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  • L’esempio di quello che può fare un cittadino nel suo comune, per la democrazia

    11 Ottobre 2010

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    Postato in: esempi virtuosi, referendum

    vittoria2di Paolo Michelotto

    Dario Rinco, consultando lo Statuto del suo comune nella parte riguardante i referendum e il Regolamento di Attuazione, ha scoperto una differenza notevole. Nello Statuto venivano richieste il 5% delle firme degli aventi diritto al voto per iniziare un referendum, mentre nel Regolamento venivano richieste il 10%. Inoltre nello Statuto si parlava di Referendum Consultivo e Abrogativo, nel Regolamento invece si parlava solo di Referendum Consultivo. Differenze non da poco. Comunque Dario, che abita nel Comune di Sesto San Giovanni (MI) è andato dagli amministratori a chiedere di provvedere a sistemare le cose. Dopo sei mesi di totale mancanza di ascolto e di provvedimenti, si è rivolto al Difensore Civico. Il quale ha mandato la lettera che allego agli amministratori, chiedendo che provvedano alle correzioni.

    lettera difensore civico Sesto San Giovanni

    Ecco quindi che anche un comune cittadino può ottenere qualcosa se si rivolge alle istituzioni giuste, in questo caso il Difensore Civico. La morale è: non lasciamo perdere quando riteniamo di avere dei diritti non rispettati e facciamoci valere. Se tutti facessimo come Dario, gli amministratori sarebbero più attenti ai loro comportamenti.

  • Commenti recenti

    • Bruno ha scritto

      1

      Sembra chiaro l’intento degli amministratori perché mentre da un lato si vedono costretti ad applicare una legge esistente da 10 anni, dall’altra sembra vogliano porre sempre ostacoli (che loro chiamano limiti).
      C’è confusione e parecchia. Per un referendum abrogativo a livello nazionale il comitato promotore è formato da almeno 10 cittadini (L. 352/70) che una volta presentato il quesito alla Corte di Cassazione e ritenuto legittimo da questa ha il compito di raccogliere 500.000 firme per portare il popolo alle urne.
      Quindi il 5% o il 10% o il 30% della cittadinanza deve corrispondere al numero dei sostenitori e non dei proponenti i quali non dovrebbero essere più di 10 (giusto per seguire uno standard nazionale relativo a un tipo di referendum – nella fattispecie dell’esempio citato, abrogativo).

      11/11/10 1:01 AM | Comment Link

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