di Paolo Michelotto
clicca sulle foto per vederle grandi.
Ieri l’evento è stata stupendo per noi che l’abbiamo organizzato, spero anche per chi ha partecipato. Sarebbe bello che chi era presente ci mandasse una sua impressione o un commento a questo post scrivendo almeno:
1. una cosa bella da evidenziare
2. una cosa brutta o da migliorere
Questo per permetterci di fare le cose meglio la prossima volta.
Ieri sera tutti i componenti del gruppo si sono trasformati in uomini e donne di fatica e abbiamo smontato tutto in tempo di record. Stamattina abbiamo riconsegnato i tavoli, le sedie, i rotoli di tappeti e le attrezzature usate a chi ne era proprietario. E pagato il dovuto. Nei prossimi giorni mettiamo il bilancio economico dell’evento.
Intanto oggi metto una scheda con le proposte più votate (realizzata da Andrea B.), in fondo al post ci sono gli articoli apparsi sui due quotidiani e qualche foto fatte con il mio cel per dare un’idea di cosa è accaduto. Stasera la parte del gruppo organizzatore di Rovereto, tra cui io, siamo impegnati nell’affissione dei 252 manifesti della campagna referendaria. Nei prossimi giorni maggiori informazioni, resoconti, foto e video (avevamo 2 fotografi e un videoperatore in gamba, ma il lavoro è enorme, ma metteremo tutto online).
Proposta effettuata da: | Titolo: | Voti: |
Ruggero P. | Assemblee di confronto tra amministrazione e cittadini | 52 |
Emilio P. | Abolizione quorum tutte consultazioni referendarie | 49 |
Ezio F. | Acqua gestita in maniera pubblica (gas naturali) | 42 |
Sebastiano M. | Comune dia ai cittadini i terreni per coltivare | 42 |
Miriam G. | Voto agli immigranti | 40 |
Simonetta G. | Partecipazione dei cittadini sulla scelta di progetti ad impatto ambientale | 40 |
Carlo D. | Sei d’accordo per una mobilitazione popolare in merito alla strategia sullo smaltimento dei rifiuti inceneritore compreso | 37 |
Sandro A. | In fase di progettazione urbanistica offrire opzioni tra cui scegliere | 35 |
Irene M. | Educazione civica nelle scuole | 31 |
Francesca M. | Democratizzare il processo referendario in trentino | 29 |
Simonetta F. | Valutazione d’impatto di genere dei provvedimenti amministrativi | 14 |
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Clicca sull’immagine dell’articolo del L’Adige a fianco a sinistra, per ingrandirla
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Il Trentino:
Pagina 19 – Provincia
Al convegno di ieri confronto e applicazione di nuovi metodi di condivisione delle scelte sociali
Una democrazia da rianimare
In provincia la partecipazione vive più nelle associazioni che in politica
Le cooperative come modello oggi ancora valido
ROVERETO. La democrazia “istituzionale” trentina non sta molto bene, in compenso quella “associativa” resiste nel tempo e si propone come esempio, pur scontando qualche pecca e qualche lacuna. Che si possa fare meglio, dunque, non c’è dubbio e qualcuno ci prova.
Il convegno proposto ieri con lo scopo di trovare qualche idea per “riattivare la democrazia in Trentino” non ha raccolto spalti gremiti, ma ha avuto il merito di affrontare un argomento difficile e inesauribile. Ha dato forfait il presidente Giovanni Kessler – impegnato altrove – ma i tanti relatori non hanno comunque deluso le aspettative di chi cercava spunti per avviare il dibattito e il successivo lavoro svolto a gruppi nel pomeriggio. Già un piccolo assaggio di democrazia s’è visto nell’organizzazione del tempo: sette minuti inderogabili per ciascun relatore. Mancando Kessler è forse mancata l’interpretazione di democrazia da parte dei politici “di professione”, però è emerso piuttosto chiaro che la visione di partecipazione alle decisioni da parte delle istituzioni sta mostrando la corda: «non sta benissimo», tanto per citare Andrea Iannuzzi, vicedirettore del Trentino.
«Spesso – ha detto Monari della Uil – la democrazia è contrabbandata come tale, ma in realtà la presenza di parlamenti sovradimensionati serve solo per la gestione del potere, quando le scelte in realtà sono già state prese altrove e la presenza capillare di amministrazioni e consigli non serve ad altro che a legittimare tali scelte».
Una palestra di democrazia sarebbe invece quella della cooperazione che in Trentino ha sviluppato delle caratteristiche buone oggi come 150 anni fa quando nacque. «E’ la democrazia che conta un voto per ogni testa – ha spiegato Giorgio Fiorini, presidente Sait – indipendentemente dall’apporto o dall’importanza del socio». Anche Dalfovo ha portato l’esempio delle Acli, dove il riferimento costante è la persona, mentre altrove si è passati dal considerare gli altri solo sotto la lente della razza, della classe o del mercato. Una polemica strigliata è arrivata dal direttore di Questotrenino, Paris, che ha escluso la possibilità che ci sia democrazia nel Pdl per Dna storico; mentre ha stroncato la democrazia del Pd applicata alle primarie comunali di Trento.
Rocco Cipriano ha scritto
1Ciao Paolo,
un evento davvero ricco!.
Complimenti a tutto lo staff che ha messo in piedi questa magnifica giornata.
Abbiamo “studiato” e faremo di tutto per provare ad esportarlo anche qui a Modena.
Vi lascio un piccolo video che abbiamo girato durante la giornata.
http://www.youtube.com/watch?v=83RHYWwgte4
Grazie ancora, in bocca al lupo per l’11 Ottobre,
a presto.
Rocco
09/22/09 6:30 AM | Comment Link
Il cittadino partecipa: il town meeting realizzato il 20 ottobre 2009 a Rovereto « Più Democrazia a Rovereto ha scritto
2[...] http://www.paolomichelotto.it/blog/2009/09/21/il-cittadino-partecipa-un-grande-inizio/ [...]
06/12/11 8:05 PM | Comment Link