di Paolo Michelotto
ottimo esempio da imitare ovunque in Italia. Gli amici del Comitato Più Democrazia di Biella hanno creato la petizione “Io pago, io decido”.
Ecco le motivazioni:
Le risorse della comunità devono essere gestite dalla comunità. Per fare questo invitiamo il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale di Biella ad attivare lo strumento del bilancio partecipativo, così da permettere a noi cittadini di indicare le problematiche e le priorità economiche per la Città. L’attuale crisi finanziaria – e l’indebitamento del Comune di Biella di oltre 64 milioni di euro – è un’opportunità per introdurre innovativi strumenti di democrazia diretta, destinati a diventare il futuro della vita civica e già utilizzati nel presente da numerosi comuni italiani.
Se i cittadini possono sviluppare un bilancio partecipativo e dei referendum propositivi senza quorum (per evitare l’uso tattico del non voto) la partecipazione alla vita politica cittadina aumenta e ne guadagna l’intera comunità. In questo modo la cittadinanza diventa protagonista e può dettare l’agenda politica senza essere chiamata in causa solamente una volta ogni 5 anni durante le elezioni. Dando a noi cittadini maggiore responsabilità, il bilancio partecipativo e i referendum senza quorum ci aiutano anche a comportarci più responsabilmente.
Ecco quindi in breve quanto chiediamo con la petizione “io pago io decido”:
1. BILANCIO PARTECIPATIVO (io pago, io decido)
2. REFERENDUM PROPOSITIVI (proposte, non proteste)
3. TOGLIERE IL QUORUM (chi partecipa decide)
Qui il sito di riferimento:
http://www.iopagoiodecido.it/2011/09/10/perche-la-petizione-io-pago-io-decido/
Qui il documento completo della petizione (come esempio da relìplicare anche nelle nostre città):
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