che potranno essere commentate, cassate o approvate liberamente da tutti i frequentatori di quello spazio online.
A tutti i detrattori in buona fede delle due giornate il massimo rispetto. Ma il massimo rispetto va anche allo sforzo di energie e tempo degli organizzatori dell’evento, alla loro buona fede e ai risultati ottenuti.
Ai critici in malafede, che speravano di vedere scissioni o contestazioni, peccato per loro ma questo non c’è stato. Si è trattato di una normale giornata di democrazia. Come si svolge in tante parti del mondo e in Italia.
Una cosa è emersa forte dalle reazioni. La democrazia diretta non è una parola vuota. Chi la chiede e la pratica deve fare enormi fatiche e battersi contro chi detiene il potere, a qualsiasi livello e in qualsiasi luogo. Nella famiglia, nel lavoro e nei movimenti politici. Ma questo fa parte della natura umana.
Io, ribadisco, sono felice di aver preso parte a questo evento e di aver vissuto una giornata di democrazia piena. Dove UNO è davvero contato UNO. E ringrazio di essere stato invitato a farne parte.
di Paolo Michelotto
giovedì 1 marzo 2012 c’era un pubblico molto interessato e partecipe. In questa città così vicina alla Svizzera, era anche ovviamente meno fantascientifico parlare di come funziona la democrazia diretta in Svizzera, perchè tutti li, abitualmente passano la frontiera spessissimo e vedono con i loro occhi.
Queste le proposte emerse con “La Parola ai Cittadini” durante la prima ora:
Ecco la presentazione sugli esempi di democrazia diretta, proiettata durante il restante tempo:
di Paolo Michelotto
da più parti ci hanno chiesto di fare una sintesi in una sola pagina dell’Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia. Se ne è incaricato Gianni Ceri ed ecco il risultato, basato sul comunicato stampa iniziale.
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