di Paolo Michelotto
il quindicinale Tera e Aqua disponibile online qui riporta l’intenzione di vari comitati di utilizzare lo strumento del referendum e dell’ìniziativa di legge popolare per consentire ai cittadini di far sentire la loro voce. La decisione finale verrà presa il 20 settembre.
20 Settembre: si decide su inceneritori e nucleare
Non bruciamoci il futuro
Rete Ambiente Veneto propone ai/alle residenti in Veneto (singoli o associati) queste iniziative, da attuare tra fine 2009 e 2010.
La decisione definitiva verrà presa domenica 20 Settembre alle 15 nell’incontro pubblico che Rete Ambiente Veneto ha convocato a Mestre, nei giardini di via Piave, nell’ambito della Fiera di Gaia.
NON BRUCIAMO IL NOSTRO FUTURO
1. Legge di iniziativa popolare contro gli inceneritori e per il riciclo totale nel Veneto.
Rete Ambiente Veneto, assieme ai Comitati riuniti Rifiuti Zero e alle Associazioni e Comitati del Veneto che si battono per risolvere il problema rifiuti senza bruciarli, propongono che, contemporaneamente alle
firme per il Referendum locale (che interessa solo un numero limitato di comuni), vengano raccolte anche almeno 5.000 firme di residenti nel Veneto (in particolare, ma non solo, nelle aree minacciate o danneggiaate da inceneritori, come Schio, Verona, Padova e bassa Padovana e l’area tra Treviso e Mestre)
sul seguente testo:
Proposta di legge di iniziativa popolare
Alla legge regionale n.33/1985 ‘Norme per la tutela dell’ambiente’ vanno aggiunti i seguenti articoli:
art.26 bis La Regione Veneto vieta qualsiasi forma di combustione (incenerimento, termo-valorizzazione o altro) dei rifiuti, salvo gli impianti già in funzione all’entrata in vigore di questa legge. Dopo l’entrata in vigore, non può essere autorizzato, né ampliato né ristrutturato alcun impianto che preveda la
combustione dei rifiuti.
Art.26 ter La Regione Veneto per risolvere il problema rifiuti urbani, adotta in tutti i comuni la raccolta differenziata domiciliare, col metodo “porta a porta” con tariffe che premino chi produce meno rifiuti.”
Successivamente alla presentazione da parte dei cittadini di questo Progetto di legge, per rafforzare l’iniziativa e la pressione verso la Regione, si cercheranno almeno 5 Consigli Comunali disposti a farlo proprio e presentarlo a loro volta in Regione.
Inoltre si chiederà a tutti i candidati al prossimo Consiglio Regionale (che si rinnova il 29 marzo 2010), di sottoscrivere il Progetto di legge, impegnandosi a presentarlo e a sostenerlo, una volta eletti nel nuovo Consiglio Regionale.
2. Referendum locale consultivo sul seguente quesito:
“Sei d’accordo che vengano autorizzati gli inceneritori per rifiuti industriali
a Silea e Mogliano proposti da Un industria di Treviso?”
Il Referendum va indetto dalla Regione nei comuni di Silea, Mogliano e nei comuni confinanti, su richiesta di almeno 5000 elettori residenti nei comuni interessati e dei loro Consigli Comunali.
I Comitati riuniti Rifiuti Zero di TV e VE, nella riunione del 15 luglio 2009 hanno approvato e fatta propria l’iniziativa che nei giorni seguenti è già stata illustrata ai sindaci di Silea e Mogliano.
IL VENETO NON HA BISOGNO DI CENTRALI NUCLEARI
Referendum regionale consultivo sulla localizzazione di Centrali nucleari in Veneto.
Almeno 5000 residenti nel Veneto e/o almeno 5 Consigli Comunali (o un Consiglio Provinciale o un Consiglio Comunale capoluogo di Provincia) chiedono alla Regione di indire un Referendum consultivo in tutto il territorio regionale, col seguente quesito:
“Sei d’accordo che venga costruita una centrale nucleare nel Veneto?”.
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