di Paolo Michelotto
nell’aprile 2011 il capogruppo del PD Franceschini (non quindi un deputato qualunque, ma colui che rappresenta tutti i deputati del PD e quindi il loro pensiero), ha presentato una assurda legge che vuole rendere più difficili le già difficili procedure per la raccolta delle firme per i referendum.
Mentre in Svizzera chiunque può raccogliere le firme, che poi vengono verificate tutte a campione dagli uffici elettorali confrontandole agli appositi registri firme, addirittura pubblicano il modulo sui giornali su una pagina fronte retro e ai cittadini basta ritagliarla e compilarla con le firme, e in California le petizioni per le raccolte firme per le revoche e i referendum vengono raccolte anche mandando le schede via internet, e la verifica viene fatta a posteriori e mentre in Europa (e quindi anche in Italia) per la Iniziativa dei Cittadini Europei – ICE – dal 2012 sarà prevista anche la raccolta via internet con procedure certificate, mentre tutto questo avviene nel mondo, Franceschini, capogruppo del PD propone misure più restrittive.
Propone che solo i Sindaci e i funzionari comunali nominati da loro possano legalmente raccogliere firme (oltre a Notai, Segretari Comunali e Cancellieri dei Tribunali che notoriamente non partecipano MAI alla raccolta firme). E la cosa più VERGOGNOSA è che dice che la motivazione è quella di impedire abusi nella presentazione delle liste elettorali. E dimentica la soluzione più banale: obbligare a un controllo a posteriori, aumentare la pena per chi imbroglia, oggi inesistente e soprattutto il carattere di urgenza dell’esame e dell’eventuale processo (il Piemonte oggi è governato dal centro destra grazie a una lista che si è presentata con firme false – l’esito del processo avverrà a fine mandato, ossia dopo più di 5 anni).
Chi ha mai raccolto firme per referendum sa che ciò distruggerà per sempre la possibilità di usare questo strumento.
Mi torna in mente il caso di Rovereto, dove dopo aver raccolto con notevole fatica le firme per 4 referendum comunali, tutti i partiti – escluso i verdi – , tra cui il PD, improvvisamente aumentarono quasi triplicando il numero delle firme necessarie per attivare i referendum, con la motivazione che nel futuro avrebbero abbassato il quorum. Questo nel 2009. Il quorum nel frattempo è rimasto com’era al 50% mentre le firme sono triplicate.
Questa è PAURA DEI CITTADINI, PAURA DELLA DEMOCRAZIA, il resto sono chiacchere.
Questa è la vergognosa proposta di legge FRANCESCHINI:
proposta di legge Franceschini
E condivido quanto scritto da Antonio Di Pietro:
Zitto zitto, il capogruppo del Pd Dario Franceschini ha presentato alla commissione Affari costituzionali della Camera una legge fatta apposta per togliere un altro po’ di democrazia e di potere ai cittadini . Se verrà approvata, il compito di verificare l’autenticità delle firme per i referendum non sarà più dei consiglieri comunali e provinciali ma solo dei sindaci e dei funzionari da loro delegati.
Anche i bambini capiscono che in questo modo il potere dei partiti sulla possibilità di indire referendum si moltiplicherà. I quesiti che non piacciono né al Pd né al Pdl verranno semplicemente fucilati dai primi cittadini. E di quesiti di quel genere ce ne sono tanti anche in tempi normali, quando non stanno come adesso nella stessa maggioranza.
Altra logica dietro la presentazione di questa legge non ci può essere. Perché mai affidare il potere di convalidare le firme solo ai sindaci dovrebbe garantire un miglior controllo, infatti, lo sa solo Franceschini.
Così in realtà si toglie la principale caratteristica alla raccolta di firme: il volontariato. Infatti sono perloppiù volontari i cittadini che si adoperano per spiegare i quesiti e chiedere le firme, e lo fanno per senso civico e passione politica. I sindaci non potranno stare appresso a tutti i banchetti e i funzionari vorranno essere pagati per gli straordinari. Da chi? Dai Comuni che sono senza risorse? Dai volontari promotori? Anche se fossero solo 15 euro a banchetto si tratterebbe di centinaia di migliaia di euro che nessun comitato promotore formato solo da cittadini sarebbe in grado di pagare.
Qualche giornale ha scritto che questo è un dispetto all’Italia dei Valori. Non è vero. La norma ammazza-referendum è un dispetto fatto proprio a quei cittadini che grazie alla raccolta firme referendaria hanno bocciato il nucleare, difeso l’acqua e i beni pubblici, affondato le leggi ad personam, chiesto di poter votare con una legge elettorale democratica.
Non sono tutti elettori dell’IdV. Sono di tutti i partiti, moltissimi del Pd ma molti anche del Pdl. Senza contare coloro, e sono numerosissimi, che non si sentono rappresentati da nessun partito. E’ a tutti loro che il capogruppo democratico vuol fare non un dispetto ma un gravissimo torto.
A loro e alla democrazia, di cui in questo Paese tutti i partiti parlano ma sembra che pochi la sopportino. Prima si sono fatti una legge elettorale che riempie il Parlamento di nominati invece che di eletti dal popolo. Ci vorrebbero non più di due settimane per cambiarla e ripristinare, per prima cosa, le preferenze. Diciamo le cose come stanno: se non lo si fa è perché a quasi tutti i partiti il potere di nominare i parlamentari va benissimo.
Poi è arrivato un governo composto da persone anche loro nominate e non elette da nessuno. Quindi quel governo ha imposto una manovra pesantissima, che cambia la vita di milioni di italiani, praticamente senza passare per il Parlamento. Adesso vogliono togliere anche quel poco di democrazia diretta che c’è grazie ai referendum.
Io non voglio fare troppa polemica, ma mi permetto di dire a Dario Franceschini che non è così che si salva l’Italia. Così, amici del Pd, la si condanna.
Fabio Zeta ha scritto
1Ci sono tante proposte di legge depositate da singoli o gruppi di deputati…. poi bisogna vedere se arrivano a diventare legge. Questa proposta di legge di alcuni deputati nel PD, per esempio, chiede l’eliminazione del quorum: http://www.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/16PDL0054420.pdf
12/19/11 7:19 PM | Comment Link
paolo michelotto ha scritto
2Franceschini non è un deputato qualunque, ma il Capogruppo dei deputati PD. È lui che va nella conferenza dei capigruppo. Ed è la conferenza dei capigruppo che decide l’agenda di discussione del parlamento. Non credo possa fare proposte contrarie alla maggioranza dei deputati che di cui è portavoce…
Purtroppo
12/19/11 8:01 PM | Comment Link
Diego De Lorenzis ha scritto
3Propongo di fare un po di pressione a questo nostro dipendente mandando una mail! Se predisponete il testo, sono sicuro che centinaia di migliaia di persone aderiranno…
http:\\lecce5stelle.it
12/20/11 10:31 AM | Comment Link
Bruno Aprile ha scritto
4Sono coerenti almeno
Durante il vecchio governo D’Alema non avevano forse emanato una legge (L.120/99) per agevolare i partiti esistenti ed ostacolare la concorrenza (nuovi movimenti e/o liste) designando quali autenticatori delle firme per la presentazione delle liste alle elezioni amministrative, i consiglieri provinciali e comunali che si sarebbero resi però disponibili ?
12/20/11 5:53 PM | Comment Link
calaresu ha scritto
5La responsabilità della mancata riforma istituzionale nel nostro Paese, a cui mirano i promotori dei referendum abrogativi tuttora in corso, è di tutti i partiti, in primis del PD. Quest’ultimo non ha nascosto la sua ostilità verso qualsiasi riforma tendente ad es. all’eliminazione delle province. Enti dimostratisi inutili oltre che covi di corrotti e corruttori.Le province rappresentano un efficace strumento di potere attraverso il consolidamento del clientelismo.Le vere riforme si potranno attuare in Italia solamente se i cittadini parteciperano alle iniziative referendarie e spazzeranno via l’attuale vecchia classe dirigente che decide in maniera trasversale le sorti del nostro Paese
12/24/11 11:46 AM | Comment Link