a San Candido /Innichen gli amministratori nel dicembre 2009 hanno deciso di abbassare il quorum dei referendum comunali dal 50%al 15%.
Non è ancora la situazione ottimale di abolizione del quorum, ma un passo importate. Con il 15% infatti l’invito al boicottaggio rischia di non avere efficacia e quindi entrambi i partiti del SI e del NO devono andare a votare. E quindi l’affluenza aumenta. E si tratta di referendum deliberativo, ossia vincolante per l’amministrazione.
Un grande complimenti agli amministratori di San Candido /Innichen, che vicini alle esigenze dei cittadini, hanno deciso di dotarli di strumenti di democrazia efficaci.
Allego la delibera di attuazione la numero 72/09 del 23 dicembre 2009.
Per maggiori dettagli basta consultare il sito del comune di San Candido /Innichen qui:
http://www.comune.sancandido.bz.it/
Qui il regolamento dei referendum di San Candido / Innichen
regolamento referendum san candido innichen
Sono oggi 5 i comuni della provincia di Bolzano in cui il quorum è stato abolito o significativamente ridotto (per ora ho descritto su questo blog Ortisei/ St. Ulrich e Cortaccia /Kortasch prossimamente gli altri). Grazie a Stephan Lausch per la segnalazione e per l’impegno a divulgare queste tematiche.
di Paolo Michelotto
ecco le domande che Più Democrazia a Rovereto ha posto ai due candidati sindaci di Rovereto.
Ecco le domande che noi facciamo ai due candidati sindaci. Le risposte che ci perverranno saranno scritte su questo blog e inviate con la nostra prossima newsletter.
1. il quorum nei referendum non esiste in Svizzera, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda e in tutti gli stati degli USA dove è presente lo strumento referendario. Inoltre nel 2009 è stato abolito anche a Villa Lagarina e in 5 comuni del Sud Tirolo. A Rovereto è oggi fissato al 50%. Qual è la sua posizione al riguardo?
2. in più di 500 città del mondo il bilancio comunale viene discusso e deciso assieme ai cittadini, con il metodo del Bilancio Partecipativo. Pensa di introdurlo a Rovereto?
3. moltissime città del mondo progettano il proprio territorio consultando e coinvolgendo i cittadini nella fase progettuale con tecniche partecipative. Ossia realizzano il PRG partecipato. Se diventerà sindaco consulterà i cittadini nella stesura del prossimo PRG?
4. la webcam in consiglio comunale è diffusissima in Italia e nel mondo. Il comune di Torino, di La Spezia e moltissimi altri hanno tutto l’archivio dei consigli comunali online, con le discussioni e le votazioni e i documenti finali. Oggi poi la tecnologia moderna permette di mettere video online in diretta e in archivio in internet a costi zero. Se eletto sindaco pensa di mettere online le sedute del consiglio comunale? E di scrivere i voti dei consiglieri con il loro nome su ogni votazione effettuata (oggi si conta solo il numero e non si registra come ha votato il consigliere x sul provvedimento y)?
5. nel 2009 varie centinaia di cittadini avevano firmato una delibera di iniziativa popolare che chiedeva di abbinare i referendum comunali alle elezioni nazionali, europee e ai referendum nazionali. Come avviene per esempio in California e come è previsto dal comune di La Spezia. Questo per risparmiare soldi dei contribuenti (fino a 30.000 euro), risparmiare energie ai votanti con continue votazioni, incentivare la partecipazione al voto. Questa delibera non è mai stata discussa. Cosa ne pensa?
6. dal 2007 organizziamo serate partecipative chiamate “La Parola ai Cittadini” in cui diamo a tutti i cittadini la possibilità di fare una proposta, di discuterla e di votarla. E alla fine abbiamo un elenco di proposte in ordine di priorità dei presenti. Se eletto sindaco assisterebbe a queste serate con la sua squadra di amministratori? Porterebbe la proposta più votata in consiglio comunale per farla discutere dai consiglieri?
7. dal 2007 abbiamo presentato 5 iniziative di delibera popolare. Che è il modo previsto dallo statuto attuale con cui i cittadini possono portare una proposta in consiglio comunale. Nessuna di questa delibere è mai stata discussa, perchè manca il regolamento attuativo da ormai più di 10 anni. Se eletto sindaco si impegna a realizzare un regolamento attuativo per le delibere di iniziativa popolare che fissi una data entro cui queste devono essere discusse?
8. molti comuni in Italia, tra cui Morciano (RN) e Villa Lagarina (TN) prevedono il Consiglio Comunale Aperto nel loro statuto. Questo strumento è attivabile dai cittadini dopo una raccolta di x firme. Durante questo evento i cittadini possono fare domande agli amministratori ed ottenere risposte, in un consiglio appunto aperto a tutti. Se eletto sindaco pensa di portare questo strumento a Rovereto?
9. ha altre proposte per dare voce ai cittadini nelle scelte per la loro città?
splendida serata a Lomazzo (CO) ieri. Atmosfera curiosa, partecipe ed attenta. L’energia era molto positiva.
57 presenti in sala, abbiamo realizzato “La Parola ai Cittadini”, ho fatto una presentazione degli esempi di democrazia diretta e partecipativa che funzionano nel mondo, abbiamo discusso con domande e risposte di 1 minuto sui vari dubbi emersi sull’argomento, e gli organizzatori “ImmaginaLomazzo” hanno presentato la proposta di Regolamento attuativo per i referendum che hanno mandato agli amministratori, basato sull’esempio di quello di Ortisei e che prevede quorum zero nei referendum. La mia impressione è che molti cittadini sono interessati all’argomento e che spingeranno l’amministrazione ad affrontarlo.
Qui il sito
Questa la proposta di Regolamento per i Referendum presentata al consiglio comunale e agli amministratori
Questo il file della presentazione slide fatta durante la serata
presentazione lomazzo 19-05-10
Questa la pagina con tutte le 8 proposte fatte, discusse e votate. Non ne abbiamo fatte discutere di più per lasciare spazio alla discussione finale.
domande cittadini
lomazzo 19-05-10
N° Nome Titolo domanda Voti
8 andrea pedonalizzazione del centro 43 6 maurizio piccoli negozi 41 3 silvana Non luoghi (piazze cortili strade) 37 5 flora consiglio dei giovani 35 1 riccardo Ciclabilità + treno 32 7 gabriella non luogo attrezzato per bambini 30 4 ivana verbale consigli comunali 26 2 gabriele nuovo parco 19
di Paolo Michelotto
oggi sono riuscito a completare la lavorazione del video con i miei interventi durante il dibattito con i candidati sindaci tenutosi negli studi di Rttr (emittente regionale trentina) il 12 maggio 2010. Grazie a Carlo che è riuscito a registrarlo in alta qualità. Le elezioni sono già passate, ma visto che l’ho terminato lo inserisco come memoria di questa fase divertente del percorso che stiamo facendo, in cui per una decina di volte sono riuscito a dire davanti ai cittadini e in tv le proposte che portiamo avanti.
di Paolo Michelotto
ecco l’appello finale. Il video è stato realizzato con l’intevento di molti di noi della lista “Più Democrazia a Rovereto” e spiega le ragioni per cui è importante che anche tu dia il voto alla nostra lista.
di Paolo Michelotto
ecco le motivazioni per cui chiediamo che ci sia Più Democrazia a Rovereto. I miei interventi nella circoscrizione Marco a Rovereto il 5 maggio 2010.
ecco i due video dei miei interventi. Il tema ovviamente è quello della democrazia, della partecipazione e della trasparenza:
sono stato invitato a partecipare a una serata sulla democrazia diretta, a Lomazzo (CO). Ed ho accettato con estremo piacere.
Sarà il 19 maggio 2010
ore20.30
presso l’ex asilo Garibaldi,
piazza 4 Novembre -
Lomazzo
(comune di circa 9000 abitanti).
La serata è organizzata da Immagina Lomazzo. Faremo sia la parte pratica di “La Parola ai Cittadini”, che la parte illustrativa degli esempi di democrazia diretta che funzionano nel mondo e infine la presentazione del nuovo regolamento sui referendum comunali, proposto da Immagina Lomazzo. Ecco il volantino completo.
di Paolo Michelotto
bellissimo questo progettorealizzato a Correggio che mi ha segnalato l’amica Milena Bertagnin. Di ispirazione per tutte le amministrazioni illuminate.
Coriandoline: il quartiere disegnato dai bambini!Un esempio riuscito di progettazione partecipata!
di Milena Bertagnin
riporto questo interessante articolo trovato su Terranauta.it
A Correggio, piccolo centro della Pianura Padana, è nato “Coriandoline”, il primo caso di quartiere concepito seguendo i suggerimenti dei più piccoli, dove mostri sorridenti sono dipinti sui garage, i lampioni sono a forma di uccelli e le automobili completamente invisibili.
Officina dei coriandoli nella piazzetta del quartiere “Coriandoline”
Una casa trasparente, per poter guardare all’esterno, dura fuori, cioè sicura, tranquilla, senza auto, giocosa, per giocare liberamente, morbida dentro, ovvero accogliente, decorata, dove mettere tutte le cose più belle, grande, da poter accogliere tutti gli amici, bambina, a misura di bimbo, e naturalmente magica, per stupire. Questo il decalogo del“Manifesto delle esigenze abitative dei bambini”, un documento dove trovano spazio le indicazioni e i desideri di 700 bambini che, pur senza rispondere a nessun parametro progettuale, sembrano suggerire soluzioni abitative semplici ed immediate. Linee guida sulla base delle quali è stato realizzato il quartiere “Coriandoline”, nella città diCorreggio, piccolo centro abitato di circa 23.000 abitanti in provincia di Reggio Emilia, che eccelle per la molteplicità di politiche sviluppate nei confronti dei bambini.
La nascita del progetto, partito nel 1995 e durato 13 anni, si deve all’incontro fra Laura Malavasi, l’allora pedagogista del Comune di Correggio, e la cooperativa di abitanti Andria. L’idea di partenza è stata la convinzione che un quartiere o una casa a misura di bambino sia capace di rispondere meglio alle necessità e ai bisogni di tutto il nucleo famigliare.
Durante la fase iniziale, conclusa nel 1999, i bambini delle scuole materne di Correggio e di Rio Saliceto hanno partecipato a molte iniziative tra cui il progetto “Case di cartone in Piazza: i bambini occupano la città”, grazie al quale nella piazza del Comune di Correggio sono stati sistemati numerosi modellini di cartone, poi decorati dai piccoli, liberi di dare sfogo alla propria fantasia.
Nel piano di lavoro anche la costruzione di due plastici, uno in scala 1:100 col progetto di massima, e uno in scala 1:25 con quello definitivo, e un laboratorio “Quando le idee dei bambini trovano casa” organizzato in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Ferrara.
Nel 2001 il progetto ha vinto il prestigioso Premio Peggy Guggenheim “Per la scommessa poetica di leggere il mondo quotidiano attraverso gli occhi dei bambini e per aver valorizzato, nella concretezza del fare casa, sogni e progetti d’una migliore qualità della vita”
Scorci di Coriandoline: le case realizzate sono tutte diverse e con forme fantasiose
Dalla teoria si è passati alla pratica grazie ad un’equipe di architetti, urbanisti, designer e paesaggisti, guidata da Luciano Pantaloni.
Nel 2002 si è giunti alla presentazione del progetto urbanistico e alla rielaborazione di quello architettonico e nel 2003 è iniziata la realizzazione sul campo. Le case hanno iniziato, mattone dopo mattone, a prendere forma anche attraverso la cooperazione delle famiglie che si sarebbero dovute trasferire nelle nuove abitazioni.
I bisogni dei 700 scolari sono stati tradotti in un quartiere di nuova concezione. I bambini avevano espresso il disagio di non poter vedere bene il mondo fuori dal balcone, e nelle case di Coriandoline sono state realizzate grandi vetrate. In ogni appartamento è creato uno spazio riservato esclusivamente ai giochi. Sui campanelli sono stati scritti i nomi dei più piccoli. Anche un viaggio in ascensore è stato reso divertente grazie allo specchio deformante, mentre per chi non lo volesse prendere è stato costruito affianco ad ogni rampa delle scale uno scivolo. A rendere ancora più colorate e giocose le abitazioni ci ha pensato Emanuele Luzzati (il celebre disegnatore e scenografo scomparso nel 2007), che ha affrescato con le sue figure magiche le facciate.
Le case realizzate sono tutte diverse e con forme fantasiose: c’è la Casa delle Pietre Preziose, ricoperta di piastrelle di ceramica luccicanti, la Casa dei Fiori, con le pareti ornate da fiori veri o dipinti, e poi la Casa-Fienile, la Casa-Castello, la Casa Trasparente e la Casa-Torre. Anche gli antiestetici garage sono resi più gradevoli, perché coperti dal Prato dei Mostri che Ridono, due colline dipinte con le facce da mostri.
Nel 2006 sono state consegnate alle famiglie dieci villette a schiera e altrettanti appartamenti, disposti a ferro di cavallo fra via Malaguzzi e via Rodari (nomi che rendono omaggio al grande pedagogista reggiano e allo scrittore di fiabe e romanzi capace di trasformare anche un errore linguistico in una meravigliosa storia). Nel 2007 sono state ultimate le opere di semina, piantumazione e di sistemazione degli spazi verdi comuni. Il 16 settembre del 2008 è stato inaugurato ufficialmente Coriandoline: un nome che richiama l’allegria e i colori dei coriandoli carnevaleschi.
Un percorso durato 13 anni che ha visto bambini e bambine lavorare con educatori, tecnici, artigiani, studiosi, costruttori, progettisti e artisti. Un esempio riuscito di progettazione partecipata, che ha messo a confronto per la prima volta il mondo della scuola con quello dell’edilizia. Tutto il progetto deve essere considerato come un esercizio di tessitura paziente tra diversi ambiti e punti di vista, frutto di una fiducia reciproca.
Un coinvolgimento di varie figure che ha tenuto conto delle peculiarità e delle esigenze di ognuna, con particolare attenzione ai bimbi. Sul sito del progetto si legge: “La partecipazione intesa nel modo più corretto è un percorso organizzato nel quale ogni soggetto interviene per le proprie competenze in modo autorevole e riconosciuto. Questo significa che ai bambini è stato richiesto di essere bambini e non adulti ed architetti. A loro è stato chiesto quali erano le loro idee e le loro esigenze. […] Non abbiamo chiesto di progettare le soluzioni e non abbiamo dato loro la matita per fare gli architetti”.
Un momento dell’iniziativa “Case di cartone in Piazza: i bambini occupano la città”
L’esperienza di Coriandoline è senza dubbio un grande esercizio di cittadinanza: un elogio alla lentezza e al potere immaginifico dei bambini che sembra suggerire un modo nuovo di vivere il quartiere, dove strade interdette alle auto possano essere luogo di incontro, e dove sia possibile e credibile un’Officina dei Coriandoli, uno spazio dove la comunità possa riunirsi e giocare.
di Paolo Michelotto
ecco due video con i miei interventi durante la serata di incontro con i candidati sindaci svoltasi il 30 aprile 2010 alla Filarmonica di Rovereto e organizzata da Giovane Domani.
abbiamo organizzato a Rovereto un incontro estremamente interessante per conoscere un esempio dove i cittadini decidono e contano davvero, la Svizzera. E avremo con noi un deputato del parlamento svizzero che ci racconterà in che modo i suoi concittadini vivono la democrazia e gli strumenti utilizzati, che noi vogliamo da anni far applicare anche nella nostra città, Rovereto. Senza stravolgimenti o rivoluzioni, ma applicando norme di buon senso comune. Un grande grazie a Monia Benini di “Per il bene comune” che ha contattato Zisyadis, e a Maria, che ha realizzato graficamente il volantino della serata.
Se vuoi conoscere meglio Josef Zisyadis e la sua grande carica di umanità, dai un’occhiata al suo piacevole blog:
Martedì 11 maggio 2010
Centro Civico di Lizzana
Via Panizza 17 ore 20,30
I cittadini decidono
Incontro con il deputato svizzero Josef Zisyadis che ci racconterà come funziona la democrazia nel suo paese, dove i cittadini possono davvero decidere su tutto e quando lo ritengono opportuno.
Ingresso libero
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