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    20 Giugno 2011

    Postato in: iniziativa di legge popolare

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  • Commenti recenti

    • Giulio MANCABELLI ha scritto

      1

      Urge toglier il quorum ai referendum proprio perché il voto del 13 giugno rappresenterebbe “il futuro che d’un tratto irrompe” ovvero che l’ondata d’innovazioni che le nuove tecnologie ed internet hanno introdotto reclamano su ogni fronte più pertinenti equilibrati adeguamenti… si può condividere che “il popolo è uscito dai dogmi!?” Pertanto, anche l’assetto elettoral-istituzionale non può esimersi e si dovrà aggiornare per poter meglio rispondere a vecchie e nuove istanze che le prossimità impongono data l’accelerazione impressa da una siffatta realtà. E’ pertanto che si propone introdurre una serie di rimodulazioni, al fine di rendere equilibrati i meccanismi del dispositivo elettorale al fine di ingenerare una maggiore virtuosa più fisiologica concorrenza quella che si rende necessaria per poter meglio dissipare viziose derive speculative autoreferenziali. Inoltre, iniettare competitività si rende indispensabile per poter contrastare rischiose autoreferenzialità e rischi autoritari, vitale per poter dissipare corporative deterrenze! Pertanto si propone introdurre
      • 1- un meccanismo elettorale completo quanto col sistema SEMIALTERNO si propone. Sistema il SEMIALTERNO che strutturandosi su una base proporzionale verrebbe sostituito da una mandata al maggioritario in caso di fine anticipata della legislatura, ma in questa evenienza la legislatura entrante non può modificare la Costituzione dopo la quale comunque, si ritornerà a mandate a base proporzionale! Questa innovativa articolazione serve per iniettare/ingenerare competitività e contestualmente riequilibrare l’insieme sotto il profilo induttivo: “centripeto/centrifugo” e per massimizzare governabilità, rappresentatività ed economicità gestionale. SEMIALTERNO quale dispositivo che si rende doveroso per incamminarci verso un sistema capace d’implementare democraticità, una responsabile sussidiarietà! Qualità queste, indispensabili per rendere sempre più matura la “nostra” democrazia e per poter volgere verso l’implementazione dell’eccellenza!;
      • 2- istituzionalizzare le primarie in modo aperto alla “TOP TWO” californiana;
      • 3 – aggiungere l’istituto del “write in” sulla scheda elettorale;
      • 4 – eliminare il quorum ai referendum;
      • 5 – introdurre il referendum propositivo per controbilanciare quello abrogativo! Giacché alcun equilibrio può reggersi soltanto togliendo bensì anche aggiungendovi!?
      Tutti questi elementi rappresentano il quanto si rende necessario per minimamente mettere in equilibrio sotto alcuni profili il meccanismo elettorale quanto d’aggiornamento il nostro tempo reclama per meglio sintonizzarsi ad una siffatta accelerata realtà giacché molto altro urgerebbe introdurre rappresentato dalle tante istanze inevase e dei propositi perennemente rimandati da parte della nostrana casta che da decenni s’era promessa d’assolvere:
      • Riequilibrare i rapporti sulla fiscalità dei percettori rispetto ai produttori;
      • Istituzionalizzare il metodo con una legge che colleghi il finanziamento pubblico dei partiti, all’articolo 49.
      • Riconoscere più specificità funzionale alle Camere rispetto all’attuale ridondate doppione legiferante quindi, chiudere il bicameralismo “perfetto” per dare consistenza ad un Senato Federale;
      • Rendere improrogabile (al di là degli atteggiamenti dei tacchini a Natale!) una concreta riduzione del pletorico numero dei Parlamentari (max a 100 alla Camera e 50 al Senato) rispetto alla misera anacronistica riduzione in percentuale prevista inciucciata bozza Violante… uno schema che umilia il tanto vantato italico Europeismo!? Quando l’overdose di politici ferisce la democrazia L. Verzichelli.
      In quanto basterebbe semplicemente recepire dal Parlamento europeo le direttive, le normative senza frenarne e/o contrastare con la solita “nostrana plutocratica retorica” già i legiferati a “Strasburgo” abbondano e non recepirli significa finire come usualmente accade con le solite ammende! Pertanto una netta riduzione dei Parlamentari dimostrerebbe di per sé una più attenta volontà e propensione alla razionalizzazione a-castale!
      • Che il federalismo riconosca centralità alle città e non solo alle regioni che spesso si rilevano essere dei semplici carrozzoni burocratici;
      • Eliminare innanzitutto la possibilità delle candidature multiple dove il capolista decida di poter optare a suo piacimento farsi eleggere in un collegio rispetto ad un altro e viceversa;
      • Dimostrare nel contempo quella necessaria sensibilità ad accogliere ed introdurre quella reale “governance documentale” come già sta avvenendo da tempo in molti paesi del nord Europa in quanto solo razionalizzando i flussi documentali “a filiera corta” si potrebbero risparmiare economicamente fino al 30%. Questa potrebbe rappresentare un’ulteriore prerogativa per liberarsi dalla nostrana pluto burocrazia e dall’inefficienza per diventare così veri imprenditori di se stesse sintonizzandoci come veri “civil citezen prosumer – in a real stakeholder citizen engagement” come suggerisce A. Toffler futurologo?!
      • Iniettare concorrenza di per sé determinerebbe un aumento di produttività anche per l’ambito burocratico e legittimerebbe maggiormente i rapporti fra l’elettorato attivo a quello passivo quale motivo per legarsi “” in modo più coerentemente col mandato elettorale ricevuto… al di là delle prerogative che l’articolo 67 concede ad ogni membro del Parlamento “d’esercitare le su funzioni senza alcun vincolo al mandato” Il voltagabbana – il cambio di casacca dovrebbe implicare implicitamente le dimissioni?! Eticamente parlando! Vendo ad intendersi il rapporto fra elettore ed eletto un patto di lealtà che, il candidato ha stretto nei confronti dell’elettorato e con il partito d’appartenenza quanto col suo leader! Lealtà, in linea di massima, che si renderebbe necessaria al buon funzionamento di qualsiasi sistema politico indispensabile per poter ottenere coerenti soluzioni, risposte alle istanze espresse dall’elettorato attivo senza doversi richiamare al “mandato imperativo” dei Parlamenti a regime feudale. Pertanto, “snobbare-disconoscere” il mandato ricevuto significa cullarsi/rifugiarsi cinicamente nell’autoreferenzialità di casta e disconoscere la propria identità!?
      Quindi, in ultima analisi sarebbe opportuno velocemente rilevare e riconoscere tutti quelle lacune che se non riparate ci manterranno eternamente prigionieri dei nostri creati “dead lock” – “cul de sac” nei quali più o meno volutamente ci siamo cacciati e ci potremmo restare per “lock in imprinting e/o d’altro vario condizionamento” ricacciarci. Pertanto, prima di procedere a decidere sarebbe utile di umilmente iniziare a ricercare più radicali, organiche, complete, equilibrate sostanziali soluzioni più appropriate a rispondere alle esigenze dei nostri tempi come quelle precedentemente elencate!
      Giacché solo avendo a cuore il proprio destino si potrà perseguire e realizzare quella propria personale ambita autonomia indispensabile a potersi riscattare da quell’ancoraggio nel quale si onererebbe permanerne condizionati. E l’italico imprinting sotto il profilo socio-politico ne resta un’endogena caratterizzazione date le varie costanti storiche ricorsività date da un costante paternalismo discente, una sistematica pervasiva cooptazione, un famelico nepotismo ed non ultimo un endemico familismo, che rischia di imprigionarci in ottusi compiacimenti plebiscitari che possono sottendere altre commendevoli derive autoritarie, ecc.
      Pertanto, indifferibile risulterebbe poter ricomporre i rapporti remunerativi iniziando col ridurre i lauti appannaggi dei nostrani italici politici che esosamente fuori rispetto ad ogni media “Parlamentare dell’€urozone” così come si rende indispensabile riequilibrare l’eccessivo divario retributivo che intercorre fra i dirigenti rispetto ed ogni suo comune operatore giacché allucinante risulta che tale rapporto possa arrivare talora a ben mille (1.000) volte superiore così come sarebbe opportuno ovviare ad altre palesi e diverse incongruenze!

      06/23/11 12:28 AM | Comment Link

    • il blog di paolo michelotto » La tua guida all’iniziativa dei cittadini europei: la guida in italiano alla ICE » Democrazia Diretta e dei Cittadini ha scritto

      2

      [...] quindi come la California e la Svizzera. Terzo, per chi cercando di elaborare una nuova proposta di legge per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta in Italia, questa è una strada già tracciata e da imitare (bastano ad esempio 7 presentatori per 7 stati [...]

      09/2/11 6:04 PM | Comment Link

    • La tua guida all’iniziativa dei cittadini europei: la guida in italiano alla ICE « Più Democrazia a Rovereto ha scritto

      3

      [...] quindi come la California e la Svizzera. Terzo, per chi cercando di elaborare una nuova proposta di legge per togliere il quorum e migliorare gli strumenti di democrazia diretta in Italia, questa è una strada già tracciata e da imitare (bastano ad esempio 7 presentatori per 7 stati [...]

      09/2/11 6:10 PM | Comment Link

    • bernardo ha scritto

      4

      Giulio ma come cazzo scrivi?
      se scrivi per te stesso continua così ma se vuoi dialogare con gli altri sforzati di essere più chiaro:
      1 – frasi più brevi (…al fine di ingenerare una maggiore virtuosa più fisiologica concorrenza quella che si rende necessaria per poter meglio dissipare viziose derive speculative autoreferenziali. Inoltre, iniettare competitività si rende indispensabile per poter contrastare rischiose autoreferenzialità e rischi autoritari, vitale per poter dissipare corporative deterrenze! )
      2 – che cos’è la “TOP WIN” ed il “write in” e la “governance documentale” ??? non tutti conoscono questi termini ed è necessario spiegarli/tradurli anche se fa tanto figo usare lingue straniere!
      3 – idem per quest’altra frase: “Questa potrebbe rappresentare un’ulteriore prerogativa per liberarsi dalla nostrana pluto burocrazia e dall’inefficienza per diventare così veri imprenditori di se stesse sintonizzandoci come veri “civil citezen prosumer – in a real stakeholder citizen engagement” come suggerisce A. Toffler futurologo?!”
      Mi fermo qui ma tutto il tuo intervento è fatto di frasi troppo lunghe che diventano contorte e difficili da seguire….se scrivi per condividere degli argomenti-informazioni-ecc.!
      Perdonami la ruvidezza ma mi hai proprio fatto perdere la pazienza

      09/2/11 11:32 PM | Comment Link

    • Alessandro Alliaudi ha scritto

      5

      Sono d’accordissimo con la proposta.
      Pur sapendo che i parlamentari stessi non voteranno mai a favore di una legge che da i giusti poteri al popolo di democrazia diretta, è nostro dovere di buoni cittadini far sentire a gran voce le nostre motivazioni, e quando la legge non sarà approvata proporla ancora e ancora!
      Introdurrei anche il sistema elettorale a liste plurinominali per le elezioni parlamentari (non so se è il “write-in” ma penso tu ti riferissi alle primarie) perchè credo sia un crimine democratico che nel nostro sistema i parlamentari, i rappresentanti diretti del popolo, siano sempre scelti da pochi segretari di partito.

      Ho richiesto l’iscrizione al gruppo facebook, rimarrò aggiornato sui futuri sviluppi!

      09/13/11 2:54 PM | Comment Link

    • paolo michelotto ha scritto

      6

      Alessandro, mentre facevamo il percorso, il 5 settembre 2011 a Bolzano, abbiamo deciso che questa sarà una legge sulla DD, per quanto ampiamente si possa concepire e non toccheremo invece la legge elettorale, per cui sarebbe necessario un percorso altrettanto lungo e difficile. Mi fa piacere che ti interessi, sul forum puoi esprimere se ti va, le tue argomentazioni, e poi noi ci troviamo in riunioni skype e dal vivo che sono aperte a tutti e che sono pubblicizzate su questo blog e sul forum.
      A presto.

      09/14/11 6:58 PM | Comment Link

    • Unione dei Comuni. Voluta dai democratici. Ma quanto è democratica? | Guastalla 5 Stelle Lista Civica "beppegrillo.it" Guastalla Liberata ha scritto

      7

      [...] dello Statuto dell Unione. Auspichiamo caldamente che si faccia la scelta di adottare un Referendum privo di quorum. Ancora una rarità in Italia (solo qualche comune della provincia di Bolzano ha referendum privi [...]

      11/10/11 8:08 PM | Comment Link

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