Prima pagina del capitolo 3 del libro Democrazia dei Cittadini
Capitolo 3 La Democrazia Diretta in Svizzera
Gli strumenti di democrazia diretta si stanno diffondendo sempre di più. Molti stati occidentali li hanno già all’interno delle loro costituzioni. Quasi tutti gli stati dell’Europa dell’Est li hanno introdotti nelle loro nuove costituzioni. Inoltre a livello locale è tutto un fiorire di iniziative per far partecipare di più e meglio i cittadini. Quindi la domanda non è più se introdurre strumenti di democrazia diretta oppure no, ma come devono essere progettati perché funzionino. Questi strumenti possono avere molti aspetti. Ma se sono progettati male possono produrre frustrazione e alienazione nei cittadini. Gli stessi strumenti concepiti bene, possono permettere ai cittadini un coinvolgimento profondo nei processi politici e nelle decisioni.
Molte persone hanno la speranza che la democrazia diretta possa portare a maggiore partecipazione, maggiore coesione sociale, maggiore legittimità, maggiore innovazione e migliore protezione delle minoranze.
Per altri solleva paure che le decisioni vengano prese da persone non qualificate, male informate, sotto la spinta di emozioni e che la democrazia venga sovvertita da elementi populisti.
Joseph Deiss, presidente della Confederazione Svizzera nel 2004, rispose così a questa perplessità: “La democrazia diretta richiede una cittadinanza matura e responsabile. Visto dall’esterno può causare perplessità il fatto che in Svizzera la gente sia consultata di routine su decisioni a volte anche estremamente complesse. La risposta è che in Svizzera comprendiamo che la democrazia diretta è sempre un processo di…
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