di Paolo Michelotto
stasera alle 21.30 sarò a Marina di Carrara per la serata sulla Democrazia Diretta organizzata da Carrara 5 Stelle.
Se ci sarà rete sufficientemente forte all’interno della sala, effettuerò la diretta video dell’incontro qui:
di Paolo Michelotto
finalmente è disponibile gratuitamente la “Guida alla Democrazia Diretta – In Svizzera e oltrefrontiera” realizzata dall’Istituto Europeo per l’Iniziativa e il Referendum. Il direttore di questo Istituto, Bruno Kaufmann, che è anche uno degli autori del libro, mi ha mandato una copia del file in pdf, autorizzandomi alla sua diffusione.
Questo libro di 274 pagine era disponibile in Inglese, e nelle maggiori lingue europee da qualche anno. Ora finalmente è stato realizzato anche in Italiano. Il suo contenuto continuamente aggiornato negli ultimi 5 anni, è stato per me fondamentale fin dalla sua prima versione del 2004, per la conoscenza della democrazia diretta e del suo sviluppo in Svizzera, che è il paese che da più di 150 anni l’ha istituzionalizzata e che sempre più ne fa uso a tutti i livelli di governo. Vengono descritti in dettaglio gli strumenti, le obiezioni, i principi di un corretto funzionamento della democrazia diretta e gli allegati sono una fonte di dati e di risorse per approfondire come la democrazia diretta è usata in Svizzera e nel mondo intero.
Inoltre è un libro che si legge con piacere, scritto in maniera accattivante, ma non semplicistico. Chi vuole approfondire trova tutte le strade spianate, tutti i riferimenti per indagare ulteriormente.
Con questo libro, il panorama editoriale italiano sulla democrazia diretta, è ora molto ampio. Nessuno di noi ha più scuse per non conoscere e soprattutto per non pretendere di usufruire di una piena democrazia anche nelle nostre città e nel nostro bel paese.
Scarica gratis, leggi e diffondi anche questi libri:
Democrazia dei Cittadini – Paolo Michelotto
Democrazia Diretta – Verhulst, Nijeboer
Più Democrazia per l’Europa – Thomas Benedikter
di Paolo Michelotto
giro le informazioni su questa importante giornata di formazione:
Vivere meglio con più democrazia: partecipa al corso sulla Democrazia Diretta!
9 associazioni/gruppi impegnate sul tema della Democrazia diretta (vedi link a fondo pagina) organizzano l’omonima Settimana nazionale che avrà luogo dal 23 maggio 2011 al 2 giugno e che ha lo scopo di:
- organizzare eventi in Italia sulla seconda gamba mancante alla Democrazia italiana (praticamente solo rappresentativa)
- formare gruppi locali che inizino a lavorare per introdurla a livello comunale.
Allo scopo di far conoscere questo importante tema e per creare moltiplicatori le 9 associazioni/gruppi hanno organizzato un
corso di formazione di una giornata
con Thomas Benedikter (Associazione Mehr Democratie di Bolzano) e
Dario Rinco ( Rete civica italiana).
I relatori parteciperanno a titolo gratuito. Il costo di partecipazione al puro corso è di 30 euro per coprire parzialmente le spese della sala e di stampa dell’aggiornatissimo manuale di 180 pagine sulla Democrazia Diretta che stiamo scrivendo e le spese della Settimana della DD.
Il manuale sarà fornito ai partecipanti.
Il corso dura tutto un giorno e ha un limite di 35 posti, nel caso in cui non si raggiungessero le 12 persone non verrà effettuato.
Si svolgerà presso l’Albergo Pallone in via del Pallone 4 a Bologna.
Chi volesse arrivare il giorno prima o volesse restare a dormire la sera me lo faccia sapere per suggerimenti sugli alberghi. Diffondete per favore
Programma
Il corso inizia alle 10.30 di sabato e termina alle 18 ed è così articolato
- Come deve essere strutturato un sistema democratico integrale: le tre gambe della democrazia.
- Gruppi di lavoro:
1) gli argomenti pro Dem Dir
2) le obiezioni più frequenti
intervallo
- Presentazione: come funziona la Dem Dir in teoria e in pratica – Alcune esperienze di altri paesi
- Filmato sulla Dem Dir in Svizzera
Pranzo
Imput di formazione
- La situazione attuale degli strumenti referendari a livello comunale (con esempi pratici di come funziona “La parola ai cittadini”)
- La situazione attuale degli strumenti referendari a livello regionale
Gruppi di lavoro. 1: in che modo i cittadini dovrebbero poter partecipare alla politica locale (comunale e regionale) in Italia
2: Quali dovrebbero essere i regolamenti per tali strumenti e diritti di Dem Dir e di partecipazione dei cittadini?
Presentazione di risultati e dei gruppi di lavoro. Domande e dibattito
Giro finale per la valutazione dei risultati
Conclusioni: come procedere per avviare le riforme della partecipazione nel proprio Comune e nella propria Regione.
Ricordo che il giorno dopo sempre a Bologna è possibile partecipare alla riunione dei movimenti civici che trovate descritta su www.movimentocivico.it.
Cordiali saluti
Roberto B.
338 88 03 715 – uff 039 988 10 21
Nota. Per informazioni sui 9 gruppi che organizzano la Settimana della Democrazia Diretta e per sapere come è articolata http://retecivicaitaliana.it/le-iniziative/democrazia-diretta/
di Paolo Michelotto
giro molto volentieri l’interessante incontro organizzato dagli amici di Mehr Demokratie di Bolzano il 7 maggio 2011.
DEMOCRAZIA DIRETTA: SCOPRI COS’È DAVVERO!
Giornata della Democrazia Diretta Bolzano
sabato 7 maggio - ore 15.30 – 22.00
Liceo scientifico Torricelli – via Rovigo, Bolzano
Programma:
15.30 Gita nell’arcipelago della democrazia diretta
laboratorio, workshop, filmati, materiale.
17.00 Che cos’è la democrazia diretta?
Incontro con Enzo Trentin (Accademia degli Uniti – 1551, Venezia).
20.30 Minoranze etniche: devono avere paura della democrazia diretta?
Forum civico, sono invitati al dibattito tutti i partiti presenti nel Consiglio provinciale. Con Thomas Benedikter (esperto autonomie locali e minoranze etniche).
La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, non sono soltanto elettori che delegano il proprio potere politico ai rappresentanti ma sono anche legislatori aventi il diritto, costituzionalmente garantito, di proporre e votare direttamente le leggi ordinarie e la costituzione attraverso diversi istituti di consultazione popolare e diverse forme di partecipazione popolare.
(Wikipedia)
Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico.
Benjamin Constant (1767 – 1830)
di Paolo Michelotto
Gorizia votera’ il 12 giugno prossimo – ma non il 13 – anche per tre quesiti referendari locali, a fianco di quelli nazionali. Questo abbinamento è importante per la partecipazione al voto, che sicuramente sarà maggiore che non nel caso di votazione solitaria. Questo è permesso dalla legge italiana, e già attuato ad esempio nel comune di Milano, proprio il 12 giugno 2011.
Il sindaco, Ettore Romoli, ha firmato il 27 aprile 2011 il decreto di indizione di tre referendum comunali, che riguardano l’istituzione della Delibera di iniziativa popolare, l’abolizione del quorum per i referendum consultivi comunali e la modifica della costituzione del Comitato dei garanti.
Per che cosa voteranno i cittadini? Sono tre i quesiti refendari, dopo la bocciatura del referendum per l’istituzione del registro dei testamenti biologici.
Il primo riguarda la ridefinizione della composizione del Comitato dei garanti. Il quesito propone che sia composto da un rappresentante del Comune, da un rappresentante indicato dal Comitato promotore dei referendum e dal difensore civico con funzioni di presidente.
“Volete che il Comitato dei Garanti sia composto da un rappresentante del Comune, un rappresentante indicato dal Comitato Promotore del referendum comunale e dal Difensore Civico con funzioni di presidente?”
Il secondo quesito chiede l’abolizione del quorum per la validità dell’esito referendario: ovvero la preferenza espressa dai cittadini conterà comunque anche se andrà alle urne meno del 50% dei goriziani aventi diritto al voto.
“Volete che il referendum consultivo (art. 77 Statuto Comune di Gorizia) sia valido qualunque sia il numero di elettori che vi partecipi?”
Il terzo quesito, infine, concerne l’inserimento della delibera d’iniziativa popolare fra gli istituti di consultazione previsti dallo statuto comunale. Tutti i cittadini potranno così sottoporre all’attenzione delle assise civiche le loro proposte.
“Volete che tra gli istituti di consultazione popolare previsti dallo Statuto del Comune di Gorizia venga introdotta la delibera di iniziativa popolare?”
Il Comitato promotore dei referendum è riuscito a ottenere tre vittorie: la riammissione dei due vecchi quesiti referendari, la sottoscrizione delle 1.500 firme necessarie per tutti e tre i quesiti, l’indizione della data del referendum day da parte del consiglio comunale.
di Paolo Michelotto
nel primo giorno dopo le vacanze pasquali abbiamo parlato di democrazia e realizzato una simulazione di “La Parola ai Cittadini”, buono il coinvolgimento e a più di qualcuno sono sorte ottime domande su cosa sia davvero la democrazia nel nostro paese e sui referendum del prossimo mese di giugno. Grazie ad Angelica e al disponibile prof. Cont per aver organizzato queste ore di democrazia.
Ecco il foglio di database con le proposte effettuate e la loro votazione (si apre con Open Office).
Nome Titolo proposta Voti ottenuti
1 marco palestra libera per tutti 16
9 mattia mensa gratuita e a scuola 14
6 mila affittare scuola per finanziare gite 12
2 daniela spazio per studenti al pomerig. per studio 9
4 luca uniforme per tutti 9
5 francesco più interazione con esterno 6
7 mila pannelli fotovoltaici 6
3 mila timbratore per entrata e uscita 4
8 veronica più studio e meno laboratori 3
E questa la presentazione slide (molto simile alle precedenti).
di Paolo Michelotto
grazie all’invito di Angelica, giovedì 28 Aprile 2011 nella mattinata, sarò in una classe dell’Istituto Superiore Don Milani a parlare e a fare Democrazia Diretta. Come al solito, di 2 ore scolastiche, la prima sarà dedicata alla sperimentazione de “La Parola ai Cittadini” e la seconda alla illustrazione degli strumenti di democrazia diretta che funzionano nel mondo e alle domande.
di Paolo Michelotto
Davide Bono e Fabrizio Biolè, entrambi consiglieri della Regione Piemonte con il Movimento 5 Stelle, hanno presentato ancora in gennaio una ottima proposta di legge per modificare lo statuto della Regione Piemonte, dotandola di strumenti di democrazia diretta efficaci e funzionanti. E novità in Italia, per la prima volta viene fatta una proposta per la revoca degli eletti.
Viene richiesta l’introduzione del:
- referendum abrogativo senza quorum con l’1% delle firme
- referendum deliberativo senza quorum (possibilità di votare una proposta di legge)
- referendum confermativo senza quorum (delle leggi fatte dal Consiglio Provinciale, prima che entrino in vigore)
- referendum di richiamo dell’eletto (revoca). A mia conoscenza è la prima volta in Italia che questo strumento proposto come legge a qualsiasi livello di potere.
Qui si trova la proposta di legge presentata il 7 gennaio 2011.
Qui la relazione accompagnatoria:
Il 20 maggio 2011, verrà presentata ai consiglieri della commissione competente. Probabilmente ci sarò anch’io e spero altri conoscitori degli strumenti di democrazia diretta.
Riporto qui gli articoli della proposta di legge per comodità di lettura e a seguire la relazione accompagnatoria.
Questa è la prima volta che in una regione a statuto ordinario italiano vengono proposti strumenti tanto avanzati di democrazia diretta. Grande merito a questi due consiglieri che avevano promesso di portare questi strumenti in campagna elettorale (testimone diretto anch’io, a un’incontro una settimana prima del voto) e una volta eletti hanno mantenuto la promessa. Onore a Davide Bono e Fabrizio Biolè. In precedenza si era tentato un percorso avanzato nella Regione a Statuto Speciale Valle D’Aosta e nella Provincia Autonoma di Bolzano (in tutto equivalente alle regioni italiane). (continua…)
di Paolo Michelotto
domenica 8 maggio 2011 sarò a Pieve di Soligo (TV) dall’amico Fabio, presso il centro Le Querce Bianche per un incontro sulla democrazia diretta. Come al solito, prima ci sarà una “Parola ai Cittadini” dove tutti potranno intervenire e poi una discussione sui metodi di democrazia diretta che funzionano nel mondo.
Qui maggiori informazioni:
Edit: per motivi tecnici l’evento è stato spostato a data futura.
di Paolo Michelotto
per chi è interessato allo strumento della Revoca degli Eletti (una votazione per togliere il mandato agli eletti), ecco un documento in Italiano, scritto da Paolo Ronchi.
E’ focalizzato sull’esperienza della Revoca negli USA. C’è la storia, le applicazioni, il funzionamento e gli sviluppi contemporanei.
UNA FORMA DI DEMOCRAZIA DIRETTA: L'ESPERIENZA DEL RECALL NEGLI STATI UNITI D'AMERICA (1182)di Paolo Michelotto
cercando fonti su cui basare il capitolo che sto scrivendo sul quorum, del libro collaborativo “Vivere meglio con Più Democrazia”, ho trovato questo interessante documento realizzato per il parlamento Britannico nel 2009.
Interessanti i confronti fra i vari paesi. Tra l’altro ho scoperto alcuni paesi che non conoscevo, dove non c’è il quorum, ossia la Finlandia, l’Australia, l’Islanda, l’Austria.
Il documento si trova qui:
di Paolo Michelotto
oggi un gruppo di organizzatori della “Settimana della Democrazia Diretta” che si terrà dal 23 maggio al 2 giugno 2011 in varie località italiane, si è incontrato a Verona tutta la giornat in una saletta per discutere dal vivo su una guida sulla Democrazia Diretta, pensato per l’occasione.
Il titolo sarà:
Vivere meglio con più democrazia - Guida sulla democrazia diretta per i cittadini consapevoli
Gli autori sono Thomas Benedikter, Roberto Brambilla, Dario Rinco, Bruno Aprile, Pino Strano ed io.
Le bozze dei vari capitoli sono già pronte, verranno corrette e impaginate in questi giorni. Appena pronto, il libro sarà disponibile gratuitamente online e acquistabile durante tutti gli eventi organizzati.
di Paolo Michelotto
sabato 30 aprile 2011 ore 21.30sarò a Marina di Carrara per un incontro sulla Democrazia Diretta e per una realizzazione de “La Parola ai Cittadini”. Come di consueto nei miei incontri, prima ci sarà una parte pratica “sperimentale” per vivere la Democrazia Diretta nel suo svolgimento. Poi ci sarà un racconto accompagnato con slide proiettate per mostrare gli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo.
Se ci sarà copertura della rete, farò anche la diretta video, tramite smartphone e Ustream, su questo blog. E nei giorni successivi metterò l’evento registrato.
di Paolo Michelotto
ottima partecipazione, grande ascolto e interesse. Stupore per alcune notizie apprese, come ad esempio sull’entità del quorum, sulle sue reali funzioni.
Belle le argomentazioni e le domande. Sono riuscito senza troppo correre a realizzare una “Parola ai Cittadini” su “come migliorare la scuola e l’ambiente scolastico” nella prima ora e una presentazione sulla Democrazia Diretta, la seconda, in entrambe le classi. Una quinta e una terza.
Ecco le proposte in ordine di voto e la presentazione fatta, modificata rispetto alle precedenti, sulla scheda della votazione di Bill Clinton.
presentazione democrazia diretta -liceo da vinci 14-04-2011
proposte classe 3 SE
domande-liceo da Vinci 3SE 14-04-11
0 Nome Titolo proposta Voti ottenuti
6 andrea cibi sani no macchinette + frutta 23
9 maria installare termostati classi 21
3 emma installare pannelli fotovoltaici 20
2 marco + partecipazione alle assemblee 19
8 martino + partecip. attiv. sportive 19
10 giorgia buoni pasto 17
5 filippo zona verde nella scuola 15
7 alberto bar 12
4 enrica + lav. di grup. e met. att. - lez. front.9
1 alessandro buono benzina motorino 7
proposte classe V H
domande-liceo da Vinci 5H14-04-11
0 Nome Titolo proposta Voti ottenuti
6 sara materie attualità diritto economia politica 16
1 alessandro macchinetta caffè 3° piano 12
8 chiara + tutela dello sport 12
7 sara g. corriera giro città 11
2 marianna area fumatori 10
3 jeff servizio ristorazione 10
5 riccardo infermeria con letti 10
9 luca valutazione reale ora ginnastica 10
4 max + computer 4
di Paolo Michelotto
invitato da Angelica, il 14 aprile 2011 al mattino, sarò al Liceo Da Vinci di Trento per un incontro con due classi sul tema della democrazia diretta. Come consueto farò prima una simulazione di “La Parola ai Cittadini” incentrato sulle problematiche della scuola e poi la proiezione delle slide sulla Democrazia Diretta e domande risposte. Sono due ore scolastiche, quindi di 50 minuti, ma dovremmo farcela.
Poi riferirò.
di Paolo Michelotto
sarò onorato di partecipare a “La Parola ai Cittadini” a Biella il 20 maggio 2011. Interessante, molto interessante, la proposta di legge regionale fatta dai consiglieri M5S del Piemonte sugli strumenti di democrazia diretta, di cui c’è il link in fondo all’articolo. Se ci sarà copertura della rete UMTS farò anche una diretta video su questo blog.
Ecco quanto scrivono gli amici di Biella5Stelle sul loro blog.
Pensi di avere un’idea valida per migliorare Biella? Portala alla serata “La parola ai cittadini”: sarà un incontro interamente dedicato alle proposte della cittadinanza per rendere più vivibile la nostra città. La serata, da noi organizzata, si terrà venerdì 20 maggio alle ore 21 presso il Museo del Territorio in via Q. Sella (qua la mappa) e vedrà la presenza di Paolo Michelotto, esperto di democrazia diretta.
Intendiamo mostrare come sia possibile attuare la democrazia diretta anche a Biella, così come avviene abitudinariamente in Svizzera dove l’85% dei comuni è governato mediante assemblee pubbliche che si tengono più volte l’anno. La democrazia diretta in questi luoghi funziona, anche in città da oltre 7.000 abitanti, tanto che in queste città c’è – ad esempio – meno debito pubblico (fino al -30%) e più raccolta differenziata (dal +10% al +30%). Se i cittadini possono sviluppare dei referendum propositivi senza quorum (per evitare l’uso tattico del non voto) la partecipazione alla vita politica cittadina aumenta e ne guadagna l’intera società. In questo modo la cittadinanza diventa protagonista (non lo sono più i partiti) e può dettare l’agenda politica senza essere chiamata in causa solamente una volta ogni 5 anni durante le elezioni. Dando a noi cittadini maggiore responsabilità, la democrazia diretta ci aiuta anche a comportarci più responsabilmente.
La proposta più votata (non si voterà tanto la qualità di una proposta, ma più che altro l’ordine di priorità), potrà essere portata all’interno del consiglio comunale di Biella sotto forma di mozione presentata dai consiglieri che la condivideranno tra quelli che saranno presenti alla serata (li stiamo invitando tutti).
EVENTO FACEBOOK DA DIFFONDERE:
http://www.facebook.com/event.php?eid=164143810309528
I nostri dipendenti co.co.co. a progetto al consiglio regionale del Piemonte Davide Bono e Fabrizio Biolè hanno intanto presentato una nuova proposta di legge (dopo quella del taglio degli stipendi dei consiglieri regionali), che prevede di modificare lo statuto regionale (legge statutaria 4/3/2005 n°1) per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica della Regione Piemonte. In particolare, ecco gli aggiornamenti previsti dalla legge “a 5 stelle”:
- Eliminazione del quorum dal referendum abrogativo (si riducono inoltre le firme necessarie da 60.000 all’1% dei votanti alle ultime elezioni regionali, con l’affluenza delle elezioni 2010, circa 2,2 milioni, servirebbero 22.400 firme per richiedere un referendum abrogativo);
- Introduzione del referendum deliberativo senza quorum (cioè la proposizione di leggi di iniziativa popolare approvabili tramite referendum. Si richiede la sottoscrizione di almeno il 2% dei votanti alle ultime elezioni regionali, nella fattispecie della IX legislatura sarebbero 44.080 firme);
- Introduzione del referendum confermativo senza quorum;
- Introduzione del referendum di “richiamo dell’eletto” inadempiente senza quorum (qualora ne facciano richiesta almeno il 5% dei votanti alle ultime elezioni regionali. Nella fattispecie della IX legislatura sarebbero circa 110.000 elettori. I referendum sono accolti sulla base del principio del “wrongoding” cioè di una condotta pregiudizievole agli interessi della comunità piemontese).
Il quorum in Europa, oltre che in Italia, esiste solo in Slovenia, Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia, Polonia e Serbia (ma qui c’è il quorum anche per le elezioni presidenziali). I nostri diretti concorrenti economici come Spagna, Francia, Svizzera, alcuni lander tedeschi, Inghilterra e 26 Stati USA non hanno il quorum. In Italia il quorum è quasi dappertutto al 50%, esclusi i Comuni, le Province e le Regioni “illuminate” come Ferrara, Bressanone, Bolzano dove si arriva al 40% oppure in Toscana a livello regionale si arriva al 50% dei votanti delle ultime elezioni regionali (ossia attualmente al 35% degli aventi diritto). Poi ci sono quei 7 comuni davvero all’avanguardia del Trentino Alto Adige che hanno strumenti molto forti di democrazia diretta nelle mani dei cittadini. Il primo Comune a togliere il quorum è stato Voeran – Verano (BZ) nel 2005. A seguire Wengen – La Valle (BZ), St.Ulrich – Ortisei (BZ) e Voels – Fiè (BZ) nel 2006. Poi Kurtatsch – Cortaccia (BZ) che nel 2009 ha abbassato il quorum al 15%. Villa Lagarina (TN) nel 2009 ha eliminato il quorum e infine San Candido – Innichen (BZ) nel 2010 ha abbassato il quorum al 15%.
Il quorum riteniamo vada assolutamente eliminato per molteplici motivi:
- Diminuisce l’affluenza al voto perchè si riducono le possibilità che il voto diventi valido;
- Permette il boicottaggio del voto, in quanto chi non vuole che vincano i “sì”, semplicemente non fa campagna elettorale (memorabili gli inviti “ad andare al mare” le domeniche dei referendum). In Germania, per esempio, lo stesso referendum in un Comune con quorum ebbe un’affluenza del 24%, mentre in un Comune limitrofo senza quorum si raggiunse il 57%;
- Distorce la parità del voto, in quanto un non voto – astenuto – vale come un voto (precisamente vale come un “no” perchè fa fallire il referendum che solitamente è largamente partecipato dai “sì”);
- Elimina la segretezza del voto, in quanto chi va a votare generalmente vota sì;
Il paradosso, infine, è che sia alle elezioni nazionali che a quelle amministrative il quorum non esiste: anche se non si raggiunge il 50% (es. delle Regionali in Abruzzo o molti secondi turni alle comunali), le consultazioni elettorali vengono considerate valide. Se il quorum venisse azzerato, chi è contrario ai referendum (di solito i partiti o altre lobby) sarebbe obbligato a fare campagna elettorale e spiegare le proprie posizioni o comunque a schierarsi.
- Conf. stampa – proposta di legge a 5 stelle;
- “Il Piemonte come la Svizzera, le proposte a 5 stelle” (quotidianopiemontese.it);
- Proposta di modifica statutaria a Venezia per la democrazia diretta
di Paolo Michelotto
nel mondo di Twitter e di FaceBook e dei blog, questa è un’idea semplice o addirittura banale. Ma ci voleva qualcuno che la proponesse e che la realizzasse. Il candidato sindaco PD di Trieste e un consigliere M5S di Carpi (MO).
La riporto pari pari, come è stata fatta nel consiglio di Carpi (MO).
Qui il sito dove è stato pubblicata
http://modena5stelle.it/2011/03/e-mozioni-moltiplicare-le-occasioni-di-partecipazione-diretta/
Carpi, 18 marzo 2011
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
Oggetto: Proposta di mozione per l’attuazione dell’art 12 dello Statuto del Comune di Carpi anche con modalità “on line”
Visto
- L’articolo 12 dello Statuto del Comune di Carpi
- La proposta avanzata dal candidato Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, denominata “E-Mozioni” per agevolare la presentazione “on line” di mozioni e ordini del giorno al consiglio comunale da parte dei cittadini, come singoli o organizzati in gruppi e associazioni
Considerato
- Il ruolo che le tecnologie informatiche possono svolgere nel facilitare la partecipazione dei cittadini alle attività di questa Amministrazione Comunale
Il Consiglio Comunale di Carpi impegna il Sindaco e la giunta
A presentare una bozza di regolamento e a predisporre i necessari strumenti tecnici negli spazi della rete civica comunale per consentire l’attuazione dell’articolo 12 dello Statuto Comunale anche attraverso la presentazione di proposte di mozione e raccolta di firme on-line
Questo quanto scritto dal candidato sindaco Cosolini
Il Comune di Trieste con Sindaco Cosolini farà obbligo per il Consiglio Comunale di dibattere tutte le ‘E-Mozioni’ presentate online e sottoscritte via internet da almeno 2.000 cittadini. Questa l’idea che intende sfruttare le nuove tecnologie per rendere più immediati i rapporti tra cittadinanza e scelte politiche. Internet come base di condivisione e di maggior partecipazione dei cittadini alla pubblica amministrazione.
La proposta è stata illustrata nel pomeriggio di ieri, durante l’evento “Trieste Polis Digitale“, incontro tra Roberto Cosolini e la comunità digitale della città, per ascoltare e accogliere le proposte dei cittadini più esperti proprio su come internet e i nuovi media possano contribuire a cambiare i servizi e le politiche del Comune di Trieste. Trasparenza, partecipazione ed efficienza, queste le tre parole chiave sulle quali il candidato sindaco si è espresso in maniera convinta nel proprio intervento finale, e che ben riassumono quanto illustrato dai dodici relatori della serata.
Il progetto E-Mozione ben concretizza tutte le tre componenti. Trasparente come tutto ciò che si trova online, sempre a disposizione di tutti, immediatamente a disposizione di chiunque voglia partecipare ed efficiente, essendo un filo diretto tra cittadini e comune.
E’ diretto al numero sempre crescente di cittadini che usano su base quotidiana il computer e internet, che ormai è divenuto centro nevralgico di molti dibattiti e aggregatore di gruppi e comunità di cittadini che condividono obbiettivi civici, culturali e politici.
Come funzionerebbe?
Un’area apposita del sito del Comune di Trieste, con Cosolini Sindaco, verrà riservata alla partecipazione diretta da parte dei cittadini. In quest’area ci sarà lo strumento per la ‘E- Mozione’, che funzionerà così:
1) Previa il pagamento di una tassa simbolica, ogni cittadino di Trieste potrà depositare in Comune il testo di una ‘E-Mozione’.
2) Il testo verrà pubblicato online nel sito del Comune di Trieste e a quel punto potranno partire le sottoscrizioni da parte dei cittadini.
3) Ogni cittadino per rendere valida la sua sottoscrizione, dovrà dichiarare i propri nome, cognome, indirizzo di residenza nel Comune, età di nascita.
4) Per rendere valida la sottoscrizione, il cittadino dovrà lasciare o il proprio codice fiscale OPPURE inserire un codice univoco e personale inviato via sms dal Comune al cellulare del sottoscrittore durante la procedura di sottoscrizione.
5) Ogni cittadino potrà facoltativamente lasciare i propri indirizzi email e cellulare per essere aggiornato se la ‘E-Mozione’ avrà raggiunto i 2.000 sottoscrittori e per sapere il risultato del dibattimento in Consiglio Comunale.
Esistono già delle iniziative simili:
E-Petition promosse dal Governo laburista in Gran Bretagna
Nuovo progetto sulle e-petition promosse dal governo Cameron
E-Petitions, Scottish Parliament
Europetition, iniziativa privata per sostenere petizioni online al Parlamento Europeo
di Paolo Michelotto
incontro organizzato con cura, buona affluenza di cittadinanza, presente anche un assessore (allo sport e giovani), vari consiglieri di maggioranza e opposizione.
La diretta video purtroppo non è stata possibile, poiché il segnale UMTS non prendeva all’interno della sala Civica, tranne che i un punto vicino alle finestre, che permetteva una inquadratura lontana. Per cui ho staccato il collegamento.
Questo il centro civico:
Ecco il risultato de “La Parola ai Cittadini”, con le proposte più votate.
9 gianpasquale migliorare viabilità interna 30
5 marco terreni comuni da coltivare 28
1 giuseppe marciap. su un lato e dall'altro pista cicl.27
2 oreste parco giochi per bambini e adulti 27
4 maria teresa recupero centro storico 24
8 roberto non privatizzare centri sportivi 23
6 graziella iniziative supporto commercio vicinato 22
3 luca centro aggregazione per giovani 20
7 domenico educare gli adulti a tenere bene i cani 13
Qui il file che si può aprire con OpenOffice:
domande-cittadini-cadorago 08-04-11
E questo è il file della presentazione slide utilizzato. Molto simile ai precedenti da me impiegati, tranne che nelle slide riguardanti il quorum e le città con quorum zero.
di Paolo Michelotto
dalle ore 21 di venerdì 08/04/2011 realizzerò la diretta video sul blog www.paolomichelotto.it dell’intero incontro. La prima parte sarà pratica, ossia “La Parola ai Cittadini” in cui tutti potranno e saranno invitati a parlare, mentre la seconda parte sarà più teorica, con il racconto delle esperienze di democrazia diretta esistenti nel mondo, con l’aiuto di una proiezione slide.
Poi nei giorni successivi metterò il video registrato online.
di Paolo Michelotto
Convention_09-04-2011 (file pdf stampabile)
questo sabato 9 aprile 2011 si terrà l’incontro della Costituente Ecologista. Ci saremo anche noi come associazione Più Democrazia a Rovereto. Non faremo parte della Costituente Ecologista, ma racconteremo le argomentazioni per cui è necessario estendere gli strumenti democratici in mano ai cittadini e abolire il quorum dai referendum. Ecco alcune delle argomentazioni che esporrà Milena Bertagnin a nome dell’associazione.
Democrazia diretta
i cittadini che possono intervenire sono più responsabili e consapevoli. Più soddisfatti delle leggi poiché possono contribuire alla approvazione delle stesse.
Le decisioni dei cittadini sono pari come livello di informazione a quelle prese dai politici edin più sono libere da condizionamenti economici, da corruzioni e da interessi di carriera politica.
in svizzera nel 93 i cittadini hanno approvato addirittura degli aumenti delle tasse a favore delle pensioni e del rimpinguare le casse dello stato. il poter controllare lʼamministrazione del proprio denaro e lʼoperato delle persone elette da maggiore tranquillità ed aumenta lo spirito di collaborazione.
se i cittadini partecipano: aumenta la legittimità delle decisioni prese collaborando e confrontandosi civilmente aumenta il rispetto reciproco e il rispetto dei diritti umani con un controllo effettivo sul parlamento e sul governo locale e nazionale si evita il formarsi di caste e oligarchie costringe i politici a comunicare con i cittadini e a condividere le decisioni prese la tecnologia moderna facilita enormemente lʼinformazione e il voto dei cittadini
Rousseau diceva che i cittadini hanno bisogno di leggi per convivere. Se ogni cittadino è coinvolto nella scrittura di queste leggi alla fine ciascuno obbedisce a se stesso. Si ha quindi unʼautoregolamentazione invece del dominio di pochi su molti.
Riferendosi all’esperienza di Rovereto, Milena inoltre ricorderà che:
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