di Paolo Michelotto
grande delusione… ho passato ore a scaricare leggi provinciali, il referendum provinciale del 2007, i due referendum presentati ora dalla Lega Nord per abolire le Comunità di Valle, stavo cominciando a scrivere una bozza del testo del referendum abrogativo Quorum Zero, poi ho letto meglio il testo della legge provinciale del 5 marzo 2003, n° 3, che regolamenta i referendum abrogativi ed ho scoperto che non si può. I cittadini non possono fare referendum sulle leggi che riguardano i referendum…
Infatti nell’art. 18 comma 2 c’è scritto: 2. Non è ammesso il referendum abrogativo per le leggi provinciali riguardanti il bilancio, i tributi, la tutela delle minoranze linguistiche ladine, mochene o cimbre, fatto salvo quanto previsto dal comma 3, nonché per le leggi di cui al secondo comma dell’articolo 47 dello Statuto speciale.
Sono andato a scaricarmi lo Statuto speciale e l’art. 47 dice:
Art. 47. – Sono organi della Provincia: il Consiglio provinciale, la Giunta provinciale e il Presidente della Provincia.
In armonia con la Costituzione e i princìpi dell’ordinamento giuridico della Repubblica, con il rispetto degli obblighi internazionali e con l’osservanza di quanto disposto dal presente Capo, la legge provinciale, approvata dal Consiglio provinciale con la maggioranza assoluta dei suoi componenti, determina la forma di governo della Provincia e, specificatamente, le modalità di elezione del Consiglio provinciale, del Presidente della Provincia e degli assessori, i rapporti tra gli organi della Provincia, la presentazione e l’approvazione della mozione motivata di sfiducia nei confronti del Presidente della Provincia, i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con le predette cariche, nonché l’esercizio del diritto di iniziativa popolare delle leggi provinciali e del referendum provinciale abrogativo, propositivo e consultivo. Al fine di conseguire l’equilibrio della rappresentanza dei sessi, la medesima legge promuove condizioni di parità per l’accesso alle consultazioni elettorali. Le dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il Consiglio provinciale comportano lo scioglimento del Consiglio stesso e l’elezione contestuale del nuovo Consiglio e del Presidente della Provincia, se eletto a suffragio universale e diretto. Nel caso in cui il Presidente della Provincia sia eletto dal Consiglio provinciale, il Consiglio è sciolto quando non sia in grado di funzionare per l’impossibilità di formare una maggioranza entro novanta giorni dalle elezioni o dalle dimissioni del Presidente stesso.
Quindi addio referendum abrogativo per togliere il quorum.
Cosa ci rimane da fare? Appoggiare la legge sulla democrazia diretta che vuole portare avanti Bombarda. Vedere magari se ci sono altri consiglieri provinciali che vogliono appoggiarla. Fare l’iniziativa di legge popolare per la democrazia diretta e sostenerla con moltissime firme. E informare i cittadini trentini sulla necessità di togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta.
Ma che tristezza comunque! Mi sembrava strano che i rappresentanti che nel 2003 avevano scritto quella legge l’avessero lasciata modificabile dai cittadini.
Fabio Zeta ha scritto
1Preso atto che non si possa fare un referendum abrogativo sulle modalità dei referendum puoi fare un referendum propositivo per l’eliminazione del quorum? Altrimenti ti resta quello consultivo che, quantomeno politicamente, impegna la Provincia ;o)
12/30/11 12:36 AM | Comment Link
paolo michelotto ha scritto
2non si può fare un referendum propositivo per abrogare un pezzo di un articolo di legge provinciale. E’ necessario usare il ref. abrogativo. Qualunque comitato dei garanti avrebbe stabilito ciò.
Si può fare il referendum consultivo, ma fare una cosa che non vincola nessuno che richiede però 8000 firme (e non sono poche per noi) non ci è molto stimolante. Ieri ci siamo incontrati ed abbiamo deciso di focalizzarci sull’iniziativa e sulla legge del consigliere. E su quella raccogliere il massimo di firme che riusciamo.
12/31/11 1:46 PM | Comment Link
Giacomo Consalez ha scritto
3è una lotta impari. Occorre costituire un movimento politico il cui primo e principale obiettivo sia quello di traghettare la sovranità nelle mani dei cittadini a tutti i livelli di governo.
01/3/12 9:03 AM | Comment Link
Marco ha scritto
4Non pensate a questo punto di tentare di sensibilizzare un pò di più la popolazione e far nascere un movimento politico di Democrazia Diretta dal basso?
Certamente non sarà facile, sono già moltissimi i movimenti, le associazioni che sono stanchi di questa strana democrazia che di democratico ha solo il nome; ti rende schiavo e ti uccide in nome della Democrazia.
Come si fa a chiamare “Democratica” una norma che non permette al popolo di cambiare le leggi nemmeno con la già tortuosa e difficile strada del Referendum?
Auguri!
01/3/12 10:46 PM | Comment Link