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  • L’election day del 6 giugno 2009 e referendum il 13 giugno 2009: tentativo evidente di far fallire i referendum

    30 Dicembre 2008

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    Postato in: crisi dem. rappresentativa, quorum, referendum

    quorum

    quorum

    di Paolo Michelotto

    i referendum nazionali italiani richiedono il quorum del 50%. In Svizzera non c’è quorum, in 26 stati degli USA non c’è quorum, in Italia sì.

    Questo è un meccanismo introdotto dalla classe politica al momento della nascita della costituzione, per tutelare il proprio potere. Infatti minoranze di no che accolgono l’invito al boicottaggio che sempre chi governa fa, fanno invalidare abitudinalmente i referendum.

    Ecco una lettera di Gianluigi Mannucci inviata al Corriere alla rubrica di Beppe Savergnini, che evidenzia la cosa.

    L’«election day» scippa il referendum

    Caro Beppe,
    in questi giorni gli organi d’informazione si sono occupati del ministro dell’Interno Roberto Maroni per l’anniversario della fondazione della sua «band» musicale. Forse avrebbero fatto bene a parlare dell’attacco alla democrazia che il predetto sta compiendo per conto di un’altra «band». Il nostro ha infatti deciso un election day per amministrative ed europee il 6 giugno. Ma per il referendum, già rimandato di un anno, la data è il 13 giugno. Che election day è questo, se si va alle urne due volte? Ebbene, il referendum in questione è quello con cui si chiede:
    1) che le preferenze siano date dagli elettori e non dai partiti (che poi sceglieranno persone meritevoli, oppure, guarda caso, affaristi senza scrupoli)
    2) che si metta fine ai governi di coalizione (cioè a quella cosa «italica» che rende possibile a partiti coalizzati con il 2% di far cadere i governi, e alla Lega Nord di imporre a un intero Paese le sue visioni e/o farneticazioni).
    Allora la cosa è chiara: se si va alle urne il 6 giugno, saremo meno propensi a «rivotare» appena una settimana dopo, ciò è dimostrato. Se poi si tratta di un referendum (importantissimo, perché riguarda due punti che affrontano direttamente i problemi etici e politici del Paese), complicato da spiegare (ci vorrebbe una campagna lunga e paziente), la cosa è ultra-chiara: il ministro non vuole che il referendum raggiunga il quorum. Un gioco già riuscito altre volte. Ma stavolta il problema non è solo la spesa inutile per i contribuenti, il danno è soprattutto nell’ennesima mancata riforma di questo Paese.
    Grazie e auguri,

  • Commenti recenti

    • Carlo Caligiuri ha scritto

      1

      Terribile e quanto triste.

      01/21/09 8:56 AM | Comment Link

    • paolo ha scritto

      2

      concordo sul fatto che sia terribile e triste.
      Ma è sconfortante la mancanza di commenti su un argomento la cui importanza non viene evidentemente percepita.
      Siamo purtroppo ormai abituati ad una ricezione passiva di tutto ciò che ci viene propinato.
      Siamo “formati e (dis)educati” dalla televisione la quale – secondo me ad arte – con programmazioni sempre più stupide ha praticamente azzerato la soglia critica della popolazione (v. i vari reality ormai diventati fonomeno di “alta” cultura anche grazie ad organi di informazione che ritengo ancora seri come il Corriere o La Repubblica)

      04/1/09 10:33 AM | Comment Link

    • carmelo guglielmino ha scritto

      3

      rimango sconcertato dalla assoluta mancanza di informazioni da parte di giornali e televisioni in riferimento alla consultazione referendaria del mese di giugno 2009. La cosa che più irrita e che tutti isoliti tromboni politici partecipanti ai talk show,ecclissano sempre e comunque l’argomento dei quesiti referendari. Risulta evidente lo spauracchio delle preferenze per tutti i peones e per i capi partito i quali non avrebbero più la possibilità di preparare le liste ponendo ai primi posti i loro più fidati leccapiedi. sperando in una larga diffusione dell’argomento con qualsiasi mezzo al fine di portare i cittadini alle urne e abolire questa
      legge vergogna.

      04/12/09 12:23 PM | Comment Link

    • alessandro ha scritto

      4

      Lo spostamento di una settimana è stato per creare un boicottaggio a questo referendum. Comunque io vado a votare e voto NO. Credo che pure i piccoli partiti portano la voce di categorie di persone che altrimenti rimarebbero inascoltate.

      04/12/09 8:18 PM | Comment Link

    • marica ha scritto

      5

      Ho dovuto cercare su internet il contenuto del referendum poiché le televisioni e i quotidiani danno per scontato la conoscenza dell’argomento da parte di tutti.
      In realtà preferiscono non pubblicizzare qualcosa che non si vuole vada in porto…tanté che non vogliono unificare la data per le europee e le amministrative con quella del referendum.

      04/16/09 2:19 PM | Comment Link

    • Franco ha scritto

      6

      Credo che gli italiani abbiano raggiunto uno stato di rassegnazione, ineluttabilità, disincanto e impotenza rispetto alle cose della politica. Il referendum fallirà per mancato raggiungimento del quorum e buona notte ai suonatori. Tanto poi anche se i referendum vengono vinti la “politica” si autodifende cambiando le regole comunque a proprio favore. Le cose continueranno così finchè la maggioranza degli italiani avrà la pancia piena.

      04/17/09 5:22 PM | Comment Link

    • Alessandro ha scritto

      7

      Quando il Referendum si farà, vista la chiara idea dei leghisti ed altri della Banda Bassotti di non far raggiungere il quorum, non sarà importante. Importante sarà e, ne sono sicuro che gli Italiani andranno in massa a votare e Vincerà il SI. Così, saranno gi Italiani, quando saranno chiamati ad esprimere la loro opinione in merito alle elezioni, che sceglieranno chi mandare in Parlamento e non dai partiti che poi sceglieranno persone meritevoli, OPPURE AFFARISTI SENZA SCRUPOLI.

      04/19/09 2:05 PM | Comment Link

    • giulia ha scritto

      8

      io credo che questo referendum sia poco percepito perchè nessuno ha spiegato i motivi di esso.Alla fine c’è come sempre una scarsa istruzione e sponsorizzazione.Meglio non far sapere presto alla gente cosa deve decidere,si rischia di pensarci troppo,no? aberrante…

      04/26/09 10:33 AM | Comment Link

    • salvatore ha scritto

      9

      La pratica del referendum manifesta l’incapacità della classe dirigente del nostro paese di risolvere i problemi con una normale,ordinaria attività parlamentare.I veri problemi che richiedono soluzioni immediate riguardano il lavoro, il rinnovo dei contratti collettivi scaduti da tempo,la prevenzione degli infortuni sul lavoro,il rispetto dei diritti,l’osservanza dei doveri.Il banco di prova del funzionamento della democrazia è l’avvio a soluzione di questi problemi.La gente comune non mangia con i referendum.

      05/3/09 3:00 PM | Comment Link

    • DaRos ha scritto

      10

      Caro Signor Michelotto, dal suo articolo si elude che la Lega vorrebbe far imporre le proprie idee, e ce lo fa capire con parole che celano ribrezzo. Io sono Veneto e provo ribrezzo a gran parte della politica dei giorni nostri. Come direbbe chi ci sta governando, mi consenta, ma ci sono persone che vorrebbero continuare ad imporre a popoli (Veneti, Lombardi e giù di lì) cose che questi popoli non sopportano più. Visto che la libertà delle persone finisce dove inizia la libertà altrui, perchè non dovremmo votare chi può prospettarci tale cosa? Ora, in Italia una guerra civile o le lotte civili, vista la nostra pigrizia, non potranno mai essere violente come in altre parti del mondo (e non serve andare molto lontani, basti pensare all’Ira e all’Eta) ma ciò non vuol dire che tutti si rassegnano…e comunque il suo mal celato ribrezzo fa ribrezzo a sua volta. Cordialità.

      05/4/09 5:13 PM | Comment Link

    • admin ha scritto

      11

      Caro DaRos,
      i partiti al potere e oggi quindi anche la Lega a livello nazionale, non amano i referendum. Questo in tutto il mondo, non è una pecca specifica della Lega. I partiti all’opposizione invece amano i referendum, perchè fa loro comodo. Ed a volte succedono cose curiose. La Lega ad esempio a livello nazionale minaccia di far cadere il governo per ottenere il boicottaggio del referendum nazionale. A livello locale, dove è all’opposizione come a Trento strepita per fare il referendum e poichè non ci riesce parla di mancanza di democrazia. Dove era al governo come nel 2006 a Vicenza riesce a boicottare il referendum comunale, e della democrazia se ne infischia. Partito opportunista e incoerente, come qualunque altro partito che governa in qualunque posto del mondo. Nessuna differenza, nè positiva nè negativa.
      Paolo M.

      05/5/09 8:29 PM | Comment Link

    • aretha ha scritto

      12

      Io non ho capito per quale motivo dobbiamo andare a votare a giugno!
      me lo potete spiegare?
      grazie mille!

      05/7/09 11:07 AM | Comment Link

    • Fabio ha scritto

      13

      ho compiuto da poco i 18 anni e quindi questa è la mia prima esperienza di voto ma mi sembra proprio che sia stai facendo un lampante boicottaggio per questo referendum a dir poco scomodo !!!
      spero che gli italiani nn si facciano imbambolare, si alzino dal divano e vadano ad esprimere la loro idea !!!

      05/9/09 11:38 AM | Comment Link

    • carlo ha scritto

      14

      I referendum? uno strumento, di democrazia ,a servizio della politica più becera.Ripristinando il voto di preferenza ci illudiamo di riappropiarci della libertà di scegliere.Ma , dimentichiamo che i canditati sono scelti dalle segreterie dei partiti che decidono anche chi tra questi sarà eletto.Ma così, sarà degli elettori la responzabilità se verrà eletto un faccendiere di basso profilo o un affarista senza scrupoli.Lasciamo,le cose come stanno,ai partiti le intere responsabiltà.Rispiarmeremo tempo e danaro ,anche quello che spendono i candidati nella lotta intestina che si innesca tra i candidati dello stesso partito.

      05/15/09 10:38 PM | Comment Link

    • Paolo ha scritto

      15

      Qualcuno nel forum ha detto che voterà no al referendum poichè anche il 2% di un partito è importante: mi sapete spiegare com’è che all’estero non la pensano così? Siamo noi italiani (popolo di caproni io compreso) a guardare più in la dove gli altri cittadini europei non riescono a guardare?

      05/16/09 7:35 AM | Comment Link

    • bernardo ha scritto

      16

      Ho letto con sgomento sul sito di micromega che anche fra i promotori del referendum ci sono persone che dicono che è meglio boicottarlo non andando a votare perchè si rischia di dare a berlusconi una maggioranza assoluta (senza neanche l’aiuto della lega) …capisco che le cose sono cambiate da quando si è deciso di raccogliere le firme per questo referendum, ma chi lo ha progettato e ci ha coinvolti, per ripristinare le preferenze, doveva rendersi conto della mostruosità di dare la maggioranza dei seggi al partito che ottiene più voti …anche se sono solo il 30% degli italiani …mi sembra la legalizzazione del colpo di stato …il maestro gelli sarà felice di essere stato superato dall’allievo!
      Allora meglio tornare al proporzionale con una soglia minima del 4-5%. Io non so se e cosa voterò, ma sono più incazzato con questi cretini della sinistra che sono divisi in tre liste e tutte e tre rischiano di non arrivare al 4% e …sempre con le stesse facce …
      non voterò per berlusconi ma almeno lui è coerente nella difesa dei suoi interessi …e l’unica speranza per togliercelo dai piedi rimane un bel “coccolone” da viagra, altrimenti dovremo subirlo ancora per chi sa quanti anni …e la democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento potremo solo sognarli: gli italiani, forse non sono stupidi, ma secoli di chiesa e questi ultimi venticinque anni di televisioni commerciali mi sembra che hanno reso troppe persone acquiescenti, “drogate” senza rendersene conto …
      Cosa ne pensi admin, anzi cosa ne pensate tutti ?
      Grazie

      05/27/09 4:43 PM | Comment Link

    • admin ha scritto

      17

      io sono convinto che la storia proceda come un pendolo, che nel suo movimento si alza fino ad un’altezza massima, e poi inverte la direzione, dapprima lentamente e poi torna giù sempre più velocemente.

      Sono d’accordo che 25 anni di TV berlusconiana e di anticultura della Rai, hanno forgiato in peggio l’animo degli italiani. Il senso civico e morale è ai livelli più bassi degli ultimi anni.

      Ma in passato abbiamo vissuto cose anche molto peggiori.

      Passerà anche questa, perchè facciamo parte di un mondo che procede nel complesso nella direzione di una sempre maggiore democrazia. Nel frattempo, qui nella nostra piccola Italia, piccola zona del mondo da 7 miliardi di individui, continuiamo a costruire e a diffondere il virus della democrazia. Con pazienza e determinazione. Passettino dopo passettino.

      Paolo M.

      05/27/09 7:36 PM | Comment Link

    • vincenzo ha scritto

      18

      X Aretha, i primi 2 quesiti riguardano la possibilità dei mini partiti (sotto al 4 %) di restare in vita alleandosi prima delle elezioni xchè se alleati la soglia di “sopravvivenza” si abbassa al 2%. Ma dopo il voto cominciano i ricatti ed i cambi di fronte) meglio 2 partiti soli e quindi una maggioranza che abbia piena responsabilità di ciò che combina nella legislatura ( quindi io voterò SI ).Il 3° quesito vuole eliminare il sistema attuale che consente alla stessa persona di candidarsi in più circoscriz., quindi se eletta + volte potrà cedere il suo posto a quello cui il partito vuol fare un favore (quindi voterò ancora SI). Vorrei votare anche che non ci si può candidare in Europa, se poi non ci vuoi andare per favorire qualcun’altro di cui hai fatto da specchietto…

      05/28/09 10:45 AM | Comment Link

    • Giulio ha scritto

      19

      Personalmente credo che il referendum del 13 Giugno ha molto a che fare con questioni che riguardano i partiti e le loro logiche ma poco a che fare con il rapporto che i cittadini hanno con la stato e il loro diritto d’esercizio della gestione della cosa pubblica. Tant’è che, come ha detto bernardo, perfino i promotori si danno preoccupazioni che hanno piu’ a che fare con la lotta politica che, appunto, con l’esercizio della democrazia. Mi chiedo se una vittoria di chi vuole ripristinare le preferenze e mettere fine ai governi di coalizione si possa considerare una effettiva vittoria per chi è affamato di democrazia….io votero’ per i promotori ma in tutti i casi, credo che niente cambierà nella mia vita di cittadino (o suddito?) e nel mio rapporto con lo stato….

      05/31/09 10:57 AM | Comment Link

    • Francois Pesce ha scritto

      20

      La data certa del referendum la scopro ora grazie a questo sito. E ringrazio.
      Personalmente voterò, anche se non ho la minima fiducia che il quorum venga raggiunto (figuriamoci!).

      06/2/09 2:17 PM | Comment Link

    • admin ha scritto

      21

      Caro Francois,
      in realtà poi la data dei referendum è stata portata al 21 giugno 2009, questo per rendere molto difficile raggiungere il quorum che è previsto al 50%.
      Anch’io voterò e spero nelle sorprese…
      Paolo M.

      06/2/09 3:16 PM | Comment Link

    • Carlo2 ha scritto

      22

      A me non risulta che i quesiti referendari ripristinino la possibilità per i cittadini di scegliere il candidato preferito. Il terzo quesito, in particolare, non fa altro che togliere ai leader dei partiti il furbo éscamotage di candidarsi in tutte le circoscrizioni per raccattare più voti da parte dei più disinformati;poi, optando per uno fra i tanti collegi dove ottengono la maggioranza, hanno la possibilità di decidere chi va al Parlamento e chi no.
      Questo è almeno quello che ho capito, e, per quanto consideri importante togliere ai “capibranco” tale potere di ricatto (infatti voterò SI a tale quesito), mi sembra che siamo ancora assai lontani dall’aver ripristinato quella vera libertà di scelta che la “porcata” di qualche anno fa ci ha tolto!
      Non sono d’accordo, invece, sugli altri 2 perchè, pur essendo convinto che una semplificazione del nostro quadro politico sia necessaria, non mi identifico nella logica tutta “americana” di 2 soli blocchi. E poi..posso aggiungere questa nota che ammetto essere di parte? Qualcuno qui in Italia ha già troppo potere (ad iniziare da quello mediatico) e non è il caso di dargli anche la possibilità di farsi senza ostacoli il suo bel “listone” assieme ai suoi fidi servitori.
      Grazie per l’ospitalità

      06/3/09 11:27 AM | Comment Link

    • Massimo ha scritto

      23

      Posso concordare sul fatto che sarebbe stato meglio votare lo stesso giorno, ma vorrei precisare una cosa:
      se non si dovesse raggiungere il quorum la colpa non andrebbe attribuita al ministro Maroni (che pure fa la sua parte) ma agli italiani che sono (siamo) un popolo di merda. Ma è possibile che le persone non vadano a votare un referendum così importante solo perche hanno votato una settimana prima??? Per cosa poi? Per non perdere un giorno di mare o perchè ci sfianca dover fare 10 min. di fila??? Io dico che tutti sanno cosa e quando si vota e se non si raggiunge il quorum è solo perchè siamo un paese di merdaioli, pronti a criticare tutto ma altrettanto pronti a non prenderci le nostre responsabilità!
      Scusate il linguaggio usato ma dobbiamo cambiare mentalità…

      06/5/09 2:20 PM | Comment Link

    • Emanuele Sarto ha scritto

      24

      Dispiace veramente certi toni. Io non ho nulla contro nessuno. Vorrei solo la responsabilità delle cose che riguardano tutti, me compreso. Vorrei poter dire si o no ad alcune scelte politiche ed amministrative prima che fossero attuate. Privatizzare gli acquedotti lo accetterei solo se la maggioranza dei cittadini si fosse espressa per l’alienazione. Il referendum è la più alta espressione della democrazia ma prima di tutto va eliminato il quorum. E sarebbe solo l’inizio. Vi ricordo che diversi referendum sono poi stati raggirati ad esempio quello del finanziamento pubblico dei partiti e quello dell’eliminazione del ministero dell’agricoltura. Le regole non sono dei dettagli. Indispensabile eliminare il quorum sui referendum e rendere vincolante il risultato (come accade nel Comune di Ortisei) ma anche indispensabile secondo me sarebbe fare un elenco delle cariche politiche e limitare ad un mandato la carica. In San Marino il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Repubblica (si chiamano Capitani) rimangono in carica 6 mesi. I Consoli dell’antica Roma rimanevano in carica un anno (ed erano persone giovanissime)…

      06/9/09 9:56 PM | Comment Link

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