di Paolo Michelotto
la proposta è stata accolta molto bene. Thomas Benedikter di Mehr Demokratie di Bolzano appoggia in pieno l’idea e ne parlerà prestissimo nella sua storica associazione (ha proposto poi di chiedere la consulenza di noti giuristi con cui lui è in contatto). Io farò altrettanto nel M5S Trentino e nell’associazione Più Democrazia di Rovereto. Dario Rinco da Sesto San Giocanni (MI) con la sua nascitura associazione Più Democrazia a Sesto appoggia appieno l’idea. Molti dell’associazione Più Democrazia e Partecipazione di Vicenza stanno appoggiando l’idea (e presumo ne discuteranno presto nel gruppo). Anche Leo Zaquini di Officina Democratica ne parlerà presto al suo gruppo. Vari altri gruppi stanno discutendo e valutando. E inoltre ci sono 206 persone che si sono iscritte fino a questo momento nel gruppo Legge di Iniziativa Popolare per togliere il quorum.
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Perchè togliere il quorum?
13 motivi per togliere il quorum.
Tra pochi giorni si saprà se Beppe intende portare avanti il referendum sui rimborsi elettorali. Il momento è ottimo per raccogliere le firme nella stessa occasione e creare una sinergia democratica.
E non c’è ancora la proposta scritta. O almeno la proposta è quella di della proposta di legge del Sen. Peterlini (depositata nel 2009 e mai discussa) che chiede referendum propositivo, opzionale, iniaiztive di legge con tempi e modalità certe e tutto senza quorum:
a cui io aggiungerei 2 cose:
1. obbligo per tutti gli enti locali di avere tutti i tipi di referendum e iniziativa senza quorum (quindi comuni, province e regioni)
2. referendum di revoca sull’esempio di quanto proposto nella Regione Piemonte da Davide Bono (M5S Piemonte).
Intanto una prima cosa si è chiarita: si può fare una legge di iniziativa popolare anche per cambiare la costituzione:
Stasera provo a realizzare un primo collage su cui cominciare a discutere.
Intanto ringrazio per l’interesse. E procediamo!!!
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