direct-democracy-verhulst
di Paolo Michelotto
traduzione di Edoardo
Sussidiarietà e federalismo
“Federalismo” è l’opposto di “sussidiarietà”. In una società federalista la delega arriva dagli stessi singoli cittadini. Anche i federalisti sostengono che vi è ingiustizia se i compiti non vengono delegati, in quanto gli uomini sono animali sociali e dipendono l’uno dall’altro. Nondimeno la sussidiarietà differisce fondamentalmente nello spirito dal principio del federalismo. Il federalismo comincia dall’individuo, perché non solo coscienza e giudizio morale ma anche l’esperienza di gioie e dolori della vita sono caratteristiche individuali. I gruppi in sé non soffrono e ancor più importante, non hanno coscienza. La sussidiarietà d’altra parte emana dal potere che si trova al di sopra degli individui e che “benevolmente” crea lo spazio per le attività dei livelli più bassi e degli individui stessi.
L’idea federalista può essere facilmente legata all’ideale democratico. Ma la connessione è anche più stretta di così: la democrazia diretta e il federalismo sono i due lati inseparabili della stessa medaglia totalmente democratica. Il concetto di sussidiarietà d’altra parte è del tutto inconciliabile con la piena democrazia, perché è basato su di un’autorità data a priori. Nella teoria della sussidiarietà il modello della Chiesa strutturato gerarchicamente viene trasposto nello Stato secolare. Nel concetto federalista sono gli individui ad essere al livello più alto, cosicché sono gli individui che decidono che cosa è delegato e a quale livello. Per i fautori della sussidiarietà questo diritto di decidere è prerogativa dello Stato (che dal punto di vista della Chiesa è ancora subordinato ad un potere “divino”) e gli individui si ritrovano al livello più basso.
La Chiesa Cattolica probabilmente non ha inventato il termine “sussidiarietà”, ma l’ha preso e propagato con grande successo. L’ideologia della sussidiarietà ha messo radici profonde per esempio all’interno dei circoli europei. In questi circoli ci sono spesso dei ragionamenti molto ambigui sulla direzione (dall’individuo alla società o viceversa) che la delega deve prendere, cosicché è nata una disastrosa confusione tra i termini “federalismo” e “sussidiarietà”. Molte persone attualmente usano il termine “sussidiarietà” quando in realtà hanno ideali federalisti. Anche i federalisti devoti confondono i termini spesso con conseguenze pesanti. Spesso dimenticano che una struttura federalista deve logicamente cominciare con gli individui. Permettono che il discorso federalista cominci solo ad un livello molto più alto, come quello di un comunità o anche dell’intera nazione. Per i livelli più bassi e per l’individuo adottano inconsapevolmente la vecchia idea di sussidiarietà del Papa e della Chiesa Cattolica. Ciò priva il discorso federalista di gran parte della sua attrattiva e della sua coerenza intrinseca e viene perso il legame logico tra federalismo e democrazia diretta.
Questa è la pubblicazione a puntate della traduzione in Italiano del libro Democrazia Diretta di Verhulst Nijeboer. Puoi aiutare Edoardo e Emilio Piccoli che stanno effettuando gratuitamente la traduzione in Italiano effettuando le eventuali correzioni e inviandole a piccoliemilio@gmail.com
La versione in inglese che stanno traducendo si trova qui:
http://www.paolomichelotto.it/blog/2008/11/04/democrazia-diretta-un-testo-fondamentale/
Scrivi un commento