di Paolo Michelotto
su segnalazione dell’amico Dario Rinco, riporto qui quanto avvenuto in un piccolo comune milanese (Cusano Milanino), dove il comitato dei garanti aveva deciso che il referendum proposto dai cittadini era inamissibile. Il comitato referendario ha fatto ricorso al tribunale civile e il giudice ha dato torto ai “garanti” e ragione ai cittadini.
Quindi è un ottimo esempio di come si può ribattere a quando i comitati dei garanti, spesso assai poco garanti, perchè di nomina politica, ostacolano il percorso di un referendum. E so per esperienza, per averne promosso uno a Vicenza nel 2006 e 4 a Rovereto nel 2009, che i garanti trovano ogni appiglio per annullare i quesiti referendari, o per “addolcirli” o per influenzare il testo finale.
I cittadini, come ci mostrano a Cusano Milanino, possono rivolgersi al giudice del tribunale civile.
Ecco quanto scrive il comitato referendario:
Comunicato Stampa
Il ricorso è stato accolto.
Il referendum comunale si farà.
Il 14 ottobre scorso avevamo depositato il ricorso presso il Tribunale Civile di Monza chiedendo al Giudice di pronunciarsi in merito alla decisione di non ammissibilità del quesito referendario emesso dal Collegio dei Garanti del Comune di Cusano Milanino l’8 luglio 2011.
Il Giudice Silvia Russo della prima sezione del Tribunale Civile di Monza, dopo le udienze del 9 novembre e del 6 dicembre, esaminati gli atti e sentite la parti, ha emesso la seguente ordinanza:
«In accoglimento del ricorso, accertata la illegittimità della decisione assunta dal Collegio dei Garanti del referendum del Comune di Cusano Milanino, dichiara la ammissibilità del quesito referendario proposto dal Comitato promotore del referendum per il recupero e la valorizzazione ambientale dell’area industriale dismessa “ex Pirelli”; per l’effetto, ordina al Comune di Cusano Milanino di indire il suddetto referendum nel rispetto delle procedure di cui al regolamento per l’Attuazione del referendum approvato con delibera CC n. 7393 del 21 febbraio 1992 e integrato con delibera CC n. 7410 del 22 maggio 1992.»
Nella motivazione del proprio provvedimento il Tribunale di Monza ha riconosciuto la fondatezza di tutte le critiche che il Comitato aveva mosso nei confronti del parere negativo espresso a maggioranza dal Collegio dei Garanti, osservando quanto segue:
a) Il quesito referendario non è finalizzato a far abrogare atti dell’amministrazione;
b) Il quesito non crea, quindi, alcun danno finanziario per l’amministrazione;
c) Il quesito non pregiudica diritti di terzi;
d) Il quesito si inserisce legittimamente nel procedimento di approvazione del nuovo PGT e costituisce uno strumento di partecipazione popolare alle scelte urbanistiche del Comune conforme sia allo Statuto Comunale che alla Legge Regionale 12/2005, finalizzato alla necessaria perequazione tra interessi privati e interessi della collettività.
Siamo soddisfatti dell’esito di questa vicenda che vede così escluso il rischio che si era prefigurato: impedire ai cittadini il ricorso al referendum e vedersi negata la possibilità di esprimere la propria opinione sul tema importante del recupero dell’area ex Pirelli.
Il referendum probabilmente si farà. Fino a quella data noi continueremo la nostra campagna per dare un’informazione chiara e corretta e divulgare le nostre ragioni.
Ci preme sottolineare fin d’ora l’importanza della partecipazione di tutti alla consultazione. L’uso della democrazia diretta è un innanzitutto un impegno personale e proprio per questo deve essere compiuto.
Un ringraziamento non formale all’avv. Steno Dondè e alla dott.ssa Aurora Borghesani che hanno sostenuto e vinto questa causa.
Il Comitato promotore
Cusano Milanino, 16 dicembre 2011
Qui il sito del comitato:
https://sites.google.com/site/cusanoexpirelli/home
Qui il comunicato del sindaco. Notare come ipocritamente tenti di dire che il referendum è un costo eccessivo e che pure il ricorso in tribunale è un costo eccessivo per il comune.
http://www.comune.cusano-milanino.mi.it/spipnew/spip.php?article1412
Edit del 22-01-12
L’articolo su Il Giorno. La data per il referendum è fissata per il 1° aprile 2012. Inoltre parlano di 120.000 euro. Con 20.000 abitanti. Nel 2005 Rovereto con 36.000 abitanti spese 31.600 euro. Forse che la democrazia a Cusano Milanino costa di più che a Rovereto?
Alcune ipotesi:
- il Sindaco dice bugie oppure
- il Sindaco è incompetente oppure
- la democrazia a Cusano Milanino costa 8 volte di più che a Rovereto oppure
- i referendum in Lombardia sono gestiti dalla ‘ndrangheta.
giuseppe ha scritto
1Quante balle! I cittadini potevano e possono ancora esprimere la propria opinione fino al 24 aprile con le osservazioni al Pgt. Il referendum è un costo inutile dato che è consultivo, quindi non obbliga il Comune a nulla, è semplicemente un’espressione di una opinione, esattamente come le osservazioni al Pgt, che tra l’altro non si limitano solo a quell’area, e sono a costo zero!!!!!! Prima di diffondere le bugie di qualcuno bisognerebbe verificare le notizie, cari gestori del sito. p.s. i costi del referendum sono un preventivo non inventato dal sindaco ma prodotto dal settore finanze del comune, quindi da tecnici, non da politici, anche in base ai costi dei precedenti referendum.
03/13/12 2:14 PM | Comment Link