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  • A Bolzano il 5 luglio 2011 Più Democrazia ha presentato 12.556 firme per l’iniziativa di legge sulla Democrazia Diretta

    6 Luglio 2011

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    Postato in: bolzano, democrazia diretta, esempi virtuosi, quorum, referendum

    di Paolo Michelotto

    gli amici di Mehr Demokratie – Più Democrazia di Bolzano, hanno presentato per la QUARTA volta la proposta di legge sulla Democrazia Diretta. E’ dal 1995 che lavorano per ottenere questo risultato e dopo 16 anni ancora si battono con passione. Ma i risultati stanno cominciando ad arrivare: 10 comuni con quorum eliminato o abbassato al 15%, sostegno e simpatia dei cittadini, dibattito anche all’interno della struttura monolitica del partito da sempre al potere, il SVP. In nessuna provincia italiana si è dibattuto così tanto di democrazia diretta. E ad oggi comunque, anche la pessima legge in vigore a Bolzano, grazie alla loro pressione, è la migliore legge sulla democrazia diretta tra tutte le provincie italiane.

    Grazie per l’esempio che date ai cittadini del resto d’Italia!

    12556

    foto1: Consegna delle firme al Presidente dell Consiglio provinciale Mauro Minniti

    Ecco il comunicato ufficiale scritto da Stephan Lausch per l’occasione della consegna delle firme.

    Bolzano 5 luglio 2011

    12.556 cittadini chiedono con l’iniziativa popolare 2011 al Consiglio provinciale:

    Trasformate la proposta sulla democrazia diretta approvata dai cittadini in legge provinciale!

    Oggi, 5 luglio, l’Iniziativa per più democrazia consegna la sua proposta di legge di iniziativa popolare, firmata da 12.556 cittadini, al Consiglio provinciale. Viene posta così all’ordine del giorno del Consiglio provinciale la proposta di legge su cui la popolazione si è espressa nel primo voto referendario in Alto Adige del 25 ottobre 2009. Niente meno che l’83% dei votanti in quell’occasione si sono espressi a favore della legge migliore sulla democrazia diretta.

    Le firme per la nostra proposta provengono da quasi tutti i comuni. Sono state raccolte in massima parte da attivisti della nostra associazione in più di mille ore di volontariato, sostenuti attivamente dalle organizzazioni aderenti all’„Alleanza per più democrazia“. Solo una piccola parte delle firme è stata resa negli uffici comunali. Una ragione per cui i cittadini non si sono recati nei Comuni per deporre lì la firma è sicuramente dovuto alla quasi assenza di informazioni su questa iniziativa popolare sui due quotidiani maggiori, il DOLOMITEN e l’ALTO ADIGE.

    La nostra proposta di legge è nata senza coinvolgimento dei partiti, ma anche stavolta vari partiti si sono espressi a favore. Tant’è vero che anche in questa campagna di raccolta di firme – oltre i consiglieri provinciali e comunali di altri partiti e liste – si sono impegnati con l’autenticazione delle firme dei sindaci, assessori e consiglieri della SVP.

    raccolta bolzano

    foto2: conferenza stampa davanti al Consiglio provinciale

    La proposta di legge in sostanza è quella approvata da 114.884 cittadini e cittadine nel referendum del 2009, migliorata in qualche dettaglio. È la quarta volta dal 1995 che i cittadini sottopongono in sostanza questa proposta all’attenzione della rappresentanza politica.

    Il messaggio e l’incarico dei cittadini rivolto al Consiglio provinciale in questa materia non potrebbe essere più chiaro di così. L’Iniziativa per più democrazia si rivolge in particolare ai Consiglieri della SVP di rendersi conto del significato di questo incarico da parte dell’elettorato. Sono chiamati a rispettare il loro dovere, sancito dalla Costituzione all’art. 67 („Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato“), rifiutando la disciplina di partito in una questa questione sulla quale esiste un chiara espressione di volontà dei cittadini.

    È da tanti anni che la società civile della nostra provincia e tante organizzazioni insistono a vedere trasformata questa nostra proposta in legge provinciale, dotando la nostra provincia di un moderno sistema di partecipazione dei cittadini alla politica provinciale. I referendum abrogativi nazionali, appena svolti, confermano l’importanza e la popolarità dei diritti referendari, ma anche un buon regolamento di questi diritti, favorevole alla partecipazione. Questi strumenti però, non possono essere attuabili solo in situazioni eccezionali per evitare il peggio, come è stato il caso nel giugno scorso, ma devono essere ingredienti normali di una democrazia moderna e partecipata. Si tratta di introdurre strumenti referendari così come viene previsto dal nostro disegno di legge. Devono essere disponibili ed utilizzabili dalla società civile in forma preventiva per correggere le scelte politiche non accettate, nonché in forma propositiva per dare spazio creativo a tutti nella soluzione dei problemi.

    Le tappe della proposta per una legge migliore sulla democrazia diretta

    dal 1995 al 2011

    proposta di legge di iniziativa popolare 1995

    4.800
    firme

    recepita dal Consiglio regionale,
    respinta dal Governo italiano

    proposta di legge di iniziativa popolare 2003

    6.300
    firme

    respinta in Consiglio provinciale, promuove la legge provinciale sulla democrazia diretta
    in vigore dal 2005

    referendum propositivo
    2007

    25.810
    firme

    acquisizione del diritto al voto referendario sulla proposta per una legge migliore sulla democrazia diretta

    referendum

    propositivo
    2009

    114.884 votanti a favore della proposta di legge

    vota il 38,1 %

    vota a favore l’ 83,2 %

    quorum mancato per 7.344 voti

    proposta di legge di iniziativa popolare 2011

    12.556
    firme

    il disegno di legge votato nel referendum deve essere trattato in Consiglio provinciale

    immagini dello svolgimento della conferenza stampa e la consegna delle firme su http://directdemocracydiary.wordpress.com/2011/07/05/12-556/

  • Commenti recenti

    • Giacomo Consalez ha scritto

      1

      Bravissimi davvero.

      07/9/11 6:37 PM | Comment Link

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