di Paolo Michelotto
Luciano Depietri e Matteo Cursio mi hanno mandato due video che hanno realizzato a tempo di record sulla giornata. Il primo spiega nei dettagli la giornata, il secondo da il sapore democratico della giornata con un’ottima musica. Grazie ad entrambi.
Inoltre il giornalista Davide Tonioli, che era presente, ha fatto un articolo su estense.com che pubblico qui sotto.
Segnalo anche che Claudio Ancora ha così apprezzato la giornata che appena 24 ore dopo alla riunione di Quartiere a Bologna con 20 persone ha usato lo stesso metodo con i suoi concittadini. E questo è uno dei migliori ringraziamenti e soddisfazioni che potevo ricevere. Grazie Claudio!
fonte http://www.estense.com/?p=182565
di Davide Tonioli
Alle 9 di mattina la Sala San Francesco di via Savonarola è già piena di gente: chi ancora si sta registrando all’entrata, chi già armeggia con chiavette usb e ciabatte, chi dispone sui banchetti il cibo portato dai partecipanti. È il primo Democracy Day nazionale, l’esperimento di democrazia partecipata organizzato da Movimento 5 Stelle (ferrarese e regionale) e da Paolo Michelotto, il blogger che ha ideato quello che lui stesso definisce un “mix di tecniche, di tempi e di utilizzo di software e di hardware; una intera giornata di democrazia per discutere dei temi importanti per il M5S dell’Emilia Romagna”.
I partecipanti sono numerosi (circa 250) e vengono da tutta la regione, alcuni persino da altre parti d’Italia. Una volta sistemate le connessioni dei vari computer, Paolo Michelotto dal palco spiega velocemente come funzionerà la giornata: inizialmente, tramite il format di sua invenzione “la parola ai cittadini”, si ascolteranno le proposte di dibattito dei cittadini, si voteranno e si organizzeranno a seconda della priorità. Nel pomeriggio verranno poi istituiti appositi tavoli dove, in gruppi di 4 persone, ci si confronterà e si elaborerà una proposta scritta. I tempi sono ben delineati e la procedura piuttosto rigida: un minuto di parola per ciascuno, venti minuti di dibattito all’interno dei tavoli.
L’argomento del giorno dovrebbe riguardare il miglioramento del movimento M5S a livello regionale, ma i temi che si affacciano al dibattito collettivo sono anche generali e coinvolgono la scuola, l’elezione dei candidati a livello nazionale, la comprensibilità dei bilanci pubblici, la creazione di pagine facebook regionali. Qualcuno, nell’entusiasmo generale, propone anche di discutere sul “problema Beppe Grillo”. Il tutto nel frattempo viene aggiornato in tempo reale sul blog di Paolo Michelotto e trasmesso via streaming anche sulla pagina del Movimento 5 Stelle.
Il consigliere ferrarese Valentino Tavolazzi, in prima fila, partecipa alle votazioni e ai dibattiti e propone a sua volta di creare “assemblee permanenti a livello comunale, provinciale, regionale, con il compito di affiancarsi al dibattito in rete”. È solo una delle tante proposte che, fino alle 18, verranno presentate, dibattute, votate, per poi finire su un documento finale subito caricato in rete.
Alla fine della giornata, all’incirca tutti hanno parlato, si sono conosciuti e confrontati. “È un esperimento che ha funzionato, che è partito con dei problemi e si è concluso con delle soluzioni” ha dichiarato Tavolazzi. “L’idea dell’uno vale uno – ha aggiunto Giuseppe Favia del M5S regionale – oggi si è realizzata a pieno”. Al di là di qualsiasi affermazione, e secondo lo stesso criterio degli organizzatori della “massima trasparenza e diffusione politica di contenuti sul web”, il risultato della giornata, così come i documenti e le immagini, è a disposizione di tutti alla pagina http://www.paolomichelotto.it.
di Paolo Michelotto
dopo un paio di sere di impaginazione, è finalmente pronto il documento di sintesi finale del Democracy Day che si è tenuto domenica 27.11.11 a Ferrara. In questo libro di 128 pagine formato A4 a colori disponibile al link qui sotto in pdf, c’è la sintesi della Giornata:
- dalla proposta alla realizzazione
- alcune foto
- tutte le proposte emerse e le votazioni
- appunti presi ai tavoli
- documenti finali elaborati nei gruppi
- commenti dei partecipanti
- link per approfondimenti
di Paolo Michelotto
ieri io ho vissuto una fantastica giornata di democrazia. Il lavoro preparatorio di tutti noi è stato impegnativo, ma i risultati sono arrivati. Ringrazio tutti gli organizzatori e tutti i presenti per le energie condivise.
Sto realizzando un documento che racchiuda tutto quanto emerso durante la giornata che sarà pronto tra qualche ora. Nel frattempo ho inserito altre foto fatte da Maria e tutte le schede di valutazione (125) che sono state compilate e lasciate agli organizzatori e che oggi ho fotografato (troppo lungo trascriverle o scansionarle).
Queste ultime sono molto importanti, soprattutto dal punto di vista dei miglioramenti da apportare in futuro. I suggerimenti sono stati molto costruttivi. Sono sicuro che anche i presenti leggeranno volentieri queste schede.
Se vuoi vedere le immagini più grandi, cliccaci sopra.
Qui sotto tutte le foto inserite. L’album 2 e 3 sono le foto di Maria. Le foto di Valerio Tavolazzi sono già inserite nel post precedente.
di Paolo Michelotto
questa pagina cerca di raccontare in diretta come si sta svolgendo il Democracy Day di Ferrara. Dalle 9:00 circa iniziano gli aggiornamenti, con le foto. Dalle 10:00 circa inizia il video in diretta e gli aggiornamenti dei testi. Ci sono in tempo reale il video dell’evento, i documenti scritti, le proposte che emergono, le votazioni e le foto che vengono via via caricate.
Qui il video in streaming (gestito da Valerio su Ustream):
Questo è il secondo video in streaming (gestito da Luciano su Livestream):
Questo serve per mostrare che si può avere massima trasparenza ed efficienza con servizi e software disponibili gratuitamente, combinati tra di loro.
Qui sotto trovi le foto scattate durante la giornata.
La prima parte, al mattino, dalle ore 10:00 circa è dedicata a La Parola ai Cittadini. Su questa tabella vengono scritte tutte le proposte e le loro votazioni in tempo reale.
Alla fine, dopo la discussione, le proposte vengono messe in ordine di votazione. Le più votate in alto.
Qui sotto ci sono appunti sulle proposte presentate durante “La Parola ai Cittadini”
Nel pomeriggio, circa alle 13:00 si comincia utilizzando il metodo World Cafè.
Tutti i presenti si dividono in tavoli da 4 persone. Su ogni tavolo c’è una persona con un computer che scrive appunti su ciò di cui si discute. In questa tabella ci sono i link a tutti i tavoli. In tempo reale appariranno gli appunti delle discussioni in corso. Clicca sul link di un tavolo per leggere ciò di cui stanno discutendo.
Tavolo esempio per provare il collegamento
Come esempio di ciò che si vede, ecco quanto viene scritto nello spazio dedicato al Tavolo 1. Per gli altri tavoli basta cliccare il link desiderato nella tabella sotto.
Finito il WorldCafé, in cui tutti hanno potuto confrontarsi su tutto per circa 1 ora, effettuiamo circa alle 14:00 il Brainstorming di idee che dovranno essere discusse approfonditamente nei vari tavoli.
Alle 15:00 circa iniziamo il metodo Open Space Technology. Ogni tavolo discute una idea emersa con il Brainstorming della fase precedente. E la discute approfonditamente per circa 2 ore. In ogni tavolo c’è qualcuno che scrive appunti su quanto avviene.
Come esempio di ciò che si vede, ecco quanto viene scritto nello spazio dedicato al OST -Tavolo 1. Per gli altri tavoli basta cliccare il link desiderato nella tabella sotto.
Dopo la sessione di discussione ai tavoli, quanto pensato viene raccontato all’assemblea plenaria e viene votato per metterlo in ordine di priorità. Siamo circa alle 17:00 e viene effettuata la Presentazione Finale delle Proposte e loro votazione.
Alla fine del Democracy Day, segue la compilazione di un foglio di valutazione sulla giornata (scheda valutazione democracy day).
Tutti i fogli compilati verranno fotografati e verrà realizzato un unico documento, che verrà messo in rete nei giorni successivi. A tutti coloro che ci hanno lasciato l’email, e che lo desiderano, viene mandato il resoconto finale e i link dove trovare tutto il materiale emerso.
di Paolo Michelotto
l’attesa per l’evento sta aumentando sempre più. Da parte dei partecipanti, ma anche mia. Tania, che sta ricevendo le richieste di partecipazione, è costretta ad aver stabilito il tetto invalicabile di 280 persone (all’inizio era 200, poi 250, poi 270) e già da giorni sta rispondendo negativamente a quanti vorrebbero venire. Purtroppo è costretta a fare questo per i limiti fisici dello spazio noleggiato. Semplicemente di più non ci stiamo. Io sono felice di poter realizzare insieme al M5S di Ferrara e della regione questa giornata di democrazia e sono convinto che sarà un momento memorabile per tutti i presenti. Chi non ha mai partecipato a una “Parola ai Cittadini” può pensare che quello che scrivo sia esagerato. Ma chi ha avuto questa occasione, sa quali siano le emozioni, le soddisfazioni, il piacere di discutere con un metodo che funzioni. Dopo che per tutta la vita ci hanno detto che ciò è impossibile. Ecco questa giornata che usa il metodo chiamato “Democracy Day”, nelle mie intenzioni ha questo scopo, amplificato varie volte.
Verrà mostrato che la democrazia diretta e partecipativa non è un’utopia. Funziona e fa emergere il meglio di noi, il meglio della nostra intelligenza collettiva ed entro fine giornata avremo il meglio di ciò che pensano i presenti sul tema della giornata, con proposte concrete, discusse a fondo, democraticamente approvate.
Ringrazio il M5S di Ferrara che messo grandi energie per organizzare l’evento. Tania Rontini che molto si è spesa (ed ha speso in tempo e telefonate) per tenere i contatti e portare avanti l’idea, il grafico Davide Zannoni di Bologna che ha realizzato lo splendido volantino, Luciano Depietri che realizzerà il video che illustrerà l’evento, Valerio Tavolazzi che curerà il video in diretta streaming e foto in diretta della giornata, Giovanni Mari che ha curato l’organizzazione e la logistica e ci ha persino procurato anche una macchinetta per il caffè, Valentino Tavolazzi che si è offerto di organizzare il tutto a Ferrara e tutti coloro che ora sicuramente sto dimenticando che parteciperanno dall’intera regione Emilia Romagna e da molte altre parti d’Italia in qualità di osservatori.
Tutta la giornata si è basata su lavoro volontario. Nessuno ha lavorato per qualche compenso che non sia la soddisfazione morale di fare una cosa buona.
Nella giornata di domenica 27 novembre sul blog www.paolomichelotto.it sarà presente in diretta lo streaming video dell’evento, le schede con le votazioni, gli appunti delle proposte, le foto scattate in diretta. Tutto in tempo reale. Tutto con software gratuito o appoggiandosi a siti che prestano servizi gratuiti.
di Paolo Michelotto
il grafico Davide Zannoni di Bologna, ci ha gratuitamente realizzato il volantino dell’evento di domenica.
Riporto qui il lavoro in pdf a buona risoluzione e sotto le immagini.
PDF Democracy Day Ferrara 27-11-11
Domenica, sul blog www.paolomichelotto.it sarà disponibile la diretta video streaming, i documenti che verranno scritti in tempo reale, le proposte e le votazioni, le foto.
di Paolo Michelotto
sala piena, molto interesse e partecipazione. I cittadini di Cartura(4000 abitanti circa) hanno risposto con molto calore all’evento organizzato dal M5S.
Ecco le proposte emerse:
0 Nome Titolo proposta Voti
9 francesco abbattere le barriere architettoniche 31
5 matteo ripulire gli argini e luogo attività sportive 30
3 lorella meno cementific. e più salvaguardia territorio 29
6 fernando rispettare le leggi dello Stato a Cartura 29
11 andrea migliorare il verde pubblico 29
7 giuseppe controlli (tutti) su allacciamenti fognature 26
2 paolo inserire nel sito del comune i regol. – stat. 24
1 alessandro mettere online i consigli comunali 22
10 alessandro ripensare le piste ciclabili 20
4 aldo togliere i dossi 10
8 giancarlo mettere più luci sulle vie dove mancano 10
Questo il file con le proposte:
Questa la presentazione proiettata:
presentazione cartura 23-11-11
Questo il video dei primi 4 minuti della serata. Purtroppo poi si è bloccato, o qualcuno ha toccato inavvertitamente qualcosa, ma io era dall’altra parte della sala e non ho potuto riattivare il collegamento. Metto lo stesso i 4 minuti come testimonianza dell’inizio.
di Paolo Michelotto
questa sera, dalle ore 20,15 circa ci sarà lo streaming, ossia la diretta video dell’evento. Utilizzando Ustream, il mio iPhone (è davvero facile e gratuito per tutti realizzare dirette video di eventi). Il tutto ovviamente se ci sarà linea all’interno della sala dell’incontro, organizzato dal Movimento 5 Stelle di Cartura (PD).
La prima parte sarà “La Parola ai Cittadini”.
La seconda parte sarà una presentazione sugli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo.
di Paolo Michelotto
incontro molto caldo, argomentato e combattuto, ma altamente democratico. Abbiamo modificato l’art. 73 nel comma 7 e l’art. 73 bis nel comma analogo, introducendo il decorso dei 12 mesi oltre i quali il parlamento deve discutere la proposta di legge dal deposito delle firme. Poi abbiamo discusso lungamente se adottare la soluzione svizzera di votazione in caso di proposta e controproposta oppura la nostra come scritta nell’art. 73 bis. Alla fine abbiamo deciso di mantenere la nostra soluzione. Abbiamo modificato l’art. 75 bis scrivendolo in forma più leggibile. Abbiamo deciso di chiamare l’art 73 ter, 73 quater, 73 quinquies in 75 ter, 75 quater, 75 quinquies, perchè si riferivano anche agli articoli 75 e 75 bis e quindi dovevano essere scritti dopo di essi.
Manca da completare l’art. 138, che però per coerenza dovrà adottare la soluzione di voto del 73 bis.
Qui il documento 016
Qui la pagina su doodle su cui possiamo indicare la nostra scelta per il prossimo incontro su skype.
di Paolo Michelotto
l’amico Dario Rinco, presenterà una serata sulla Democrazia Diretta a Rosta (TO) il 29-11-11.
Ecco il volantino che descrive l’evento.
di Paolo Michelotto
il giorno più votato per l’incontro è martedì 22 novembre 2011 ore 21. Discuteremo la bozza di legge costituzione di iniziativa popolare per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta versione 015.
Che si trova qui
Ore 21 su skype.
di Paolo Michelotto
grazie all’impegno di Tania Rontini di Bologna, del Movimento 5 Stelle di Ferrara e tantissimi altri singoli e gruppi M5S della Regione Emilia Romagna, domenica 27 novembre 2011 si svolgerà a Ferrara il primo Democracy Day.
Il nome di questo evento già racchiude il suo significato. Una intera giornata di democrazia per discutere dei temi importanti per il M5S dell’Emilia Romagna. Tania mi aveva contattato in ottobre per sentire se avevo qualche idea su come si poteva organizzare un incontro regionale dove tutti potessero discutere in maniera produttiva. Stavano valutando di effettuare un incontro di 3 giorni a cavallo del 31 ottobre. Le ho spiegato quello che facevo abitualmente e abbiamo fissato un primo incontro a Bologna il 13 ottobre dove ho mostrato “La Parola ai Cittadini”. Il metodo è piaciuto ai presenti, per cui l’ho replicato il 3 novembre a Ravenna e poi il 10 novembre a Reggio Emilia
Poi ho fatto una proposta dettagliata su come poteva essere organizzata una giornata partecipativa che funzionasse. Basata sui town meeting del 21° secolo, ad esempio “Il cittadino partecipa” che avevamo organizzato nel 2009 a Rovereto. E sul lavoro e l’impegno gratuito di tutti noi. Anche il cibo è portato da ognuno di noi e condiviso. Avevamo anche bisogno di realizzare il tutto senza un sistema informatico dedicato, con metodi più facili ed economici da gestire, con la partecipazione di tutti. Ho proposto di utilizzare il meglio di vari metodi partecipativi (La Parola ai Cittadini, il World Cafè, l’Open Space Technology). E di alternare in maniera organizzata momenti plenari, con momenti in cui saremo suddivisi in gruppi. Con lo scopo di permettere a tutti di parlare, discutere, confrontarsi e allo stesso tempo con la necessità di arrivare a risultati di valore e che abbiano un seguito. Il tutto con la massima trasparenza e diffusione pubblica di contenuti sul web. Metteremo online in diretta streaming un video che riprenderà l’evento, le foto che faremo durante la giornata, i documenti elaborati, le proposte effettuate e le votazioni. Questo mix di tecniche, di tempi e di utilizzo di software e di hardware l’ho chiamato Democracy Day. E questo sarà il primo Democracy Day e spero non l’ultimo. Nei prossimi giorni altri dettagli. Il 27 novembre 2011 su questo blog sarà possibile vedere la diretta video, i documenti, le foto, le votazioni etc.
Ecco qui il comunicato inviato dagli organizzatori a tutti i partecipanti (con la mappa per arrivare) e a seguire la mia traccia completa, su cui il comunicato si basa.
Democracy-Day: Movimento 5 Stelle e Democrazia Partecipata
Ferrara 27.11.2011
Questo incontro vuole essere un momento per ritrovarci e condividere le proposte per migliorare il Movimento 5 Stelle, attraverso un nuovo modello di democrazia partecipata attuabile al nostro interno e perché no, da esportare anche nella società e nelle istituzioni.
Di seguito il programma della giornata che potrete inviare agli attivisti per informarli dell’incontro.
Svolgimento giornata avente come tema centrale “Argomenti da affrontare oggi per migliorare il Movimento 5 Stelle”:
Accoglienza:
9.00 – 9.30
ore 9.00 accoglienza e registrazione ospiti su computer portatili dell’organizzazione.
Inizio:
9.30 – 10.00
ore 9.30 Assemblea Plenaria – illustrazione della giornata:
10.00 – 12.00
La Parola ai Cittadini: “Argomenti da affrontare oggi per migliorare il M5S”.
Pranzo:
12.00 -13.00
World Cafè:
13.00 – 14.00
Lavoro in piccoli gruppi: “World Cafè”. Incontri in tavoli da 4 persone. Partecipanti al tavolo assegnati in ordine casuale. Un ospite con computer per tavolo. Dopo 20 minuti, i tre senza computer si alzano e cambiano tavolo, sempre a caso, evitando di sedersi con amici e conoscenti. Si ricomincia. Chi ha il computer racconta in pochi minuti la sintesi dei 20 minuti precedenti. Poi si ricomincia la discussione liberamente. Dopo 20 minuti si cambia ancora. Si ripete 3 volte. Per un totale di 1 ora. Tutte le sintesi appaiono in tempo reale nel documento collaborativo, mentre vengono scritte. In questa fase si comincia ad approfondire le tematiche più sentite dai partecipanti, liberamente e con molto tempo per ciascuna persona. Ci si scambia idee e le si forma insieme agli altri.
Brainstorming:
14.00 – 15.00
Assemblea Plenaria – brainstorming di proposte. Tutte vengono presentate 1 minuto a testa senza discussione e votate con alzata di mano. Tempo massimo 1 ora. Quindi max 60 proposte. Alla fine tutte vengono messe in ordine di priorità. Lo scopo è di far emergere tutte le proposte discusse fino a questo punto. Queste proposte saranno messe in ordine di priorità e saranno il tema discusso in ciascun tavolo della fase successiva.
Pausa 10 minuti:
15.00 – 15.10
Open Space Technology:
15.10 – 17.10
Anche questa è una tecnica con vari anni di esperienza nel mondo. Vengono creati i tavoli di discussione per le proposte emerse nell’ora precedente. Si invita chi vuole discutere di quell’argomento di portarsi attorno a quel tavolo. Non c’è numero minimo o massimo di partecipanti. Si creano tavoli così via finché c’è qualcuno che ancora non ha trovato il suo argomento preferito. Si usano le regole della OST. Non ci sono facilitatori, i tavoli si autogestiscono. I partecipanti si possono spostare da un tavolo all’altro. Tempo massimo 2 ore. Per ogni proposta bisogna indicare anche chi si impegna a portarla avanti e come. A ogni tavolo c’è 1 persona con un computer, che si impegna a rimanere sempre su quel tavolo e a scrivere nell’apposito spazio sul documento collaborativo appunti su quanto emerge. In questa fase le persone discutono a fondo l’argomento scelto, trovano soluzioni e proposte ed emerge chi e come attua il percorso.
Pausa 10 minuti:
17.10 – 17.20
Presentazione proposte finali all’assemblea e voto:
17.20 – 18.20
Assemblea plenaria dove tutte le proposte elaborate dai gruppi di discussione vengono presentate da 1 o più persone di quel gruppo. Ogni proposta viene votata per alzata di mano e alla fine vengono ordinate per priorità.
Saluti finali:
18.20
Fine primo Democracy Day.
A tutti viene indicato l’indirizzo web dove trovare il documento collaborativo scritto in tempo reale, lo streaming della diretta video, foto, video su youtube e tutto il materiale emerso.
Compilazione di un foglio di valutazione sulla giornata.
Al momento vi sono 250 iscritti, mancano ancora i dati relativi ad alcune province.
Tutte le iscrizioni che ci sono pervenute fino ad ora sono confermate.
Vi comunichiamo di seguito alcune informazioni utili.
Luogo: Sala S. Francesco Via Savonarola, 3 – zona centro storico (Ferrara)
Orario: dalle 9,00 alle 18,30 circa.
Materiale che ogni partecipante dovrebbe portare: pc, ciabatta a prese multiple, prolunga, carta, penna, chiavetta USB e chiavetta Wind o Tim, ecc per collegamento a Internet (nella sala non vi è WIFI).
Pranzo: ciascuno dei partecipanti è pregato di portare qualcosa da mangiare e condividere con gli altri (non utilizzeremo catering o mense per lasciare alla giornata l’impronta originale, senza snaturarla).
Costo individuale di partecipazione: per sostenere i costi per la sala e l’acquisto di materiali vi chiediamo di donarci una somma che potrà essere di 2 euro (o superiore) i soldi avanzati verranno utilizzati per organizzare altri eventi.
Come raggiungere Ferrara e la Sala S. Francesco:
IN TRENO: arrivati alla stazione tenere la sinistra percorrere tutto il viale e proseguire diritto per viale Cavour, passare il castello e proseguendo per C.so Giovecca al secondo semaforo svoltare a Dx ( via terranuova) dopo 150 mt. a Sx la basilica ( tempo previsto 15 minuti)
Dalla Stazione
Linea 1 orari festivi : 7.22- 8.07 -8.52- 9.37
Linea 3C : 7.20- 8.00- 8.40- 9.20
Linea 4C : 7.00 -7.40 -8.20- 9.00
linea 6 (fermata, prendere Viale Costituzione all’incrocio andare alla prima fermata di V.le Cavour a dx): 7.32 8.12 8.52 9.32
i biglietti sono acquistabili in stazione o al bar di fronte alla stazione)
IN AUTO
Da BOLOGNA : uscita Ferrara Sud – prendere per ferrara centro, percorre tutta via Bologna sino a che non vedete Porta Paola, appena passata trovate la prima area di parcheggio , oppure tenendo la dx trovate una salitina che porta ad un parcheggio gratuito. Da qui, scendere e procedere per Via Spronello, via delle Scienze, Via Terranuova dopo 150 mt a DX la Basilica S. Francesco.
Da RAVENNA : seguire per il centro, al Ponte di S.Giorgio (ponte sul Volano con le statue) a dx per via colombarola al semaforo tenete la Sx alla rotonda dopo ol cimitero entrate in città, dopo il cavalcavia tenete ancora la Sx e cercate parcheggio. Per raggiungere il Convegno prendete Via Scandiana – Via savonarola alla fine la Basilica, oppure C.so Giovecca e al primo semaforo a Sx e a 150 mt. siete arrivati
DA NORD : Rovigo-Padova. Uscita FE Nord seguire per centro città. Dopo il sottopasso al secondo semaforo a SX in V.le Cavour Parcheggiare dove trovate e poi proseguite a piedi. Prima della discesa del sottopasso seguite indicazioni per il parcheggio di via del lavoro. Prendere il sottopassaggio che vi porta nel piazzale della stazione per il Bus o per venire a piedi.
Alleghiamo la piantina con indicati l’area ZTL e la Sala S. Francesco.
Per qualsiasi chiarimento contattateci.
Vi ringraziamo per la grande partecipazione e collaborazione.
Un caro saluto a tutti, a presto.
La mia proposta: (continua…)
di Paolo Michelotto
ricevo dall’amico Thomas Benedikter, condivido integralmente e molto volentieri pubblico.
Una finanza pubblica più sana dando più potere ai cittadini
L’argomento che attualmente domina il dibattito politico è la crisi di alcuni membri dell’Eurozona, dovuto ad un debito pubblico eccessivo, che mette in ballo la stabilità e la sostenibilità stessa della moneta unica europea. L’Italia è tornata a quota 120% di debito pubblico totale sul PIL, quasi uguagliando la quota della fine del 1994, dopo il breve primo governo Berlusconi (122%). Forse la storia si sta ripetendo. La politica dell’indebitamento è iniziata con la 1a Repubblica, che fino al 1992 aveva accumulato già il 98% di debito sul PIL. È poi allegramente proseguita con la 2a Repubblica, frenata dai governi Prodi, accelerata dai governi Berlusconi. Questa corsa all’indebitamento si consuma con il consenso tacito dei cittadini, che eleggono i partiti di loro fiducia. D’altronde, dalla politica economica e soprattutto dalla finanza pubblica i cittadini sono esclusi da ogni coinvolgimento diretto, tant’è vero che la Costituzione non consente referendum in materia tributaria. Alla luce degli ultimi sviluppi un provvedimento giustificato?
L’indebitamento pubblico è un dato di fondo che pesa sulla nostra economia e incide nel portafoglio dei contribuenti. Benché fossero i contribuenti – o quelli odierni o quelli futuri – a pagare il conto finale, non sono ammessi ad esprimere la loro opinione specifica sulle decisioni di finanza pubblica. Anzi è uno degli spauracchi principali sbandierato quando si discute di rafforzare i diritti referendari dei cittadini, e cioè che i cittadini non debbano essere coinvolti nelle decisioni finanziarie e tributarie. In generale si paventa il rischio che più democrazia ridurrebbe la governabilità, e i cittadini, a differenza dei politici responsabili del bene comune, sarebbero sempre tentati a tagliarsi le imposte. I fatti confermano l’opposto: in Italia la materia fiscale e tributaria è totalmente esclusa dai referendum, i cittadini non hanno voce in capitolo di bilancio pubblico a nessun livello di governo. Lo Stato oggi è superindebitato perché lo hanno voluto i partiti di governo. Anche negli altri paese dell’UE, in cui l’Euro oggi è a rischio a causa del debito pubblico – la Spagna, il Portogallo, la Grecia – non si sono mai svolti referendum nazionali su questi argomenti e sulla spesa pubblica in generale. È l’esclusione dei cittadini da tutte le decisioni sulla politica finanziaria ad avere favorito il superindebitamento. Anziché chiedere il parere dei cittadini per via di un plebiscito – un referendum deciso dall’alto – sul programma di risparmio imposto dall’UE, quindi con la pistola puntata alla tempia, il governo Papandreou e i governi greci precedenti avrebbero fatto meglio di coinvolgere i cittadini già prima sulle grandi decisioni di politica economica, che dopo si sono trasformati in gravissime ipoteche per il bilancio nazionale e l’economia greca.
Dall’altra parte ci sono paesi in cui i cittadini sono titolari del diritto di intervenire anche nella politica finanziaria e fiscale. In Svizzera i cittadini col referendum confermativo hanno il diritto di veto quando ritengono che i politici esagerano col prelievo fiscale o con la spesa pubblica, addossando troppi debiti sui bilanci pubblici, e quindi addossando troppi oneri sulle spalle dei futuri contribuenti, delle generazioni giovani. Con l’iniziativa popolare – in Italia di solito definito referendum propositivo – possono portare a votazione le loro proposte per un fisco più equo, per limitare i debiti, per indurre i politici ad una spesa più equa e equilibrata. Quindi da una parte uno strumento di veto, un freno di emergenza; dall’altra parte lo strumento propositivo, cioè l’acceleratore quando la classe politica, i partiti non si muovono. Infine in tanti Cantoni e tantissimi Comuni svizzeri esiste il referendum finanziario. Quando un progetto pubblico supera una predeterminata soglia di spesa obbligatoriamente i cittadini vengono chiamati ad esprimersi per via referendaria.
Non solo questi diritti popolari, ma anche questi diritti e meccanismi hanno fatto della Svizzera uno dei paesi con minor indebitamento pubblico, con un livello impositivo più basso, con una maggior efficienza dell’amministrazione pubblica e stabilità dell’economia. Ci sono tutta una serie di ricerche non solo in Svizzera, ma anche in California e altri stati federati degli USA che comprovano questa dinamica; cioè dove funzionano bene i meccanismi di democrazia diretta ci sono:
meno spese pro capite per l’amministrazione pubblica e un livello contributivo minore
una distribuzione dei redditi più equa
più responsabilità dei cittadini per il fisco.
In effetti si registra anche un effetto positivo nella lotta contro l’evasione fiscale. Nei Cantoni dove (continua…)
di Paolo Michelotto
consueta riunione molto dibattuta, arricchente e impreziosita anche dai commenti arrivati in forma scritta da chi non ha potuto essere presente.
Abbiamo deciso di togliere l’art 75 quater che si riferiva al referendum propositivo, abbiamo approvato l’art. 118 togliendo la revoca per i nominati (visto che l’avevamo tolta anche nell’art 67), abbiamo deciso di togliere gli ultimi due articoli sull’assemblea estratta a sorte per la legge elettorale e sull’assemblea dei cittadini.
Rimane quindi da discutere l’art 138. Io ho tentato una sua semplificazione nella bozza 015 qui allegata, aspetto i commenti di tutti. Inoltre sono sorti alcuni dubbi sull’art. 73 bis su cui alcuni di noi si sono impegnati ad esplicitare una proposta correttiva entro il prossimo incontro.
Abbiamo deciso che il prossimo incontro inizierà con l’analisi dell’art. 138, per cui siamo invitati tutti a leggerlo accuratamente, rifletterci, pensare eventuali cambiamenti.
Inoltre riflettiamo sul fatto che probabilmente gli art. 73 ter, 73 quater, 73 quinquies, sarebbe meglio chiamarli 75 ter, 75 quater e 75 quinquies.
Ecco il file della bozza 015.
Qui la pagina di doodle su cui possiamo mettere la nostra disponibilità a partecipare al prossimo incontro.
La data decisa sarà quella che raccoglie maggiori preferenze.
di Paolo Michelotto
stasera 15 novembre 2011 ore 21 ci sarà il decimo incontro su skype per discutere la proposta di legge. Esamineremo la bozza 014 e discuteremo dal punto 75 bis e seguito.
Intanto pubblico qui anche la relazione che Thomas Benedikter ha fatto riguardo questa nostra proposta, a Massa nel weekend scorso.
Una „proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per abolire il quorum e migliorare la democrazia diretta“: perché?
In un momento in cui l’Italia sembra avere ben altri problemi che la democrazia diretta ci accingiamo a lanciare una proposta di legge per modificare la Costituzione per estendere i diritti referendari, per abolire il quorum, per introdurre la revoca degli eletti, in poche parole: per integrare il nostro sistema politico con la seconda gamba dell’esercizio del potere politico da parte del sovrano, dei cittadini, cioè la democrazia diretta. A qualcuno sembra un momento poco opportuno? Sicuramente no, perché la stabilità della finanza pubblica, il controllo di una classe politica sempre più chiusa nei loro palazzi, la responsabilizzazione dei rappresentanti politici passa attraverso un deciso rafforzamento del potere decisionale dei cittadini, in ogni caso in cui lo richiedessero. L’unico modo per arrivarci sono gli strumenti referendari deliberativi e senza quorum. È per questo obiettivo che un gruppo di cittadini, da tempo impegnati un liste civiche di varie regioni, ed in associazioni per più democrazia dal basso, si sono riuniti per elaborare delle proposte di modifica della Costituzione. L’Italia deve finalmente dotarsi di diritti referendari molto più robusti, della gamma completa degli strumenti, per istituire una democrazia diretta degna di questo nome. La nostra democrazia, dopo 26 anni senza applicabilità del referendum (1948-1974) e 37 anni di sola disponibilità del referendum abrogativo (1974-2011), sempre ostacolato dal quorum, ha bisogno della seconda gamba del sistema politico, quella diretta. A questo scopo non basta una nuova legge sui referendum. È la Costituzione che ci va stretta, che in fondo già nel 1948 è partita con un approccio troppo elitario, ponendo stretti limiti alla partecipazione dei cittadini, con il freno a mano tirato sui diritti popolari.
Per far nascere una qualità nuova della democrazia diretta in Italia bisogna mettere mano alla Costituzione, adeguare i diritti di partecipazione dei cittadini alle esigenze die nostri tempi. La Costituzione ha delle lacune insostenibili che (continua…)
di Paolo Michelotto
sono stato invitato a presentare una serata sulla democrazia diretta a Cartura (PD) dal Movimento5Stelle di Cartura.
Sarà mercoledì 23 novembre 2011 ore 20,15.
Ecco il volantino:
di Paolo Michelotto
36 cittadini con intensa voglia di partecipare, sia in ambito locale che nazionale. Belle discussioni e proposte e molto interesse per l’incontro di una intera giornata che organizzeremo il 27 novembre 2011 a Ferrara, per discutere questi temi e trovare delle proposte da portare avanti. Nei prossimi giorni maggiori dettagli su questo entusiasmante incontro, il Democracy Day a Ferrara.
Queste le proposte emerse. Le prime 11 sono state discusse e messe in ordine di priorità:
0 Nome Titolo proposta Voti senza discussione Voti dopo discussione
11 matteo abolizione del quorum nei referendum 10 29
2 emanuela programma nazionale da sviluppare 22 26
14 stefano piattaforma di voto elettronico per tutto 14 26
10 brunella Problemi inerenti al lavoro e alla crisi economica 9 26
4 davide trovare un sistema univoco per prendere le decisioni 16 25
8 matteo opporsi all’ingerenza di istituzioni non democrat. Elette BCE – FMI etc 13 21
6 gabriele come fare arrivare le nostre idee a chi non usa internet 14 18
5 nicola come diffondere l’immagine del movimento: comunicazione 9 14
17 dino come avvicinare le persone al nostro movimento 11 13
1 nicola scelta dei candidati con piattaforma internet 7 10
9 tiziano alleanze politiche SI NO 7 7
7 matteo trasparenza online degli eletti / buste paga e rendiconti 6
16 gabriele meritocrazia e istituzioni 6
12 denis condivisione delle informazioni dentro al movimento 5
13 andrea trasparenza come modello Gran Bretagna 3
18 stefano definizione attivista 3
19 dino come perfezionare i banchetti 3
15 emanuela conoscenza degli altri gruppi e attivisti 2
3 stefano limitare le dipendenze dal blog 1
Questo il file con tutti i dati:
Questa la presentazione fatta nel seguito della serata:
Questo il video della serata:
di Paolo Michelotto
questa sera, dalle ore 20 circa ci sarà lo streaming, ossia la diretta video dell’evento. Utilizzando Ustream, il mio iPhone (è davvero facile e gratuito per tutti realizzare dirette video di eventi). Il tutto ovviamente se ci sarà linea all’interno della sala dell’incontro, organizzato dal Movimento 5 Stelle di Reggio Emilia.
La prima parte sarà “La Parola ai Cittadini”.
La seconda parte sarà una presentazione sugli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo.
di Paolo Michelotto
l’8 novembre 2011 è nata a Sesto San Giovanni l’ass. Più Democrazia a Sesto San Giovanni. Un augurio di grandi successi nell’introdurre gli strumenti di democrazia funzionanti nel vostro comune, e che possa diventare da esempio per Milano!
Ecco la lettera con cui l’amico Dario Rinco me ne ha dato l’annuncio:
di Paolo Michelotto
anche questa riunione come le precedenti è stata molto intensa, dibattuta ed ha partorito ottime soluzioni.
Abbiamo affrontato l’art. 73 bis (iniziativa popolare a voto popolare) e aggiunto alla fine: “Il parlamento non può modificare la legge di iniziativa popolare a voto popolare approvata dai cittadini, per tutta la durata della legislatura nella quale è stata approvata la legge stessa.”
Poi abbiamo discusso l’art 73 ter (firme elettroniche) e aggiunto: “La legge definirà le forme più funzionali ed economiche per consentire le votazioni popolari.”
Infine abbiamo ripreso in mano l’art 75 bis (promulgazione leggi e risultati referendum) e aggiunto: “Il parlamento non può modificare o eludere l’esito del voto popolare, per tutta la durata della legislatura.”
Qui la bozza 014.
La prossima riunione partirà dalla discussione dell’art. 75 bis e quater in giù.
Chi vuole può già riportare i suoi commenti nella bozza 014 e inviarla a me o metterla sul forum.
Qui la votazione su doodle per decidere il giorno del decimo incontro su skype per discutere questa bozza di legge.
http://www.doodle.com/nx6uiy3eu8xahuzu
Intanto, questo fine settimana a Massa, la proposta di legge verrà presentata ufficialmente da Thomas Benedikter nell’incontro:
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